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Autore: Goran the Ancient    24/03/2013    4 recensioni
La sconfitta brucia, brucia come le verdi fiamme che accomunano quattro singolari personaggi che s'incontrano in una peculiare serata.
Questa storia fa parte della "Chromatic Saga" ed è il seguito di "Maledette Rosse!"
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Chromatic Saga'
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My Little Pony - L'amicizia è magica appartiene alla Hasbro
La Bella Addormentata nel Bosco appartiene alla Disney
KimPossible e tutti i relativi personaggi appartengono alla Disney
Gargoyles, il Risveglio degli Eroi appartiene alla Disney

ARDORE VERDE

A Disney / My Little Pony: Friendship is Magic Fanfic
 
È un tardo venerdì sera… in tutta onestà le verrebbero in mente modi migliori di trascorrerlo, specie con la spalla sinistra fratturata, ma quell’invito l’ha intrigata: una raffinata busta comparsa in un bagliore di fiamme verdi… quantomeno curioso!
Shego si avvicina al grande magazzino abbandonato, per un istante le pare di intravedere un ombra su di lei, e si introduce nell’edificio da una piccola porta laterale, come da istruzioni, e si guarda attorno: qualcuno si è dato un gran da fare!
L’interno della struttura è tutto fuorché decadente: tutto è pulito, le pareti sono state re-imbiancate e un tavolo da bouffet attorniato da tre poltrone e un divano dall’aspetto incredibilmente confortevole.
“Ma che diavolo-“
Prima che possa finire la frase, una furia dalla pelle blu piomba su di lei con un ruggito felino: sembra un qualche tipo di donna, con grandi ali da pipistrello e lunga coda da serpente,ha lunghe zanne e gambe arcuate come quelle dei rettili… i suoi occhi brillano di rosso mentre ringhia.
“UN UMANA! CHE COSA CI FAI QUI?”
Shego avvolge la mano destra in verdi fiamme.
“Datti una calmata, sorella! Mi hanno invitata qui! E se non l’hai notato, sono un po’ più che umana!”
Le due si squadrano, pronte a saltare l’una alla gola dell’altra.
“Vi prego, vi ho invitato io! Gradirei che vi calmaste…”
Da un angolo emerge una donna dai lineamenti affilati e la pallida pelle verde, ha lunghi capelli neri e dalle tempie emergono due lunghe corna incurvate all’indietro, indossa un lungo vestito nero dai riflessi verdi.
Le due la squadrano e Shego la schernisce.
“E tu chi saresti? Morticia Addams?”
L’altra creatura la squadra con interesse.
“Pari possedere un’aura mistica molto potente… anche se incostante…”
“Il mio nome è Màlia, Miss.Go, ma i più mi hanno dato il nome di Malefica… e ho convocato voi, e una terza ospite che mi auguro non tardi troppo, per parlare di un argomento alquanto pedante che tutte noi, in un modo o nell’altro, tormenta, e-”
Una sfera di fiamme verdi appare e, in essa, fa la sua comparsa una bizzarra creatura: sembra una sorta di cavallo coperto da un nero carapace, con ali da insetto, zanne e zampe e criniera sono attraversate da numerosi fori, dalla fronte si protrude un corno contorto e i suoi occhi sfoggiano una doppia iride verde concentrica con pupille da gatto.
Parla con voce duplice.
“Dunque è una di voi ad avermi convocato… potrei sapere di chi si tratta?”
Malefica si fa avanti e s’inchina.
“Nobile Chrysalis, è un onore avervi fra noi… ho indetto questa piccola riunione tra noi, legate dalla verde fiamma della tenebra, per confrontare le nostre esperienze in campo di, come dire, ‘nemesi’… donde aiutarci l’un l’altra a liberarsi di questi impicci! Non abbiate timore, questo posto è al di fuori del tempo e dello spazio, dunque non rischiate di perdere tempo!”
“Fermi tutti!” urla Shego “In primo luogo… sono l’unica cui crea disturbo un cavallo-mosca-zombie parlante?”
Chrysalis sbuffa.
