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Autore: youmoveme    27/03/2013    6 recensioni
Thad e Sebastian, una difficile convivenza per entrambi. Ma, fra battutine, assoli contesi, feste alcoliche e enormi figure di merda, fra i due compagni di stanza succederà qualcosa di più oppure continueranno ad odiarsi senza riserve?
He spoilt everything with something stupid (like 'I love you')
Genere: Commedia, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Warblers/Usignoli | Coppie: Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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~ like a kiss

Una lama di luce ferì gli occhi di Thad. A fatica li apri, mentre la bocca secca, la lingua della consistenza del cartone e una dolorosa pulsazione alla testa denunciavano gli evidenti postumi di una sbronza colossale.
Si stropicciò le palpebre, provando a fare mente locale di quello che era successo la notte precedente, ma nulla. Blackout completo.
Fece un colpo di tosse, mentre sentiva il cervello che gli navigava nel cranio. Ok, poteva farcela.
Doveva solo fare il punto della situazione: era mezzo spogliato, aveva indosso una maglietta non sua e quello decisamente non era il suo letto. Provò ad alzarsi, riuscendo solo a ricadere a faccia avanti sul cuscino dell'estraneo.
Però quel cuscino aveva un odore familiare. Stranamente familiare. Cazzo, era senza ombra di dubbio quello di Sebastian.
Vaffanculo. Questo poteva essere un problema.
Doveva assolutamente scoprire che diamine aveva fatto ieri notte.

