Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: n0vedue23    02/04/2013    1 recensioni
"Perché tutti mi odiano?"
"Ti rispondo con una domanda..."
Justin mi guarda interessato.
"Ti sei mai chiesto perché tutti ti chiamano Heart Breaker?"
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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1.2 perché il primo l'ho lasciato a metà e questo è il continuo di quella metà :)










1.2
 

Karen's POV.

''Mamma io vado a scuola, sto facendo tardi!'' ormai ero abituata a chiamarla mamma.
''Va bene tesoro! ...Nicholas, saluta Karen!'' Nicholas era il figlio di Monia, mia madre adottiva.
''Ciao Karen, ci vediamo dopo.'' ''Certo Nick, non fare troppo il ruba cuori.'' ''E tu non fare troppo la secchiona!'' ''Ci proverò.''

Presi dal frigorifero il mio pranzo e misi in moto lo scooter, arrivai poco prima che la campanella suonò e mi precipitai al mio armadietto per prendere i libri per la lezione di inglese. Chiuso l'armadietto, che essendo di Karen O'Connor doveva essere ovviamente quello più rotto e in basso di tutti, feci per alzarmi ma qualcuno mi venne addosso e io cadi a terra come un imbecille, e i libri fecero un tale frastuono che tutta la scuola si girò a guardarmi per poi ridere.

''Dio mio che imbranata che sei!''
''Scusa?'' feci al tipo che mi venne contro e mi fece cadere.
''Non ti scusare piccola se, oltre che depressa asociale, sei anche imbranata.''
Tutti i suoi amici intorno risero e io rimasi li a terra come una perfetta cogliona fino a quando loro non se ne andarono e mentre raccoglievo i libri qualcuno mi aiutò. Lo conoscevano tutti, a causa della tragedia dell'anno precedente.
Faceva parte della crew di quel prepotente che mi era finito addosso due minuti prima, ma si pensa che a causa della morte del fratello non volle più avere a che fare con loro.

''Stai bene?'' mi chiese Jonas.
''Si grazie.'' mi tese la mano e si presentò.
''Sono Jonas, Butler.'' esitò prima di dire il suo cognome ma io sapevo benissimo chi era. ''Sei nuova?'' mi chiese.
''So chi sei e no, non sono nuova. Mi chiamo Karen O'Connor e sono solo un tipo riservato.''
''Uh, scusami non ti avevo mai vista.'' ''Immaginavo'' risposi io, più fredda di un iceberg.
''Scusami ora devo andare a lezione, ciao.'' non gli diedi neanche il tempo di salutarmi che scappai in classe e fortunatamente anche se direi come al solito nessuno si accorse del mio ritardo quindi mi sedetti e continuai ad ascoltare la lezione.

Andai alla mensa e presi il mio vassoio con cose con meno grassi possibili, ero invisibile ma ci tenevo al mio fisico anche se a nessuno importava. Come di routine mi diressi verso il mio posto accanto alla finestra, ma appena incrociai quegli insulsi occhi color miele mi vennero i brividi. Feci per andarmene ma mi sentii chiamare...

''O'Connor vieni qui.'' come faceva a sapere il mio cognome?
Lo ignorai e continuai ad avanzare verso l'uscita mentre tutti alla mensa si erano calmati e mi guardavano. 
''Mi hai sentito o sei sorda?'' ''Cosa vuoi Breaker?'' risposi chiamandolo per soprannome, sapendo quanto odiasse essere chiamato per cognome e non volendo finire in guai più grossi di quelli in cui ero già finita senza volerlo, ma non mi girai.
Non fiatò più e per un momento mi sentii in pace, fino a quando la sua mano prese il mio mento e mi costrinse a guardarlo in quegli occhi privi di emozione. 
''Sai, per essere un'insulsa depressa asociale imbranata, sei carina.'' tutti scoppiarono a ridere e io mi stavo innervosendo.
''Non credi di prendere già abbastanza per il culo le tue troiette?'' risposi sfacciata io.
Karen in che casino ti stai mettendo? Santo cielo.
''Mh.'' ricevetti come risposta. Ma che cazzo di risposta è mh? Lo odio, l'ho sempre odiato da quando ho messo piede in questa fottuta scuola. ''Certo che sei strano, Bieber.'' aspettai qualche secondo per avvicinarmi il più possibile alla porta e quando pronunciai il suo cognome e lo scandii per bene sentii un ooohh sollevarsi alla mensa. Mentre camminavo per tornare in aula senza aver pranzato per colpa di quell'emerito cazzone, mi disse urlando ''me la pagherai, O'Connor'' e io risposi educatamente senza girarmi alzando il mio bellissimo dito medio e, udendo il rumore che fece la porta quando Bieber rientrò nella mensa, avevo capito che aveva colto il segnale.

Ma io mi ero messa in un bel casino, e ci pensai durante le ore successive di lezione, essendo ripresa più volte dai professori.

''Hey Karen!'' sentii una voce che mi chiamò da lontano, mentre mi stavo mettendo il casco pronta a salire sullo scooter che mi avrebbe dovuto riportare a casa.











-note dell'autore.
Ho aggiornato subitissimamente perché avevo scritto poco nel capitolo di prima, quindi amatemi! 
Se volete sapere quando aggiornerò la storia, scrivetemi su Twitter: @kidrauhlstrust
E mi raccomando... 
RECENSITEEEEEEEE! 

  
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