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Autore: Hikary    22/03/2013    3 recensioni
[American Idiot]
{Gloria!Whatsername, (St) Jimmy, Christian ~ pre!musical}
So Gloria, tell me the story of your life.
Di come Jimmy divenne un santo uccidendo un povero cristo innocente
e nessuno ricordò più quale diavolo fosse il nome di Gloria.
Genere: Angst, Dark, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Cross-over, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao lettore!
Questo fandom ha seri problemi relazionali -interni&esterni- molteplici issues e manca di dialogo -letteralmente- tra i personaggi. Se questi concetti ti spaventano, non disperare! Se non altro questa fic non é diretta da Michael Meyer e non ha il sonoro, puoi facilmente fuggire con un click quando più ti aggrada ;) 


Prologue: Burning Lights

 

Hey Gloria,
are you standing close to the edge?

 
 
 
La città ha proprio quell’odore.
Quello che Gloria aveva sempre immaginato. Cammina lenta, invisibile. Forse perché è piccola, troppo piccola perfino per essere urtata dai passanti. Tiene le mani in tasca. La felpa è troppo larga – ma d’altronde, quella era la loro felpa. Non si addiceva a una sola persona, per giunta così piccola, così sola. Fa freddo. Batte i denti, forte.
Non fa abbastanza male.
Il suo passo non accenna a rallentare. Si fa più sicuro, mentre attraversa un’enorme via, così piena di luci che pare illuminata a giorno. E’ lì che arrivi, quando metti piedi per la prima volta in città; non somiglia all’altra parte, quella in cui finisci. Gloria ricorda appena come ci si sente in un posto del genere, dove nessuno canta, la folla è grigia, mormora, come spaventata dal rumore. Nessun clacson a squarciare il silenzio, nessun bambino che piange.
Ora che ci pensa, è tardi. I bambini, in quella parte della città, saranno tutti a dormire.
Gloria non ricorda più se le luci l’avessero affascinata, quando era arrivata in città.
E’ passato così tanto– non tempo, ma cose – che l’ha dimenticato.
Ripercorre la strada sicura, riconoscendo i luoghi. La strada per l’inferno da cui era venuta è stampata in mente, in bianco e nero eppure nitida. Intravede, lontano, la campagna. No, non è vero che la intravede; è ancora troppo lontana. Però sa che è là, che la aspetta.
Chiude gli occhi.
Piange.
Per chi?
L’ha dimenticato.
Per quale dei due?
Vuole dimenticarlo.
 
Piccoli passi, una piccola creatura, una felpa immensa, che pesa.
Gloria sfila le maniche del maglione. E’ quasi a brandelli, le stelle e le strisce appena riconoscibili; riesce a strappare un lembo, proprio dove il collo si apre in uno squarcio, e di quel lembo fa una pallina, stretta in pugno. Del resto, non sa che farsene. Lo lascia scivolare per terra e quando lo sente rovinare in una pozzanghera, d’istinto si scansa per evitare gli schizzi. Ma il maglione si accascia, in silenzio, senza schiamazzi. Ha già capito come funziona da quelle parti.
Leggera, Gloria si volta e ricomincia a camminare.
Non, non ci torna sulla sponda di quel fiume.
E’ la sua città.
 
Le luci si stanno allontanando.
Gloria quasi salta ad ogni passo e a vederla parrebbe più spensierata che mai. E’ assolutamente falso, anzi, la rabbia sta montando. Questa è la mia città.
E’ scappata da quel fiume e da quelle case per trovare il suo posto nel mondo, per smettere di lottare; ma lo sa Gloria, da sempre, che lei è nata per lottare.
Lui sa che sta tornando.
Che la aspetti. Che impari a temerla.
Non sarà più Gloria, perché non è per se stessa che deve lottare – lei ha già perso, ha perso quando lo ha perso. E’ la lotta di tutti, di chiunque abbia qualcosa da difendere.
E dovunque vi saranno lacrime e sangue e denti che si stringono, lei arriverà; dovunque scenderà il buio, lei sarà la luce; dovunque ci sarà qualcuno che si arrende, lei arriverà a sollevarlo.
 

So Gloria,
send out your message of the light
that shadows in the night.

 
 
Lei,che nessuno sa più chi sia, perché lei stessa l’ha dimenticato.
E al suo viso, inconfondibile, nessuno saprà più associare un nome.

 
Gloria, where’s your undying love?
Tell me the story of your life.

 
 
Note
Tutto ciò non sarà semplice da seguire, detto molto chiaramente, perché ho deciso di scrivere un prequel ad un musical senza dialoghi. Fuckyeah!
Per riprendere dall’ultimo verso: tell me the story of your life.
Questa sarà la storia di Gloria, ma – diciamola così – la sua storia nel musicalverse. Come si può cogliere dagli ultimi versi, se si è almeno un po’ malati di Green Day & American Idiot, ho voluto unire due eroine Greendayane: Gloria è Whatsername. Ovviamente, primaè stata Gloria, poi, per qualche ragione, è arrivata a non avere più un nome.
Non voglio riassumere la trama in questa nota, però mi pareva doveroso precisare questa cosa – è tutto molto nebuloso nelle varie storylines degli album, ma allo stesso tempo estremamente preciso quando un dato evento è deciso.
Il titolo della fic viene da Last of the American girls, che nel musical é stata mashuppata con She's a rebel. Une delle idee più geniali del nostro secolo ùù E in teoria, questa sarà una serie di tre fic dal titolo Heartland Chronicles - che viene dalla stessa canzone. Ma non diciamolo finché non sarà cosa fatta. Tutte le citazioni del capitolo e anche il titolo vengono dalla canzone Viva la Gloria! che boh, va sempre bene, per tutta la fic.
Plus: " quel fiume". Amanda di Wood all the way. Ma siccome nessuno legge fumetti sudamericani (LOL, non che non é una battuta ç_ç ) non ha molto senso dirlo, 'nevvero?
  
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