Thad, ancora intontito, si rivestì alla bell'e meglio e corse a tutta la velocità che gli permettevano le sue gambe barcollanti verso la camera di Nick e Jeff. Non si premurò di bussare, era un urgenza troppo urgente che richiedeva un consulto subito.
Spalancò la porta e rimase a bocca aperta davanti allo spettacolo che gli si era parato davanti: Nick e Jeff, coperti solo da un lenzuolo, stavano pomiciando selvaggiamente.
'Ehm, buongiorno ragazzi...' si schiarì la voce Thad, talmente in imbarazzo da voler sprofondare in un pozzo e non uscirne mai più. 'Io, ecco, volevo chiedervi solo una cosa, ma vedo che siete impegnati, quindi penso che farò meglio ad andarmene'
Jeff si coprì la faccia con le mani, mentre Nick di un intenso color rosso fragola supplicava Thad di rimanere.
Il ragazzo a malincuore si sedette sul letto davanti a loro, mentre i due si pseudo-vestivano con le cose più vicine. Toccò a Thad rompere quel silenzio un po' scioccato: 'non avete idea da quanto tempo aspettavo che limonaste, credetemi. sono davvero felice per voi, sul serio'
'Grazie mille, Thad' mormorarono all'unisono i due Warblers.
'Però magari la prossima volta dovrò ricordarmi di bussare. Cioè, vi voglio bene, ma certe cose forse è meglio che rimangano private, non credete anche voi?' rise il ragazzo.
'Decisamente' concordarono entrambi, accantonato il disagio iniziale. Si sedettero sulla sponda del letto anche loro, e Nick cominciò a parlare: 'allora che dovevi chiederci?', quando subito Jeff lo interruppe con fare malizioso 'sbaglio o quella maglietta non è tua?'.
Thad sospirò, mordendosi il labbro inferiore dal nervosismo 'è di Sebastian, infatti. Era proprio di questo che volevo parlare'
'Cosa c'è da parlare? Dopo ieri sera mi sembra piuttosto evidente, non trovi?' disse Jeff, facendogli uno sguardo ammiccante.
Nick gli diede una gomitata, alzando gli occhi al cielo, e aggiunse ridendo 'Beh, diciamo che la notte scorsa ha portato più di qualche sconvolgimento qui alla Dalton, e non sempre in peggio'
'E che sia chiaro, Thad, non volevo farti nulla, sono solo scattato e devo ringraziarti per gli sviluppi della situazione' si scusò precipitosamente Jeff con un mezzo sorriso.
'Il punto è proprio questo!' esclamò Thad, tirandosi su e iniziando a girare come un animale in gabbia 'io non ricordo nulla'
Nick e Jeff sgranarono contemporaneamente gli occhi, guardandolo di stucco, poi Jeff lo guardò sospettoso 'sei sicuro che non ricordi proprio nulla?'
'Al cento per cento' annuì Thad con la testa, passandosi le mani fra i capelli. 'Speravo che voi poteste dirmi qualcosa, dato che mi sono ritrovato mezzo spogliato nel letto di Sebastian con i suoi vestiti addosso', sospirò sconfortato.
Jeff si mise a ridacchiare e Nick sfoderò i suoi occhi da fangirl pazza, battendo le mani felice. 'Finalmente! Stavo quasi per smettere di sperarci'
'Questa è una cosa seria! Smettete di fare gli scemi e aiutatemi. Sto letteralmente impazzendo' piagnucolò il ragazzo, sull'orlo di una crisi di nervi.
'Vuoi la versione con dettagli sconci o una misera cronaca?' disse Jeff, continuando a ridere sotto i baffi. Fulminato dallo sguardo assassino di Thad, brontolò e si accinse ad una piccola cronaca dei fatti. 'Allora, c'è stato un party alcolico'
'Grazie tante, Jeff, fin qui c'ero arrivato anche io' sbuffò spazientito.
Continuò a parlare Nick 'Sebastian ha tirato fuori non so quale vecchia scommessa che implicava un tuo spogliarello poi, siccome non c'era un palo, ha pensato bene di farlo fare a me. Quindi ci ha fatti bere come spugne, abbiamo fatto uno spettacolino niente male, motivo per cui Jeff ti ha mollato un cazzotto sul naso'
Thad guardò sconvolto il suo migliore amico da cui era stato picchiato, e Jeff fece un'espressione angelica, mimando le ali e l'aureola sopra il capo. 'Uhm, dunque noi ci abbiamo dato dentro davanti a tutti, più o meno?'
Nick rise imbarazzato 'sì, esattamente, almeno finché non ti sei ritrovato a terra dopo il pugno di Jeff. In quel momento Jeff mi ha baciato, quindi non posso dirti con precisione quello che è successo, ma sono piuttosto sicuro che Sebastian ti abbia tirato su e trascinato fuori dalla stanza. E questo è tutto'
Thad si mangiucchiò le unghie, mentre continuava a mormorare insulti all'aria.
Jeff gli diede una pacca sulla spalla, e gli chiese 'va tutto bene?'.
Il ragazzo seppellì la faccia fra le mani e quando la rialzò, aveva quasi le lacrime agli occhi. 'No, Jeff, non va tutto bene. Tu, voi, lo sapete quanto io sia disperatamente e pazzamente innamorato di lui. Voi sapete che Sebastian, beh, come dire?, è Sebastian'
Nick si sedette accanto a loro, abbracciando l'amico per dargli un po' di conforto 'non è per forza detto che sia successo qualcosa. calmati, va tutto bene'
'Nick, perché non capisci, cazzo? Avrò senza dubbio detto qualcosa di stupido e inopportuno, o, dio me ne scampi, romantico che mi rinfaccerà a vita. E questa è l'opzione meno drammatica, credimi'
'Dai, Thad, noi abbiamo visto solo quello, è possibile che poi ti abbia solo accompagnato in camera perché stavi male' cercò di consolarlo il biondo.
'Jeff, su, siamo realisti. Non ci credi neanche tu che possa fare una cosa del genere. Lui è Sebastian Smythe e, prima o poi, ha quello che desidera. Mi ha solo usato' concluse triste.
'Non mi pare che di norma a te dispiacerebbe essere usato da lui' disse Jeff sorridendo con espressione cospiratoria.
'Jeff, un po' di tatto, cazzo' lo rimproverò Nick, aggiungendo con fare diplomatico queste parole per Thad 'quello che intendeva dire è che sei evidentemente attratto da lui -come è normale che sia-, ma che desideri essere per lui più di una semplice avventura come tutti gli altri'
'Non fare il paciere con noi, Duvall. Farai meglio a stare attento, Sterling , prima o poi avrò la mia vendetta e ti renderò il cazzotto, non importa quanto il tuo ragazzo mi possa scongiurare di perdonarti' borbottò Thad, appena più calmo.
Nick fece un mezzo sorriso 'Senti, Thad, smettila di farti queste allucinanti pare mentali. Io penso che l'unica cosa da fare sia andare da Sebastian e chiedergli cosa è successo'
'Non essere stupido. Non potrei mai fare una cosa del genere!'
'Già... Troppo semplice e diretta per uno che ama complicarsi la vita come te?' chiese Nick alzando il sopracciglio.
'Non usare del sarcasmo con me, Nick. Poi non so neanche dov'è ora. Mi ha mollato là nel suo letto senza neanche una spiegazione...'
'Che per caso volevi un post it sul cuscino con scritto "ei thad, abbiamo fatto cosacce stanotte mentre eri ubriaco e semi-incosciente. se vuoi picchiarmi, sto in sala comune. XOXO, Seb"? Comunque sta in caffetteria'
'E tu come fai a saperlo?' Lo guardò di sottecchi Thad.
'Non fare domande idiote, lo so e basta. Lo sanno tutti che il sabato mattina sta fisso alla caffetteria'
'Tutti tranne me' sospirò il ragazzo.
'Infatti. Tu sei sempre troppo occupato ad assillarci che "Sebastian non mi vorrà mai, cosa posso fare perché questa cosa fa schifo"'
'No, guarda, Nick non sei affatto simpatico. Beh, io vado, continuate pure quello che stavate facendo prima che vi interrompessi'
'Era ora' gli fece una linguaccia Jeff, mentre si avvicinava a Nick per baciarlo sulle labbra.
Thad alzò gli occhi al cielo, sorridendo allo stesso tempo. Se finalmente ce l'avevano fatta quei due, allora forse qualche vaga possibilità ce l'aveva anche lui.


