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Autore: _A_    26/03/2013    1 recensioni
Gioia,dolore..disperazione? Una storia che mostra l'amicizia, quella vera e indissolubile, e l'amore. L'amore dolce,passionale e sofferto che tutti noi proviamo.
"[...] Sorrido. Un sorriso vero. Uno di quelli che non venivano fuori da tanto. Siwon mi si avvicina. I nostri sguardi si incrociano, i nasi si sfiorano così come le nostre labbra. E poi mi lascio andare. A quel tenero e caldo bacio avvolgente. Con lui che mi prende il viso tra le mani di cui sento tutta la freschezza. Poi mi fa sdraiare e l’ultima cosa che ricordo prima di addormentarmi è lui che mi appoggia sulla fronte l’asciugamano fresca...."
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Choi Siwon, Donghae, Eunhyuk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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.1.


Ed eccomi qui. Finalmente ho realizzato il sogno della mia vita. A soli 23 anni sono a Seoul in Corea del Sud, spero che tutto ciò che ho studiato fino ad ora dia i suoi frutti. Sono arrivata da pochissimo e non faccio altro che guardarmi intorno, mi sembra ancora impossibile. Amo questo paese, le persone che vivono qui, la cultura, l’educazione …  insomma ..tutto! Ne sono sempre stata affascinata in modo incredibile.
Dopo aver ritrovato le mie valige mi dirigo verso l’uscita in attesa di un taxi ..dopo quasi mezz’ora sono lì per prenderne uno ..quando all’improvviso sbatto contro il petto di un ragazzo ..che sarà stato alto quasi 1.85 alzo la testa e mi ritrovo un tizio che mi sorride tutto incappucciato e con gli occhiali da sole.. un turista forse ..sono nera per la rabbia ..ma non posso fare a meno di ricambiare quello splendido sorriso che mi incanta.
- Chiedo scusa non l’avevo vista ..sta bene?
Un po’ frastornata da quell’uomo e un po’ per essere riuscita a capire ciò che diceva risposi..
- Si si ,sto  bene, grazie. Ora se permette prendo il mio taxi..
Mi infilo in fretta nel taxi e riferisco al tassista l’indirizzo dell’hotel in cui soggiornerò per un paio di giorni, fino a quando non arriveranno tutte le mie cose nella casa in affitto, e lascio lì quel ragazzo un po’ sconcertato senza il suo taxi .
Finalmente sono arrivata nella mia camera d’albergo ,poso le valigie vicino all’entrata e mi fiondo sul letto, stanca per il viaggio ..addormentandomi due secondi dopo.
La vibrazione del mio cellulare mi risveglia dal mio sonnellino.
Nuova chiamata in arrivo. E’ Jessica. Un’amica che conosco ormai da 5 anni e poco più. Ci siamo incontrate per la prima volta all’università di Roma ..entrambe studiavamo coreano. Una passione che ha fatto in modo che si instaurasse subito un feeling straordinario tra di noi.
- Hey tesoro !Allora? Sei arrivata? Com’è? Hai già conosciuto qualche bel coreano? Guarda che devi aspettare ancora una settimana ,il tempo che mi libero da questo impegno qui in Francia e sono da te così insieme alle altre inauguriamo la nostra casa e insieme andiamo alla ricerca di qualche bel fustone!
- Ciao Jessi. Tutto bene, sono in albergo. Non ho ancora visto nulla e ne tantomeno incontrato qualche bel coreano, il tuo è proprio un chiodo fisso eh?
- Dai..su.. un po’ di vitalità cos’è questa voce?
- La voce di una che si è appena svegliat a..direi.
- Ma come!? Tu arrivi in Corea e dormi!? Escii e vai in bei post i..che poi mi ci devi portare!
- Ok, ora disfo i bagagli e vado a farmi un giro. Contenta?
- Certo che si! Ah ti salutano Laura e Ylenia.
- Da un grosso bacio ad entrambe da parte mia! Ora stacco,ci sentiamo. Ti voglio bene.
