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Autore: zacra    26/03/2013    2 recensioni
"never enough" letteralmente significa , mai abbastanza, ed è così che si sentono i personaggi principali di questa FF .... mai abbastanza, felici, tristi, arrabbiati.... non raggiungono mai alcun apice....
questo è il mio ultimo lavoro, nato alle 3 di notte della festa di S. Patrizio.... spero possa piacervi
Genere: Erotico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Destiny has two ways of crushing us
 by refusing our wishes and by fulfilling them.
 
Shannon e Jared erano all’aeroporto di New York, con la madre e il suo nuovo compagno Luca, in attesa dell’aereo che li avrebbe portati in Italia per passare il Natale insieme ai figli di lui.
-          Stanno chiamando il nostro volo- disse Costance alzandosi. Era davvero felice che Luca le avesse finalmente domandato di conoscere i gemelli, Logan  e Ariel, erano molto più giovani dei suoi figli, ma era comprensibile che lo fossero dato che Luca aveva circa 8 anni meno di lei.
Non passava giorno che lui non le parlasse di loro, sapeva tutto di quei ragazzi, la loro passione per la musica , il fatto che Logan sarebbe partito a Gennaio per un periodo di lavoro in Australia e che Ariel si fosse da poco laureata in arte. Luca le aveva anche parlato della madre dei gemelli, era morta di parto, lui essendo medico era con lei in quel triste momento e da allora aveva dedicato la sua vita ai suoi figli, era spesso in America per conferenze da quando loro erano diventati indipendenti ed era così che si erano conosciuti, durante uno dei suoi viaggi Luca era rimasto bloccato all’aeroporto di Los Angeles e lei era li in attesa di una vecchia amica, le erano bastate due parole, scambiate con lui sulle scomode poltroncine di plastica che subito le era tornato il sorriso.
Jared giocherellava con un laccio della sua felpa, non era esattamente entusiasta di passare le prossime giornate in Italia, ma Luca non gli dispiaceva, rendeva sua madre felice e questo per lui era sufficiente, Shannon al contrario era piuttosto contento di tornare in Italia, diceva sempre che le donne italiane per lui avevano una marcia in più, e Jared ogni volta gli ricordava che le donne italiane non erano tutte come quella Echelon ,che si era scopato in aeroporto a Milano, un anno prima.
Ariel e Logan erano sdraiati sul divano di casa,ancora decisamente devastati dalla serata precedente, avevano suonato in un locale fuori città e dopo non si erano risparmiati in bere e fumo.
-          Gan alzati, papà torna tra 4 ore e questa casa è un porcile- disse Ariel spostando il fratello e alzandosi.
-          Cazzo, torna oggi?- disse Gan.
-          Si, dobbiamo andare a prendere lui, Costance e i suoi figli…ah a proposito ho scoperto dove li avevo già visti.- disse Ariel prendendo il pc e cercando il video di Closer to the edge.
-          Noooo- disse Logan.
-          Eh si, proprio loro, Shannon sembra ok, ma Jared….oddio è il poser per eccellenza- sentenziò Ariel facendo sorridere il fratello.
Logan si mise a pulire la casa con lei, sua sorella era sempre stata una fuori dagli schemi, era stata sua l’idea di formare una band con il loro amico e bassista Max,  Ariel era la cantante e chitarrista mentre lui suonava la sua amata batteria, ad una prima occhiata potevano sembrare una band di ventenni come un’altra ma Ariel era la loro carta vincente, con lei non si faceva musica riempi orecchie, con lei si faceva rock, erano cresciuti ascoltando quello e volevano fare quello, per lui e Max , Ariel era un incrocio tra Joe Strummer e Vince Neil,  caricava i testi di tematiche sociali e aveva la presenza scenica del vero rocker d’altri tempi, ma c’era anche il rovescio della medaglia, sia lui che Ariel e Max erano spesso dediti agli eccessi, alcol, erba e donne, si anche Ariel amava le donne, quando  le lo chiedevano lei diceva “ non sono lesbica, vado con le donne, perché sono più belle da guardare “.
-          A che pensi?- chiese Ariel guardandolo.
-          A te sorellina-
-          Sai che si chiama incesto vero?- rispose sarcastica.
-          Già, che peccato- disse Gan.
-          Senti piuttosto, ho preparato la stanza per gli ospiti  e la mansarda per i figli di Costance, che bagno aveva detto di lasciare a loro papà?- chiese Ariel.
-          Il tuo, perché è più grande-
-          Fantastico… vado a pulirlo e sposto la mia roba nel tuo- disse Ariel salendo le scale, l’idea che due sconosciuti usassero il suo bagno le piaceva poco, ma era anche consapevole del fatto che due settimane sarebbero passate in fretta.