Thad si avvicinò al bancone della caffetteria, ben deciso a prendere due caffè. Per lui ordinò il solito caffè lungo al ginseng, ma quando si trattò di prendere quello per Sebastian ebbe un attimo di esitazione perché non aveva la minima idea di cosa prendesse il suo compagno di stanza.
Diede una rapida letta al menù delle bevande, e alla fine decise di optare per il caffè corretto al corvoisieur. Aveva un nome piuttosto francese e impronunciabile, e pareva una cosa molto snob alla Sebastian. Doveva essere perfetto per lui.
Uscendo dalla caffetteria, luogo troppo deprimente per passare un sabato mattina anche per un asociale come Sebastian, c'era il parco della Dalton. Era enorme e molto bene curato, una dei pochi vantaggi di stare in una gabbia per figli di papà come la loro accademia. Al centro dello spazio verde c'era una statua di John Dalton, il celeberrimo chimico-fisico-metereologo-insegnante inglese che aveva scoperto il daltonismo e altre cose fondamentalmente inutili, con alcune panchine. Avrebbe scommesso un assolo -perché un altro spogliarello era eccessivo- che Sebastian fosse lì, ma non riusciva a vederlo da nessuna parte. Ad ogni buon conto, si sedette sulla panchina più asciutta, di spalle al vialetto di ingresso, con tanto di cipressi sul bordo della strada, per perdersi nei propri pensieri.

