Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: CherryBlossomHime97    27/03/2013    7 recensioni
Ecco qui tutta per voi una nuova SasuSaku! (ma no .-.) Dai toni semplici e leggeri, ma sempre e comunque in perfetto stile “Uchiha”, per chi desidera leggere una shot dove i fantasmi del passato non fanno più tanta paura. È un dialogo tra presente e passato che si legge tutto d’un fiato.
È gradita una recensione o un commentino, please ^-^
Dalla storia :
-Che diavolo è?- chiese infastidito.
-La registrazione dei rumori alla fiera-
-E che dovrei farmene?-
-Nulla, ma la prossima volta avrai un sottofondo carino mentre fissi la polvere- due a zero per lei. Si stava ancora chiedendo perché gli aveva comprato quello stupido registratore.
-Se noiosa Sakura-
-Credo che tu lo stia diventando molto più di me-
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Il gioco delle parole proibite.





Prologo.

 

Era ad una fiera. O meglio tutta Konoha si era radunata nell’entrata nord-est della città dove in una piccola pianura era stato allestito il “mercatino d’estate”. L’aria sembrava più densa, appesantita dalle risa dei bambini e dal vociare allegro della gente tutta intorno. Sakura poteva riconoscere ogni persona presente in quel posto, poteva riconoscerne le cicatrici che dopo quasi 1 anno dalla fine della guerra stavano lentamente sbiadendo.  Ovviamente lui non c’era. Anche se ormai gli era stato concesso da Tsunade di uscire da villa Uchiha, lui continuava a non essere interessato ad avere rapporti con il mondo esterno. Quella mattina probabilmente Naruto era andato a trovarlo e avevano litigato come al solito. Lei sarebbe andato a trovarlo questo pomeriggio e si sarebbero fissati come sempre.
Tutto era tornato alla normalità alla fine: Madara era stato ucciso, l’Uzumaki era l’eroe del villaggio, Kakashi sfogliava giornaletti di dubbio pudore e Sasuke era chiuso in se stesso contro il mondo. L’Haruno non aveva ancora capito perché fosse rimasto qui una volta guarito dopo le ferite riportate in guerra, la sua ipotesi più probabile era: si scocciava di andarsene.
Sembrava ridicolo, ma nei pomeriggi passati ad essere trafitta nei suoi occhi neri le era sembrata l’unica motivazione plausibile per uno come lui. Ad ogni modo a furia di specchiarsi in quegli occhi sentiva che lentamente qualcosa si stava scalfendo: tra di loro non c’era più l’imbarazzo iniziale delle prime visite. Ora i loro incontri silenziosi sembravano più dibattiti nelle loro menti, dovel’amore inespresso era il tema principale.

 
 

Sakura bussò con vigore alla porta di villa Uchiha. Quando Sasuke le aprì aveva sul volto la solita espressione infastidita che nascondeva abilmente quello che lei sperava fosse un mezzo sorriso.
- Sei di nuovo qui-
-Sono di nuovo qui ogni giorno da quando sei tornato Sa’ske-
-Non ricordarmelo-
-Non dirmelo- Bene, stavano facendo proprio passi da giganti loro due. Sakura posò il sacchetto con la spesa che gli portava ogni giorno sul grande tavolo rotondo in cucina e si avviò verso di lui, sedendosi sulla poltrona di fronte alla sua. Era divertente stare lì, battibeccare con Sasuke la faceva tornare bambina.

-Spero che tu non abbia comprato la solita carne scadente-
-Non è carne scadente, Sas’ke, è l’unica reperibile-
-Se qualcuno sapesse fare la spesa-
-Se qualcuno non avesse distrutto mezzo villaggio, mandrie comprese- uno a zero per lei. Si guardavano dritti negli occhi. Prima o poi avrebbe vinto tutti i round di quei loro strani botta e risposta, e allora il suo premio sarebbe stato lui. Lo voleva ancora perché sapeva che lentamente Sasuke stava tornando quello di un tempo, che i fantasmi del suo passato stavano morendo di nuovo.

