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Autore: Red Rope    24/03/2013    5 recensioni
Battery City, California 2019.
La vita degli abitanti della città è scandita da una routine programmata, tutti i giorni scorrono uguali, e anche per Jill è così.
Fino a quando non vede i Killjoy che scappano dalla città. Fino a che in lei non si risveglia qualcosa, e prende la decisione di cambiare la sua vita!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Nuovo personaggio, Ray Toro
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Siete sicuri?”. Jill guardò i quattro ragazzi, uno per uno, probabilmente sperando che rinunciassero per trovare un piano migliore. Gerard le mise una mano sulla spalla.
Sicurissimi” disse, ricambiando il suo sguardo. Mikey le si avvicinò, e tirò fuori da una tasca qualcosa.
Questo è per te” mormorò. Jill prese dalle sue mani una collana: il cordoncino era semplice caucciù nero, mentre il pendaglio era formato da due piume, bianca e nera, tenute insieme da una perlina rossa. “Avrei voluto dartela quando saresti partita prima del parto, ma non credo che-”
Mikey, non pensarlo nemmeno!” gli gridò. “Tu devi tornare, promettimelo”. Mikey la guardò, e le mise la collana al collo. “Promettilo” ripeté lei, la voce che si incrinava mentre parlava. Mikey le posò un bacio leggero sulle labbra.
Abbi cura del bambino, Jill” le disse a fior di labbra.
Mikey, promettimi che tornerai”. Jill sentiva le lacrime scendere sulle sue guance, e Mikey si voltò, camminando veloce verso la Trans Am.
Jill”. La ragazza alzò gli occhi verso Ray, che le si avvicinò. “Ce la metteremo tutta, voi prendete Grace e scappate a tutta velocità, non guardatevi mai indietro”
Ray, dovete tornare”. Jill non ce la faceva più, il peso e la sensazione terribile che aveva sul cuore non accennavano a scomparire. Ray abbassò gli occhi, e poi guardò i suoi compagni.
Dobbiamo andare” disse, e si voltò anche lui.

So long to all of my friends, 
Everyone of them met tragic ends, 
With every passing day, 
I’d be lying if I didn’t say, 
That I miss them all tonight

Gerard guardava dritto davanti a sé mentre guidava nel tunnel che portava a Battery City, tutti e quattro erano silenziosi. Frank si aggiustò un guanto, e controllò la pistola: sapeva di star andando incontro alla morte, ma era tranquillo. La sua unica preoccupazione era per Gerard, aveva il terrore che anche lui morisse, anche se in un certo senso se fossero morti assieme sarebbe stato perfetto: nessuno dei due sarebbe sopravvissuto all'altro, nessuno dei due avrebbe sofferto per la perdita.
Dopo qualche minuto, iniziarono a vedere il posto di blocco: la sbarra era abbassata, e a meno che i Draculoidi non fossero tanto gentili da alzarla, avrebbero dovuto sfondarla. Mentre si avvicinavano, videro due Draculoidi uscire dal casello e puntargli contro i fucili: fecero fuoco, ma Gerard accelerò, e si aprì un varco. Un ultimo sguardo dietro, e poi dritto ancora avanti.
Mikey deglutì, stringendo con una mano la maniglia dello sportello: pensò a Jill, pensò al figlio che aspettava. Pensò a come sarebbe stata meravigliosa la loro vita insieme, la casa, il cane, i bambini: sarebbe bastato non partecipare a quella missione. E poi pensò che il suo sacrificio avrebbe dato a Jill tutto ciò: sarebbe potuta andare via, lontano, e avrebbe avuto la casa, il giardino, il cane. E loro figlio. Sorrise debolmente, e si passò una mano tra i capelli.
L'auto ormai era uscita dal tunnel, presto sarebbero arrivati davanti al quartier generale della BL/ind. Ray sospirò, tirandosi indietro una ciocca di riccioli ribelli: sembrava essere arrivata la fine della loro carriera come Killjoys. Gli sarebbe mancata, sicuramente, ma non rimpiangeva nulla: aveva fatto il suo corso, le sue esperienze, ed era soddisfatto. Avrebbe pagato il prezzo per la propria vita.
Si fermarono, proprio davanti all'imponente palazzo su cui torreggiava lo smile nero, simbolo della Better Living.
Ragazzi” Gerard si voltò e li guardò uno per uno. “E' stato un piacere”. Poche parole, quanto bastava: non c'era bisogno di infondere coraggio a nessuno, erano tutti determinati e glielo si leggeva negli occhi. “Andiamo”. Gerard aprì la portiera e scese, mentre suo fratello scivolava fuori dal finestrino. Gli altri due li seguirono subito.
 

