Fanfic su artisti musicali > Taylor Swift
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Autore: taylomez    30/03/2013    21 recensioni
E quando mi sono innamorata profondamente, tu hai fatto un passo indietro.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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"Taylor" Chi era che mi chiamava? "Taylor, togli gli auricolari e ascoltami" "TAYLOR!"
"Cosa vuoi?"
di colpo levai gli auricolari, e velocemente mi voltai verso la mia migliore amica Blair: alta, bionda e con qualche curva di troppo.
"Ci dobbiamo fermare per fare rifornimento. Siamo a secco!" disse poco prima di cambiare marcia, e controllare nello specchietto retrovisore le macchine che ci precedevano.
"Si, fai come vuoi" e la note di Cry Me A River rincominciarono a vibrare nelle mie orecchie.

"Taylor scendi!" e riecco la voce stridula di Blair.
Rimisi l'Ipod nella mia borsa a tracolla, e scesi dall'autovettura.
"Eccoti finalmente. Da quando siamo partiti non hai fatto altro che ascoltare musica. Non ti stancherai mai, vero?" disse Joy, la sorellina minore di Blair, poco prima di venire strattonata da sua sorella.
"Lasciala in pace. I suoi hobby non ti devono riguardare!" si lamentò Blair inserendo la pompa della benzina all'interno della macchina.
"Grazie Blair" e con quell'affermazione decisi di andare a farmi un giro. A volte il comportamento di Joy e di Blair mi irritava parecchio. Erano troppo simili per essere sorelle!

Ritornai dalla mia passeggiata, e vidi le ragazze litigare. Mi avvicinai:
"Smettila Blair, lo sai benissimo che sei stata tu!" rispose la piccolina prima di venire afferrata dalla forte mano della seconda.
"No, io ho ritirato tutto. Quella che ha dimenticato il portafoglio sul letto dell'albergo, sei tu" dopo quest'affermazione, mi buttai in mezzo a quelle due. Non volevo che scoppiasse una rissa.
"Cosa succede?" mi lamentai io
"E' tutta colpa di Joy. Ha dimenticato il portafoglio in California!" urlò Blair, Stava per avere una crisi di nervi, ne ero sicura!
"Stai calma. Siediti, e non ci pensare. Pagherò io!" finii di parlare, e controllai nella mia enorme borsa, ma nessuna traccia del portafoglio... "Merda! Mi hanno rubato il portafoglio" imprecai di rimando.
"No! E ora come usciamo da qui? Ci toccherà lavare i piatti..."
"Oppure, basterebbe, chiedere in prestito del denaro."
Una voce maschile attirò la nostra attenzione. Insieme ci voltammo, e un bellissimo ragazzo sui 25 anni si presentò dinanzi a noi.
"No, non sarebbe educato" risposi io, ma immediatamente venni interrotta da quella bisbetica della mia migliore amica, che mi strattonò indietro.
"40 dollari in contante. Grazie" disse lei con un sorrisino stampato in faccia
"Ma sei imp..." iniziai io, la voce del ragazzo mi interruppe: "Tranquilla, 40 dollari non sono niente"  e dalla tasca tirò fuori le banconote. Me li porse.
"Grazie mille, ma cosa possiamo fare per te?" chiesi io con un tono sbalordito. In fondo, situazioni di questo genere non capitavano tutti i giorni...
"Mi basterebbe uscire con te..." indugiò un attimo, ma poi continuò "Come ti chiami?"
"Lei è Taylor" Risposero in coro Joy e Blair con uno sguardo stupito, manco avessero visto Justin Bieber... 
"Oh... Piacere Taylor. Mi piace molto il tuo nome" mi prese la mano e me la sfiorò con le sue labbra carnose
"Anche a noi p..." "SMETTETELA!" mi voltai e le zittì immediatamente. Mi girai verso il meraviglioso ragazzo che mi sovrastava, e decisi di parlare:
"T-tu invece come ti chiami?"
"Luke. Luke Williams, piacere"
disse guardandomi dritta negli occhi; poco dopo continuò: "Cara Taylor, le andrebbe di uscire con me domani?" Quella sua domanda mi lasciò un po'

perplessa: non ero mai uscita con nessun ragazzo, e la cosa mi spaventava parecchio.
"Emh..." mi voltai verso le mie amiche, che mi fecero segno di si.
Avevo capito, dovevo accettare. Infondo, cosa avevo da perdere?
"Va bene. Quando?"  la risposta non tardò ad arrivare: "Martedì alle 22. Ci incontriamo qui, e ti porto in un ristorante carino. Ci stai?" domandò lui con un leggero luccichio negli occhi.
"Va bene... Vuoi il mio numero, in caso non dovessi venire?"
"Non c'è ne sarà bisogno. So che verrai"
mi fece l'occhiolino, e lentamente si voltò, dirigendosi verso la sua macchina bianca.