Una volta sistemato il tutto, presero le macchine e partirono, Logan avrebbe guidato la macchina del padre mentre Ariel la loro, dato che nessuna delle due era abbastanza grande per farci stare sia le valigie che le persone, prenderle entrambe era inevitabile .
Gan parcheggiò e aspettò che la sorella facesse lo stesso, poi entrarono in aeroporto ad aspettare che il padre e gli altri arrivassero.
Jared e Shannon camminavano dietro a Luca e alla madre, entrambi intenti a guardarsi intorno nella speranza di non essere riconosciuti.
-          Ciao- disse Luca vedendo i suoi figli andargli incontro.
-          Ciao papà- disse Gan abbracciandolo per primo.
-          Gan….avete fatto le ore piccole- disse Luca dandogli un buffetto sulla spalla.
-          Si, lo sai come siamo-
-          E tu non mi saluti?-
-          Penso di no- rispose Ariel sorridendo al padre.
-          Hai di nuovo cambiato colore- le disse notando i capelli viola che sbucavano da sotto la cuffia.
-          Si, ehm.. non ho solo cambiato colore- disse Ariel togliendo la cuffia.
-          Non è una figata?- disse Gan sorridendo al padre che guardava la sorella sconsolato.
-          Li hai rasati…- disse infine massaggiandosi le tempie.
-          Si, è stato Gan…ma solo da questo lato, sono circa 2 cm, niente di così tremendo, ricresceranno vedrai- disse Ariel sorridendo.
-          Io trovo che le stiano bene- intervenne Costance.
-          Oh…grazie- disse Ariel sorridendole.
Shannon era intento a rispondere ad una mail mentre Jared stava accuratamente studiando i possibili fratellastri da lontano.
Logan, sembrava un ragazzo a posto, capelli biondo cenere scompigliati, un paio di piercing e due dolcissimi occhi verdi, spostò la sua attenzione sulla ragazza, aveva gli stessi occhi del fratello, e complice la cuffia e i vestiti invernali sembravano davvero identici, era sempre stato affascinato dai gemelli, i  due poi sembravano avere un rapporto quasi simbiotico tra loro.
-          Ragazzi, posso presentarvi i miei figli?- disse Costance.
-          Certo- rispose Gan.
-          Loro sono Jared e Shannon- disse indicandoli.
-          Piacere, io sono Logan, ma chiamatemi pure Gan- disse stringendo la mano ad entrambi.
-          Ariel- disse lei salutandoli con un cenno della mano.
-          Felice di conoscervi ragazzi- disse Shannon, mentre Jared si limitò ad un sorriso.
Dopo aver caricato le valige in entrambe le auto, Gan e Ariel fecero per salire sulla loro auto.
-          Ragazzi perché non li fate salire con voi, così vi conoscete no?- disse Luca riferendosi a Jared e Shannon.
-          Si…che bello- disse Ariel facendo sorridere il fratello.
Jared e Shannon si sistemarono nel sedile posteriore e si misero a parlare tra loro.
A circa metà del viaggio erano bloccati a causa di un incidente.
-          Prendi fuori l’mp3 che mi sto rompendo le palle- disse Ariel al fratello.
-          Vi va bene un po’ di musica ragazzi?- disse Gan girandosi verso Shannon.
-          Che tipo?- chiese Jared.
-          Rock e cose così- rispose Gan.
-          Ok, anche noi facciamo musica rock , non so se nostra madre ve lo ha detto-
-          Rock…- disse piano Ariel inserendo la marcia e lanciando una rapida occhiata al fratello.
-          Si ce lo ha detto- rispose Gan.-
-          London Calling no…. Metti  This is England….- disse Ariel al fratello.
Per tutto il resto del viaggio, ne Ariel ne Gan chiesero altro a Jared e Shannon,  era come se neanche fossero lì con loro, parlavano in italiano tra loro e non li calcolavano, Shannon pensò che fosse normale dato che si conoscevano appena, notò una foto del Whisky a go go, sul cruscotto dell’auto.
-          Ma quello è il Whisky?- chiese.
-          Eh si….-disse Ariel.
-          Ci siete stati?-
-          Non ancora, quella foto l’ha scattata Max il nostro bassista due anni fa, quel culone aveva un mezzo intrallazzo con una di San Diego e ha passato due mesi in California- rispose Gan.
-          Ah, quindi suonate anche voi? – intervenne Jared.
-          Si da qualche anno- rispose Ariel – arrivati- aggiunse parcheggiando accanto all’auto del padre nel cortile di casa.
-          Magari potreste farci sentire qualcosa- disse Shannon aiutando Ariel a scaricare le valige.
-          Si ,vedremo- rispose lei vaga, avevano in programma di suonare quel sabato in un locale, ma non le andava di invitarli.