Dalla mente perversa e malvagia di Sebastian Smythe.
Sono sicuro che quello è Thad. Al mille per cento. Lo riconoscerei ovunque, anche di spalle. Poi é così basso che a malapena si vede la testa sopra la linea della panchina.
Devo assolutamente spaventarlo, è un'occasione più unica che rara. Ci vuole un piano segreto, ma penso che gli andrò dietro e urlerò BUH. Dovrebbe bastare, considerando il suo livello di virilità (anche se materialmente ho avuto più di qualche possibilità di valutarlo tra ieri sera e stanotte).
Mi avvicino di soppiatto e addosso all'orecchio BUH! Thad si gira di scatto, quasi versandosi uno dei due caffè addosso.
'Sebastian! Mi hai spaventato!'
MERAVIGLIOSO 'Era il mio piano malefico'
Sbuffa e si passa la mano dietro la nuca, assicurandosi che i caffè siano adeguatamente chiusi. Due caffè? Chi sta aspettando? CHICHICHICHICHICHICHICHICHI STA ASPETTANDO? 'Senti, vorrei continuare tanto a darti fastidio, ma sembra che tu stia aspettando qualcuno oppure che tu abbia disperato bisogno di caffeina, e in nessuno dei casi vorrei averti vicino, quindi penso che me ne andrò'
Piattola ride 'Sì, sto aspettando qualcuno'
'Avevo intuito' CHI CHI CHI CHI? 'In ogni caso mi dispiace per lui'
'Ti dispiacerai il doppio perché sto aspettando proprio te'
'E il caffè?'. Sicuro non stava aspettando me, sono la sua seconda scelta. Ne sono assolutamente certo.
'Sempre per te. Provavo ad essere gentile'
'Uhm' prendo il caffè in mano. Scotta e ha un buon odore di Parigi. È caffè al courvoisier, cazzo, non ci credo. 'Conosci la mia ordinazione di caffè?'
'In realtà l'ho preso perché il nome suonava molto aristocratico e adatto a te' ride 'ma penso di aver azzeccato in pieno'
'Decisamente'. Non dovrei sorridere così tanto; mi vengono le rughe d'espressione e sembro troppo felice.
'Sebastian, io volevo chiederti una cosa però'
Ecco l'inghippo sotto. Certo che voleva qualcosa, come potevo pensare che volesse solo essere gentile? 'Dimmi tutto, Harwood'
Sembra imbarazzato, e neanche poco. 'Questa mattina mi sono svegliato un po' sottosopra, per usare un eufemismo. Non ero propriamente dove mi sveglio di solito e non ero neppure vestito. Quindi, ecco...' si passa la mano sulle guance bordeaux 'non so se hai qualcosa a che fare con questa mia amnesia totale, diciamo'
Ok, Sebastian calmati. Cerca di non pensare a quanto sia adorabile così imbarazzato perché NON lo è, o almeno devo convincermene. 'Nah, non credo proprio'. Dal mio punto di vista è vero; non ho fatto nulla che lui stesso non volesse.
'Insisto, Sebastian. Non voglio rigirare il coltello nella piaga, ma dopo la mia fantastica performance da prostituta Nick e Jeff ti hanno visto che mi trascinavi via. E poi, puff, mi ritrovo mezzo nudo nel tuo letto. Perdonami, forse per te lo è, ma per me non è una cosa normale!'
Davvero lui pensa che noi abbiamo fatto sesso? Magari, oh. No che non l'abbiamo fatto. Mi sarei sentito in colpa ad usarlo mentre era ubriaco. Dopotutto una coscienza ce l'ho anche io, forse.
'Poi non ricordo assolutamente nulla! Sei certo di non aver corretto il punch con qualcosa di più pesante?'
'Che insinuazioni malefiche da parte tua, Thad! Tutto ma non la mia integrità'. Fare lo splendido è facile quando so tutta la situazione.
'Sebastian, porca puttana, sto impazzendo! Perché qui nessuno capisce? Voglio solo sapere cosa cazzo è successo ieri. Non chiedo tanto!'
'Non è successo nulla, stai tranquillo'
'No, e che palle, non ci sto tranquillo! Dimmi che ho fatto ieri, ora'
'Noi due' e ci indico, giusto per essere chiari, 'non abbiamo fatto sesso, se è di questo che ti preoccupi'
'Per fortuna' sospira.
'Comunque non ti pare un po' presuntuoso da parte tua credere che io voglia fare sesso con te? Magari non mi piaci…'
Gli cade la mascella per terra. Questa non se l'aspettava. 'Intendi dire che non ti piaccio in quel senso?'
'Assolutamente. Non avresti una possibilità neanche se fossimo gli ultimi uomini dopo l'apocalisse maya'
Sembra deluso, offeso e anche discretamente incazzato, ma la delusione posso benissimo essermela immaginata. 'Beh, neanche io, neanche a me piaci in QUEL SENSO. Anzi a me non piaci in nessun senso, ecco. Perché sei un coglione stronzo senza un minimo di senso del rispetto per gli altri, anzi, è già tanto se continuo a parlarti. Sai una cosa? Sei un cretino, non c'è bisogno di essere così cattivo con me, che ti ho fatto?! Beh, non voglio perdere il mio tempo qui a parlare con te. A dopo, forse'. Si gira e con uno scatto di reni degno di Beyoncé mi fa sentire uno schifo totale.
Seriamente, dopo questa cosa mi sento una merda. Perché continuo a comportarmi così? Cosa ne ricavo? Sto solo facendo allontanare tutti. Non posso perdere anche lui. È l'unica cosa che mi fa andare avanti.
'Thad...' lo prego.
'Cosa vuoi da me, Sebastian?' volta solo la testa, guardandomi a malapena, tanto ha lo sguardo basso.
'Io, nulla, solo dirti questo'.
Davvero lo sto facendo?


