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Autore: slice    28/03/2013    4 recensioni
Parla della trama... Quale trama? No, qui più che una trama c'è un pezzo di, mh, di, be', qualcosa. Non mi state con il fiato sul collo, uffa! Questi sono gli auguri per Urd, in un ritardo che nemmeno Kakashi riuscirebbe ad accumulare. Essendo per lei non potevano che esserci un paio di elementi obbligatori. Ad esempio: Kakashi, Kakashi Hokage, Kakashi Hokage e Tenzo, Kakashi Hokage e Tenzo insieme. Avevo detto un esempio.
Tanti auguri a te e una scarpa a me che sono in ritardo di mesi, MESI - sì, ho urlato, ma ce l'avevo con i mesi u.ù - mesi in cui non è uscito niente di meglio di quest'epilogo. Il dopoguerra, il mio dopoguerra. Anzi, il dopoguerra di Urd, se non fosse impegnata a fare la Martin della situazione. XD
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sai, Sakura Haruno, Yamato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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L'epilogo giusto è quello fluff
di slice





Pein ha spazzato via il centro e ha ammassato metri di detriti a ridosso delle mura. Una volta finita la guerra gli shinobi sopravvissuti sono tornati a casa, gli abitanti gli hanno fatto trovare una Konoha pulita, priva di detriti ed edifici fatiscenti, e senza rendersene conto hanno ricostruito da soli ciò che Yamato non aveva potuto fare.
È stato facile girare per il villaggio senza tristezza, nonostante il disastro lasciato da Pein, quando accanto a lui c'era Naruto che strillava e Sakura con gli occhi verdi brillanti di determinazione, ma ora che cammina da solo Sai si sente peggio di quando era tutto distrutto. C'è qualcosa di preoccupante in quella brutta sensazione, perciò ha fatto quelle strade più volte nel tentativo di rimpiazzarla con una nuova e meno destabilizzante. Tuttavia il suo pensiero corre sempre a Naruto in un letto bianco della stanza bianca dell'ospedale bianco, con quella stupida macchina bianca che fa bip invece di dirgli che si sveglierà presto, poi si sposta su Sakura, con occhiaie profonde e capelli arruffati, che volteggia di qua e di là prima di addormentarsi sulla sedia bianca accanto a quel cazzo di bip.
Lui vorrebbe entrare, ma in quella stanza c'è già abbastanza bianco. Ha convinto Ino a confezionargli un mazzo di fiori multicolore, in compenso.
Kakashi è stato in una stanza bianca per tipo mezz'ora, poi s'è messo a urlare come non aveva mai fatto - mostrando a tutti per altro quanto lui sia uno psicolabile versatile - che non aveva motivo di stare in ospedale a consumare risorse e attenzioni, rubate a quelli come Tenzo. Comunque nessuno sapeva chi fosse 'sto Tenzo e, sebbene le persone nel corridoio si fossero sentite relativamente al sicuro, l'infermiera presente nella stanza, già intimidita quando Kakashi le aveva puntato bruscamente un dito contro, era svenuta dopo che le aveva urlato di andare da Yamato; ché Sharingan Kakashi poteva fare le scale da solo, grazie mille, prego e arrivederci.
Poi per un breve periodo non lo ha più incontrato. È riuscito a cogliere uno sprazzo di grigio qua e là, a volte dietro una porta con gente che bisbigliava e altre dietro un angolo con consiglieri che urlavano, ma non gli ha più parlato. Volevano che fosse Hokage e lui li ha minacciati giusto prima di accettare: le espressioni dei consiglieri non erano quelle di due persone che hanno raggiunto il loro obbiettivo. Sai è fiero di lui.
Il Capitano è ancora in coma in un letto bianco, con accanto una macchina bianca che fa bip, mentre Naruto si sveglia e, si sa, quando Naruto si sveglia lo fa per bene. Il bip è stato spento perché era diventato erratico, l'infermiera ha solo premuto un tastino rosso nell'angolo in basso a sinistra e Sai se lo è appuntato, pensando alla stanza di Yamato. Naruto si è alzato, ha mostrato le chiappe a tutti attraverso la cappa, ha chiesto il permesso a Sakura ed è uscito dall'ospedale. Sakura non voleva farlo uscire, ma avrebbe fatto di tutto per convincerlo a rivestirsi, quindi, con una mano davanti agli occhi, ha firmato.
Tutte le volte che Kakashi si trova in ospedale cammina più veloce se deve passare nel reparto in cui è tenuto Yamato. La stanza bianca con le maschere bianche a sorvegliare e la tunica bianca dell'Hokage che ci passa davanti, oh, andiamo, stiamo scherzando? Bip. Se non ci fossero sempre un sacco di ANBU nelle vicinanze, Sai prenderebbe il bip a pedate.
Kakashi rallenta solo quando vede le dita un po' più magre di Sakura cercare di ricombinare la maldestra coda tanto pratica. Allora si ferma, il suo occhio si assottigliava lentamente fino a chiudersi, sospira riportando l'attenzione davanti a sé e riprende a camminare. Ogni volta fa così, come se si fermasse per qualcosa e assottigliasse l'occhio in contemplazione di qualcos'altro che lo sconfigge e lo fa battere in ritirata. Sakura vive in ospedale, lui nella torre dell'Hokage, quando la vede vorrebbe salutarla, la stanchezza che legge nella kohai però gli fa rabbia e poi arriva, con un sospiro, la realizzazione che mandare a casa Sakura sarebbe come condannare la struttura ospedaliera ad un lento declino sulle sole spalle dell'altrettanto affannata Shizune. Kakashi corre tanto veloce che deve fermarsi a guardarla per ricordarsi del perché non le abbia ancora dato una consistente vacanza. Quindi se ne va prima di perdere la pazienza e chiudere l'ospedale, condannare Konoha e far morire tutti. O almeno così se l'è immaginata Sai, che ha passato decisamente troppo tempo con Omoi.
Un giorno di sole e pioggia Sai s'è stufato. Si annoia tantissimo e Kakashi Hokage è sorprendentemente più lento e frustrante di Kakashi sensei. Così ha preso due asciugamani dal carrello di un'infermiera e si è messo a correre nel corridoio con la pretesa di doverli consegnare urgentemente. Nel voltare l'angolo ha fatto la curva larga e ha speronato il Rokudaime distratto da una porta bianca, facendolo finire con una mano su quella maniglia. Si è beccato una patta da un ANBU e un gesto vago della mano dal capo villaggio, che ha subito accettato le sue scuse, ma almeno la porta della stanza si è aperta e l'occhio visibile di Kakashi si è allargato spaziando all'interno. Lui poi se ne è andato e il suo sorriso è venuto su senza riuscire a impedirlo.
Nei giorni seguenti ha flirtato con un'infermiera e prima di dire che non c'entra con la storia va fatto presente che Sakura si è trovata tre pazienti riassegnati e del lavoro cartaceo miracolosamente portato a termine, ordinato per data termine e impilato sulla sua scrivania.
Kakashi ha trovato Sakura seduta su una sedia della saletta del terzo piano. L'ha guardata, ha assottigliato lo sguardo, ha sospirato e poi è andato a sedersi accanto a lei. L'ANBU che parlava, aggiornandolo sul perimetro mentre lui faceva il suo consueto giro nell'ospedale, si è interrotto nel mezzo alla frase. Aquila ha guardato Pecora, Pecora ha guardato Cane e Cane si è grattato una spalla prima di alzarle entrambe. Kakashi e Sakura si son rivolti un sorriso e son rimasti in silenzio, Sai si è seduto con loro e s'è beccato un sorriso pure lui. Cane ha guardato Pecora, Pecora ha guardato Aquila e Aquila s'è arruffato, irritato dal comportamento di Pecora. Pecora l'ha mandato a fanculo.