And if they only knew, 
What I would say, 
If I could be with you tonight 
I would sing you to sleep, 
Never let them take the light behind your eyes 
One day, I’ll lose this fight 
As we fade in the dark, 
Just remember you will always burn as bright 

Grace continuava a rigirarsi tra le mani la palla che la signora giapponese le aveva dato: era stata portata al quartier generale della BL/ind, e lì aveva scoperto che suo padre era un Draculoide. Ma in fondo era tutta una scusa per attirare nel cuore di Battery City i Killjoys, e lo sapeva perfettamente, come lo sapevano anche loro. Adesso aspettava in silenzio che qualcosa le dicesse che erano venuti a prenderla, a portarla a casa. E il segnale non tardò ad arrivare: una sirena cominciò a suonare nell'edificio, e i Draculoidi davanti a lei iniziarono ad agitarsi ai computer.
Il nemico ha passato il posto di blocco del tunnel, signora” disse uno di loro.
Schierate le guardie al piano terra” rispose la donna, con voce tagliente. “Avranno un degno benvenuto”. Abbassò gli occhi su Grace, il cui cuore aveva iniziato a battere all'impazzata per la gioia. La bambina guardò la signora giapponese, e sorrise beffarda: gliel'avrebbero fatta vedere loro a quei maledetti. La signora rispose, sorridendo fredda e falsa, e poi tornò a guardare gli uomini che lavoravano.

Be strong, and hold my hand. 
Time becomes for us, you’ll understand. 
We’ll say goodbye today, 
And we’re sorry how it ends this way 
If you promise not to cry, 
Then I'll tell you just what I would say. 

I Killjoys attraversarono il ponte che portava alla porta del palazzo, camminando svelti e in silenzio. Gli spari cominciarono tutti d'un tratto, e loro risposero senza esitazione, gli sguardi fissi e duri sul bersaglio: era una carneficina, nessuno poteva essere risparmiato. Non era solo il salvataggio di Grace, era il tentativo di mettere fine alla distopia che era Battery City. Spararono, si aprirono il passo con i proiettili, e sempre con lo stesso passo arrivarono fino a dove si trovava Grace. I Draculoidi non ebbero nemmeno il tempo di rispondere al fuoco, erano già a terra.
Party!” gridò Grace, alzandosi in piedi e correndo verso il ragazzo, che si abbassò e la abbracciò stretta. Era bello sentirla là, viva, ma dentro di lui nasceva la consapevolezza di doverla abbandonare ancora: Grace era la loro figlia, l'avevano presa con loro e cresciuta, portata tutti i giorni alla cassetta delle lettere a spedire una busta ad una madre che non avrebbe mai più potuto ricevere le parole della bambina. La strinse più forte, e prese la sua mano.
Andiamo a casa, Grace” disse, e fu come se una lama gli avesse passato il cuore da una parte all'altra. Camminarono più veloci che potevano per i corridoi, e presto arrivarono alla porta. Mikey per un momento sperò, solo per uno, di poter riabbracciare Jill, prima che l'immagine si distruggesse al suono dello sparo.

If I could be with you tonight, 
I would sing you to sleep, 
Never let them take the light behind your eyes. 
I’ll fail and lose this fight, 
Never fade in the dark 
Just remember that you will always burn as bright. 