“Portami rispetto! Io sono Queen Chrysalis! Signora delle orde dei changeling!”
La ladra la squadra con aria di sufficienza.
“Si, ok… in secondo luogo… fiamma verde della tenebra? Si chiama plasma! È un potere di origine radioattiva! L’ho avuto da un meteorite! Per cui, se avete finito coi vostri Hocus Pocus, io ho di meglio da fare!”
La creatura blu si volge verso di lei, ora pare in un qualche modo più calma e i suoi occhi non brillano più.
“Magia e scienza spesso sono più vicine di quanto tu possa immaginare, l’ho provato sulla mia pelle… e nel caso tu non creda alla magia… come ti spiegheresti la mia esistenza? Io sono una gargoyle!”
“Senti, mi sono azzuffata col moccioso dal ‘mistico potere della scimmia’ abbastanza volte da sapere che la magia esiste… dico solo che la mia non la è! Io non c’entro nulla qui e non ho nessun problema di nemesi di alcuna sorta e…”
Malefica la rimbecca “Eppure, dalle informazioni che ho raccolto, avevi problemi con una certa ‘Kim Possible’!”
Shego sobbalza, che vogliono dalla sua principessa?
“Ok, avete la mia attenzione… facciamo in fretta!”
Mentre si accomodano, Chrysalis osserva Shego e sorride di sottecchi.
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“Purtroppo, dunque, a causa delle armi magiche che quelle sciocche fate hanno donato a quel maledetto principe, sono ridotta così…” Malefica scopre il seno sinistro e mostra la cicatrice chiara persino rispetto al suo naturale tono di pelle “Io non so che fare… come fata, mi hanno sconfitta… come drago, anche… che dovrei fare?”
“Lasciare perdere?” risponde, schietta, Shego “Voglio dire, se ci pensi a mente fredda, sei stata tu a iniziare tutto! Sei una grande fata-strega! Che te ne frega se non ti chiamano a un maledettissimo battesimo!”
“Ma, Shego… io ci tenevo! Io ero la fata madrina di sua madre, Regina, e loro…”
“Me ne rendo conto, ma avresti potuto lamentarti con lei invece di maledire la bambina…”
“Lo so, ma-“
“PER FAVORE, PIANTATELA!” La gargoyle le interrompe “Ma non eravamo qui per capire come abbattere i nostri avversari? E invece ora vorresti convincere Malefica a chiedere scusa? Patetico!”
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“E così mi ritrovo sola, immortale, legata a un uomo che odio, respinta da quello che fu il mio compagno e… e da mia figlia… e se solo continuo coi miei tentativi di distruzione dell’umanità mi troverò ad affrontarla! Come si può chiedere a una madre di affrontare la propria figlia? Se solo tanti anni fa non fosse arrivata quella stupida Detective Maza…”
“Allora avresti vissuto felice e contenta col tuo Golia? Ma non farmi ridere, Demona! Da quanto mi hai detto è uno che mette il mondo intero prima della sua donna! È meglio perderlo che trovarlo! Presto o tardi saresti stata tu a mollarlo! La tipa è stata solo un pretesto!”
Sbotta Shego.
“E poi, se non vuoi essere come lui… piantala di mettere il mondo fra te e ciò a cui tieni! Preferisci l’estinzione umana o passare un po’ di tempo con tua figlia Angela?”
Demona la fissa con aria allibita: come può un’umana, per quanto atipica, rivoltarle così facilmente il mondo addosso? Ha ragione! Golia ha messo la salvezza del mondo fra lui e lei così come Demona ne ha messo la distruzione fra lei e la sua Angela!
“I-io…”
La gargoyle è senza parole.
