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Autore: mycoXspica    22/03/2013    2 recensioni
Tutto ciò a cui pensava era questo.
Ho promesso che l’avrei salvata ad ogni costo.
E il costo era quello di perderla per sempre...
Lei era perfetta. Un’avventuriera, una curiosa avventuriera! Tanto solare quanto spericolata...

[9° Argomento - Clima | Prompt: 44. Gelo]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Doomsday in his heart
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Devo metterla in salvo.
Tutto ciò a cui pensava era questo.
Ho promesso che l’avrei salvata ad ogni costo.
E il costo era quello di perderla per sempre...
Mentre programmava come richiudere la fessura, nella sua mente faceva i conti con il peso della sua promessa: le aveva messo al collo quel congegno, l’aveva premuto a tradimento spedendola nel “mondo di Pete” contro la sua volontà e, nell’esatto momento in cui lei era scomparsa da davanti ai suoi occhi, uno dei due cuori del signore del tempo aveva cominciato a fare male, a pentirsi della scelta che aveva fatto per far sì che lei avesse ciò che lui non avrebbe mai potuto avere: una vita normale, al fianco della sua famiglia finalmente riunita.
Lei era perfetta. Un’avventuriera, una curiosa avventuriera! Tanto solare quanto spericolata...

Quando sentì la sua voce risuonare nella stanza quasi non riusciva a crederci; per un attimo aveva pensato ad un’allucinazione, poi aveva alzato lo sguardo ed eccola lì: lo sguardo fiero e indisponente.
Ma non poteva rimanere con lui, non era giusto; sottrarla alla sua famiglia in quel modo... non poteva farlo; sua madre era importante per lei, e Rose era importante per sua madre, come poteva, lui, lui che conosceva così bene la solitudine, dividerle?
Scattò verso di lei, prendendole le spalle tra le mani e fissandola dritta negli occhi: « Quando la breccia crolla, è finita! Non la potrai mai più vedere, quella è tua madre! »
Di nuovo il cuore, I cuori, costretti a prendere una scelta: tenerla con sé o osservarla andarsene, di nuovo...
Lui o sua madre... chi dei due avrebbe scelto?
Il dottore sapeva del posto che occupava nel cuore di Rose, aveva visto l’affetto della ragazza cambiare pian piano durante tutto il tempo che avevano trascorso insieme, in viaggio sul TARDIS, l’aveva visto crescere e trasformarsi in qualcosa di più... ma il sentimento di Rose nei suoi confronti non poteva, non poteva essere più forte dell’amore per sua madre... no?

Rose sbatté le palpebre e una volta riaperte lo fissò, decisa.
« Ho fatto la mia scelta tanto tempo fa, io voglio stare con te per sempre. »
Una sola frase, poche parole poste una di fronte all’altra, parole che riuscirono a spiazzarlo... a spiazzare il Dottore; lasciarlo senza parole non era cosa da molti, di certo un umano non ne sarebbe mai stato capace, ma lei non era umana... no, lei era diversa, lei era unica, lei era sua. La sua Rose Tyler...

Non era più solo.
Da quando quella ragazza aveva messo piede per la prima volta nella sua vita non era più stato solo, e finalmente riusciva a rendersene conto.
Poteva fare ogni cosa con lei, era invincibile con lei, con Rose Tyler: la compagna dell’ultimo signore del tempo, mai più solo!
Ci credeva davvero. Lo sperava con tutto il cuore, forse il sentimento che più lo rendeva umano.
Scambi di ordini e sguardi d’intesa, quegli stessi sguardi così familiari eppure sempre così incerti... prima di allora non avrebbe mai potuto dire per quanto quegli sguardi sarebbero stati lì per lui, per dargli il coraggio di fare la scelta giusta per il bene universale, ma in quel momento non riusciva a preoccuparsene; averla accanto in quel momento, sapere di contare così tanto per lei, gli dava la forza di fare qualsiasi cosa, per lei, per ringraziarla di star rischiando ogni cosa per stare con lui.

Tutto pronto.
Loro due soli contro un esercito di Dalek, Cyberuomini e una frattura da riparare ad ogni costo.
Su le leve, ancora qualche istante e sarebbe stato tutto finito. Una volta tornati alla normalità sarebbero finalmente tornati al TARDIS e sarebbero ripartiti per il pianeta Barcellona: così tanto tempo e ancora non era riuscito a portarcela!
Quale meraviglioso giorno era quello? I nemici giurati del Signore del Tempo, tutti completamente distrutti, Jackie Tyler sana e salva riunita a suo marito e Rose Tyler lì con lui, per sempre!
Stava andando tutto bene, tutto... troppo bene.

