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Autore: Sallivergron    25/03/2013    4 recensioni
Per la prima volta nella loro queste due complete sconosciute si stavano lasciando alle spalle i problemi, prendendosi un po’ di tempo per se stesse. Nessuno sapeva cosa avessero in mente. Quella sarebbe stata un’avventura per tutti e chi lo sa, magari non avrebbero incontrato solo persone nuove in una città nuova.
Questa storia è ispirata al film "L'amore non va in vacanza" i personaggi principali sono: Naya Rivera e Dianna Agron, i secondari: Mark Salling, Chord Overstreet, Chris Colfer, Darren Criss, Lea Michele e Cory Monteith
Natale si avvicina ed io comincio ad avvertirlo, così ho deciso di avvantaggiarmi e cominciare a scrivere la mia storia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Chord Overstreet, Chris Colfer, Dianna Agron, Mark Salling, Naya Rivera
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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16

Giunse il giorno del matrimonio. Dianna dormiva beatamente con Naya quando Lea saltò sul letto con poca grazia. La notte precedente si erano date alla pazza gioia assieme a Chris e Darren per festeggiare l'addio al nubilato nel miglior modo possibile. Erano sfinite, soprattutto Naya e Chris che, come al solito si erano ubriacati fino a non riuscire a ricordarsi neppure il loro nome. Dianna balzò in piedi. 

 

-Lea ma sei impazzita?- chiese mettendosi una mano sugli occhi. 
-Lea va via di qui!- esclamò Naya lanciandole un cuscino
-Ragazze dobbiamo sbrigarci, la truccatrice sarà qui a minuti e tu cara sposina devi ancora farti la doccia- ricordò guardando la futura signora Overstreet e scuotendo la mora che preso il cuscino di Dianna nascose il viso sotto. 
-La truccatrice sarà qui a minuti?- esclamò spaventata la bionda. Di fretta si alzò e si diresse in bagno. 
Nel frattempo, Naya decise di fare altrettanto. Ma non appena fu in piedi avvertì un senso di nauseaa, le girava la testa in modo vorticoso. Le faceva malissimo la testa. Si portò una mano alla fronte. Doveva smettere di ubriacarsi in quel modo. 
-Mi scoppia il cervello!- esclamò
-Ben ti sta, magari la prossima volta imparerai a bere di meno. Ieri sera abbiamo dovuto portarti in braccio, blateravi stupidaggini come: "la vita è bella perché c'è il sole, gli uccellini mettono allegria" e oh questa era davvero stupida, ci hai chiesto: "Secondo voi i delfini sono squali gay?" eri davvero messa male- rispose Lea
-Oddio, non mi ricordo niente. Non importa, prenderò un'aspirina e mi rimetterò in piedi come se niente fosse- affermò frugando nel cassetto del comodino. 
Qualche minuto più tardi, qualcuno citofonò. Naya andò ad aprire. Era Mark. Che ci faceva lì? Ma soprattutto che voleva a quell'ora? Sarebbe dovuto arrivare con le bambini due ore dopo. La mora confusa scese al piano inferiore. 
-Mark non dovresti essere qui- esclamò
-Non vogliono vestirsi, ho provato di tutto, ma niente- rispose l'uomo indicando le bambine dietro di lui e alzando le mani arrendevolmente. Guardò Naya stranito. -Sei percaso ubriaca?- domandò silenziosamente avvicinandosi al suo orecchio
-Cosa? M ma che dici?- rispose
-Ti conosco non mentirmi- continuò lui
-Ok ieri potrei aver esagerato, ma sto smaltendo tutto in fretta, sto bene- esclamò non vedendolo convinto. Poi si avvicinò alle bambine
-Allora piccole, perché non volete mettervi il vestito?- domandò la donna abbassandosi. 
-Non te lo posso dire, è un segreto- affermò Melissa. Becca la guardò male. 
-Il vestito non vi piace?- chiese l'adulta
-Il vestito è bellissimo, ma non vogliamo metterlo- continuò sicura la sorella maggiore
-Becca, Melissa, oggi è un giorno molto importante per vostra zia, sta finalmente per sposare l'uomo che ama, è una cosa bellissima. Probabilmente questo sarà il giorno più bello della sua vita, voi non volete rovinarlo facendo capircci per il vestito vero?- domandò la mora
-Noi vogliamo bene a zia Dì ma se ci mettiamo il vestito e il matrimonio si fa' noi poi dobbiamo tornare a casa. Noi vogliamo stare qui con te, con zia Dì e zio Chord e con zia Lea e zio Darren- esclamò piangendo Mel. Lei era la più fragile e debole delle due.
Naya guardò l'uomo dietro di lei, erano entrambi stupiti da quelle parole. Non ci potevano credere. Da bravo padre qual'era, Mark prese in braccio la piccola e l'abbracciò. Le asciugò le lacrime. Mentre la donna abbracciava Becca, Lea giunse in stanza. 
-Ok la riunione di famiglia è finita. Bimbe che ci fate qui? Su forza venite con me, vi aiuto a vestirvi- esclamò prendendo le piccole e portandosele al piano superiore. -Naya va' a farti una bella doccia rigenerante, dopo ieri sera ti serve- urlò la donna. 
La mora guardò l'uomo negli occhi. Gli si avvicinò. 
-Restate qui, non andate via- esclamò. 
-Cosa?- domandò Mark
-Si, io ti amo, tu mi ami. Ti ho perso già una volta, non voglio che accada di nuovo. Non andartene. Resta qui con me- disse. 
A quel punto lui la tirò per un braccio e la strinse a se. Quanto gli era mancato avere quella donna tra le sue braccia, era passato un anno eppure non riusciva a smettere di pensare a lei, di amarla, di sognarla. 
-Ti amo da morire- affermò lui
 
