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Autore: GioArmstrong    24/03/2013    0 recensioni
Susan decide di fuggire da tutto e da tutti,lasciando il suo caro fratello Simon. Alla stazione di Berkley incontra Billie Joe,un ragazzo che la attrae a primo sguardo. Susan si affida al ragazzo e tra loro nascerà qualcosa; nascerà la loro storia. Si uniranno sempre più grazie alla musica,loro unica grande aspirazione.
Genere: Avventura, Fluff, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ero sul punto di crollare. Non riuscivo più a stare in quella che non vedevo come una casa. Perché,si sa,una casa è un luogo di riposo,dove fuggire dal mondo esterno. Invece no; per me ''casa'' mia era l'inferno. Ma che dico? Sicuramente l'inferno sarebbe stato un luogo migliore.

Da giorni stavo pensando ad una fuga...e sapevo che fuggendo,avrei risolto molti dei miei problemi. Ero davvero stanca delle urla di quella casa. Un padre pazzo,una madre schizzofrenica...ero circondata da pazzi. L'unica persona che mi faceva pensare più di 2 volte su quello che stavo combinando, era mio fratello Simon. L'unico che mi capiva,l'unico a cui tenevo...la mia roccia. Ci levavamo 2 anni e lui era più grande di me.

Anche lui come me non ne poteva più di stare in quello schifo,ma solo io ebbi il coraggio di fuggire. Così un fine settimana di giugno,mentre ero sola in casa con Simon,riempii uno zaino,presi qualche vestito,soldi abbastanza per sopravvivere un paio di settimane e Red,la mia amata chitarra, una Fernandes Stratocaster che mi avevano regalato quando avevo 14 anni.

Mentre ero sulla soglia della porta,vidi Simon che non mi implorò di restare,perché sapeva che l'unico modo per sopravvivere era scappare,ma mi abbracciò,mi prese il viso e mi disse:-''Hey,stammi bene piccola...non sarai mai sola. Quando hai bisogno,il tuo fratellone ci sarà sempre per te!''-. Lo strinsi forte. Non volevo lasciarlo,ma...dovevo. Gli diedi una pacca sulla spalla e uscì da quella merda,senza dire una parola...tanto,non si sarebbero accorti della mia assenza.

Finalmente presi un grande respiro e non mi girai per guardarmi dietro. La strada è dritta,ormai...nessun rimpianto. La mia vita cominciava in quel momento.

In realtà,non sapevo di preciso dove andare. Camminai fino alla stazione e pensai di prendere un treno e di allontanarmi il più possibile da dove abitavo.

Quando arrivai alla stazione,mi sedetti su una panchina mal ridotta e sporca,posai le mie cose e chiusi gli occhi,stirando le gambe.

Ad un certo punto sentii una leggera pressione sul mio piede e vidi cadere un ragazzo.Mi alzai subito.

-''Oddio! Scusami tanto!''-lo aiutai a rialzarsi.

-''Ci sono altri posti per dormire,sai?!''-continuò lui alzandosi da terra,cercando di levarsi la polvere di sopra senza nemmeno guardarmi in faccia.

-''Hey,ti ho appena chiesto scusa!''

-''Si s...''-

Il ragazzo mi guardò in viso e non continuò la discussione.

-''...tranquilla!''-

Gli sorrisi ed intanto mi affrettai a prendere le mie cose...stava per partire il treno.

Il ragazzo mi richiamò:

-''Hey,è una chitarra quella?''

-''Si...non si vede?''-chiesi facendo una risata alquanto antipatica.

-''Ma che spiritosa...comunque piacere,sono Billie Joe,ma puoi anche chiamarmi solo Billie.''

-''..p-piacere...Susan.''

-''Susan,che ci fai qui tutta sola?''-

-''Non credo possa ineteressarti. E poi,ci conosciamo da appena 2 minuti e non vado a raccontarti la mia vita. Scusa,ma al mio paese funziona così.''

-''Ok,hai ragione...scusa.''

-''Va bene...''

Devo essere sincera,fui subito colpita dai suoi occhi. Era un misto tra dolcezza,misteriosità,malinconia e allegria. Era..strano.

-''Susan,ti vedo un po' disorientata...c'è qualcosa che posso fare per te?''

-''No...e ora ti prego,è meglio che ci salutiamo qui...ho già perso il treno,grazie!''

-''Ascoltami,sicuramente non ti conosco,ma secondo me è meglio che eviti di prendere il treno...si vede lontano un miglio che non sai cosa fare nè dove andare...''

-''Quindi cosa mi consigli di fare?! Sentiamo!''

-''Vieni con me,ti offro qualcosa!''

In realtà il ragazzo aveva ragione: non sapevo cosa stavo facendo...perciò mi lasciai andare e andai con lui. Dopo tutto,ora non dipendevo più da nessuno.

 
  
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