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Autore: Feux    14/10/2007    2 recensioni
Troppo domande, nessuna risposta. Neanche la biblioteca mi può aiutare, ora.
Una volta, era il mio rifugio. Mi nascondevo dai miei sentimenti, in un infinito gioco infantile.
Ma ora…ora loro mi hanno trovata. Impossibile nascondersi per l’eternità.
Forse, è stato un bene.
Genere: Romantico, Song-fic, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Hermione Granger, Lavanda Brown, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fic nata dal delirio della mia mente…sarà a capitoli, non so ancora quanti e quanto lunghi.

Questa storia potrebbe benissimo essere il prequel di “Toast and Bananas”, oppure essere un’altra storia. Decidete voi!

Voglio ringraziare chi ha recensito proprio “Toast and Bananas”. Grazie, soprattutto a te, Saki! ^^

Ed ora, signori e signore, ecco a voi il primo capitolo!

 

 

 

 

The beginning – Capitolo primo

 

 

 

 

 

Let's go back
Back to the beginning
Back to when the earth, the sun, the stars all aligned

(Come clean, Hilary Duff)

 

 

 

Entro nel dormitorio, così silenzioso e vuoto. Mi reco nella doccia, apro l’acqua bollente. Mi brucia la pelle, fa male, ma è così che deve essere. Devo pulirmi, lavarmi via questa impurità, questo difetto.

Ultimamente è diventata una mania, quella di lavarmi. Come se con una doccia io possa spazzare via quello che ho dentro, come se io possa dimenticare. Come se io possa sparire.

Dimenticare cosa?  

Se chiudo gli occhi, mi ritornano in mente tante immagini, veloci e scattanti, come fulmini.

Vedo lui, vedo lei. Li vedo assieme, avvinghiati sulla poltrona di velluto rosso, quella dove la sera io leggo, davanti al caminetto nel freddo dell’inverno.

Non mi siederò mia più lì. Sì, lo so, è una cosa infantile. Ma non posso dimenticare!  I ricordi mi bruciano dentro, come ora la mia pelle.

Esco finalmente dalla doccia, sento delle voci.

Che siano arrivate…?

Mi avvicino alla porta, ma non oso uscire. Non se c’é lei.

“Oh, Lavanda, come sei fortunata! Ron Weasley…ooh”

“Beh, Calì, io non so…lo sai, come stanno le cose! Io non…”

Sì, sono proprio loro. No, no uscirò di qui. Non per un po’.

“Io non…Io non cosa, Lavanda? Approfittane! Farai morire d’invidia quella secchiona della Granger!Pensaci!”

“Io credevo che fossi sua amica…Calì…”

“Io? Lavanda, non credevo fossi così ingenua. Ma quanto mi ricordo, tu e lei non andate d’accordo. Vero?Vi odiate, no?  Allora, approfittane!”

Calì. Me ne ero accorta già da un pezzo. Ma ho lasciato correre…

“Io…io non odio Hermione!”

“Ma non sei nemmeno sua amica, no?”

Perché ora nessuna delle due parla? Il silenzio è così opprimente. Quanto ci mette a rispondere, Lavanda?

“Io…io….no.”

“Bene. Allora, pensaci! Vieni, andiamo a cena…”

“Arrivo….fra un attimo.”

Nel silenzio di prima, io speravo. Ma la risposta…mi ha lasciato l’amaro in bocca. Sapevo, che era così. Che è così. Illusa.  Però, ho un dubbio. Perché quell’esitazione?

“Non so più che fare…”

È solo un sussurro, al di là della porta, ma taglia il silenzio e arriva netto alle mie orecchie.

Lavanda?

Sento i suoi passi, va via.

Posso uscire.

Non ho fame, ma di sotto so che Ginny mi aspetta. E Harry. E…Ron.

 

 

 

***

 

 

“Tu non mi mentiresti, vero, Lav?”

“Cosa intendi"?”

“Lo sai. Hai esitato. Era una bugia?”

“No.”

Nessuna esitazione, questa volta. Mi sbagliavo…?

Devo smetterla. Guardo nel piatto. Carne, pasta, uova…ma non ho fame.

“Noi non ci mentiamo mai, Lavanda. Parlami chiaro.”

Calì. Prima, non vedevo questo suo lato…cattivo? No. Dominante? Sì, su Lavanda.

“Ma, Calì! Perché dici così? Non ho mentito!”

Lo dice con così tanta foga. Illusa…e delusa.

“È già la terza volta che litigano in questa settimana…”

“Cosa, Harry?”

“Eh?”

“Davvero?”

Non me ne ero accorta. Strano. No. Oramai scendo in Sala Grande una sera sì e due no. Mi sento così spossata…

“Ma cos’avete tutti? Ron è sempre sulle nuvole, Hermione, tu non vieni mai a cena, e Ginny…beh Ginny…non lo so!”

Oh no. Adesso no. Harry, ti prego, non farci la tua solita predica. Mi sembri…me. Dovrei rimproverarvi io…cosa mi succede, in questo periodo? Non sono più me stessa. Non so neanche io chi sono.

“Vedo che oggi nessuno mi ascolta! Bene, ci vediamo!”

Harry si alza di scatto. Ma non è l’unico…

“Calì! Potresti piantarla di indagare sempre su quello che faccio, quello che dico, dove sono? Ti ho detto che non ho mentito! Non mi puoi credere, per una volta??”

