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Autore: debby_88    25/03/2013    2 recensioni
Ancora una volta era seduto nell’oscurità di una camera da letto, fissando le forme sinuose di una delle sue tante “compagne di giochi”....
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Questa one-shot è stata scritta dal mio ragazzo……spero possa emozionarvi come è accaduto a me!

Buona lettura! J

 

 

Ancora una volta era seduto nell’oscurità di una camera da letto, fissando le forme sinuose di una delle sue tante “compagne di giochi”, rimuginando su quello che di lì a poco sarebbe successo.

Non riusciva a focalizzare l’attenzione sul vicino avvenire: il suo sguardo, così come gli occhi della sua mente, erano concentrati sul corpo dalle formosità velate da un lenzuolo pallido della sua compagna d’avventura.

Distesa su un morbido materasso anatomico era immobile sembrava quasi morta, a testimoniare il contrario era il ritmico e regolare pulsare della sua vena giugulare, rischiarata da una lama di luce prodotta dalle smagliature di una tapparella.

Lui immobile con lo sguardo pieno di lei la fissava, la sua mente corse veloce immaginando la sua mano che percorreva il corpo di lei in cerca di sensazioni ormai ben note, ma tuttavia sempre eccitanti e impossibili da tenere a freno.

Proprio quello era il problema: la consapevolezza di come non sarebbe riuscito a fermarsi, le avrebbe stretto i polsi con forza, lei avrebbe sospirato e si sarebbe contorta, lo avrebbe provocato e lui accettando la sfida avrebbe perso ogni controllo, rendendosi conto solo troppo tardi di ciò che sarebbe accaduto.

In quell’inferno di pensieri travolgenti, senza rendersene conto, s’inginocchiò accanto a lei, accostò la bocca ai suoi glutei ormai riemersi dal buio del lenzuolo che con maestria quasi agghiacciante lui aveva fatto scivolare via.

Con la punta della lingua percorse freneticamente la curva del gluteo, arrivando fino alla coscia, ormai non era più in grado di fermarsi; in quel momento lei si girò su fianco con un sobbalzo forse per colpa di un brivido che le corse lungo la spina dorsale.

Lui si bloccò di colpo, come se si fosse risvegliato da un incubo, si allontanò rapidamente prima di perdere in modo irreparabile il controllo di sé.

In quel momento di lucidità decise di attribuire giustizia alla sorte che si era interposta con lo sventurato destino della giovane, che avrebbe subito se lui avesse continuato a esistere.

Con mano rapida estrasse una lametta dalla tasca e repentinamente la passò sulla vena del suo polso: quello che sentì nei pochi attimi ancora a sua disposizione, fu un caldo fiotto sgorgargli dalla ferita e scorrergli fiero lungo il braccio fino a morte sopraggiunta.

I suoi occhi vitrei fissavano ancora il corpo seminudo di lei, che giaceva tranquilla nel sonno a mezzo metro dal suo esanime in preda agli spasmi nervosi che si sarebbero spenti nell’oscurità, a testimonianza di quanto la vita e la morte siano legate da un soffio di follia.

 

SetRaffaele
   
 
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