-          Potreste venire a sentirci sabato, suoniamo al Livello- disse Gan, guadagnandosi un’occhiataccia dalla sorella.
-          Perché no, tu che dici Jay?-disse Shannon.
-          Non lo so, forse- rispose Jared prendendo la sua valigia e seguendo la madre e Luca in casa.
Shannon sorrise ai gemelli e dopo aver preso le sue cose entrò a sua volta.
-          Guarda che non dobbiamo piacergli per forza- disse Ariel al fratello mentre si preparava una sigaretta.
-          Dai Ariel, Shannon non sembra tanto male, diamogli una possibilità- rispose Gan accendendosi la sigaretta e passandola alla sorella dopo un paio di tiri.
Luca si affacciò sulla porta per vedere come mai non fossero ancora entrati, stavano nuovamente fumando, entrambi, aveva provato di tutto per farli smettere, ma non c’era stato verso, sapeva che non fumavano solo sigarette, riconosceva l’odore della marijuana sui loro vestiti, ma ormai erano adulti e avrebbero fatto ciò che volevano.
-          Ragazzi, appena avete finito di invecchiare precocemente sarebbe carino entraste- disse guardandoli entrambi.
-          Ok – disse Ariel .
Restarono fuori più del necessario, erano abituati a stare soli e avere tutta quella gente in casa creava disagio ad entrambi.
Dopo cena , Luca e Costance decisero di andare a letto per recuperare le ore di sonno, anche Shannon si ritirò nella sua stanza. Gan e Ariel erano seduti sul divano in salotto e guardavano video su youtube in attesa che anche Jared li lasciasse soli.
-          Non sei stanco?- chiese Ariel guardandolo.
-          Io faccio fatica a dormire, soffro di insonnia- rispose Jared senza neppure alzare lo sguardo dal suo cellulare per rispondere.
-          Ah ok…-
-          Andiamo da me?- chiese Gan.
-          Si, andiamo va, ciao Jared- disse Ariel.
Salirono di sopra ed entrarono nella stanza di Logan, lui aprì la finestra e prese due birre dal davanzale, in inverno le tenevano spesso li data la temperatura rigida, ne passò una alla sorella e si sedette accanto a lei.
-          Max mi ha mandato il nuovo arrangiamento, te lo faccio sentire ok?- disse Ariel prendendo la chitarra.
Gan annuì e si mise ad ascoltare la melodia accompagnata dalla voce graffiante e decisa della sorella.
Jared salì le scale , ma prima di entrare nella sua stanza si fermò ad ascoltare quello che stavano suonando, era buono, molto buono e Ariel aveva una voce davvero incredibile, si appoggiò alla porta  e non essendosi reso conto che fosse solo accostata bastò una piccola spinta involontaria perché si aprisse.
-          Ti sei perso?- disse Ariel scocciata dall’interruzione.
-          Ariel…- disse Gan con fare di rimprovero, sua sorella non era mai stata una maestra di gentilezza.
-          Stavo solo ascoltando- disse Jared.
-          Cosa ne pensi ?- chiese Gan.
-          Penso che sia un buon pezzo, ma ci si deve ancora lavorare, è molto grezzo, il testo però mi piace- disse sincero.
Ariel sorrise, e Gan conosceva quel mezzo sorriso che appariva sul volto della sorella quando stava per dire qualcosa di sarcastico e vagamente cattivo, dato che a lui non pareva il caso di inimicarsi Jared la precedette.
-          Grazie, comunque ora smettiamo è tardi- disse prendendo la chitarra dalle mani della sorella e rimettendola accanto al letto.
-          Si beh, buona notte- disse Ariel uscendo dalla stanza e sbattendo la porta di camera sua, ricevere i complimenti da Jared non le sembrava affatto tutta sta gran cosa, dato che lo riteneva solo un coglione che nella vita aveva avuto culo.
Jared prese in mano il cellulare e sorrise a Gan, dei due gemelli lui era quello che sembrava più estroverso.
-          Lo so che mia sorella è leggermente stronza, ha solo bisogno di tempo- disse a Jared.
-          Come scusa?-
-          Si, insomma ha un bel caratteraccio ma non è cattiva, deve solo abituarsi alla gente, è leggermente misantropa, non so se l’hai notato- disse Gan facendolo sorridere.
Ho notato- disse Jared, prima di congedarsi e entrare nella sua stanza, si sedette sul letto e si mise a rispondere ad alcune mail di Emma, era stanco ma sapeva che la stanchezza per lui non era sufficiente a garantirgli una dormita sicura,i suoi pensieri iniziarono a vagare, il rapporto che Gan e Ariel avevano era molto simile a quello suo e di Shan, erano davvero legati, ma suppose che la cosa fosse anche dovuta al fatto che fossero gemelli.
  
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