Quaranta minuti erano passati da un pezzo. “E' meglio iniziare a muoversi”. Zack accese il motore, e partì, attraversando il tunnel. Jill si rigirò il ciondolo tra le mani, seduta sul pavimento del furgoncino, e pregò con tutto il cuore che i ragazzi stessero bene. Portò una mano sulla pancia, sul gonfiore che si vedeva appena, e sospirò pesantemente.
Mikey lo sa?” Showpony si sedette accanto a lei, e allungò le gambe.
Certo”. Jill rispose più acida di quanto avesse voluto, ma Ricky sembrò non farci caso.
Non dev'essere stato facile decidere di partire per la missione, sapendo che sei incinta”. Jill annuì, e non disse nulla. Attraversarono il tunnel, senza trovare ostacoli di alcun genere, e spensero il furgoncino.
Aspettiamo dieci minuti ancora” disse Zack, e strinse le mani sul volante, nervoso.

The light behind your eyes
The light behind your eyes

Lo scontro era cominciato prima ancora che se ne rendessero conto, e le loro mani si erano mosse in automatico, rispondendo al fuoco nemico. Gerard aveva visto chiaramente il volto di Korse tra i Draculoidi; schiena contro schiena con Mikey, sparava. Con la coda dell'occhio vide Frank nascondersi dietro ad una colonna, e riapparire dall'altra parte per uccidere altri Draculoidi: al momento stava bene, non doveva distrarsi. Ray stava vicino a Grace, che si era tappata le orecchie con le mani, e si guardava attorno, smarrita.
Gerard sparò ancora, e fece qualche passo, allontanandosi da Mikey. Ancora uno sparo alla schiena di un Draculoide, lo afferrò per il capelli della maschera, e lo vide cadere a terra: perse un colpo al cuore, quando si accorse che era Agent Cherri Cola, Jimmy, scomparso tempo prima. Tutti pensavano che fosse morto, e invece lo avevano fatto diventare uno di loro. Improvvisamente la cosa divenne una consapevolezza, tutti i loro compagni che credevano scomparsi erano là, avevano fatto loro il lavaggio del cervello ed erano diventati Draculoidi. Si guardò attorno, in confusione, mentre gli spari continuavano. Sparò ancora, appena in tempo, e lanciò un ultimo sguardo a Jimmy, steso a terra accanto a lui. Si accorse troppo tardi di Korse, che si avvicinò lento e gli mise una mano attorno al collo, costringendolo a retrocedere contro il muro.
Party Poison” mormorò con quella sua voce fredda. Sul suo volto il sorriso gelido di sempre, i denti bianchi e in fila. “E così è arrivata la tua fine” disse ancora, posando la canna della pistola sotto la sua mascella, e Gerard deglutì. Korse lo fissò a lungo, ghignando, e poi premette il grilletto.
Gerard sentì a malapena l'urlo di Grace, mentre invece il dolore lancinante che lo prese al collo sovrastava ogni cosa. Tutto si stava facendo confuso, e anche suo fratello che gridava il suo nome sembrava provenire da un altro mondo. Un sparo.
Mikey cadde a terra, il foro appena sotto la cassa toracica, e ingoiò il sangue che gli risalì in bocca. La botta che prese alla schiena lo fece boccheggiare, e i lampi dei proiettili laser sembravano scintille mentre la sua vista si offuscava sempre di più. Tutti i rumori si affievolivano lentamente.
Frank li guardò, guardò Gerard lì a terra, e una morsa gli strinse il cuore: ma non era quello il momento di distrarsi. “Jet, prendi la bambina!”. Ray afferrò la mano di Grace, e sparò per aprirsi la strada fino a Frank, vicino alla porta. Il moretto aprì le porte e li fece passare. Il rumore della porta che si richiudeva li fece girare, e Ray si rese conto di cosa stava facendo Frank.
Andate via!” gridò Fun Ghoul. Ray prese la mano di Grace e ricominciò a correre, mentre la bambina gridava il nome dei compagni e piangeva.
Frank deglutì, come a darsi coraggio, e si voltò, il volto una maschera di pietra, ricominciò a sparare. Un colpo alla spalla, ma avanzò comunque. Un altro colpo, più vicino al cuore, e cadde a terra. Il rumore degli spari sembrava allontanarsi sempre di più, mentre la spalla pulsava da impazzire. Voltò gli occhi verso Gerard, e per un attimo credette di vederlo respirare. Poi sorrise, e guardò il soffitto. Era la fine. Chiuse gli occhi, mentre la coscienza scivolava via, come un sogno.
Corri Grace!” gridò Ray, mentre sparava ancora e ancora contro i loro inseguitori. La Trans Am non era lontana, e gli altri sarebbero arrivati presto. Corse ancora, sparando, e Grace era davanti a lui, per fortuna troppo bassa per essere colpita. La Trans Am era là, davanti a lui. Deglutì, ricacciando indietro la paura della morte, si voltò, e sparò. Un proiettile lo colpì al petto, e lui cadde di schiena sul cofano dell'auto. La botta gli fece mancare quel poco di fiato che ancora aveva. Sentì Grace gridare ancora, poi il rumore del furgoncino, la voce di Jill che gridava alla bambina di salire in fretta. E poi il buio.