Dianna sotto la doccia cominciò ad agitarsi. Stava per convolare a nozze. Amava Chord, ne era estremamente sicura. Da parte sua non c'era nessun ripensamento. Lei voleva sposarlo, desiderava ardentemente diventare sua moglie. ma se fosse stato lui ad avere ripensamenti? Una volta fuori, indossò l'accappatoio e uscì dal bagno. Lea era lì con le bambine. 
-Che hai?- domandò guardandola. Vide i suoi occhi riempirsi di lacrime e cominciò a preoccuparsi seriamente -Naya, Naya vieni subito qui!- ma la ragazza non arrivava. -Tesori andate a chiamare Naya per favore- le piccole uscirono in fretta dalla stanza, mentre la ragazza cominciava a piangere. 
Quando la latina entrò assieme a Mark e alle bambine nella sua stanza e vide Dianna in lacrime si affrettò a raggiungerla. 
-Piccole andate di sotto a vedere i cartoni animati- le bambine obbedirono. 
-Che ti succede?- domandò Mark sedendosi accanto a lei e abbracciandola. 
-Ho sbagliato tutto. La scelta della località, la scelta del vestito, del pranzo, è tutto sbagliato. Non biasimo Chord se decidesse di non sposarmi, è tutto uno schifo- affermò la futura sposa. 
-Ma che stai dicendo? è tutto perfetto, Chord ti ama e lui non è proprio il tipo di persona che ti farebbe mai una cosa del genere. è innamorato pazzo di te. Lo sai benissimo- la tranquillizzò o almeno tentò Naya
-E se ci sbagliassimo e se non volesse più sposarmi?- domandò Dianna
-Ma che dici? Sei una ragazza strepitosa, solo un idiota non ti sposerebbe- rispose Lea
-Dianna ascolta, non lo dico perché sono tuo fratello, ma sei una ragazza d'oro. Sei bellissima, hai un cuore grande, sei una delle persone più dolci e fantastiche che questo mondo abbia mai avuto. Chord è davvero innamorato di te. Insomma quel ragazzo farebbe di tutto per te, ce ne ha dato la prova quando ti ha trovato il posto come redattrice nell'L.A. Times. Te ne da prova ogni singolo giorno- cominciò a dire il fratello
-Si e poi tutti quei gesti romantici che ha fatto per te, come quando è venuto a prenderti da casa mia nel cuore della notte e ti ha portata in cima al faro o quando ha organizzato quella caccia al tesoro per dirti che ti amava- disse Naya
La bionda finalmente sorrise. Guardò i suoi amici e li ringraziò. Dopodiché tornò in bagno. Notò che tutti la fissavano un po' confusi. 
-Su, c'è un matrimonio oggi, il mio. Andate a prepararvi- detto questo scomparve dietro la porta del bagno. 
 
