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Autore: cyrusfiancee    28/03/2013    39 recensioni
'Ti donerò la vita dovesse essere necessario' Meredith baciò la mano di Justin.
'Non te lo permetto' ormai le lacrime sfuggivano dagli occhi del ragazzo.
'Era una promessa; Ti proteggerò per sempre' e così Meredith entrò in sala operatoria, lasciando in quel freddo edificio da solo il suo unico vero amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                       Epilogo



                                                                                            A year later


“22 Settembre 2014.
Madison Square Garden.

E’ ormai passato un anno da quando Meredith è andata via, è ormai passato un anno da quando Scooter, il mio manager, mi ha contattato, adesso non sono più Justin Drew Bieber il canadese alla ricerca di se stesso, ma Justin Drew Bieber la popstar più amata del momento; ogni mio sogno si è realizzato, la mia storia non è più solo mia, ma di milioni di persone che grazie a me e alle mie canzoni riescono a sorridere, tuttavia c’è qualcosa che non sanno, non sanno che il mio cuore è di qualcun altro, non sanno che la notte sotto le coperte non ho quel sorriso che sfoggio durante tutte le lunghe giornate davanti le telecamere, non sanno quanto faccia male avere dentro di sé il cuore di una persona amata, che non riuscirai mai a sostituire.
Sono nel backstage del concerto più importante della mia carriera, stanotte svelerò al mondo il mio segreto, perché le mie beliebers sono tutto quello che adesso ho, voglio condividere con loro il mio amore per la bionda riccioluta che riempiva il mio cuore di gioia sorridendo.
So che lei è in cielo, che mi fa da angelo custode, mi accudisce come faceva un tempo, so che questa benedizione è merito suo, le devo tutto.

Il Madison Square Garden mi aspetta.

Arrivo Beliebers”


Justin poggiò il diario sulla scrivania, si guardò un’ultima volta nello specchio del camerino contorniato di luci, si sistemò la giacca laccata nera, e con il microfono in mano percorse i lunghi corridoi dell’arena, trovandosi davanti tutta la sua crew, che da un anno a quella parte non lo aveva mai lasciato.
Kenny, Scooter, Alfredo, Allison, Carin, Scrappy e Usher lo accolsero nel cerchio, e insieme intonarono la solita preghiera rivolta a Dio e Meredith, che come sempre li avrebbe aiutati, tutti gli sorrisero e gli diedero una pacca sulla spalla lasciandolo poi da solo dietro il gran pannello nero.
Le luci si fecero soffuse nell’arena, le urla si infittirono, Justin appoggiò la mano sul cuore per invocare Meredith, fin quando non sentì una musica soffusa, segno che doveva entrare, scosse le spalle e si addentrò dentro la grande nuvola di fumo, iniziando a cantare e ballare canzoni che lui stesso aveva composto, canzoni che tutte quelle ragazze conoscevano a memoria.

Il concerto era quasi giunto al termine, era ora di dire la verità, Dj Tay James spense la musica, Justin lasciò qualche minuto alle Beliebers per urlare, poi avvicinò il microfono alle labbra e fece un bel respiro.
“Tutti sanno la mia storia, – le Beliebers urlarono più forte – vi prego ragazze fate silenzio, non è facile per me, – un brusio di sottofondo segnò l’agitazione tra le ragazze – vengo da una piccola città del Canada, sono stato adottato, i miei genitori sono morti, ma c’è qualcosa che stasera, proprio stasera devo raccontarvi.. – Justin notò una ragazza in prima fila che lentamente si asciugava le lacrime, le ricordò così tanto la sua piccola Meredith e le parole ora erano bloccate in gola, una lacrima rigò anche il suo volto e le Beliebers iniziarono ad urlare più forte – Per favore ragazze, non fate caso a me, ascoltatemi.. Tempo fa, quasi due anni fa, conobbi una ragazza, urla strazianti si alzarono in coro – ssssh state tranquille, nella mia vita ci siete solo voi ormai, - Justin sorrise – questa ragazza scappava da un collegio dov’era stata rinchiusa tutta la vita, io non ero ancora nessuno, avevo solo un sogno, che è quello che adesso si è realizzato, ma Dio me la fece incontrare per strada, indossava una divisa, usciva dal bosco e sembrava un miracolo.. – Justin fece una pausa per asciugarsi le lacrime – Abbiamo iniziato un viaggio insieme, io alla ricerca del mio sogno e lei alla ricerca della verità, era così solare, era così piena di vita, voleva solo scoprire il mondo, non conosceva nulla, ed io mi innamorai di lei, - dei piccoli ‘awww’ si alzarono al cielo – ci aiutammo a vicenda, e questo amore era perfetto, in realtà era pieno di difficoltà ma lei lo rendeva perfetto con i suoi sorrisi spontanei, - un’altra lacrime solcava il viso del biondo – poi purtroppo, come tutte le favole, successe qualcosa, lei era nata per donare organi, e non aveva altra scelta, e credetemi abbiamo provato qualsiasi cosa ma era nata per quello ormai, e da una parte devo esserne grato, perché se c’è qualcosa che voi non sapete è che io avevo una grave malattia al cuore, – le Beliebers ormai non riuscivano a trattenere le urla smorzate dalle lacrime di dolore – il cuore che batte dentro di me non è mio, è suo, è morta salvando me e tutte le altre persone chiuse in quel collegio, era una donna speciale, mi amava e mi ha salvato, e ha salvato chissà quante vite, per favore vorrei che per un minuto dedicassimo tutte una canzone a lei, lo so che solitamente durante questa parte del concerto una di voi sale qui e realizza il suo sogno, solamente che vorrei che questa volta sia lei la mia ‘Ollg’, per voi va bene? urla di assenso riempirono l’arena facendo sorridere Justin, che diede il segnale a Dj Tay James e tutto ripartì – Prima di cominciare vorrei ringraziare voi, e spero con tutto il cuore che voi troviate un amore come quello che avevo trovato io, e non lasciatelo andare”.