"Wow... H-hai conosciuto un ragazzo. Chi l'avrebbe mai detto" disse mia sorella, appena fui tornata a casa.
"Ma smettila Marie; non devi scherzarci sopra. E' una cosa importante!" dissi io, mentr svuotavo le due enormi valigie che si trovavano sopra il mio letto.
"Ok, ma ora raccontami com'era la California. Voglio sapere tutto!"
"Beh... E' molto grande"  risposi a mia sorella, nel mentre tirai fuori l'Ipod dalla valigia
"Fammi indovinare... Hai ascoltato musica tutto il tempo!? Quando la smetterai di fantasticare, e pensare alla vita reale?" Disse lei alzandosi, e venendomi a strappare l'Ipod dalle mani.
"Mai. Sai benissimo quanto sia importante per me! Vivo solo di questo!" ero sul punto di piangere.
"Va bene, non scaldarti troppo. Approposito, quanti soldi avete speso?"
"Soldi? Emh..."
non riuscii a terminare la frase, perchè Marie mi interruppe: "Cosa è successo?"
"N-niente. N-non è successo niente"
"Taylor Alison Swift, non mentire a tua sorella. Quanto cazzo hai speso?"
disse lei sul punto di strangolarmi
"Non lo so"
"Come cazzo fai a non saperlo? Taylor, ti ho dato 500 dollari. Dove sono ora?"
domandò lei
"H-ho perso il portafoglio" sibilai queste parole così piano, che mi stupii quando rispose. Aveva sempre avuto un udito molto più sviluppato del mio!
"COSA?" urlò lei
"Perdonami, i-io..."
"Perdonami? PERDONAMI? Oddio, vai in camera tua, non ti voglio vedere!"
"Emh... Questa è camera mia!"
risposi con fare così ovvio, che probabilmente, fu questa la causa per cui Marie uscì furiosa da dalla stanza.


MARTEDI' ORE 21:
Dopo averne discusso con mia sorella per giorni e giorni, finalmente si era decisa a mandarmi a quell'appuntamento.

Ero quasi pronta. Ormai mi mancava solo più il vestito che avevo portato in lavanderia la settimana scorsa.

La porta d'ingresso si spalancò, lasciando intravedere mia sorella, che si era offerta di andare a ritirare il vestito.
"Il vestito non era ancora pronto" disse lei con un velo di tristezza negli occhi
"oddio no, come faccio ora?"
"Vieni, ti mostro qualcosa di mio"
e dopo quest'affermazione, mi strattonò di sopra.

Erano passati diversi minuti, ma finalmente ero pronta. Avevo scelto un abito stretto e lungo sui fianchi, ma che lasciava intravedere le mie lunghissime gambe.
"Grazie Marie. Sei la mia Fata Madrina" la andai ad abbracciare, e insieme ci avviammo verso la staazione di servizio.

Arrivai all'appuntamento un po' in ritardo, dato che Luke era già arrivato. Salutai mia sorella, e mi diressi verso la sua auto. Ci abbracciammo, e insieme entrammo in macchina.

Il viaggio fu molto corto e silenzioso; entrambi eravamo in evidente imbarazzo.
Arrivammo. Scesi dalla macchina, e ci dirigemmo all'interno del ristorante. Ci accomodammo, e in poco tempo ordinammo i pasti.
Luke fu il primo a parlare: "Stasera sei davvero elegante" disse lui
"Oh grazie, ma questo vestito è di mia sorella."
"Allora fai i complimenti a tua sorella".
E da lì la nostra conversazione si fermò. La situazione era piuttosto imbarazzante.

Mangiammo in silenzio, e tranquillamente decidemmo di fare una passeggiata. Questa volta fui io la prima a parlare: "Grazie ancora per la bella serata. Mi sono divertita" mentii. Era ovvio che il divertimento era stato l'ultimo dei miei pensieri.
"Mi fa piacere, ma sono sicuro che tu non ti sia divertita affatto. Mi daresti un'altra possibilità?"
"Beh... Potremmo sentirci per cellulare"
risposi ovvia.
"Va bene, dammi il tuo numero" ci scambiammo i numeri e, insieme, continuammo a passeggiare

Ormai si erano fatte le 23, e io domandai a Luke di riportarmi a casa. Lui accettò la mia proposta, e ci dirigemmo verso la sua auto.