-Oggi c’era il mercatino d’estate, saresti potuto venire-
-Ho trovato fissare la polvere di casa mia molto più divertente-
-Hai una strana idea di divertimento tu- Sasuke si limitò a sbuffare ma qualcosa lo preoccupò quando vide negli occhi di Sakura una strana scintilla.
-Visto che non sei venuto alla fiera, ho portato la fiera da te-
-Che vuoi dire?-
-Che ti ho preso un regalo Sas’ke- e cacciò dalla tasca un piccolo scrigno quadrato.
-Non lo voglio-
-E invece le vuoi- e gli lanciò il pacchettino. L’Uchiha afferrandolo contro voglia premette la leva al lato per farlo aprire. L’interno era vuoto ma partì una strana melodia. Era chiassosa, cantata, sembrava quasi una strana risata.
-Che diavolo è?- chiese infastidito.
-La registrazione dei rumori alla fiera-
-E che dovrei farmene?-
-Nulla, ma la prossima volta avrai un sottofondo carino mentre fissi la polvere- due a zero per lei. Si stava ancora chiedendo perché gli aveva comprato quello stupido registratore.
-Se noiosa Sakura-
-Credo che tu lo stia diventando molto più di me-
-Da quando sei così acida?-
-Da quando sei così loquace? Di solito mi fissi e basta e io ti parlo della mia giornata di cui non ti frega niente-
-Da quando sono stufo di ascoltare le tue chiacchiere senza senso, se parlo anche io ci sarà una parte interessante nella nostra conversazione- disse ovvio. Ok, due a uno.
-Intendi ovviamente la mia-
-Ovviamente- rispose l’Uchiha con uno strano sorriso di scherno. I loro occhi non si staccavano neanche per un istante. In fondo tra loro due andava tutto bene se non venivano affrontati argomenti che includevano le parole “nukenin, Itachi, Madara, distruzione…”. Sakura sapeva che quelle parole non erano state dimenticate da nessuno, ma un giorno lo avrebbe aiutato ad affrontarle.

-Sai non capisco proprio perché tu non voglia uscire-
-Non mi va di incontrare nessuno-
-Certo, mi sembra più saggio ammuffire in casa che affrontare i propri problemi-
Sasuke si alzò di scattò – che ne sai tu dei miei problemi?-
Bhe, tra loro due andava bene, molto in fondo. –Non sei l’unico a dover superare le conseguenze di una guerra!-. Si alzò, il loro era sempre lo stesso litigio e la donna sapeva come gestirlo.
- Non puoi paragonarmi agli altri- disse secco.
-E tu non puoi paragonarti ad un martire. Itachi non vorrebbe che tu vivessi così-.

Era Itachi vero la parola che non poteva pronunciare?

-Tu non conoscevi mio fratello. - Sasuke non urlava mai, e il suo tono pacato faceva ancora più paura.
- Io ho appreso il suo amore per te. Non vorrebbe vederti così-
-Mi merito di stare così.- il gelo.
Sakura tremò a sentire quelle parole. L’atmosfera con Sasuke cambiava da un momento all’altro. Gli si avvicinò piano fino a poggiargli una mano sulla guancia diafana –Non è vero. Sei tu che continui ad infliggerti tutto questo-
Sasuke non scostò la mano e lasciò che un po’ di calore fosse trasmesso da quel corpo a lui.
-Se solo tu lasciassi aiutarti di più- la voce della rosa era quasi una preghiera.
-Che faresti?- C’erano delle piccole goccioline di sudore sulla fronte di entrambi.

Non lo so. Ti amerei probabilmente, ma non poteva ancora dirglielo.

Decise allora di non rispodere. –Hai presente le macchine delle zucchero filato?- la domanda era pronunciata con un tono di voce troppo basso per risultare divertente.
-Si- Sasuke non battè ciglio.
-Alla fine sono solo degli oggetti di metallo, come fanno a creare qualcosa di così bello e dolce?-
Di certo, era impreparato ad una domanda del genere in un contesto simile. –Non lo so-
-Non lo so neanche io, ma alla fine ci riescono, giusto?- gli occhi smeraldini brillarono un attimo.
Sasuke ci mise un po’ prima che il significato di quelle parole lo colpì a pieno.

 
Ma tu che hai imparato 
a leggere dentro di me 
sai che vorrei, 
vorrei portarti via… .



Sakura non sapeva da quanto tempo non si rivolgevano più la parola. Le frasi della loro discussione le rimbombavano nella testa mentre affettava il pomodoro: lo faceva sempre, preparava sempre la cena per Sasuke prima di andare via. Lui borbottava qualcosa di incomprensibile ma alla fine mangiava sempre tutto. Sbirciò in direzione dell’Uchiha con la coda dell’occhio: era seduto sul pavimento che ascoltava assiduamente la registrazione della fiera. Le urla dei bambini che aveva sentito quella mattina rivivevano nella casa facendola sembrare viva.
-Il mercatino c’è anche domani- disse la rosa, mentre poneva l’insalata sul tavolo.
-Non ti aspettare che io venga-
-Allora non ci andrò neanche io-
Sasuke sorrise un poco, negli occhi gli occhi sorridenti di Itachi.
-Perché no?-
-Ho deciso che verrò qui dalla mattina-
-E perché dovrei approvare una cosa del genere?- Stava attento a pronunciare le parole giuste, almeno lui.
-Perché vorrei comunque anche senza la tua approvazione-
-Perché?-
-Per costringerti ad uscire una volta qui- Forse un passo in avanti lo avevano compiuto davvero: il fatto che Sasuke si fosse limitato a borbottare dopo quella sua frase, senza iniziare una nuova polemica le lasciava ben sperare.
-Se domani mattina devi venire qui, tanto vale che ci rimani-

Già, forse la parola Itachi creava litigi che dopo portavano ad una pace duratura.

