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Autore: Gweiddi at Ecate    01/04/2013    4 recensioni
dedicata a Laica ed e r a t o
Nove anni dopo il sacrificio di Apollo, Sirius e Toma, c'è chi continua a vivere, e chi cerca disperatamente di farlo a sua volta.
"Non c'è niente."
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Apollo, Silvia de Alisia
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Neverending story






Silvia osservava la neve scendere in candidi fiocchi, seduta su una poltrona davanti alla finestra nel soggiorno privato del castello. Si raggomitolò su se stessa, sprofondando nella coperta in morbido pile. Profumava di pulito e ammorbidente alla lavanda.
Chiuse gli occhi e restò lì, fino quasi ad assopirsi. In testa sentiva ancora le parole entusiaste di Chibiko riguardo a quel che sarebbe successo di lì a pochi mesi.
Dei quattro bambini, solo la più piccola viveva ancora nel castello. Tutti gli altri erano cresciuti, e avevano trovato la loro strada al di fuori dell’imponente palazzo. A Silvia faceva un po’ tristezza non averli più vicini, ma era giusto così. Erano cambiate tante cose, e mentre la principessa aveva finalmente trovato il suo posto, Hanata, Maji e Megane avevano capito che il loro era altrove, lontani sia da lei che da Apollo.
Silvia ricordava ancora la mattina in cui era scesa in sala da pranzo, stringendosi ad un Apollo ancora stordito e febbricitante, e aveva mostrato alla famiglia l’amico perduto.
C’erano state urla, risate, lacrime. Anche un po’ di accusa, specie da parte di Chibiko, per aver taciuto tutto quel tempo, ma poi le cose si erano acquietate. Con il tempo tutto si placava e si sistemava, pensò Silvia, sull’orlo del sonno.
Delle mani calde la accarezzarono, e labbra un po’ screpolate si poggiarono sulle sue.
«Dormi?»
Silvia mugolò un po’ e Apollo rise. La donna allargò le gambe perché lui si potesse inginocchiare in mezzo, accarezzandole le cosce coperte dai pantaloni di un comodo pigiama azzurro.
«Come stai?»
Lei si stiracchiò, e fece un elenco mentale delle condizioni attuali.
«Tutto bene. Sono solo un po’ stanca.»
Il marito sogghignò «Bene. Allora è il caso di portarti a letto.»
Si allungò su di lei, mentre Silvia si chinava per baciarlo.
«Sei bellissima.» le disse Apollo, scendendo con la bocca sul collo della principessa, facendole il solletico con il respiro contro la pelle.
«Ho indosso un pigiama con gli orsetti e sono senza trucco. Non sono bellissima.»
Apollo la guardò serio «Hai ragione, staresti molto meglio senza questa roba. Vieni di sopra che te lo tolgo.»
Lei rise e lo spinse per terra. «Apollo!»
«Vedo che l’animale non ha smesso di importunarti.»
Silvia e Apollo si girarono verso l’ingresso della stanza. La figura alta e snella di Sirius si avvicinava loro con passo lento e cadenzato, i lunghi capelli biondi erano raccolti in una coda bassa dietro la nuca.
Sirius De Alisia era stato rigenerato dall’Albero della Vita nove anni prima, lo stesso giorno in cui Apollo aveva riacquisito la memoria. Il suo corpo rinato mostrava appena cinque anni più di quelli che aveva il giorno in cui era scomparso, eppure, apparendo come sempre più adulto della sua età, si capiva bene come lui fosse il fratello maggiore, e Silvia la più piccola.
«Principino, neanche tu hai smesso di rompere.»
Apollo si rialzò, e si beccò uno schiaffo sul braccio da Silvia, come punizione per il rimbrotto al fratello.
Sirius ignorò il cognato e si avvicinò alla principessa per sorriderle teneramente «Come stai, sorella cara?»
Silvia sollevò le sopracciglia, ma rispose cordiale «Sto bene, smettete di preoccuparvi tutti.»
Il fratello la guardò in volto e le accarezzò una guancia. «Sei pallida. Domani faremo venire il medico.»
Lei allungò la mano verso Apollo, che gli tese la propria aiutandola ad alzarsi.
«Fratello, sto bene. Sono incinta, non malata.» sbuffò Silvia.
«Sentito, principino? Smetti di dar fastidio a mia moglie e torna dalla tua.»
La donna si passò stancamente una mano sul volto, cercando di non dar peso al battibecco appena nato tra suo fratello ed Apollo. Nonostante gli anni e le vicende vissute, i due uomini non andavano d’accordo più del giorno in cui si erano incontrati la prima volta.
Sirius aveva sposato Reika dopo nemmeno tre mesi dal suo ritorno nel mondo, e avevano già una figlia di sette anni. Diventare padre aveva reso Sirius più tollerante, persino gentile, ma quei cambiamenti talmente benvenuti scomparivano in presenza del cognato.
«Piantatela o giuro che vi sbatto tutti e due fuori di qui.» sbottò ad un certo punto la principessa, allargando le braccia per separare i due litiganti.
«Oh dai, Silvia, non togliere il suo unico divertimento al principe fesso. È chiaro che è frustrato perché Reika non gliela- ehi!»
«Volgare essere che non sei altro!»
Silvia incrociò le braccia e guardò Apollo e Sirius fluttuare a due metri da terra.
«Da bravi, ora. Non vi rimetterò giù finché non promettete di comportarvi bene.»
Rena e Reika arrivarono nel soggiorno in tempo per udire le vive proteste degli uomini.
«Buongiorno, Silvia. Ti stanno di nuovo infastidendo?» la bambina pallida sorrideva divertita, mentre la donna dietro di lei guardava esasperata il marito galleggiare nell’aria.
«Sirius! Santo Cielo, non ce la fai proprio a comportarti bene?»
Silvia raggiunse le amiche, sventolando le mani per indicar loro di ignorare Apollo e Sirius. Sbadigliò, e si sistemò le maniche del pigiama.
«Lasciateli perdere. Dopo un po’ che saranno stati lì appesi impareranno a fare i bravi.»
«Che? Cosa significa un po’? Silvia, non lasciarmi con questo qui!»
Rena la prese per mano uscendo dalla stanza. Le loro pelli a contatto si scaldarono brevemente e Silvia sentì la sonnolenza passarle, e seppe di avere un colorito migliore.
La vampira inglese si voltò verso la principessa.
«Posso?»
Silvia annuì con piacere «Certo.»
La bimba sfiorò con le dita il grembo rotondo della donna, e solo poi vi poggiò il palmo fresco. Sorrise, sentendo un movimento all’interno del ventre dell’amica.
«Vuoi sapere se è maschio o femmina?»
L’altra scosse la testa.
«No. Sono già felice così.»









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Okay gente, è ufficialmente finita. *faints*
In verità questo capitolo e la lemon erano pronti da un mese e mezzo. Problema? Mi è nata la nipote la sera in cui mi ero appuntata di pubblicare l'epilogo, quindi per forza di cose non l'ho fatto. Solo che poi ero convinta di aver pubblicato eccome. Ero pure un po' indispettita per la mancanza di recensioni.
Poi mi sono resa conto che ehi! Angy è nata il 5 marzo. Ehi, non era pure il giorno in cui dovevi pubblicare? Duh.
Ribadisco l'idea: non pubblicherò mai più senza aver prima già finito la storia/raccolta/whatsoever.
E quindi ecco a voi il link alla lemon, statemi tutti bene, non mangiate troppa cioccolata - anzi, sì, fatelo per me che sono in mantenimento dieta e quindi non posso - e alla prossima!
   
 
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