Arrivati dinanzi casa mia, Luke mi ordinò di non scendere, e così feci. In poco tempo, mi venne ad aprire alla porta. Scesi velocemente, e mi diressi verso la porta di casa, ma la voce di Luke mi fece fermare: "Taylor aspetta!" i miei passi si arrestarono.
"Volevo salutarti" mi voltai, e due enormi occhi celesti mi fissarono. Poco per volta si facevano sempre più vicini, ma la mia mano lo spinse via. Non avrei mai baciato un ragazzo al primo appuntamento. MAI!
"Senti Luke... se le tue intenzioni erano quelle di portarmi a letto, hai sbagliato pers..." non mi fece finire di parlare, perchè la sua risata bloccò le mie parole.
Poco dopo aver smesso di ridere, incominciò a parlare: "Tranquilla, io non sono quel tipo di ragazzo".
A quel punto, non seppi cosa rispondere. Mi aveva completamente sconvolta. Per fortuna fu lui a interrompere questo mio lieve imbarazzo, si avvicinò a me, e mi abbracciò. Pochi istanti dopo si allontanò, e dirigendosi verso la sua macchina, mi disse: " Grazie di tutto Taylor, ci sentiamo domani". E la macchina sfrecciò via da me, via da quella strada.


I giorni passarono, e Luke si dimostrava sempre più disponibile nei miei confronti. Ogni volta che lo vedevo e/o sentivo, il mio cuore prendeva un ritmo indefinito. Era sicuro... Mi ero innamorata di Luke, anche se lui non lo sapeva.
Eravamo usciti insieme diverse volte, e mai una volta aveva tentato di baciarmi. Forse si era reso conto di come ero fatta, forse...


La sera non tardò ad arrivare, e un messaggio da parte di Luke mi fece illuminare gli occhi. Lo aprii:

                             "Ti passo a prendere tra 10 minuti. Vieni a mangiare da me!"

Decisi di non rispondere. In questi giorni avevo capito che se Luke diceva una cosa, quella era, e non c'era modo per fargli cambiare idea.
Il campanello suonò. Era arrivato!
Mi misi un paio di scarpe, e scesi di sotto. Uscii di casa, ed eccolo lì. Sempre perfetto, come sempre!
"Hei! Sei pronta?" domandò lui, poco prima di stringermi in un caloroso abbraccio.
"Certo. Non vedo l'ora di vedere casa tua!" salii in macchina, e poco dopo Luke la mise in moto.

 
"Ah, e così sei divorziato?" domandai io, mentre un pezzo di pasta al ragù mi finii di traverso
"Si. Quel matrimonio non poteva funzionare. Eravamo troppo diversi!" rispose lui
"Ma cosa è successo? Insomma, vi amavate?" domandai io, dopo essermi ripresa
"Si, mi amava..." lo interruppi: "COSA? Tu non la amavi?" ero sotto shock. Mi stavo frequentando con un uomo divorziato, e per giunta senza cuore.
"No, anche io la amavo..." lo interruppi di nuovo: "Ma poi cosa è succeso?"
"Se mi lasci terminare!"
"Scusa!" risposi con una leggero broncio stampato in faccia.
"Tranquilla... si, ci siamo lasciati, ma per colpa mia. Ero ubriaco, e una sera, mi..."

fece una breve pausa, ma poi continuò: "mi sono fatto sua sorella"
"S-sei andato a-a l-letto con la sorella di tua moglie?"
ero completamente sbalordita.
"Si, ma come ho già detto ero ubriaco"
"Ok... Mi faresti vedere una foto di tua mogl... ex moglie?"
mi corressi velocemente. Volevo cambiare argomento, il suo passato mi inquietava parecchio. Insomma, se si amavano, perchè non sono tornati insieme? Infondo lui era ubriaco; un errore lo si perdona a tutti... I miei pensieri vennero interrotti dai pesanti passi di Luke farsi sempre più vicini.
"Vieni di sopra. Ti devo far vedere una cosa!". Mi alzai, e cautamente mi diressi di sopra.
Entrai nella stanza che mi aveva indicato Luke, e subito notai una miriade di quadri e foto fare da sfondo alla stanza. Luke ne prese una, e me la mostrò: in questa foto vi era il viso di una giovane donna molto bella, con capelli color grano e due occhi color cenere. E' bellissima!
"E' davvero bella. Come si chiama?" domandai io
"Cathleen. Cathleen Bilder" rispose Luke, poco prima di strapparmi la foto dalle mani.
"E' davvero bella. Avevate dei figli?"
"Tu fai troppe domande" e dopo quell'affermazione mi si avvicinò bruscamente. Mi prese il viso tra le mani, e inserì la sua viscida lingua all'interno della mia bocca. I tentatini di liberarmi furono inutili, dato che lui era di molto più forte di me.
Mi prese in braccio, e mi posò sul letto. Mi sfilò i pantaloni, e si gettò sopra di me.
L'unica via di fuga era tirargli un calcio. Cercai di liberare le mie gambe, e prendendo forza gli tirai un calcio. Luke si accasciò a terra.
Rimisi i pantaloni, e velocemente scesi di sotto. Presi la borsa, e uscii di casa. Iniziai a correre via da quella casa, via da Luke, via da tutto.

