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Autore: celtics    01/04/2013    3 recensioni
Mi era dispiaciuto quando nella serie avevano fatto lasciare Martin e Samantha e, quando lui rimane ferito nell'attentato e lei alla fine va in ospedale, speravo che loro tornassero insieme ed invece non fu così quindi ho pensato ad una cosa diversa per questa coppia poco apprezzata ma che a me piace.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Samantha non aveva fatto nulla per fermare Martin: lui le aveva dato un ultimatum e lei aveva preferito lasciarlo andare via.

Era stata una vigliacca, lo sapeva, ma affrontare il giudizio di Jack Malone, caposquadra e suo ex amante, l'aveva terrorizzata.

Aveva sempre tenuto in gran conto i giudizi di Jack e temeva che, se avesse saputo della sua relazione con Martin, non avrebbe approvato.

Così aveva lasciato che Martin si allontanasse da lei senza dargli una spiegazione ma continuando ad osservarlo da lontano.

Sapeva che con il suo comportamento vigliacco l'aveva profondamente ferito: l'aveva letto nei suoi occhi.

I suoi occhi azzurri e profondi avevano preso una sfumatura di grigio dovuta alla sofferenza che racchiudeva in se.

Perché di una cosa Samantha era certa che Martin non aveva parlato co nessuno della loro relazione, neanche con il suo amico e collega Danny Taylor, anche se questo l'avrebbe aiutato a sfogare il grande dolore che provava.

Lei lo aveva osservato mentre c ontinuavano a lavorare con lei e con gli altri come se nulla fosse: Martin era una uomo forte, lo era sempre stato per proteggersi da un padre come il suo.

Questo glielo aveva confidato quando stavano ancora insieme ed ora aveva eretto un muro per difendersi anche da lei.

Aveva continuato ad osservarlo mentre quel muro si alzava sempre di più: ad ogni persona ritrovata, viva o morta che fosse, era un mattoncino in più in quel muro.

Samantha aveva capito subito che Martin non sarebbe tornato sulle sue decisioni: spettava a lei riavvicinarsi se ci teneva.

Ricordava lo sguardo di Martin quando, insieme a Jack, erano venuti a salvarla: era sotto copertura ed aveva rischiato grosso.

Martin non si era avvicinato a lei, al contrario di Jack, ed aveva osservato da lontano i gesti d'affeto che Jack mi riservava ed io, imbarazzata, non riuscivo ad allontanarmi dal mio ex amante.

Jack ha ancora del potere su di me anche se la nostra storia è finita da tempo ma non riesco a far entrare qualcun'altro nella mia vita.

Anche quella maledetta sera lo osservai uscire, insieme a Danny e il prigioniero che dovevano scortare in prigione, contrariato dal comportamento di suo padre: avremmo dovuto capire che il capo della sicurezza del dittatore ucciso dai due giovani, non sarebbe rimasto a guardare e avrebbe tentato di vendicarsi.

Danny e Martin furono attaccati e, anche se Martin ha avuto il sangue freddo di fare manovra per cercare di proteggere i due che erano con lui, è rimasto gravemente ferito all'addome entrando in coma mentre Danny ne è uscito illeso.

Ora che abbiamo preso i responsabili dell'imboscata sono venuta in ospedale: ero l'unica a non essere ancora venuta da te a trovarti.

Ora che sto rischiando di perderti capisco di aver sbagliato con te.

Sono seduta qua vicino al tuo letto e intreccio le mie dita con le tue, inermi, e osservo il tuo viso così pallido.

Ora che rischio di perderti ho trovato il coraggio di uscire allo scoperto: Martin sono qui vicino a te e non ho intenzione di andarmene.

Voglio stare con te perché ho finalmente capito che sono innamorata di te e che non m'importa cosa possa pensare Jack o chiunque altro.

Ti prego svegliati e torna da me Martin, io sono pronta a vivere la nostra storia alla luce del sole.

Ho voglia di vedere i tuoi occhi azzurri illuminati dalla gioia, lo splendido sorriso che riserva solo a me.

Ho voglia di ritornare a prendere un drink alla fine di un caso e correre poi a casa per stare soli a coccolarci.

Come ho fatto a buttare via tutto questo per paura?

Avevo la felicità in mano e gli ho dato un calcio per paura dei giudizi altrui.

Che stupida non è vero Martin?

Ti sto parlando da quando sono entrata nella tua stanza, neanche quando stavamo insieme parlavo così tanto con te, e tu non puoi rispondermi.

Ma io continuo a parlarti, a farti sentire la mia presenza: voglio ancorarti a me con il suon della mia voce.

Continuo a dirti quanto sono stata stupida per farti capire che ora, che ho capito, ho intenzione di stare con te.

Alla fine mi sono addormentata appoggiata con il viso sul dorso della tua mano ed è stata un impercettibile movimento di essa che mi ha destata.

Sussurro il tuo nome mentro guardo i tuoi occhi, ancora chiusi, sperando di vederli aprire.

Ed eccolo un leggero fremito delle tue palpebre, istintivamente stringo di più la tua mano, e aspetto qualche alro segno da te.

Ed eccoli, le tue palpebre lentamente si sollevano, ora posso vedere i tuoi splendidi occhi azzurri mentre mi mettono a fuoco.

E quando lo fai noto lo stupore, non ti aspettavi di vedermi al tuo risveglio, ed una lacrima scivola lungo il mio viso mentre ti sorrido.

"Ciao Martin." un dubbio nasce nel tuo sguardo lo vedo e ti sfioro le labbra con le mie. "Sono qui per te, perdonami per averti permesso di andartene non accadrà più."

Il dubbio è ancora li, lo vedo, ma piano piano svanisce per lasciare posto alla felicità: con una mano mi sfiora il viso con una dolce carezza.

"Ti amo Martin." gli sussurro sulle labbra mentre annego nei suoi occhi azzurri.

"Ti amo Samantha." mi sussurra annullando la poca distanza che ci separa donandomi un dolcissimo bacio.

Si, sono stata veramente una stupida ma sono stata fortunata: Martin è ritornato da me.
   
 
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