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Autore: Kirakim    24/03/2013    2 recensioni
Jonghyun è un ragazzo povero che deve proteggere la sua famiglia.
Infatti la guerra sta distruggendo la sua vita,ma ancora non sa che sarà proprio lui ad innescare la bomba che farà scoppiare una guerra ancor più terribile.
L'amore spesso non si comanda e Jong si era innamorato della persona sbagliata.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Riuscite ad immaginare un futuro senza musica?.
Riuscite ad immaginare un futuro buio e distrutto dalla guerra?.
Riuscite ad immaginare persone che prima si parlavano o si amavano venir separate l'una dall'altra?
Gente che prova odio per altra gente.
Provate ad immaginare una città devastata e separata a metà da un muro,chi abitava nel cosiddetto

"su" del muro non poteva parlare e nemmeno guardare se non per far guerra coloro che invece

vivevano nel "Giu" di quel muro.
Ed ora immaginate un gruppo di ragazzi,poco più che ventenni sempre muniti di coltello o spranghe.
Ragazzini obbligati ad odiare ed attaccare altri loro coetanei.
Era questo il futuro in cui viveva Kim Jonghyun,nel lato "Giu" del muro.
Passava la maggior parte delle sue giornate in casa con la madre,erano rimasti solo loro due e lui si

occupava di lei a tempo pieno,perchè nel suo mondo si doveva sopravvivere.
In un attimo i "Ribelli",gruppi di ragazzi del "Su" che saccheggiavano le case e distruggevano tutto

quello che incontravano sul loro cammino,potevano entrare in casa e aggredire la sua amata madre.
Non si sapeva come era nata quella situazione,sapevano solo che a causa dell'ultimo dittatore i

rapporti tra le persone si erano freddati e inconsapevolmente si erano divisi in due gruppi ben distinti,
la vecchia diga,in disuso ormai da anni era stata usata come punto di riferimento per riconoscere coloro

che appartenevano al "Su" e al "Giu".
Dopo 23 anni,quella divisione aveva ancora molta forza,quelli del "Su" odiavano quelli del "Giu" e

viceversa.
"Jong tesoro!" urlò una voce dalla cucina.
Jonghyun era come al solito sulla terrazza,a scrutare le strade semideserte,quando udì la voce della

madre si mise a correre giù per le scale di mattoni e raggiunse la donna che stava in cucina.
"Eccomi mamma!"
"Tesoro la cena è quasi pronta,puoi aiutarmi ad apparecchiare per favore?"
"Si mamma"
Il ragazzo prese una vecchia tovaglia e la mise sul tavolo di legno,aggiunse due bicchieri ,due piatti e

poi un paio di bacchette.
Si sedettero a tavola e velocemente Jonghyun divorò il riso.
"Era buono?" gli chiese la madre con sguardo triste,perchè lei sapeva che il cibo era poco e che il figlio

nonostante tutto non se ne lamentava mai.
"Si era ottimo!"
Sorrise.
"Dove vai?"
"Ritorno in terrazza,così stanotte dormi tranquilla...la guardia la faccio io,ho saputo che ieri notte un

gruppo di ribelli ha saccheggiato alcune case qui vicino."
"Dovresti dormire un pò però Jong!"
"No mamma ne hai più bisogno tu,sono un uomo ormai e devo difendere la mia famiglia"
Mina,madre di Jong a quelle parole aveva quasi le lacrime agl'occhi,il suo bambino aveva dovuto

crescere in fretta e anche se aveva solo 18 anni,si comportava già come un uomo di casa.
Quella sera Jonghyun si sedette sulla sua solita sedia di plastica ad osservare ogni piccolo movimento

e ad ascoltare qualunque rumore sospetto.
Era una calda notte di Luglio,una lieve brezza soffiava rinfrescando il povero Jong ed evitando di farlo

addormenare,Mina era già addormentata sul vecchio divano in salotto e il figlio voleva assicurarsi che

niente e nessuno potesse turbare quella calma apparente.
Gli occhi di Jong si stavano per chiudere quando uno strano rumore di foglie che strusciavano lo

svegliò,si accucciò per non farsi notare e con la mano destra prese l'enorme coltello che suo padre gli

aveva regalato.