Non dò il tempo a Jessica di rispondermi che avevo già messo giù. Posiziono la valigia sul letto, dopo averla trascinata dal corridoio. La apro ed inizio a mettere a posto. Non ricordavo di aver portato tutta quella roba. Finalmente 30 minuti dopo avevo finito e mi preparavo per andare in giro per Seoul! Indossavo un vestitino blu senza spalline con sopra dei delicati ricami..avevo deciso di indossare i sandali bassi che mi aveva gentilmente prestato Jessica ,dicendo che così non avrei sentito la sua mancanza per l’intera settimana. I sandali avevano un tacco basso e si chiudevano dietro la caviglia.. piuttosto semplici per una persona eccentrica come la mia amica. Forse per questo me l’aveva gentilmente ceduti? Chi lo sa. So solo che se l’avessi rovinati mi avrebbe uccisa. Sarà meglio che ci stia bene attenta.
19:30
Si direi proprio che è ora di andare tra le strade di Seoul ad ammirare tutte le sue straordinarie bellezze.
Infilo nella borsa una cartina della città e l’immancabile dizionario di coreano e mi fiondo nella hall dell’albergo, saluto il ragazzo alla reception e vado via. Appena fuori l’aria fresca mi investe il viso i capelli, che ho lasciato sciolti, volano al vento e io mi sento colta da uno strano senso di libertà. Per una ragazza di soli 23 anni ritrovarsi in Corea come interprete è una grande soddisfazione. Forse per la prima volta i miei genitori erano davvero fieri di me dopo aver ricevuto la notizia che sarei partita per un anno intero. Oddio..non erano felici tanto per il fatto del viaggio ma..che io avessi finalmente avuto un ingaggio importante come questo. Interprete nelle varie case discografiche coreane non solo dall’italiano al coreano ma anche dal giapponese e dall’inglese. Stessa fortuna aveva avuto Jessica. Per questo dopo il lavoro in Francia mi avrebbe raggiunta qui. Insieme a Laura e Ylenia. Ylenia è una vecchia amica che in pratica conosco dall’epoca del liceo. Lei è un chirurgo..esattamente sta ancora svolgendo il tirocinio..le manca l’ultimo anno.. e ha deciso di passarlo qui in Corea. Dice che fare esperienze sempre nuove potrà far aumentare la sua bravura. Speriamo! Per fortuna in questi anni quando entrambe eravamo libere da ogni impegno le impartivo lezioni di coreano.. quindi anche lei..se la cava abbastanza bene con la lingua. Laura, invece, si è unita al gruppo per ultima..me l’ha presentata Jessica. La conobbe mentre partecipavano a una gara di karate. Jessica svolge questo sport come passatempo, mentre per Laura è proprio un lavoro! Quindi anche lei ha dimestichezza con la lingua. Il destino ha voluto che tutte e quattro dovevamo restare unite in un unico paese..che però non era l’Italia. Cosa ci riserverà il futuro..ancora non lo sappiamo ma per ora siamo grate delle opportunità che abbiamo ricevuto.
Ritorno con la mente sul pianeta terra lasciando i ricordi chiusi in un piccolo cassetto in una parte del cervello. Intanto ho passeggiato ininterrottamente per quasi due ore per le piccole stradine di Seoul , osservato le coppiette che passeggiavano mano nella mano e ammirato i numerosissimi venditori ambulanti concentrati al massimo nel loro lavoro. Mi ritrovo in un quartiere che a quanto pare è interamente dedicato a locali per i giovani. Discoteche, pub e tanto altro. Proprio ciò che mi chiedeva Jessica. Sto per passare dall’altro lato della strada quando mi si incastra il tacco in un tombino. E’ la fine! Cerco in tutti i modi di tirarlo fuori.. ma proprio non ci riesco. Jessica mi ammazzerà di certo se gliele rovino! Sento il clacson di un motorino che sta arrivando proprio nella mia direzione. .non so che fare. Continuo a tirare ma la scarpa non ne vuole sapere di venire via. Sono nel panico più totale! All’improvviso praticamente volo di lato alla strada e contemporaneamente viene via anche la scarpa dal tombino.. poi più nulla. Il buio più totale.

 
  
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