"Evil, Fire, Oran, Miniun e Oldey in presidenza! Subito!"
i cinque ragazzi fecero come richiesto. Di paura non ne avevano: espulsione = una settimana da Dio
casa non potevano chiamarla visto che non avevano i genitori.
Erano andati in presidenza ormai milioni di volte, e questa non sarebbe di certo stata diversa: sgridata e via.
"ragazzi per non farvi perdere l' anno abbiamo deciso una punizione di riscatto. In pratica frequenterete per una settimana un istituto speciale" la preside girò il PC e mostrò quella che si poteva definire la villa di Frankenstein ...
"mi scusi, ma quella è un attrazione pubblica vero?"
"Fa meno lo spiritoso, Evil. Abbiamo mandato altri dieci alunni, nessuno di loro è mai tornato ..." disse porgendoci un indirizzo.
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Il giorno dopo i cinque giunsero in una città diroccata, sembrava abitata dai fantasmi e ogni tanto si sentivano risate malvagie e si vedevano occhi nel buio delle finestre. Oran si teneva attaccata ad Evil.
“H.V.L.L … eccoci! Ma non è un po’ …”
“Evil, ho paura! È inquietante da morire!” teschi, ossa e persino un cadavere: ecco la scuola.
Entrarono tramando, Oral e Minun tastando tutto.
“Giù le zampe, lei è mia moglie!”
“Ma fatti fottere Vampiro, lei è solo mia!” un ragazzo alto, magro e albino stava litigando con un ragazzo scuro con i capelli salmone. Improvvisamente smisero di litigare, si chinarono e lasciarono passare una bellissima fanciulla.
“siete nuovi, voi?” la voce era melodia pura, i suoi abiti consistevano in un candido vestito in velluto, i capelli legati in un fiocco rosso e gli occhi verdi. Bellissima a dir poco, tutti quelli nei corridoi si inchinarono.
“Si, e tu chi sei?! Perché Fluttui?!” Evil guardava la misteriosa figura con i brividi, mentre altre figure spaventose la seguivano. Ad un tratto si schierarono tutti e sempre lei parlò.
“Come vi chiamate, umani; e cosa ci fate qui?”
“U..Umani?!  Beh, siamo tutti umani qui dentro, no?” un ragazzo dai capelli grigi ridacchiò poi prese la mano alla ragazza: il suo tocco era gelido, odorava di incenso e vecchio e tante fiammelle azzurre lo seguivano. Lui non era sicuramente umano.
“Piacere, mi chiamo Sanzu Wataru e sono un fantasma.” Miniun sveni dalla paura mentre Oldey tremava.
 Fire si sentiva a suo agio.
“E tu cosa sei, fiammella?” il Vampiro, il cui nome è Vanfeny Vamp, si avvicinò a lui e lo scrutò attentamente. Fire era alto, aveva gli occhi rosso sangue e i capelli lunghi e spettinati color fuoco. Come ragazzo era carino, esso credeva nello Spirito Ardente; il suo umore era sempre uguale e il carattere era spavaldo e energetico.
“Sono un Umano, come loro. E non chiamarmi fiammella, ‘coso strambo’ ”  a quelle parole Vamp sbiancò (come se potesse … diciamo che è diventato di un bianco più bianco non si può), poi diventò rosso di vergogna e di rabbia.
“Vanfeny … non fare il suscettibile. L’ importante è che ti piaci da solo e che piaci a me!” detto questo toccò terra la ragazza e baciò il vampiro.
“Allora ragazzi, questa è una scuola-casa di tempo. Vi spiego cosa vuol dire:qui si studia, ci si allena e ci si vive. Tutto chiaro?”
“No, aspetta! Io non riesco a stare in una scuola per più di cinque ore!” Evil era esasperato, tutta quella gente strana, quella ragazza fluttuante, quei fantasmi .. era tutto un incubo.
“Comunque tornate domani, e procuratevi delle divise almeno di una squadra: c’è la occult, formata da un misto di generi di spettri; il Vamp Time fatto di vampiri e infine il Tsukigami no Ichizoku lupi mannari e lincantropi.”

Angolo autrice:
Beh che dire .. adoro queste tre squadre!
Ora vi lascio, al prox capitolo!