Dopo dieci minuti di corsa, finalmente arrivai davanti casa mia.
Aprii la porta, e mi trovai Marie davanti. Mi gettai tra le sue braccia, e incomincia a raccontarle tutto.


I giorni passavano sempre più velocemente, e il mio cellulare non smetteva mai di suonare. Era diventata un'ossessione!
Certo, Luke mi mancava tantissimo, ma quello che aveva fatto mi aveva sconvolto l'esistenza. Non ero mai stata con un ragazzo, e ritrovarmi le sue labbra addosso era stato... strano.

Mia sorella continuava ripetermi: "Cosa ti avevo detto? Quello non è un tipo affidabile", come se ripetendomelo ogni fottuto minuto, mi avrebbe fatta sentire meglio.
La mia amica Blair non voleva più farsi sentire, si sentiva troppo in colpa per avervi 'costretta' a uscire con lui; ma la colpa non era sua, ma soltanto MIA!

Il cellulare iniziava a farsi sempre più fastidioso, allora presi una decisione: rispondere, e mandare a 'fanculo Luke.
Presi l'aggeggio in mano, e accettai la chiamata: "Cazzo vuoi?" risposi io con un tono da finta dura
"Scusami Taylor, ero ubraco e..." non lo feci finire, decisi di troncare il nostro rapporto

lì. Ormai era tutto troppo difficile: "Basta! Sai cosa me ne faccio delle tue scuse? Se non ti avessi colpito, probabilmente ora non sarei più vergine. Te ne rendi conto? Sono stufa, continui sempre a chiedermi scusa, ma infondo sò che di me non te n'è mai fregato un emerito cazzo! Finiamola qua! Non voglio più rivedere la tua faccia da culo. Addio!" non gli diedi il tempo di rispndere, perchè riattaccai il cellulare prima di una sua risposta.
Frustrata e delusa, decisi di parlarne con Marie. Scesi di sotto e la salutai,
"Hei Taylor. Sei ancora triste?" domandò lei con un velo di tristessa nel volto
"No. Ho fatto come mi hai detto tu. Ho troncato i rapporti con Luke, e ora mi sento meglio!" risposi fiera di me stessa
"Brava sorellina. Che ne dici di andare a una festa stasera? In discoteca danno un mega party, e tutti sono invitati. Mi accompagni Taylor?" chiese con un velo di speranza nella voce.
"ok, va bene!"
"Allora vatti a preparare"
dopo le sue parole, corsi a prepararmi. Dovevo distrarmi!


Erano più di 3 ore che ballavamo tutti appiccicati. L'aria iniziava a farsi pesante e la bocca sempre più asciutta, allora decisi di andare a bere qualcosa. Mi diressi verso il bancone, e ordinai una vodka alla fragola. L'ordine non tardò ad arrivare...
Mi accomodai su una poltroncina, e tentai di bere quel liquido rosato, ma la mia attenzione venne rubata da una coppia che si strofinava sopra ad un tavolino. Subito non ci feci molto caso, ma quando notai il viso del ragazzo, la vodka mi ancdò di traverso. Quel viso l'avrei riconosciuto tra mille, era lui: Luke. Il ragazzo che mi aaveva fatto innamorare di se in pochissimi giorni.
Decisi di avvicinarmi di più alla coppia, e appena arrivai a quattro metri da loro, notai che la ragazza che si stava trascinando su Luke, era Cathleen.
Il mio cuore perse un battito. Mi aveva detto che si erano lasciati, ma se invece fosse uscito con me solo per far ingelosire la sua 'ex'?
La mia testa era piena di pensieri, troppi pensieri. A quel punto presi la decisione più ovvia: scappare, scappare da quel posto. E così feci, non avvertii neanche mia sorella.
Corsi via da quel posto; me ne tornai a casa. L'unico posto in cui sarei dovuta rimanere, al posto di farmi rovinare la vita da quello stronzo. Io lo amavo, e forse continuo ad amarlo tutt'ora, nonostante tutto.

Mi aveva solo usata, ma io infondo ho sempre saputo che lui sarebbe stato solo un errore...











SPAZIO AUTRICE: I Knew You Were Trouble ∞


Allora, Buongiorno ragazze. Oggi ho deciso di scrivere la mia prima OS (quindi siate clementi con me), e ho scelto di dedicarla a quella ragazza che mi fa sognare con la sua voce. (No! non sono una swiftie, ma una semplice fan, e dedicarle una OS è il minimo che io possa fare per ringraziarla).

Da come avrete sicuratemte capito: questa OS è totalmente basata sul testo (e sul video) del suo singolo I Knew You Were Trouble. Ho deciso di basarmi su quella canzone, perchè è davvero straordinaria.

Ditemi il vostro parere, ci tengo davvero moltissimo. Grazie swifties :)

   
 
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