Le prime avvisaglie di un destino avverso si fecero vedere presto, un paio di scintille, una delle due leve in bilico e la paura tornò a insediarsi nel sistema circolatorio binario del Dottore.
Quella pazza incosciente della sua Rose che tentava il tutto per tutto per far sì che il loro piano avesse successo, arrivando a rischiare la sua vita per quello che entrambi volevano.
Terrore sul suo volto, mentre gridava alla sua partner di reggersi forte; terrore puro nei suoi occhi mentre le mani della ragazza scivolavano via dalla presa e la fessura verso il vuoto la trascinava a sé.
Cosa ne sarebbe stato di quel futuro immaginato un attimo prima, di loro due felici a scorazzare per l’universo? Non poteva vederla morire. Non adesso. Né ora, né mai, non la sua Rose Tyler.
Incrociò il suo sguardo un ultima volta, prima che lei sparisse tra le braccia di suo padre, giunto in extremis per salvarla; gli occhi di lei carichi di rammarico, che imploravano il suo perdono per non essere stata in grado di reggersi fino alla fine.

Il silenzio di quella stanza era un’arma contro di lui; peggio di un dalek, peggio di un cyber uomo, peggio della fine del mondo a cui aveva assistito tante volte...
Il silenzio in quel momento avrebbe potuto ucciderlo, trafiggergli cuori e anima come una freccia avvelenata; permetteva alla sua mente di lavorare, di elaborare i pensieri e di lasciarli fluire...
Come poteva essere stato così stupido? Per un attimo aveva davvero creduto che non sarebbe mai più rimasto solo, per un misero istante aveva assaporato la felicità più grande e non era stato capace di aggrapparcisi con le unghie e con i denti.
Avanzava lentamente verso ciò che rimaneva della breccia, un semplice muro; il muro che lo separava da lei, una materia così fragile e insulsa, capace però di tenerlo lontano dalla salvezza.

Ci si appoggiò: prima una mano, poi la guancia, l’orecchio... ascoltò in silenzio, quasi come se dall’altra parte riuscisse a sentire Rose chiamarlo, supplicarlo di tornare a prenderla, sbattere i piedi in terra e pretendere di rendere vero il futuro che entrambi avevano immaginato.
Ah, se avesse potuto farlo... se rompere quel muro gli avesse permesso di rivederla, di sfiorare ancora la sua mano, di abbracciarla, di sentire il calore del suo corpo, lui...
...ma era tutto inutile; Quel muro era freddo, gelido come il vento che in quel momento lo trapassava da parte a parte, dandogli i brividi e un’orrenda sensazione di vuoto nel cuore. Un vuoto mai provato prima.

Era finita. Lei non era più lì, era andata via, lontano... più lontano di quanto lui sarebbe mai potuto arrivare.
Per sempre vicina ai suoi cari... per sempre lontana da lui...

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~ Angolino dell'Autrice}
Sì, sono tornata, e... sì, ho appena finito la seconda stagione di Doctor Who... non si nota per niente, vero?
Ho esaurito le lacrime mentre scrivevo, ne ho cacciate tante durante la visione e al termine, che ormai temo non me ne siano rimaste più per stasera...
Ho la testa sul punto di esplodere ma ho voluto comunque rimanere qui a scrivere, a gettare giù i miei pensieri sul Dottore e su ciò che potrebbe aver pensato durante gli ultimi momenti con Rose Tyler in carne e ossa...
Ho dato una rapida occhiata in giro e tutte le one shot che ho visto erano dal POV di Rose, quindi mi è sembrato giusto dare voci a quelli che secondo me possono essere stati i pensieri del Dottore...
Potrebbe essere OOC, ma spero vivamente di no...
La Doctor/Rose è stata una coppia a cui mi sono affezionata da subito, sin dall'arrivo di Nine, con Ten si è rafforzata e il mio amore è cresciuto a dismisura... fino a frantumare il mio piccolo cuoricino con quest'ultimo episodio...
Beh... penso di aver scritto anche troppo, ma spero che la one shot vi sia piaciuta!! Farò il possibile per scrivere dell'altro molto presto, sperando in qualcosa di più allegro X°

   
 
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