-Quella musichetta ti ha dato alla testa- Per tutti i Kami, doveva essere per forza così. Sakura non poteva credere che Sasuke l’avesse appena invitata a restare a casa sua. Anche se la frase da lui pronunciata somigliava più ad una minaccia che ad un vero e proprio invito.
-Tsk, fa come vuoi, poi non lamentarti che non cerco contatti con il mondo-
Uhm, un momento. Un Uchiha Sasuke che le faceva la predica sull’avere o meno contatti con il mondo?
-Io non sono il mondo, Sas’ke-kun-

Sei il mio (mondo). Quando imparerai a capire, Sakura? Sempre la solita noiosa.

Quella riposta aleggiò nell’aria tra i due. Sakura iniziò a porre tutta la sua attenzione sulla sua porzione di insalata. Giorno dopo giorno, la distanza che c’era tra lei e lui stava diminuendo sempre più, e lei riusciva ad avvertirlo. Ma non voleva illudersi troppo quando leggeva nei segnali del moro qualcosa di più. Anche se magari avrebbe dovuto capire qualcosa quella volta che Rock-Lee la invitò al ballo a casa di Hinata per il suo fidanzamento con Naruto e Sasuke aveva insistito nel voler cambiare immediatamente la sua fasciatura nuova, facendo si che lei rimanesse tutta la sera con lui a curarlo. Oppure quella volta che minacciò dalla finestra di casa sua Naruto stesso affinché ricordasse a lei che quel giorno non era ancora andata a trovarlo. Ovviamente appena la vide quel giorno si lamentò.

Giorno per giorno 
andremo avanti 
un passo dopo l'altro 
sempre in contatto stretto 
per tutto il tempo…


Sakura non sapeva davvero come comportarsi quella sera. La spaventava un po’ l’idea di dormire nella stessa casa con Sasuke. Anche se ormai si fidava ciecamente di lui spesso la notte rivedeva le immagini dove lui, durante la Grande Guerra, aveva cercato più volte di ucciderla.
-C’è solo la mia stanza libera- le parole di Sasuke la riportarono alla realtà. Ovviamente le stanze di Itachi e la matrimoniale erano off-limits.
-Puoi dormire sul mio letto, io starò sul divano-
-Non voglio dormire da sola nella tua stanza-. Che pensiero stupido.
-Problema tuo- rispose indifferente l’Uchiha con una sorta di ghigno divertito sul volto.
-Sei il massimo dell’ospitalità. Questo lo chiami avere contatti col mondo?-
-Sei una frignona-
-E tu sei insopportabile, Uchiha!- Sakura entrò in fretta nella stanza, sbattendo dietro di sé la porta con forza. Pensò seriamente di averla combinata grossa sta volta : sbattendogli la porta della sua stanza in faccia forse lo aveva fatto arrabbiare sul serio, ma inaspettatamente poco dopo sentì una fragorosa risata. Sul serio, era un risata.

Aprì timida la porta il  giusto per poter scorgere Sasuke. La guardava stranamente divertito
-Perché ridi?-
L’ultimo erede di villa Uchiha ignorò volutamente la domanda, sospinse la porta ed entrò nella stanza.
-Ma che diavolo fai?-
-Dormo con te-.


Che ne pensate? Probabilmente Itachi ne sarebbe stato felice.


Io che ho avuto tanto 
non mi rendevo conto 
che in fondo quel che conta 
è dividere con te 
ogni attimo… 


 
Fine.





 

*Angolo Autrice*
Ragazzeeeeeeee sono stata assente per tantissimo tempo da efp. Sigh Sigh :'(
Ho deciso allora di "ritornare" portando con me questa storia, ovviamente SasuSaku!
Spero che abbiate apprezzato questa shot senza troppe pretese, magari potreste farmelo sapere lasciandomi un segno del vostro passaggio? Mi fareste davvero felice *-*
Un grande abbraccio a tutte voi

*le parti in rosso a destra sono tratte dalla canzone di Raf - Per tutto il tempo.

Flyonclouds

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: CherryBlossomHime97