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Autore: PumpkinCookie    24/03/2013    2 recensioni
- Comunque io sono Zayn… - Le disse porgendole la mano. Lei non la strinse ma lo guardò. – Sai, a questo punto dovresti presentarti e stringermi la mano che ti sto porgendo. – Le suggerì in tono confidenziale facendo una smorfia.
Lei però, invece di rispondere, scoppiò a ridere guardandolo.
- Piacere Zayn. E’ stato molto bello conoscerti. –
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Zayn Malik
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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A Memory
 
 
 
 
 
Zayn quella notte si sentiva strano.
In quel preciso istante realizzò che era tutto finito: erano finiti i video diari sulle scale, erano finite la canzoni cantate davanti ai giudici, erano finite le sfide con le cuoche.
Era finito X-Factor.
Alzò gli occhi dalle sue mani e guardò i ragazzi, uno ad uno.
Harry aveva gli occhi tutti rossi per quanto aveva pianto finita la puntata, Niall stranamente non aveva toccato cibo per tutta la serata, Liam, appena finita la puntata, aveva abbracciato calorosamente tutti e in quel momento stava seduto sul divano fissandosi le mani con aria assente; Louis aveva provato a tirare su il morale dei ragazzi con dei sorrisi ma vedendo che la situazione non migliorava affatto aveva lasciato perdere e stava con la testa buttata all’indietro sul divano.
Zayn guardò l’insieme come l’avrebbe guardata una persona esterna e vide cinque ragazzi depressi.
Quell’immagine lo scosse e si alzò dal divano.
I ragazzi lo guardarono e lui borbottò un “Scusate.” e uscì nel piccolo balconcino della stanza in cui stavano.
Si accese una sigaretta e aspirò un tiro profondo. Avrebbe veramente voluto che quell’esperienza non fosse mai finita pensò guardando il tabacco sulla punta della sigaretta ardere brillante nel buio della notte.
Aspirò l’ultimo tiro e poi buttò la sigaretta a terra pestandola con forza con la punta del piede.
Quella sera faceva fresco e Zayn si strofinò le braccia.
Tirò un lungo sospiro e cominciò a salire i gradini metallici della scala di emergenza, arrivando fino su al tetto.
Alzò lo sguardo e seduta sopra alle tegole vide una ragazza.
Lei appena lo vide sgranò gli occhi e cercò di scappare ma, a meno che non si volesse buttare dal 7° piano, siccome l’unica via di uscita era la scala dove stava Zayn, non aveva via di scampo.
Sospirò e si sedette nello stesso posto di prima con aria contrita.
- Non ti preoccupare, non lo dirò a nessuno. – le disse Zayn, si avvicinò a lei e le si sedette accanto. – Che ci fai quassù? –
La ragazza lo squadrò intensamente prima di rispondere.
- Guardo Londra. – gli disse, come se fosse una cosa ovvia.
- E come mai non la guardi… da casa tua? –
- Sai com’è… L’ho guardata da lì per ben 14 anni… voglio cambiare prospettiva. –
- Hai 14 anni? – le chiese Zayn sorpreso, senza preoccuparsi di nascondere la sua incredulità.
La guardò, pensando che non dimostrava soli 14 anni.
Aveva i capelli spettinati, neri e molto lunghi, che da seduta arrivavano a toccare terra; il viso era piccolo con degli occhi scurissimi, imperturbabili, cerchiati pesantemente da una matita nera.
L’espressione era matura… dimostrava più di 14 anni.
- Oh no. Ne ho 17. –
- Mi sembravi più grande infatti… - commentò Zayn. Il silenzio regnò per alcuni minuti e Zayn pensò ai ragazzi di sotto.
- Che succede? – gli chiese ad un tratto la ragazza. – Ti sei intristito. -
 - Niente. – le rispose lui, evitando il discorso.
- Oh certo. – ribatté ironica lei, con un sorriso sul volto.
Lo guardò e Zayn trovò in quello sguardo un rifugio.
Cominciò a parlare e non si fermò per un bel po’. Le raccontò tutto. Della esperienza di X-Factor, dei ragazzi, della band, della sua tristezza per la fine e della sua paura per il futuro.
