Una Giornata al Castello
 
Oggi è una giornata molto speciale.
Il 4 giugno 1301, il giorno del mio quindicesimo compleanno è anche il giorno in cui mia sorella Melissa si sposerà.
Io mi chiamo Costanza, sono una ragazza educata, socievole e simpatica. Vivo con la famiglia reale, il ciambellano e i servi, nel bellissimo castello di Buonconsiglio, a Trento. Questo castello è abbastanza vecchio, è stato costruito dal mio bisnonno nel 1200 e da allora la nostra famiglia ci ha sempre abitato.
È tradizione della nostra famiglia, che i matrimoni siano celebrati proprio a castello, a differenza delle altre famiglie nobili, che preferiscono andare in chiesa per celebrare un’unione.
Perciò, oggi Melissa si sposerà qui, accerchiata dalle sue fedeli damigelle, che le reggeranno il vestito cremisi che mia madre ha fatto cucire dalle sarte, per lei.
Dovrei essere felice per il matrimonio di Melissa con il grande principe Giorgio, se non fosse che io mi sono infatuata di lui e lui di me. Ci siamo conosciuti al castello, quando lui è venuto in vista dal suo lontano regno. Da allora è stato amore a prima vista. Ovviamente, nessuno lo sa e mai dovrà saperlo.
Mi guardo allo specchio. Indosso il mio abito celeste e le scarpe dello stesso colore.
Prometto di cercare di essere felice per mia sorella, in fondo è il giorno più importante della sua vita.
Esco dalle mie stanze, soffermandomi a guardare il dipinto del mio bisnonno Rodolfo.
Corro per i corridoi infiniti, finché non arrivo alle stanze di mia sorella. È bellissima, con i lunghi capelli corvini sull’abito cremisi. La accompagno nella stanza del ricevimento, che non è mai stata più splendente. Vi sono stendardi dorati appesi, che annunciano l’unione di Melissa e Giorgio.
La cerimonia inizierà fra pochi minuti. Sarà una cosa intima, ma i festeggiamenti per il matrimonio della primogenita, dureranno giorni e giorni a corte.
Giorgio è bellissimo, con un vestito rosso che gli sta d’incanto.
È accompagnato da suo fratello, il marchese di Castelletto. Anche lui assomiglia molto al fratello, sembrano due gocce d’acqua.
Il prete inizia con la solita tiritera infinita.

• Se c’è qualcuno che vuole opporsi a quest’unione, lo faccia adesso o taccia per sempre … -.

Mi mordo il labbro ma non è abbastanza.

• Io … mi oppongo.

Vedo i nobili che si guardano tra di loro, e poi guardano me, chiedendosi perché ho interrotto la cerimonia.
Cerco lo sguardo di Giorgio, che mi sta guardando negli occhi, non credendo che possa interrompere un matrimonio.

• Padre, posso parlarti un secondo?
• C … certo cara.

Ci avviamo verso una sala dall’aspetto austero, piena di mobilia di vario genere.

• Padre mi dispiace tanto. Non ve l’ho detto prima, perché avevo paura di come potevate reagire. – faccio un bel respiro – Ho una relazione con il promesso sposo di Melissa. Non posso sopportare il suo matrimonio, vi prego padre, concedetemi di sposarlo.
• Figliola, ne sei proprio certa? Rovineresti così il matrimonio di tua sorella?
• Vi prego! Lei potrebbe sposare il fratello, non farebbe tanta differenza! Vi sto supplicando! Io lo amo.
• Devo discuterne con vostra madre.

Lascia la stanza e un senso di pesantezza cala su di me.
Sta tornando e mi fa cenno di seguirlo. Arriviamo nella stanza di mia sorella e sul letto vi trovo un vestito simile a quello di Melissa. Finalmente capisco che grazie a mio padre ci sarà un matrimonio doppio.