Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |      
Autore: shesafeandsound    23/03/2013    2 recensioni
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
  Presi il mio cappotto nero, lo indossai lasciandolo aperto in modo tale che si potesse vedere la maglia verde acqua e completai il tutto con una delle borse migliori che avevo. mi diressi verso la porta e prima di uscire osservai il riflesso allo specchio: labbra rosse, rigo di eye-liner, capelli raccolti, cerniera dei pantaloni chiusa; tutto perfetto, quindi uscii chiudendo a chiave il portone bianco­. camminavo a passo veloce, scivolavo fra la folla come un serpente silenzioso e sorridevo a qualche ragazzo che cercava la mia attenzione con qualche frase letta su dei giornali di poco conto. mi fermai in mezzo al marciapiede, fra la vita dei passanti che correvano a destra e a sinistra supplicando per trovare una calma assurda e perversa, e cercai nella borsa il mio pacchetto di sigarette e, dopo aver preso sulle mani cinque cose che non avevano minimamente l'aspetto di una sigaretta, ne estrassi una, la portai alla bocca e la accesi. mi avvicinai ad un palo ed appoggiai la schiena, il fumo della sigaretta usciva silenzioso fuori dalla mia bocca come segreti non detti, guardavo in alto ed espiravo, mi guardavo intorno ed inspiravo.
un ragazzo, con passo silenzioso, si avvicinò a me
"ti stavo guardando e sai cosa ho pensato? sarebbe bello averti nel mio letto " disse ammiccando. 
era basso, con i capelli mori e mingherlino: uno sfigato. stava solamente sfogando la sua disperazione, tipica di ogni disgraziato con cui madre natura non ha avuto molta pietà, in una bottiglia che teneva stretta fra le mani, come se fosse l'unica cosa a cui tenesse davvero, e probabilmente era ubriaco o si sarebbe riempito di alcol dopo aver ricevuto il mio rifiuto.
"ti stavo guardando e sai cosa ho pensato? saresti stato più credibile senza del whisky in mano " detto questo, mi girai e cominciai a camminare lentamente - prima tallone poi punta, tallone, punta - seguendo una mia linea immaginaria e non dovevo cadere da quest'ultima. quando arrivò un taxi lo fermai ed entrai. gli dissi la destinazione e sfrecciammo lontano da quel tizio che rimase a guardarmi da oltre il finestrino su di un gradino, bevve dalla bottiglia e si pulì la bocca con un gesto impavido della mano. New york su di un taxi mi era sempre sembrata diversa. L' auto si fermò bruscamente e, dopo aver pagato, scesi velocemente, l'automobilista non sembrava voler perdere tempo: non feci in tempo a chiudere la portiera che era già corso via, pronto ad andare a riscuotere i soldi di qualche altro passeggero. 
 
  Mi guardai intorno e sorrisi, quel posto faceva schifo, ne ero consapevole: scale, secchi dell'immondizia e una vecchia chiesa sconsacrata e aperta a tutti, dove eravamo soliti perdere il controllo con del fumo di poco valore. si alzarono nell'aria delle urla: "ciao Destiny! ", "arriva la più bella ", "stasera hai da fare? 
andai a salutare tutti e, ondeggiando sui tacchi alti 10 centimetri, mi avvicinai all'orecchio di Ray e, facendo scorrere la mia mano lungo la sua maglia e solcando i suoi pettorali, gli dissi
"no, io sono libera e tu? 
"io avrei da fare con te 
fummo interrotti da Karyn la quale mise una mano sulla mia spalla e mi tirò verso di se, facendomi traballare
"no, lei ha da fare con me stasera." esclamò posando il suo braccio intorno al mio collo. io la guardai sospettosa, cercando nei suoi occhi verdi una possibile risposta, lei allora mi fissò a sua volta e pronunciò a bassa voce alcune parole che non riuscii a capire, mi fece un sorriso d'accordo e poi disse "già ti sei dimenticata? 
feci finta di capire, "no, certo! -mi diedi uno schiaffo sulla fronte- che stupida, ora mi ricordo!"
Ray guardò male la mia amica bionda. "va bene, allora rimandiamo a domani 
"quando vuoi " risposi. 
ci sedemmo per terra, in circolo, e Sam tirò fuori 5 birre. io presi la prima e mi feci dare l'apribottiglie, la sorseggiai lentamente così che venisse a contatto con qualsiasi parte della mia bocca. la assaporai lentamente e poi la giudicai
"si, bravo, forse una delle migliori mai comprate! 
Sam sorrise compiaciuto, e, per premiarsi, si scolò in qualche istante tutta la bottiglia più vicina a lui.
Ray si sedette dietro di me, le sue mani fredde entrarono nella mia maglia e si poggiarono sulla mia pancia. mi baciò il collo ed io assecondai le sue mosse, piegando la testa a destra. 
"allora domani è deciso, sei a casa mia, no? " mi domandò a bassa voce.
"sì, non c'è neanche bisogno di chiederlo " lo feci sorridere e gli lasciai un bacio su quelle labbra belle da morire di cui mi ero innamorata due anni fa.
 
  Sotto il chiaro della luna, eravamo solo io e lui, riparati dalle foglie di un albero. era il 6 luglio del 2008, ero fra le sue braccia e tutto il mondo mi sembrava piccolo e giusto, e leale. mi persi nei suoi occhi nocciola, così profondi e così bugiardi, è sempre stato il solito stupendo e ribelle, quello che può guidare una moto a 150 km all'ora ed alzare il dito medio alla polizia, lui corre e non sa che si schianterà contro un muro più testardo di lui. 
 
  Rimanemmo lì a parlare e a scherzare fra un sorso e l'altro, le bottiglie finivano e il tempo volava. era cominciata l'estate da due giorni ed era finita ufficialmente anche la scuola: avevamo avuto l'esame di stato ieri ed ora ci saremmo dedicati alla vita senza limiti. ci aspettavano traslochi e sigarette da fumare, alcol da bere e persone da amare per una notte o per tutta la vita.  
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: shesafeandsound