Erano le 11.00 del mattino, Chord era in piedi davanti agli invitati in attesa dell'arrivo della sua futura sposa. Quando il pianista cominciò a suonare la marcia nunziale, le porte della chiesa si spalancarono e la navata fu attraversata da un angelo, un angelo biondo, Dianna. Indossava un bellissimo abito bianco non troppo sfarzoso e nemmeno troppo semplice, era soltanto il vestito perfetto per la ragazza perfetta. Con passo lento e deciso e con un grande sorriso stampato sulle labbra, la bellissima sposa giunse all'altare dove ad aspettarla c'era il suo bellissimo fidanzato. Chord indossava uno smoking nero e un papillon. 
Quando la futura signora Overstreet fu difronte al suo sposo, lui la guardò. Le alzò il velo e scoprì il suo viso angelico. Gli occhi della donna non gli erano mai sembrati più ipnotici. La ragazza dal canto suo vedeva il suo uomo incredibilmente attraente e le sembrava quasi diverso in quello smoking fatto su misura, riuscì a stento a trattenersi dal baciare il suo Chord. 
-Sei bellissima!- gli sussurrò lui
-Grazie, sei bellissimo anche tu- rispose lei. 
Il parroco si schiarì la voce per attirare la loro attenzione e cominciò a parlare. La cerimonia fu molto commuovente e per niente noiosa. Lea stranamente fu la prima a farsi sfuggire qualche lacrima, a seguire la mamma di Dianna, Naya e la sposa stessa. Il momento più bello fu quando il celebrante pronunciò le fatidiche parole. 
-Vuoi tu Chord Paul Overstreet prendere la qui presente Dianna Elise Agron come tua legittima sposa per amarla e onorarla tutti i giorni della tua vita?- 
-Si lo voglio- rispose il ragazzo
-E vuoi tu Dianna Elise Agron prendere il qui presente Chord Paul Overstreet come tuo legittimo sposo per amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita?-
-Si lo voglio- rispose la ragazza
-Per i poteri conferitimi vi dichiaro marito e moglie- guardò Chord -Può baciare la sposa-
L'uomo guardò sua moglie e sorridendole dolcemente le fece fare un casqué e la baciò. Tutti applaudirono. Le piccole damigelle erano ferme davanti all'entrata della chiesa in attesa dell'uscita degli sposi. Tutti gli invitati infatti erano raggruppati lì, stavano tutti aspettando il passaggio della coppia per potergli gettare a dosso, come da tradizione il riso. 
Quando Dianna e Chord misero piede fuori di lì, una pioggia di riso li avvolse. I due risero e prendendosi per mano entrarono in macchina per raggiungere il luogo in cui sarebbe avvenuto il rinfresco. 
La giornata passò in modo magnifico. Tutti si divertirono tantissimo. Chris e Darren avevano bevuto un po' troppo ed erano finiti in bagno semi-nudi a ballare la conga assieme alle cugine di Chord. Lea e Cory erano stati avvistati subito dopo la torta mentre entravano in una camera d'hotel al piano superiore della struttura. Naya e Mark erano al centro della sala e stavano ballando un lento mentre le piccole si erano addormentate tra le braccia della sposa e dello sposo. 
A fine serata i novelli sposi presero un aereo e partirono per la luna di miele. Naya da ragazza generosa qual era, per non lasciare Mark da solo in casa dei due decise di invitarlo a casa sua per passare la notte e ovviamente lui accettò. 
Aprirono la porta di casa e poggiarono le bambine sul divano, presero i loro pigiami e stando attenti a non svegliarle, gli fecero indossare quegli indumenti. Salirono le scale e adagiarono le piccole nella camera degli ospiti sul grande letto. Dopodiché tornarono in cucina dove Naya versò un bicchiere di scotch per se e uno per Mark. 
-Quando tornerete in Inghilterra?- chiese all'improvviso lei
-Domani sera abbiamo il volo- rispose lui abbassando lo sguardo sul bicchiere.
-Non sono pronta a dirti di nuovo addio- affermò la mora
-Nemmeno io, ma evidentemente noi non siamo destinati a trovare la felicità- disse l'uomo
-Anche se ormai è scontato, sappi che mi mancherete- lo infornò l'americana
-Mancherai anche a noi- rispose l'inglese.
Dopodiché la donna cominciò a salire le scale e ad avviarsi verso la sua stanza. Mark la seguì, entrò anch'egli nella stanza e si sdraiò accanto alla donna. Le diede un bacio sul collo e poi uno sulla guancia. Questo provocò dei brividi a Naya che chiuse gli occhi e portò le mani dell'uomo sul suo ventre. Lui le cinse i fianchi e l'avvicinò a se. Mise il volto tra i suoi capelli e così si addormentarono, come cucchiai. 
La storia si ripetè ancora. Erano tutti all'aeroporto pronti per salutare Mark e le piccole Becca e Melissa. I signori Agron furono i primi a salire sul mezzo assieme alle piccole, quando anche l'uomo che Naya amava fu sull'aereo, le speranze nel cuore dell'americana di poter passare finalmente il resto della sua vita con lui e le sue figlie, crollarono. Triste si girò verso Chris, il quale da migliore amico, l'abbracciò. Anche Lea fece lo stesso. In quel momento la mora aveva bisogno di Dianna, ma non poteva chiamarla e infastidirla durante la sua luna di miele, così con l'amarezza nel cuore se ne tornò a casa. Si gettò sul letto e prese il cusino dove la notte prima Mark aveva appoggiato la testa. Lo strinse a se e cominciò a piangere affondandoci il volto dentro. 
 