“Dopo questo paio di siparietti immagino tocchi a me…” Chrysalis si rivolge a Shego “Immagino tu voglia andare per ultima e ti risparmio la fatica di analizzarmi come hai fatto con le altre… ho cercato di invadere Equestria prendendo il posto della più giovane delle principesse e ipnotizzando il suo promesso sposo affinché la barriera da lui edificata cedesse e le mie orde di changeling potessero conquistare la capitale, Canterlot, ma a causa della sorellina dello sposo il piano è fallito e io e il mio esercito siamo stati esiliati… non ti darò appigli sentimentali come le altre… per quelli come me provare sentimenti è quasi impossibile! Noi changeling ci nutriamo d’amore e per questo ho subito scoperto il tuo inganno…”
Shego deglutisce mentre Malefica e Demona la fissano incuriosite.
“Quando è stata nominata quella Kim Possible ho avvertito distintamente provenire da te un’ondata di preoccupazione e amore… correggimi se sbaglio ma… credo che tu abbia già risolto i tuoi ‘problemi di nemesi’… e ora stai cercando di redimere anche noi, non è così?”
Gli occhi ipnotici della changeling si allacciano a quelli della ladra e, in una vampata verde, Chrysalis assume proprio l’aspetto di Kim.
“Perché non ci racconti un po’ le cose come stanno, Shego?”
Sa che è una farsa… ma non riesce proprio a dire di no alla sua Kimmie.
“E va bene… io ero la classica spalla dello scienziato pazzo… lavorando per lui ho incontrato lei; all’inizio la odiavo, con tutta me stessa, ma poi… poi da nemica divenne rivale… cominciai a rispettarla e ad ammirarla… e, su consiglio di una clown depressa, storia lunga, mi sono dichiarata… felice ora?”
Chrysalis riassume la sua forma originale.
“Felice… non saprei… più che altro soddisfatta!”
“Contenta tu… in ogni caso questo che cambia? Sto con quella che dovrebbe essere la mia nemica, e allora? Siamo felici! Ogni volta che ci vogliamo scaricare un po’ ci azzuffiamo, i miei crimini sono stati cancellati, visto che lei è un’eroina e dunque tutti si fidano… e scopiamo come conigli in calore! Trovatemi un solo lato negativo, avanti! Vi sfido!”
Malefica “E non ti manca ciò che facevi prima?”
“Cosa? Impedire a un’idiota dalla pelle blu, nulla contro il blu, Demona, s’intende, di ammazzarsi con una delle sue invenzioni, ascoltare i suoi monologhi insulsi e entrare e uscire di prigione così tante volte che oramai mi facevano la tessera Premium, come in autostrada? No, grazie… è stato un po’ difficile rinunciare ai furti ma il guadagno è stato infinito!”
“Forse…” la incalza Demona “Ma ora non è che stai diventando una santarellina, a forza di stare con la tua Kim?”
“E se anche fosse? Tu hai avuto una relazione, per quanto sfortunata sia stata, e sai che per farla funzionare bisogna venirsi incontro… su alcune cose mi sono rabbonita io… mentre in altre… mettiamola così, sarebbero un po’ private ma… la parlata sporca durante il sesso è fenomenale! E prima non sarebbe andata mai oltre l’’accipicchia!’… e poi, siate oneste… forse il discorso non vale per la nostra reginetta…” indica Chrysalis “Ma non vorreste anche voi avere qualcuno al vostro fianco… qualcuno che si prenda cura di voi, che si faccia carico del peso sulle vostre spalle, che anche nei momenti più bui vi sussurri all’orecchio ‘Niente paura, sono qui con te!’… davvero gli date così poco peso?”
Demona e Malefica abbassano lo sguardo…
“Io lo vorrei…” per la sorpresa di tutti, è proprio la regina dei Changeling ad aprirsi.
“Ho detto che per noi provare emozioni è quasi impossibile… ma non del tutto… anche noi ci innamoriamo, o veniamo colpiti dai cosiddetti ‘colpi di fulmine’… ma chi mai mi amerebbe per quello che sono? Tutti a Equestria mi vedono solo come il mostro che ha quasi ucciso Princess Celestia! Nessuno capisce che sono una sovrana che ha fatto quel che ha fatto solo per trovare di che saziare i propri sudditi… nessuno… figuriamoci lei… per lei sono solo la carogna che ha preso il posto della sua amica d’infanzia, ha sedotto suo fratello e colpito la sua grande ispiratrice…”
Una calda lacrima scorre sul nero muso chitinoso.
