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Autore: MuttigMaggie    24/03/2013    0 recensioni
L'ultima lettera di un padre, all'amata figlia finita nel cerchio della morte.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Cara Janice,

mi manchi. Sono rimasto davvero stupito della tua lettera. Non pensavo ne avrei mai ricevute e non ti biasimo, dopo tutto quello che è successo.

Non sono nemmeno sicuro che tu abbia letto le mie, te ne ho mandate tante nel corso di questi anni, anzi credo che tu le abbia buttate tutte, è vero?

So che questa storia è difficile per tutti, soprattutto per te.

E ti capisco. So di non essere stato il padre migliore al mondo, tu ,invece, eri davvero perfetta.

No è vero. Eri la figlia migliore che potesse mai capitarmi. Lo sei ancora, al contrario di tutto quello che dicono i giornali, loro non sanno nulla né di me né di te.

Non so se mai riuscirai a leggere questa lettera, visto che mancano solo tre ore prima della tua esecuzione, però lo spero vivamente.

Mi hai chiesto perchè ho fatto tutto questo e ti voglio dare una risposta, anzi te lo devo.

Per prima cosa scusa se ti ho spinta a trovare un lavoro part-time sedici anni fa, ma non credevo che sarebbe successo tutto ciò.

Ho chiesto io al signor Robinson di darti il lavoro da babysitter per i suoi bambini, erano adorabili, non trovi anche tu?

Comunque lui era un mio amico, e mi sembrava una persona onesta. E un lavoro non poteva che farti bene, giusto?

Io ti vedevo quando lavoravi con i bambini. Giocavi con loro, gli aiutavi a fare i compiti. Sono sicuro che anche loro ti amassero visto che eri perfetta.

E' stato grazie a questo che ho scoperto di te e Louis, il signor Robinso. Era buio e stavo andando al pub, quando vi ho visti. Eravate in salotto. Lui si è avvicinato a te e vi siete baciati, i figli erano andati a dormire e la signora Robinson era uscita. Pensavate di non essere scoperti.

In quel momento sarei entrato in quella casa e vi avrei uccisi, ma ho mantenuto la calma.

Sapevo che per te non era una tresca. Ne eri davvero innamorata. Che incosciente, forse questa è l'unico tuo lato che non ti rende perfetta.

Credevi che il signor Robinson avrebbe lasciato tutto, la moglie e i figli per te. Ne eri certa. Solo che per lui eri solo una sveltina. Avevi diciotto anni, eri bella...che bastardo! Sei stata davvero ingenua.

Sai perchè ho reagito quel giorno? Perchè tu eri mia figlia, e non potevano trattarti così. I Robinson ti hanno trattato come una sgualdrina, perfino l'uomo che hai amato tanto ti aveva gettata a terra.

Lì non ho saputo trattenermi. Sono andato a casa sua e gli ho sparato in piena fronte. Volevo subito chiamare la polizia e confessare, ma sono entrati la moglie e i figli. Era l'unica soluzione.

Non so se ti piacerà come risposta, ma è l'unica che ti posso dare.

Durante il processo sono stato un vero codardo e me ne pento. Sono stato un codardo e tu stai pagando a caro prezzo i miei errori.

Non so se ci rivedremo ancora, ma spero che tu riuscirai a perdonarmi, un giorno.

Tuo

Papà.

PS: sei una figlia perfetta.

  
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