Jill aprì lo sportello, e guardò la scena, cercando con gli occhi gli altri Killjoys. Nessuno di loro, a parte Ray sdraiato sul cofano, era in vista. Morti, sicuramente, stavolta sul serio. Afferrò la mano di Grace, gridandole di salire in fretta. Showpony sparò qualche colpo, per rallentare i Draculoidi, e poi risalì di corsa. Il furgoncino partì a tutta velocità, mentre il sole lentamente iniziava a sorgere.
Jill stringeva Grace a sé, e la bambina singhiozzava. “Dove andremo adesso?” domandò. Dr. Death la guardò.
Da loro” rispose, e poi si chiuse nel proprio dolore, senza dire altro. Si fermarono al covo del Dj, e lui scese, seguito da Showpony. “Aspettate, e accendete la radio” disse, prima di dileguarsi nell'edificio fatiscente.
Jill si sporse, e accese, sintonizzandosi sul canale. Grace si era addormentata tra le sue braccia, ancora in lacrime. La radio gracchiò un pochino, poi la voce di Dr. Death esplose nella macchina.
Alright, Children. The lights are out and the party’s over. It’s time for me – Doctor D – to start running and say goodbye for a little while. And I know you’re gonna miss me. So I’ll leave you with this: you know that big ball of radiation we call the sun? Well, it’ll burst you into flames, if you stay in one place too long – that is if the static don’t get you first...So remember: even if you’re dusted, you may be gone, but out here in the desert your shadow lives on without you. This is Dr. Death Defying. Signing off.”.
L'inno americano partì subito dopo, e pochi istanti più tardi, mentre la musica continuava, Dr. Death riapparve, seguito da Ricky. Zack mise in moto, e il furgoncino prese a scivolare nuovamente sulla strada, oltre i confini della California.
E' la fine, pensò Jill. La favolosa vita dei Killjoys è finita stanotte.

Sometimes we must grow stronger 
And, you can’t be stronger in the dark. 
When I’m here, no longer, 
You must be stronger 

 

***
 

Valle del Willamette, 2024.

