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Autore: BarelyLegal    31/03/2013    3 recensioni
Riempì i polmoni d’aria e li svuotò, lasciando nuovamente che lo sguardo si perdesse fuori dalla finestra della camera del suo migliore amico.
«Tu perché credi che Dio esista, Josh?»
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hayley Williams, Josh Farro, Taylor York
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Secondo te che cos’è?» Josh sollevò piano lo sguardo dalla sua chitarra per poter vedere la figura poco distante da lui, che in quel momento sembrava risucchiata nei sui pensieri, lo sguardo perso verso la finestra accanto a lei.
«Io...» si morse l’interno della guancia, cercando di trovare una risposta plausibile, punzecchiando appena le corde della chitarra con le dita
«Non ne ho idea, Hayles» finalmente lei voltò lo sguardo verso di lui, ma tutto ciò che si rispecchiava sul suo volto sembrava essere delusione, delusione per una risposta non ricevuta.
Riempì i polmoni d’aria e li svuotò, lasciando nuovamente che lo sguardo si perdesse fuori dalla finestra della camera del suo migliore amico.
«Tu perché credi che Dio esista, Josh?» le uscì dalle labbra quasi automaticamente, non aveva nemmeno pensato se fosse giusto o meno chiederglielo, dal momento che avevano punti di vista diversi sul piano della fede, anche perché erano entrambi cresciuti in ambiti familiari diversi, e con insegnamenti diversi.
Il ragazzo rimase abbastanza spiazzato da una domanda del genere, non parlavano mai più del dovuto del loro credo.
Josh sapeva che Hayley tendeva ad esserne scettica, ma per il bene della loro amicizia cercava di farla ricredere in tutti i modi, ma fino a quel momento lei non si era mai sporta con una domanda così intima.
Ma doveva ammetterlo, nemmeno lui se l’era mai posta.
Pensò alla risposta, ma non ne trovava una, e si stava sentendo davvero in difficoltà.
Non poteva davvero credere in Dio solo perché era nato in una famiglia cristiana, doveva esserci un motivo dietro, anche se tutto era sempre stato così.
«Che domanda è?» si sentì sollevato, forse perché pensò di essersi salvato dal dover dare una risposta che in tutta onestà non aveva.
Lei voltò nuovamente il volto verso di lui, ancora seduto sulla moquette della sua camera con quella vecchia chitarra acustica fra le mani.
Si sentì abbastanza ferita, ma doveva ammettere che forse si era sporta troppo oltre. Si morse nervosamente il labbro, ormai aveva aperto il discorso, e lei pretendeva una risposta.
«Una domanda come le altre, Josh. In base a cosa dici che Dio esiste?» questa volta la nanetta rossa gli stava dando filo da torcere, doveva ammetterlo, e ora che i suoi occhi verde smeraldo erano incollati verso di lui si sentiva messo ancora più in soggezione.
Istintivamente si morse il labbro, come ogni volta quando era agitato o nervoso.
«Non lo so, va bene? Ora non ne ho idea, so che esiste, e dovresti saperlo anche tu» le sue parole uscirono più aspre di quanto volesse far apparire, ma ormai era fatto.
Riabbassò lo sguardo alla chitarra, visibilmente infastidito, e li tenne abbassati almeno fin quando non la sentì parlare
«Sai, io ci credo... un po’» Josh alzò lo sguardo visibilmente perplesso, mentre lei continuava a guardare fuori da quella finestra, come se fuori ci fosse chissà cosa di così interessante da riuscire a catturare la sua attenzione ogni volta, il sole le batteva leggero sui suoi capelli rosso fuoco, facendo notare a Josh quanto la sua migliore amica fosse carina, ma lo scacciò subito dalla mente.
La vide sorridere fra sé e sé «Sai... io penso che Dio non sia altro che la speranza. Lui è in tutto, in un sorriso, in una lacrima, nel nuovo giorno, in quello che finisce... ed è anche quel barlume di speranza,  è solo una scintilla, ma è abbastanza per farti andare avanti»
Josh rimase completamente catturato dalle sue parole, non l’avesse conosciuta a stento avrebbe creduto fossero uscite dalla bocca di una ragazzina di soli 14 anni.
Lui si schiarì la voce, cercando di fare mente locale su ciò che lei gli aveva appena detto.
«Hayles, dovresti scrivertelo» lei lo guardò abbastanza perplessa «Cosa?» «Tu scrivi canzoni, no? L’ultima frase che hai detto... era davvero bella» vide comparirle un timido sorriso sulle labbra «Non me la ricordo nemmeno più, Josh»
Di tutta risposta lui spostò la chitarra dalle sue gambe e si diresse verso la borsa a tracolla della sua amica, trovandoci proprio ciò che voleva.
Solo lui sapeva della sua esistenza, ma Hayley gli vietava categoricamente di aprirlo o leggervi dentro, in fin dei conti era come il suo diario.
Le canzoni certe volte parlavano meglio delle parole.
Prese una penna dalla scrivania e le si avvicinò porgendoglielo «Me la ricordo io»
Hayley ci mise un po’ per capire cosa stava succedendo, ma fece come lui le aveva detto e prese il notebook fra le mani, sfogliandolo fino a trovare una pagina bianca.
Alzò lo sguardo verso Josh e lui sorrise, sedendosi accanto a lei «E’ solo una scintilla, ma è abbastanza per farmi andare avanti» Hayley sorrise quasi inconsciamente mentre scriveva quelle parole sul foglio, incredula di averle realmente dette.
Lo chiuse appena ebbe finito, soddisfatta «So già che diventerà una delle mie preferite appena ci lavorerò su» Josh rise «Magari la scriveremo insieme» lei lo guardò, gli occhi parvero illuminarsele all’improvviso, un ingenuo sorriso sulle sue labbra «Magari»
 