Finito il concerto, Justin si fece una lunga doccia calda, sorridendo al cielo, perché finalmente il mondo poteva amare Meredith, e nella sua vita, come lei aveva desiderato, era riuscita a salvare milioni di persone.
Una passeggiata avrebbe ancora di più rallegrato l’animo di Justin, che si vestì di fretta e furia e sgattaiolò dal retro dell’arena cercando di destare meno sospetto possibile.
Si addentrò per le strade della affollata New York, il sole era ormai calato e le stelle splendevano nel cielo, Justin sapeva che tra quelle c’era Meredith che lo proteggeva dall’alto, poi qualcosa successe, mentre camminava tranquillo tra la folla vide una chioma bionda, e si sentì chiamare, chiamare da dentro, quella era Meredith, ma com’era possibile? Iniziò a correre tra la folla, fece cadere chissà quante donne, ma non importava, doveva trovare Meredith, poi la vide, girata di spalle, che rideva davanti a un carrello di fiori, la raggiunse, e ormai era a due passi da lei, le toccò la spalla e quando la bionda si girò Justin capì che non era affatto Meredith, ma comunque un angelo biondo, che gli mostrò un sorriso che solo Dio poteva donare.
“Hai bisogno di qualcosa?” chiese lei.
“No scusa, non volevo spaventarti” il biondo era paralizzato.
“Oh beh, allora ciao” lei lo salutò e si voltò di nuovo verso la donna che le stava impacchettando delle bellissime rose rosse.
Justin ci pensò su qualche minuto, e ricordò le parole di Meredith prima di morire ‘Un giorno mi vedrai tra la folla, correrai verso di me, ma non sarò io, anzi, io ti porterò da lei, e l’amerai’, il biondo dopo due anni non credeva più in quella storia, ma adesso tutto quello predetto dal suo angelo stava accadendo, e mai, mai avrebbe lasciato andare una ragazza che sorrideva in quel modo.
“Senti, scusa ancora, ma –Justin prese un respiro profondo – ti andrebbe di prendere un caffè?” il ragazzo abbassò lo sguardo, chiuse gli occhi e aspettò la risposta.
“Certo, il mio nome è Selene” la bionda sporse la mano per stringere quella del biondo.
“Piacere, io sono Justin” un enorme sorriso si aprì sul volto del ragazzo.







                                                                                   THE END.








 








 

Spazio Autrice

Sto per morire affogata tra le lacrime giuro ahaha, ok, devo calmarmi... per me non è facile, insomma ho amato con tutta me stessa scrivere questa storia, la amo davvero perché credo davvero sia diversa e ho amato il fatto che voi l'abbiate notato e ringrazio tutte quelle che ci sono sin dall'inizio con me.

Avevo promesso di aggiornare presto ma purtroppo voi capite che un epilogo deve essere perfetto e ho impiegato parecchio tempo a partorirlo ahaha.

Spero che tutte voi gradiate quanto successo e come è finita, so che vi aspettavate Meredith ma una storia prende vita quando può assomigliare alla vita reale, e poi alla fine è comunque andata bene dai!

Vi prego riempitemi di recensioni perché questo è l'epilogo e io voglio il vostro caloroso addio.


vi amo,
sbii

  
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