Tutta la sala si zittisce. Si sente solo il ridacchiare di qualche studente del primo anno. Lavanda…Lavanda ha gridato a Calì in mezzo alla sala. Ed ora, tutti la stanno fissando. La sua pelle rosea si colora lentamente di porpora.

Perché anche io mi sento così accaldata?

“Io…Scusa…scusatemi!”

 

 

'Cause perfect didn't feel so perfect
Trying to fit a square into a circle
Was no lie
I defy

(Come clean, Hilary Duff)

 

 

 

 

“Nemmeno i più perfetti sono veramente perfetti, Hermione. Te ne sei accorta, eh!”

Io…cosa?

“Cosa?”

“Sai, ho visto come guardavi Lavanda. Sai, lei che sembra la solita ragazza perfetta…e, beh, non capisco cosa ci trovi in lei Ron, ma comunque, ho visto il tuo sguardo.”

Adesso anche Ginny? Ma cosa vogliono tutti?

“Che sguardo? Non sono io che guardo LavLav…semmai è Ron!”

“Ho visto il tuo sguardo! Ho capito, sai.”

Ha capito? Ma…

“La squadravi. Per riuscire a cogliere una pecca in lei, vero? Sei gelosa, vero?”

Che cosa?

“Che cosa?”

“Ma siiì…sei innamorata di mio fratello….oh, che bello! Che bello!”

Mi sussurra nell’orecchio frasi di questo genere. Ma potrebbe anche urlare. Tanto Ron…Ron non è più su questo pianeta. Non sente. Non parla. Ma vede…

“Beh…Senti, Ginny…”

“Su, non essere timida! Beh, allora? Quando vuoi parlarne io ci sono, lo sai! Vado, ciao!”

Oh, mio Dio. Ginny, Ginny, Ginny. Che crede ancora che l’amore sia tutto una favola. Arriva il bel principe sul cavallo bianco, e ti porta via dalla guerra, dalla sofferenza, da questo mondo malato.

Ma non è così. Lo capirà, la piccola Ginny. E pensare ad Harry non è certo il modo migliore per…

“Hai deciso di non parlarmi più?”

Sussulto. Non ero più abituata alla voce di Ron. È da così tanto che non parla…no. Non è vero. È da così tanto tempo che il nostro “formidabile trio” si sta lentamente sfaldando. Harry, lui è troppo Harry.

Ron…dopo la storia con Lavanda, ho cercato di evitarlo. Le cose tra lui e lei non sembrano andare bene…o forse sono solo io. Comunque Ron ha altri pensieri per la testa, e io…

Io…

Io?

“No, Ron. Sei tu che non mi parli, non io! Vado in biblioteca a studiare, ci vediamo.”

La mia voce risuona così…acida. Come se la vecchia Hermione fosse tornata, almeno per un attimo.

Con lui, è sempre così.

“Ehi. Non è che hai visto Lavanda?”

Lo fulminerei con gli occhi, se potessi. Chiedere a me se ho visto Lavanda?

“No, Ronald. È la tua ragazza, non la mia! Se non te ne sei accorto, prima stava fuggendo dalla sala, piangente.”

Anche adesso, la mia voce è aspra, come se avessi mangiato un limone. È lui, lo so.

Ma io voglio che la vecchia Hermione torni?

Io voglio che tutto sia come prima?

Io lo voglio?

 

 

***

 

 

Troppo domande, nessuna risposta. Neanche la biblioteca mi può aiutare, ora.

Una volta, era il mio rifugio. Mi nascondevo dai miei sentimenti, in un infinito gioco infantile.

Ma ora…ora loro mi hanno trovata. Impossibile nascondersi per l’eternità. Forse, è stato un bene.

Forse ho smesso di scappare. Forse l’ho fatto perché sono stanca. Forse l’ho fatto e basta.

Troppi forse, troppa insicurezza. Non come una volta.

Dove sono le risposte?

Dov’è il buon senso?

Dov’è la sicurezza?

Dov’è Hermione?

“Hermione?”

Chissà, magari è la mia coscienza che mi cerca. Forse, è l’amore. Quello vero…? Addirittura, potrebbero essere le risposte che voglio.

Oppure, non lo so.

Quindi, ora mi giro, e guardo.

“Lavanda??”

Lavanda? Lavanda Brown in biblioteca?

La vecchia me se ne è andata, ma ho ancora tanti pregiudizi…devo iniziare a nascondermi da loro.

“Cosa ci fai qui? Nel senso, tu non…non ti ho mai-“

“Sì, lo so, non sembro la classica ragazza studiosa, vero? Non sono una so-tutto-io come te, Hermione. Ma mi piace leggere! È forse un crimine?”

Hermione? Da quando mi chiama Hermione?

“Io….scusa.”

Uno sguardo afflitto, abbattuto. Non l’avevo mai vista così.

“Oddio…scusami tu, davvero!”

No. Ti pregotiprego fa che non si metta a piangere. La nuova Hermione non riesce a sopportare le lacrime…forse perché ne vorrebbe versare tante anche lei, su una spalla amica. Ma fugge anche da loro, e non ha una spalla amica.

“No, fa niente. Fa niente. È perché hai litigato con Calì?”

“Calì?”

Perché sembra così sorpresa?

“Sì, Calì. Beh, voi non avete…?”

Esitazione da parte sua. Ancora. Allora non sono io. Non questa volta. Era una bugia?

“Oh. Oh, sì. Ecco…sì è per Calì! Ora…devo andare.”

E così, come mi è comparsa davanti, scompare. Puff. Veloce sulle sue gambe lunghe, i passi leggeri, il corpo che ondeggia…

 

  
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