“Io invece ho fatto tutto ciò perché mi sentivo sola! Dimenticata dalla mia protetta e vista dal mondo intero come un’oscura minaccia… solo quei disgustosi orchetti osavano avvicinarsi a me… e ora, la mia piccola Regina mi vede come un mostro… un mostro morto…” Malefica s’accarezza la cicatrice.
“Io volevo solo che gli umani la piantassero di vederci come stupide bestie… ci trattavano come cani e mi sono concentrata solo sui molti che ci odiavano invece che su quei pochi che ci erano amici… quelli che sarebbe valsa la pena ascoltare… e ora per mia figlia sono solo una manipolatrice xenofoba…”
Demona si sfila la tiara d’oro e osserva il proprio riflesso in essa.

“Avete finito di commiserarvi?”
Le tre vengono riportate alla realtà da Shego.
“Avete capito di avere dei problemi, ok, e ora che fate? Ci piangete su? Ottima scelta! Sono certa che tutto si risolverà se state lì ferme ad aspettare…”
Le tre la guardano, non è che amino il suo tono sarcastico ma non ha tutti i torti.
“So di non essere la padrona di casa qui, ma… Muovete le chiappe! Il mondo non ci aspetta di certo! O forse si… per quella storia del posto fuori dallo spazio e del tempo… ma non è questo il punto! Io sono riuscita a dichiararmi! Ora, chi vuole fare lo stesso lo faccia e chi deve chiedere scusa… lo faccia lo stesso! Io ora devo chiamare la mia Kimmie per farmi passare a prendere… se solo prima non fossi scivolata su quella stupida saponetta…”
Demona la fissa.
“Prima? E tu sei venuta qui subito dopo esserti rotta una spalla?”
“Ho un fattore di guarigione… in un altro paio d’ore sarò meglio di prima! Posso telefonare da qui?”
Malefica schiocca le dita.
“Ora si…”
Shego compone il numero.
“Principessa… si… puoi passarmi a prendere… lo so… è passato poco ma… lo so… storia lunga… ti spiego poi… ok… ok… ti aspetto… ti amo!”
Chrysalis abbozza un sorriso.
“Sai, il vostro amore è davvero delizioso!”
Shego la guarda male e si dirige alla porta, vagamente incuriosite, le altre la seguono.
Dopo poco più di un minuto, una piccola decappottabile parcheggia proprio di fronte a loro, Shego si avvicina e dalla vettura scende una ragazza dalla chioma di fuoco che le apre la portiera; le due si scambiano un bacio appassionato prima di ripartire.
Dal finestrino, la bellezza dalla pelle verde abbozza un saluto.

“… in effetti non le do tutti i torti…” ammette Demona.
“… se fosse una pony ci farei un pensierino anche io…” aggiunge Chrysalis.
“… e se ripenso a quando parlava del sesso… ragazze… abbiamo davvero sbagliato tutto nella vita!” constata Malefica, mentre le altre annuiscono.
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Un tuono rimbomba nella notte, i ceppi scoppiettano nel camino mentre una donna sola legge uno spesso libro ingiallito; il marito è passato da poco a miglior vita e ora sua figlia e il suo sposo regnano… si osserva i primi capelli bianchi e ammette che, in effetti, forse è meglio lasciare il futuro ai giovani.
Una vampa verde illumina la sala, facendola trasalire.
Fra le lingue di fiamme si delinea una figura femminile dalla pelle pallidissima e dalle lunghe corna nere, non porta la sua solita, sontuosa, veste nera… bensì un abito molto più frugale.
“M-Malefica! V-voi dovreste essere…”
“Lo so, Regina, lo so… non vengo qui per fare del male… direi anzi l’opposto…”
La fata nera ha lo sguardo contrito e addolorato e la sua voce è quasi un sussurro… cosa che impressiona non poco l’altra.
“C-cosa volete?”
Con fare davvero poco regale, Malefica si siede sul tappeto, fissando le fiamme.