"Dove sono andati i ragazzi?" chiese il comandante Lee.
"Non lo sappiamo Comandante" risposero in coro alcuni soldati.
Lee era un uomo di circa 50 anni,alto,snello e muscoloso.
Lui era colui che proteggeva la parte "Su" della città ed era l'uomo più rispettato del paese.
Lee era un grande leader e molte volte aveva guidato i suoi soldati durante gli attacchi al "Giù" e molti

uomini erano fuggiti in preda al terrore davanti a lui.
Stava in piedi,serio e a braccia conserte davanti all'enorme finestra del suo studio privato,una delle

molte stanze del suo grande palazzo.
"Probabilmente torneranno presto,sanno badare a loro stessi" concluse senza distogliere lo sguardo

dalla finestra.

Jong era ancora accucciato a terra,quei rumori sospetti si facevano sempre più vicini e l'unica cosa che

riusciva a pensare era che qualsiasi minaccia si fosse nascosta tra quei alberi lui l'avrebbe affrontata.
Pochi secondi dopo vide nel buio alcune ombre indefinite,strinse ancora più forte il coltello tra le mani e

senza farsi vedere corse giù per le scale e uscì di casa.
Vicino alla sua abitazione c'erano quattro palazzetti,tutti abitati e dietro questi c'erano grandi alberi e

grossi cespugli.
Vide ancora quelle ombre farsi sempre più grandi,le gambe gli tremavano ma era pronto a battersi se

fosse stato necessario.

"Cavolo!" disse un ragazzo dai capelli castani calpestando un ramo caduto a terra.
"Zitto!...vuoi farci scoprire?" ribadì un altro mettendosi il dito indice davanti alla bocca.
Camminavano lentamente facendosi spazio tra le foglie e stando attenti a non fare troppo rumore.
Erano in quattro ragazzi e tutti poco più che ventenni,si trovarono davanti alla porta sul retro di una

vecchia palazzina.
"Che dici entriamo?" chiese il più giovane del gruppo
"Si...facciamo attenzione" rispose un ragazzo con la cresta.

Jonghyun stava ancora fuori casa,nascosto dietro ad un bidone della spazzatura e quando vide un

gruppo di ragazzini intrufolarsi nel palazzo davanti la sua abitazione decise di intervenire.
Si avvicinò furtivamente ed entrò da quella stessa porta che avevano lasciato aperta i quattro

sconosciuti.
Salì alcuni gradini e si ritrovò in un corridoio stretto.
"Che succede?? Hey voi che state facendo!!" urlò il proprietario del palazzo vedendo alcuni ragazzini

frugare in una delle stanze.
"Fermateli!! sono i ribelli!" continuò
Jonghyun in un attimo si trovò davanti a dei ragazzi spaventati che correvano nella sua direzione.
"Oddio!" gridò quando uno di loro gli diede una spinta per aprirsi una via di fuga.
In un attimo tutto il palazzo era sveglio e tutti gli uomini stavano inseguendo i ribelli.
Jong decise che doveva fare qualcosa e iniziò ad inseguirli tra gli alberi.
"Correte avanti!!" ripeteva quello che era rimasto più indietro.
Sembrava che quel ragazzo volesse salvare i suoi compagni e per questo rimaneva indietro per creare

un diversivo.
"Fermo!" disse Jonghyun vedendo davanti a se un ragazzo di spalle
"Sono armato!" continuò
Lo sconosciuto alzò le braccia in segno di resa.
"Girati!" ordinò Jong
Il ragazzo si voltò lentamente tenendo sempre le mani in alto e Jonghyun per la prima volta si trovò

faccia a faccia con uno dei tanto temuti Ribelli.
Lo guardò e vide che era un ragazzo alto e magro,i capelli erano rasati e biondi solo in un lato della

testa,mentre nell'altro lato li portava castani e modellati in un alta cresta.
Jonghyun pensò che quel ragazzo avrebbe potuto avere la sua stessa età,era solo poco più che un

ragazzino e in un attimo tutta la paura che lo aveva pervaso si spense.
"Stai attento,una sola mossa sbagliata e giuro che non esiterò ad usarlo" disse Jong mostrando il coltello nella mano destra.
Il ragazzo con la cresta fece un ghigno e lo fissò negli occhi.
"Credi davvero di farmi paura?" domandò con sarcasmo lo sconosciuto
"Dammi tutto quello che hai preso"
"Mi dispiace...non posso!" continuò quel ragazzo facendo uno scatto verso Jonghyun e saltandogli letteralmente addosso.

FINE primo capitolo,metterò al più presto anche il secondo promesso,intando magari ditemi la vostra opinione.
Spero vi sia piaciuta,Grazie.
  
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