***


«Non conosco del tutto nemmeno me stessa, pensavo che ormai sarei stata felice, più cerco di forzarlo e più realizzo, devo lasciare andare il controllo, devo farlo accadere, devo farlo accadere» mi fermai, come sempre ormai appena finito quel verso.
Alzai lo sguardo verso Taylor «E poi c’è l’altro verso, anche se penso sia meglio metterlo come bridge» lui intanto guardava un punto fisso della stanza, pensieroso.
Mi guardò «Quello con “e il sale nelle mie ferite non brucia più come prima”?» annuii piano, anche se entrambi sapevamo che non era quello il problema, ci serviva un ritornello, di strofe potevamo trovarne all’infinito.
Mi alzai, iniziando a sfogliare uno dei vecchi notebook in cui appuntavo la maggior parte delle idee per le canzoni, quando una frase catturò la mia attenzione «Taylor... è solo una scintilla, ma è abbastanza per farmi andare avanti» gli dissi mentre alzavo piano lo sguardo dal notebook, un sorriso sulle mie labbra.
«E’ perfetta, e ci posso trovare qualcosa» lui sorrise, entusiasta quanto me «Prova a giocare con l’effetto luce/buio» annuii, ma prima che potessi pensare a qualcosa lui continuò «Ma... qual è il soggetto? Cioè... cos’è abbastanza da farti andare avanti?»
Il sorriso disegnato sulle mie labbra si annullò quasi automaticamente, e i flash back sul perché di quella frase arrivarono come un pugno nello stomaco.
Mi morsi l’interno della guancia, ma ricordai le mie parole. Il sale nelle ferite non bruciava più come un tempo, non avevo più paura di soffrire.
Forzai un sorriso verso Taylor «Dio, Tay. L’ultima Speranza»
 



I don’t even know myself at all I thought I would be happy, by now
The more I try to push it I realize, I gotta let go of control
Gotta let it happen, gotta let it happen
Gotta let it happen, so let it happen

It’s just a spark, but it's enough to keep me going
And when it's dark out, no ones around, and it keeps going

Every night I try my best to dream tomorrow makes it better
And I wake up to the cold reality that not a thing has changed
But it will happen, gotta let it happen
Gotta let it happen, gotta let it happen

It's just a spark, but it's enough to keep me going
And when it's dark out, no ones around, and it keeps going
It's just a spark, but it's enough to keep me going
And when it's dark out, no ones around, and it keeps going

And the salt in my wounds isn't burning anymore than it used to
It's not that I don’t feel the pain, it's just I'm not afraid of hurting anymore
And the blood in these veins isn't pumping any less than it ever has 
And that's the hope I have, the only thing, I know that's keeping me alive

Alive

Gotta let it happen, gotta let it happen
Gotta let it happen, gotta let it happen

Gotta let it happen, gotta let it happen
Gotta let it happen, gotta let it happen

It's just a spark, but it's enough to keep me going
(So if I let go of control now I can't be strong)
And when it's dark out, no ones around, and it keeps going
It's just a spark, but its enough to keep me going
(So if I keep my eyes closed with the..)
And when it's dark out, no ones around, and it keeps going
   
 
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