Martha, non ti allontanare troppo!”. Jill seguiva con gli occhi la piccola bambina di cinque anni che scorrazzava nel giardino del cottage in cui vivevano; il labrador che avevano adottato la seguiva passo passo, e giocava con lei, prendendole a volte tra i denti il vestitino e tirandola, tra gli urli giocosi della bambina. Jill sorrise, e si voltò a prendere in braccio il piccolo bambino biondo che le stava tirando la stoffa dei pantaloni. “Vieni qua, piccolo!” trillò, sollevandolo e stampandogli un bacio su una guancia. Il bambino di appena due anni le sorrise, e gli occhi scuri brillarono mentre con le piccole manine afferrava il volto della madre. “Andiamo da papà!”.
Jill aprì con un piede la porta-finestra della veranda, e rientrò in casa. Mise il bambino a sedere sul bancone della cucina, prestando le orecchie ai rumori della bambina che giocava là fuori.
Grace, dai un occhio a Martha!” gridò. La ragazzina scese le scale di rincorsa e le passò accanto, sorridendo con i suoi grandi occhi azzurri. Da quando erano andati a vivere nell'Oregon, Grace si era praticamente fatta adottare da lei: aveva bisogno di una famiglia, una madre e un padre, e non c'era nessun'altro che potesse ricoprire quel ruolo. Erano passati tre anni da quando la Better Living era stata definitivamente debellata, grazie all'aiuto di loro. Ed erano passati cinque anni da quella notte nel quartier generale, quella terribile notte. Jill sospirò, ripensando a quel periodo: avevano sofferto molto, pianto, sanguinato, ma erano riusciti a superare tutto, il sole era tornato a splendere su di loro.
Jill, stavo cercando la mia giacca rossa!”. La voce di suo marito le arrivò dal piano di sopra, e lei sorrise, distogliendosi dai pensieri. “Nell'armadio non c'è”
L'ha presa tuo fratello, non te lo ricordi?” rispose. Sentì i suoi passi mentre scendeva, e lo guardò fermarsi sulla soglia della porta, appoggiandosi allo stipite.
No, in effetti no” disse, accigliato. Jill rise sommessamente, era sempre così nel suo mondo adesso che non c'erano più preoccupazioni di alcun genere. Nessun Draculoide a cui sparare, nessun Korse dietro l'angolo pronto a portarti via tutto, nessuna pillola da ingurgitare. Smise per un attimo di giocare con il bambino, e si avvicinò all'uomo, posandogli un bacio leggero sulle labbra piccole.
Cinque lunghi anni da quella notte che nessuno aveva dimenticato. Cinque anni dal giorno in cui suo padre aveva recuperato i corpi dei Killjoys dai sacchi di plastica bianca in cui Korse li aveva messi, per deporli nell'obitorio, morti. Cinque anni dal giorno in cui lei aveva aperto gli occhi, nella sua camera nel covo degli alleati, e lui era lì, seduto sulla sedia, malconcio, bendato all'inverosimile e con l'espressione più stanca che gli avesse mai visto.
Sarà bene che cominci a preparare da mangiare, abbiamo dodici bocche a tavola oggi” disse Jill, allontanandosi dall'uomo. Lui la prese per la vita e la attirò a sé, in un gesto abitudinario.
Ricordati che ti amo” disse, posandole un bacio sulla fronte.
Non l'ho mai scordato, nemmeno una volta” rispose Jill, posando la testa sul suo petto largo. “Anche io, Mikey”. Si sciolse dall'abbraccio, sorridendo e cominciò con i suoi lavori.

 



Quella notte di cinque anni fa avevano creduto che fossero morti, ma loro erano più furbi di Korse: paralizzante che simula la morte e quattro Draculoidi morti da mettere nei sacchi al loro posto. Il gioco era fatto.
Si ricordava perfettamente quel momento di cinque anni fa in cui lo aveva visto, il cuore le era balzato in gola, e la sua frase: Siamo i Favolosi Guastafeste, e roviniamo i piani di tutti, anche della morte.

 

Here we are and we won’t stop breathing
Yell it out ’til your heart stops beating

(The Kids from Yesterday)

 

Angolino dell'autrice.

Bene, e questo è l'ultimo capitolo! Avevo promesso angst ovunque, e angst c'è stato. All'inizio pensavo di lasciar finire la storia con la loro morte, come in SING, ma siccome già far morire la povera Martha mi sembrava troppo per Jill, ho deciso di regalarle per lo meno la possibilità di avere i Killjoys di nuovo con lei. Mi rendo conto che forse è un lieto fine un po' forzato, ma in fondo la storia è mia, no? :3
Ho cercato di non far capire fino alla fine che Mikey era vivo, ma insomma, lo so che non siete stupidi e io non sono un genio della scrittura!
E poi avevo bisogno di sapere che almeno nella mia storia loro erano ancora tutti insieme ç____ç Di lutto mi basta già quello reale per lo scioglimento della band, direi che anche nella mia storia non fa bene. 
Vi lascio, suu!
Se vi è piaciuta, recensite! :3

Baci
Red Rope

   
 
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