- Io ho paura solo di cosa implicherà nel mio futuro continuare a stare insieme a loro. – Concluse sospirando.
La ragazza lo guardò negli occhi, molto intensamente, poi si girò con tutto il corpo verso di lui.
- Non devi aver paura. Siete bravi e giovani, le vostre fan non si scorderanno di voi molto facilmente. In più siete tutti e cinque bellissimi come lo sei te. Non si scorderanno di voi affatto. –
Zayn si stupì del suo tono di voce: gli aveva detto che era bello, ma senza alcun interesse… come se fosse un semplicissimo dato di fatto.
- L’hai visto il film “17 again” ? – Continuò lei spostando lo sguardo sul panorama e interrompendo la sua riflessione. Zayn scosse la testa in segno di risposta. – Ad un certo punto Zac Efron, parlando con sua figlia, dice che “Quando sei giovane tutto sembra essere la fine del mondo. Ma non lo è. E’ solo l’inizio”. Penso che… questa frase sia adatta a voi, siete solo agli inizi della vostra storia. X-Factor può essere considerata come una mamma e non vi potrà sempre salvare il culetto. Dovete lasciarla e spiccare il volo per conto vostro. – concluse la ragazza sorridendo.
Zayn annuì tra se e pensò che quella sconosciuta aveva ragione: dovevano spiccare il volo, solo loro cinque, senza regole o vincoli.
- Grazie. – Le disse pieno di gratitudine.
- Di nulla. –
Dopo alcuni minuti di silenzio che i due ragazzi passarono ammirando lo spettacolo di Londra illuminata la ragazza si alzò in piedi lisciandosi i pantaloni.
Zayn alzò la testa per guardarla in viso.
- Dove vai? – le chiese, con il tono leggermente preoccupato.
Lei rise e si avviò verso la scala di emergenza.
- Sai, ho una casa anch’io e anche se Londra da lì l’ho già vista dovrei ritornarci. – Zayn si alzò e le si avvicinò.
- Comunque io sono Zayn… - Le disse porgendole la mano. Lei non la strinse ma lo guardò. – Sai, a questo punto dovresti presentarti e stringermi la mano che ti sto porgendo. – Le suggerì in tono confidenziale facendo una smorfia.
Lei però, invece di rispondere, scoppiò a ridere guardandolo.
- Piacere Zayn. E’ stato molto bello conoscerti. – La ragazza fece un saltello, atterrando sul primo scalino con un sorriso sulle labbra.
- Ma veramente non mi vuoi dire come ti chiami? – Le chiese Zayn incredulo allargando le braccia.
- Io sono un ricordo… - Gli rispose lei con un esagerato tono mistico. Rise alla faccia basita di Zayn e cominciò a scendere le scale con passo leggero, senza far rumore.
Zayn si distese sul tetto riflettendo sulle parole della ragazza.
Guardò il London Eye, coperto di luci rosse e si chiese dov’era la casa di quella sconosciuta.
Subito dopo si affacciò dalle scale per vedere se c’era ancora traccia di lei, ma il silenzio e la solitudine regnavano incontrastati.
Fece un sospiro rivolgendo di nuovo lo sguardo al London Eye e scosse la testa, come per cacciare dei brutti pensieri.
Con passo lento e pesante scese le scale e bussò al vetro del balcone. Liam si alzò e gli aprì, poi si risedette al suo posto.
 Zayn notò che i ragazzi in tutto quel tempo non avevano cambiato posizione e scosse nuovamente la testa.
- Ragazzi. – Li chiamò e loro lo guardarono, assenti. – Non possiamo stare così per sempre. – convenne e tutti e cinque si raddrizzarono sul divano, guardandolo interessati. – Questa non è assolutamente la nostra fine. Questo è solo l’inizio. – La felicità si diffuse nella stanza, come se fosse un profumo e i ragazzi cominciarono a sorridere, uscendo dal loro stato comatoso.
Niall si alzò e andò vicino a Zayn, posandogli un braccio sulla spalla. Poi si avvicinarono anche Liam, Louis e Harry e tutti e cinque si strinsero un grande abbraccio.
 - Cos’è che ti ha fatto cambiare umore? – Chiese Liam a Zayn e lui pensò alla ragazza del tetto. Il lampo di un sorrisogli passò sul volto.
- Un ricordo. -
   
 
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