Yamato si è finalmente svegliato e il Rokudaime è passato casualmente di lì, ha buttato un occhio nella stanza con la porta socchiusa, ha sorpassato la porta, s'è voltato, è tornato indietro, s'è fermato, ha fissato la porta e poi è stato aggiornato da Aquila, Iruka gli ha fatto approvare dei lavori, Shizune voleva un paio di firme, il Capitano della sezione della Radice voleva discutere dei suoi uomini fermi da mesi e a lui scappava da pisciare come non mai. Alla fine se n'è andato, borbottando. Sai sospira tutt'ora, se ci pensa.
Il bip non c'è più, ma la porta rimane chiusa e sembra che Kakashi non sappia aprirla proprio come i suoi cani. Sai inclina la testa e si chiede se può aprirgliela lui, così poi se la spinge con il muso.
Sakura si siede nell'incrocio tra i due corridoi dov'è seduto Sai, lui fissa davanti a sé e lei rimane in silenzio fissando a sua volta qualcosa in fondo al corridoio. Il pavimento è diviso da strisce colorate che guidano a seconda dell'emergenza e in fondo c'è il muro bianco, un pezzo della porta della stanza del Capitano fa capolino su un lato. Niente su cui fissarsi, niente da dipingere. Sakura sta per voltarsi verso di lui e raccontargli qualcosa a caso, giusto per renderlo partecipe, quando dei passi tengono la sua attenzione sulla fine del corridoio.
Sakura sbatte le palpebre e apre leggermente la bocca. Kakashi rallenta quasi fino a fermarsi e volta la testa in direzione della stanza del Capitano più volte, distratto tanto che l'ANBU smette di parlare per un attimo.
Aquila ha imparato a fare una pausa quando passa di lì, si volta sempre verso Pecora che non sa mai un cazzo e lo fa imbestialire, arruffa le piume e sbuffa verso Cane. Lui alza le spalle e gli fa un cenno quando pensa che l'Hokage sia nuovamente disponibile.
Sai, bipolare come una batteria, si volta verso di lei e sorride, appena il gruppetto è lontano. Sakura si alza senza dire niente, per andare a cercare Naruto.
Naruto ovviamente non sa cosa abbia Kakashi, lui conosce tutti i tipi di ramen, però. C'è qualcos'altro da sapere? Poi c'è un flash di occhi azzurri larghi e si volta verso Sai con la brillante idea di guardare sui suoi libri. Per fortuna Sai non ha tatto, così va direttamente alla fonte. Quando ha finito, lui sorride e Yamato è tutto rosso; è pure tornato uno strano bip, da qualche parte in quella stanza.