Sebastian Smythe esitò e si passò la mano dietro la nuca, mordendosi il labbro inferiore. Poi si girò e alzò lo sguardo per osservare Thad.
Avvicinò il viso con decisione, senza lasciare all'altro né il tempo né la libertà di spostarsi, e infine lo baciò.
All'inizio fu solo un lieve sfioramento di labbra, insufficiente per entrambi.
Sebastian posò la mano sinistra sul collo di Thad, accarezzandogli la mascella con il pollice, mentre approfondiva il bacio, socchiudendo le labbra e sorridendo leggermente per un breve secondo, per poi ricominciare a baciarlo con ancora il sorriso impresso negli occhi.
Quando le labbra di Sebastian incontrarono le sue per la prima volta (in realtà la seconda), Thad spalancò gli occhi dalla sorpresa, ma fu subito travolto da un'ondata di sensazioni contrastanti: desiderio, rabbia e frustrazione formavano dentro di lui un groviglio troppo complesso da snodare. Ma tutto questo poteva aspettare; almeno finché riusciva a sentire il respiro di Sebastian sul proprio viso non aveva bisogno di null'altro. Si staccò giusto per respirare e subito tornò a concentrarsi sulle labbra di Sebastian, mentre nel frattempo gli posava il braccio intorno alle spalle, attirandolo ulteriormente verso di sé.
Senza fiato dopo un tempo infinito che comunque era parso loro sempre troppo corto, Thad e Sebastian si staccarono. Il più basso alzò a fatica lo sguardo incollato al terreno, ancora stretto al francese come ad un'ancora di salvezza. A disagio spostò il braccio, posandolo sul grembo insieme all'altro. Finalmente riuscì a guardare negli occhi scintillanti di Sebastian, osando azzardare una timida domanda: 'e questo cosa vuol dire?'
'che ho ragione io, come al solito' sogghignò Sebastian incrociando le braccia e guardando da un'altra parte.
'In che senso?' Lo guardò con fare interrogativo l'altro ragazzo.
'Nel senso che sei gay fino al midollo E, in più, che ti piaccio' rise il francese un po' forzatamente.
'Ah'

Dalla mente perversa e malvagia di Sebastian Smythe
9.
Senza impegno è meglio

Forse, dopotutto, non potrebbe essere tanto male...

Angolo della sfaticata:

Soo, here we come.
Ammetto che questo capitolo è stato abbastanza un parto (?)
però accadono moooolte cosuccie, e, niente, volevo sapere cosa ne pensate :)


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qualche recensioncina?
:3


  
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