Passarono due mesi, mesi durante i quali erano successe molte cose. Dianna e Chord erano tornati, ma questa volta non erano soli. In vacanza la donna aveva scoperto di essere in dolce attesa. Eh si, presto la famiglia Overstreet si sarebbe allargata. Chris e Darren avevano deciso di sposarsi e Cory e Lea erano stati vittime di una notte brava a Las Vegas, dopo essersi ubriacati avevano finito per sposarsi in una cappella chiamata "Love in Vegas" e il celebrante era stato un sosia di Elvis. Tuttavia non si lamentavano, prima o poi sarebbe successo ugualmente, quella volta avevano soltanto anticipato l'inevitabile. Detto così sembra qualcosa di assolutamante triste, ma non lo era, era la cosa più bella che gli fosse mai successo. L'unica la cui vita non era cambiata era Naya. Passava le sue giornate a lavorare, lavoro, lavoro e lavoro. Nient'altro. Ogni venerdì le sue amiche e Chris passavano da casa sua per la serata "Pizza e Film" ma lei sembrava sempre troppo impegnata. Erano stanchi di vederla in quelle condizioni, ma non potevano farci nulla. Si era buttata a capofitto nel lavoro per sopprimere la rabbia di non poter stare con il suo uomo. 
Un venerdì il campanello di casa sua suonò prima del solito. Naya andò ad aprire non facendo caso al fatto che a quell'ora sia Lea che Dianna erano a lavoro e che Chris era sul set del suo film fino alle 22.00 
-Ragazzi ve lo ripeto, ho un sacco di lavoro da fare, non ho tempo per la vostra serata "Pizza e Film"- disse camminando verso il suo studio, non degnandosi neanche di guardare chi fosse appena entrato dalla porta. 
-E non hai tempo neanche per me?- domandò una voce a lei dannatamente familiare. Si fermò di colpo e si girò lentamente. Non appena si rese conto di chi fosse, un enorme sorriso si dipinse sulle sue labbra e corse verso quell'uomo che se ne stava in piedi sorridente a guardarla. 
-Mark!- esclamò quando gli fu letteralmente in braccio. 
-Amore mio- rispose lui stringendola a sè. 
-Naya noi non ci abbracci?- domandò Becca
-Ma certo che vi abbraccio, venite qui- rispose aprendo le braccia. 
Le piccole si fiondarono su di lei. Finalmente erano insieme, dopo due mesi erano di nuovo insieme. Ma questa volta sarebbe stato per sempre?
-Che ci fate qui?- domandò 
-Siamo qui per te- rispose Melissa
-Cosa?- chiese confusa la donna
-Eh si, abbiamo detto a papà che volevamo stare con te e anche lui voleva stare con te, perciò abbiamo venduto casa nostra e siamo venuti qui- affermò la più grande.
-è vero?- domandò l'americana guardando l'inglese
-Si, siamo venuti per restare. Chord mi ha trovato un posto come capo-redattore di un magazine sportivo- rispose
-Perché non me l'hanno detto?- chiese
-Ho chiesto io di non farlo. Lo sapevamo solo io e lui. Volevo che fosse una sorpresa sia per te che per mia sorella-
Naya gli si avvicinò e lo baciò. Era finalmente felice e questa volta lo sarebbe stata per sempre. Niente avrebbe potuto rovinarle quel momento, neanche l'entrata in casa di Dianna, Chris e Lea. 
 