“Vorrei solo parlarti, come facevamo un tempo… vorrei scusarmi e spiegarmi… vorrei che non mi dessi più del ‘voi’ ma tornassi al ‘tu’… vorrei tornare ad essere, almeno per colei che fu la mia protetta, non più ‘Malefica’ bensì ‘Màlia’… Regina… hai un po’ di tempo da dedicare a una vecchia stolta?”
Regina chiude il libro, ancora tremante si alza dalla lussuosa poltrona e si va a sedere al fianco della vecchia madrina.
“Vi, no, TI prego… dimmi tutto…”
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Per tutto il giorno è stata distratta, complice il fatto che non aveva molti appuntamenti in programma, ha avuto molto tempo per pensare e ora, mentre il sole cala su Manhattan, sa che fare!
Si spoglia del suo lussuoso completo bianco e rosso e infila le sue vesti di stoffa, la cavigliera, il bracciale e la tiara… e aspetta…
Il dolore!
La pelle rosa si fa blu, grandi ali membranose spuntano sulla sua schiena, una lunga coda si estende dal coccige e tutti i muscoli si tendono e si ingrossano mentre il suo grido si strazio lascia il posto a un ruggito ferino.
Con un ascensore segreto, raggiunge il tetto e, da quello, spicca il volo tra i canyon di vetro e cemento della Grande Mela.
Vola senza meta per circa un’ora, cercando il coraggio di salire fino al Castello Wyvern, ma la fortuna le sorride!
Intravede il suo obbiettivo su una palazzina con lucernario… Angela sta conversando con la Detective Maza proprio al di fuori dell’appartamento di quest’ultima.
In silenzio, flette le ali e lascia che le correnti l’avvicinino a loro.
Quando l’altra gargoyle la vede, si pone fra lei e l’umana, mostra gli artigli e ringhia, facendo brillare gli occhi.
“Che cosa vuoi?”
Demona atterra, non assume posizioni di battaglia… si gratta la nuca e appare alquanto imbarazzata.
“Io… vorrei solo parlarti, Angela…”
“Ma io non voglio parlare con te!”
Demona sente un tuffo al cuore, quando la figlia la rifiuta così apertamente.
“Perché non le dai una possibilità!”
Possibile? Elisa Maza che si schiera a suo favore? Deve stare sognando!
“Angela, qualunque cosa abbia fatto in passato, Demona è pur sempre tua madre! E in cuor tuo sai che, se questa fosse l’unica occasione di parlarle e te la lasciassi sfuggire, lo rimpiangeresti per tutta la vita!”
Il bagliore negli occhi della giovane gargoyle si affievolisce.
Elisa si fa da parte e, prima di rientrare dal lucernario, fa l’occhiolino a Demona.
Forse l’umanità non è così perduta come credeva…
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Un suono strozzato la strappa dal suo sonno.
“Twilight, ATTEN-mmmph!”
L’unicorno color lavanda salta fuori dal letto.
“Spike! Spike, che succede?”
Dal corno emana luce per illuminare la stanza… e lei è lì, davanti a lei! La luce viola si riflette sul nero carapace e danza nella chioma color acqua e negli occhi verdi… fra i suoi zoccoli martoriati, Spike è bloccato nella sua cesta da una sorta di vischiosa sostanza verde.
“Q-Queen Chrysalis! S-sei qui per vendicarti, vero? A-almeno lascia stare Spike, lui non c’entra nulla!”
L’aura magica verde che irradia il corno contorto della maestosa regina avvolge la cesta, e la spinge fuori dalla stanza.
“Sono qui per te, Twilight Sparkle, ma non per i motivi che credi tu… i pony ti stimano molto… dicono tu sia molto colta e di mente aperta…”
Twilight fissa la figura torreggiante con terrore, dove vuole arrivare?
“Saresti disposta a essere così aperta da concedermi una possibilità?”
“Come, prego?”
Il timore nella voce della pony ha lasciato il posto allo scetticismo… poi nota come Chrysalis eviti il contatto visivo.
“T-tanto per essere chiare… di che tipo di possibilità stiamo parlando?”
  
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