La loro prima missione è dentro la nazione del Fuoco, ad un paio d'ore da Konoha, ma nessuno di loro è preoccupato. Sono anche un po' eccitati, perché torna tutto a posto, con il tempo, devono solo aspettare e loro sono allievi di Kakashi Ritardo Hatake. Ce la faranno.
Ce la farebbero meglio se il Rokudaime non li chiamasse per spiegare i dettagli della missione e poi gli facesse trovare l'ufficio deserto. Iruka allarga le braccia, sbuffa e scende le scale. Lo cercano nella sala del consiglio, nell'archivio, nel dipartimento di Interrogazione e Tortura, a casa sua, alla lapide dei caduti, al campo sette, nell'ufficio di Sakura. Iruka sospira, dove diavolo hanno messo il suo Rokudaime? Ebisu ha una sincope e Gai piange, i Consiglieri riderebbero se non fossero stati esiliati e Tsunade ride per loro perché lei sa. Shikamaru sbuffa perché lui sa sempre, questa sarebbe stata un'infelice eccezione, e Sai si dà una manata in faccia, giacché sapeva anche lui.
Kakashi è nella stanza del Capitano. Sakura sembra uno dei suoi cani, ringhia e non lascia passare nessuno e Iruka le ha promesso di tutto, dalla vacanza all'aumento, ma lei non si muove. In un attimo di silenzio odono la voce di Kakashi e l'espressione di Sakura si addolcisce nel sentire la risata roca del Capitano.
“Servirà una stanza insonorizzata,” commenta Sai, a voce alta, attirando l'attenzione di tutti. Rimane un attimo pensieroso e poi alza un dito. “Anche dei preservativi!”
Naruto chiede spiegazioni, Iruka è tutto rosso e Sakura perde sangue dal naso, ma gli ANBU si guardano, sospettosi. Cane guarda Aquila, Aquila guarda Cane e tutti e due si voltano verso Pecora, Pecora incrocia le braccia al petto senza cagarli. Il gioco è bello quando dura poco.