Dieci anni dopo erano ancora tutti lì. Tutti insieme, tutti feliciti, erano una famiglia. Lea e Cory avevano avuto due figli, una coppia di gemelli. Un bimbo e una bimba che avevano ormai sette anni, Finn e Rachel. Anche Chris e Darren, dopo essersi sposati avevano avuto Kurt e Blaine con l'aiuto di una madre surrogata. Il primo, il più grande aveva sei anni e il più piccolo ne aveva solo tre. Dianna e Chord vivevano la loro felice vita assieme a Sam, il loro figlio maggiore di dieci anni e Quinn, la loro piccolina di soli cinque. Ed infine c'erano Naya, Mark, Melissa e Becca. I due innamorati si erano sposati subito dopo il trasferimento dell'uomo. La loro famiglia si era allargata ulteriormente con l'arrivo di Noah di nove anni e Santana di sei.
Quelle due donne avevano mollato tutto per un breve periodo e inaspettatamente grazie a questo, grazie a quelle "Vacanze di Natale" avevano incominciato a vivere. 










L'angolo della scrittrice di Fabiana
Ebbene si, siamo arrivati alla conclusione di questa serie. 
Ringrazio tutti coloro che l'hanno seguita e recensita. 
Ringrazio anche coloro che l'hanno letta "anonimamente" 
Spero che vi sia piaciuta e che altro dire... alla prossima storia

P.S. per tutti i lettori di "Ohio School of Arts" e di "Alla ricerca dell'amore" volevo dirvi che non me ne sono dimenticata e che a breve pubblicherò il capitolo successivo di "Alla ricerca dell'amore" e che sto scrivendo il seguito di "Ohio school of Arts" 

Un bacione a tutti

Fabiana
  
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