26/03/2013
6 recensioni
-Hai la febbre?-gli chiedo.
Sembro la mamma con il suo bambino.
-No..no, Hai presente quel senso di spossatezza?- Annuisco.
-Ecco-continua-so che non è niente di che ma mi fa sentire molto debole. Ho il naso intasato e di conseguenza mi fa male la testa e la fronte. Mi sta venendo a prendere mia mamma.- dice concludendo.
E' lui. E' il mio compagno di banco, siamo in 3 superiore e sono innamorata di lui da poco prima del Natale 2010, quindi dalla prima superiore.
Per miracolo la nostra coordinatrice di classe ci ha messo vicini. E' la seconda volta che siamo in banco insieme, lo sono stata - appunto - appena prima di Natale in prima superiore.
Non ho mai avuto un ragazzo, mai baciato nessuno e a volte mi sento un po' "sfigata", ma so che è fondamentale e giusto per me aspettare la persona giusta.
Che ragionamento antico, penserete. E avete ragione, ma per me è questo quello giusto.
Quando mi diceva che stava male avrei voluto poggiare la mano sulla sua fronte per sentire se aveva la febbre e accarezzarlo dolcemente con le mie mani fredde per farlo sentire meglio.
Ma non posso.
Non posso perchè non sa che lo amo, non sa che ogni volta che ci sfioriamo, che mi parla, che mi fa ridere, che ci guardiamo negli occhi sento gli elefanti in me.
Vorrei prenderlo e baciarlo.
Ma non posso.
E da un lato non voglio.
Ho paura di essere respinta, ho paura del giudizio dei nostri compagni di classe, ho paura di rovinare la nostra amicizia. Insomma...non ho il coraggio di fare il primo passo. Assolutamente no.
L'altro giorno avevo su due collane:una si era attorcigliata all'altra e lui mi ha aiutato a slegarle. Mentre provavamo a separarle in mezzo alle nostre risate e ai nostri respiri, che ormai erano una cosa sola, c'erano le mie mani a contatto con le sue e i nostri visi vicinissimi.
Venerdì scorso, dopo ginnastica, gli ho chiesto di aiutarmi ad allacciare un braccialetto.
Non ho fatto apposta, no no.
Oltre ad avermelo allacciato mi ha anche detto che era molto bello e che ce l'aveva uguale sua madre.
Mi stavo sciogliendo. E' così dolce. O forse sono io che ingigantisco tutto?
Non sapete che voglia ho di baciarlo, di accarezzarlo, di amarlo alla luce del sole, ma so che non succederà mai. E così, questo mese in cui siamo seduti vicini, mi sento particolarmente - o meglio, sono - innamorata più che mai.Il fatto di averlo vicino ogni giorno per 5 ore mi ricorda ancora di più l'amore che provo verso di lui.
Oggi, mentre eravamo seduti in cerchio per un progetto, ho visto che mi fissava, e non per poco tempo. Mi sono sorpresa parecchio. Non perchè mi sorprendo del fatto che un ragazzo mi fissi, ma perchè era lui a fissarmi. E' già successo altre volte, e io mi sento al centro dei suoi pensieri, niente di meglio.
Entra il bidello che avvisa dell'arrivo di sua madre. Lo vedo alzarsi, vestirsi e mandare un bacio volante alla classe. Lo sto vedendo uscire e non posso fare altro che salutarlo con la mano e io sono qui in classe a scrivere questo piccolo sfogo invece di seguire la grammatica inglese sul libro.
In questo momento so solo che ho la testa da tutt'altra parte rispetto alla lezione e....ah sì, sono anche sicura di amarlo più che mai.
#tratto da una storia vera.
Spazio autrice.
Ciao bellissime! Questa cosa è successa realmente a me stamattina a scuola e ho sentito il bisogno di condividere con voi questo momento. Il testo l'ho scritto stamattina in classe, e lo pubblico ora appena tornata da scuola.
Se vi va di leggere le altre mie FF sono:
-E se ti chiamo amore tu non ridere. (Completa)
-Perchè niente è come noi due insieme. (In corso)
Baci,
StayStrong33.