Quando sente bussare alla porta, Sai va ad aprire senza un filo di preoccupazione, anche se a qualcuno che non riceve mai visite dovrebbero sorgere un paio di domande. È l'ora di cena e lui stava giusto pensando a cosa prepararsi, ora tutte le opzioni si perdono nelle chiacchiere che sente oltre il legno.
“Non c'entra niente, vuoi vedere che se faccio un mini rasengan fa più danni dell'Oodama? Ciao Sai! Sei tu che sei sempre troppo preso dallo sgretolare cose con il chidori!”
Naruto parla e cammina, entra nel suo appartamento e lo saluta quand'è già al centro del salotto. Kakashi gli sorride e poi risponde a Naruto che lui può fare tutti i mini rasengan che vuole, ma se non ha il tempo di mirare a un organo vitale non farà mai abbastanza danno da fermare l'avanzata del nemico. Yamato si scusa, sorride e gli chiede dove sia la cucina. Sakura gli accarezza una guancia e gli chiede se gli piacciano di più gli yakitori o la tempura.
Sai osserva Naruto e Kakashi, poi le bottiglie di sake che hanno in mano, una ciascuno, quindi risponde yakitori al Capitano e “di là” a Sakura, prima di chiudere la porta, confuso.
“Oh, ma perché dovrei volere che si fermi sul posto?”
“Stavamo parlando di questo, di un intervento dell'ultimo momento... Non stavamo parlando di questo?”
Kakashi si è voltato a chiedere a Yamato e lui alza la testa dai contenitori delle cibarie, annuendo. Sakura passa i bicchieri a Naruto e Naruto li passa a Kakashi beccandosi una patta dalla compagna di squadra.
“Suppongo che sia lo stesso, allora, va bene anche un cazzotto...” allarga le braccia, preso dall'argomento.
“Ma smettila, non è vero niente! E prendi le bacchette,” dice Kakashi sama, facendo contemporaneamente un cenno a Pecora, sull'albero di fronte alla casa, di levarsi dalle palle.
“Un pugno non basta almeno che tu non sia me!”
“Sakura ha ragione: è sempre un bene essere preparati fisicamente, ma almeno che tu non abbia consumato troppo chakra, è meglio usare una tecnica che impedisca l'avanzamento del nemico. Nove volte su dieci salvi la vita a qualcuno, così.” spiega Tenzo, finendo d'apparecchiare.
“E cosa succede all'altro caso?”
“Muore perché hai dovuto fare un carinissimo mini rasengan!” ride Sakura, sedendosi.
Naruto sbuffa, poggia le ultime bacchette sull'altro lato del tavolo e il fatto che sia vuoto gli ricorda del padrone di casa.
Sai è rimasto in piedi a fissare il cibo, sulla soglia della cucina. Sakura sta ridendo di Kakashi che non riesce ad andare in bagno senza un ANBU attaccato a un arto, Yamato risponde che lo seguono anche quando... Ma non lo sapranno mai perché poi balbetta e inizia un discorso frammentario sulla stanza delle missioni che non è più la stessa senza Iruka a sgridare e correggere l'ortografia a uomini come Ibiki. E Sai rimane lì, in piedi.
Naruto lo osserva fin quando il compagno non si accorge di essere fissato, poi gli sorride, lentamente, lasciando che l'espressione prenda la forma di quello che prova, e pian piano Sai lo imita.
“Ahia!” smozzica Yamato, prendendo a massaggiarsi la caviglia, sotto al tavolo.
“Oh, scusa!” trilla l'Hokage, “pensavo fossi ancora in coma.”
Sakura sbuffa, una risata mal trattenuta e mal camuffata, Naruto non ci prova nemmeno e ride. Il Capitano lo guarda male, prima di tirargli una polpetta di polpo che Kakashi prende al volo con le bacchette.
Sai si siede e iniziano a mangiare, cercando di non fissare Kakashi quando si tira giù la maschera come se lo avesse sempre fatto.





Owari











Sono poche parole. È veloce e spero scorra... Spero un sacco di cose, tra cui che abbia senso e sia divertente, ma più di tutte spero ti faccia piacere anche se siamo oramai a Pasqua. A Pasqua! *striscia* Non era mia intenzione accumulare questo ritardo, ma a giudicare dalle long sono capace di peggio quindi, mh, me ne sto. Non tento nemmeno di giustificarmi perché se avessi avuto in mente qualcosa di meglio probabilmente mi sarei convinta a postare qualche mese fa, invece sono in ritardo e ho solo questo. *striscia nel fango* Indi per cui... (non ti fa ridere “indi per cui”? XD) Dicevo, u.ù indi per cui (XD) ti faccio tanti auguri di compleanno e, a questo punto, anche di Pasqua! Che devo fare? Eh! ù.ù
Tanti tanti auguri, Nali! Sicuramente più delle parole su questa pagina!
(Consideriamo che questo famigerato compleanno si è tenuto il ventisette di gennaio, eh. *striscia sotto le cose striscianti nel fango*)

Veniamo ai lati positivi, perché ce ne sono: Kakashi è Hokage. Potrei fermarmi qui, volendo, e avrei già vinto, ma: Sasuke non sembra esistere, i Consiglieri sono stati esiliati, Naruto e Sakura vanno d'accordo e Kakashi e Tenzo scopano come ricci. Quindi, basically, c'è tutto! Ho finito Vostro Onore. ^^





I personaggi e i luoghi non mi appartengono e non c'è lucro.



  
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