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Autore: xingchan    02/04/2013    8 recensioni
Ranma e Akane sono convolati a nozze da appena un anno, entrambi ventenni. Lui è diventato il Capo palestra occupando il posto di Soun.
La storia comincia proprio con la prima sfida ufficiale di Ranma come detentore del dojo Saotome-Tendo.
Ispirata da una piccola parte della mia Lifetime Remake poiché qualcuno ci sperava su questa mia decisione, come ran_ko! XD
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Lifetime'
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In quel periodo Akane si dedicò all'addestramento del resto degli iscritti. Un sacco di volte dovette affidare Akira a Nodoka proprio perchè non era in grado di prendersene cura durante la mattinata.

Nabiki era troppo inpegnata dal suo lavoro, e Kasumi lo era con la sua piccola Kyoko. A volte facevano sì che i due cuginetti trascorressero del tempo insieme. La bambina di Tofu e Kasumi era diventata molto carina, ed era tutto il contrario di Akira. Molto più calma e pacata.

Il figlio di Ranma, invece, più cresceva e più evidenziava una sconvolgente copia spiaccicata del padre; e non solo nell'aspetto.

Vivace, testardo, e carino e comprensivo solo quando gli faceva più comodo.

Ecco ciò che prevedeva Akane. E ogni volta sorrideva al pensiero. Magari si sarebbero anche scontrati quasi tutti i giorni come Ranma faceva con Genma finchè quest'ultimo non lasciò il dojo.

Ritornando al piccolo, cresceva benissimo, e Akane migliorava sempre di più nel suo ruolo di madre. E, un giorno di quelli, Akira cominciò a muovere i primi passi.

Una volta, uscendo con Kasumi, Akane si recò in un negozio per cercare di cambiare il guardaroba a Ranma una volta per tutte. Se le avesse fatto una paternale lei sarebbe stata capace di tenergli testa.

Gli comperò alcune magliette e paia di jeans.

-Non credi che avrà da ridire se ti occupi dei suoi vestiti?- chiese la sorella maggiore.

-Quei vestiti che ha li adopera da anni. Non voglio che si sacrifichi per noi e si abbandoni a se stesso...-.

***

Aveva ricevuto istruzioni chiare. Lui e gli allievi sarebbero dovuti accamparsi sui pendii di una montagna, alla periferia di un boschetto poco distante.

Happosai li avrebbe aspettati fino alla fine del secondo mese, nel frattempo il nonnetto avrebbe sostato a lungo sulla cima per meditare. E con meditare il vecchio intendeva rubare biancheria. Infatti, dopo qualche ora di cammino per raggiungere il depravato signore, glki abitanti dei paesini circostanti, vedendo il gruppo di Ranma avevano chiesto loro aiuto.

Non fosse stato per la descizione che offrirono le ragazze, -Un nanetto con occhi grandi che gli coprivano l'intera fronte e la risatina gracchiante di chi l'ha avuta vinta durante tutta la sua vita!-, sicuramente ci avrebbero impiegato anni per smascherarlo.

Ma quando lo videro seduto su di una roccia, intento a fumare la sua amata pipa, dovettero forzatamente dire addio alla loro calma.

Ranma, seguito dai suoi allievi, lo prese per la tutina scrollandolo come uno spaventapasseri. -MANIACO! Ti sei permesso di rubare biancheria anche qui!-.

-Non è lecito parlare così del proprio maestro, allievo sconsiderato ed irriconoscente!- lo punse Happosai dimenandosi per liberarsi dalla stretta. Dopo di che cominciò ad avvisarlo ch erano ormai passati due mesi e mezzo e che presto sarebbe tornato al dojo, il quale aveva guadagnato altri allievi. Una notizia che ebbe gli effetti che il vecchietto sperava. Il ragazzo contento, allentò la presa fino a liberarlo del tutto. Lo lasciò scorrazzare per un po' intorno alla radura, finchè non lo riacciuffò e lo legò, aiutato dai più grandi e forzuti del suo gruppo.

Calò la sera e i ragazzi erano già a dormire da un pezzo.

Soltanto Ranma era ancora in piedi, condividendo la sua tenda con quella di Happosai, che promise di non fare scherzi idioti.

-Hai altre notizie dal dojo?- chiese ad un certo punto il più giovane.

-Non molte.- gli fu risposto. -Quella cattivona di Akane mi preclude ogni cosa che non riguardi il dojo!-.

-E fa bene! Altrimenti anche persone poco desiderate ficcherebbero il naso in faccende private! Già lo fa Nabiki, ma sono costretto a chiudere un occhio!-

Che carina la sua piccola Akane...

Le piaceva tenere la sua vita privata con lui segreta. Maledizione, solo i Kami sapevano quanto gli mancava!

E Akira! Chissà com'era cresciuto!

L'euforia che nacque non appena arrivò l'ultimo giorno era talmente palpabile che il suo gruppo gli lanciava continue occhiate maliziose. Lui se ne accorgeva ma faceva finta di niente. Loro erano più giovani di lui e probabilmente molti di loro non erano nemmeno fidanzati, e non poteva di certo pretendere che sapessero come ci si sente ad avere una famiglia appena sbocciata.

Non appena entrò a Nerima si fece un kilometro correndo come un indemoniato, ma per la stanchezza e per il peso sulle spalle dovette arrendersi ad una marcia lenta ma spedita.

All'ingresso del dojo trovò suo padre, Genma. Era a braccia incrociate sul petto, con un'espressione crucciata. Doveva aver litigato con qualcuno oppure doveva esser successo qualcosa di grave. Ranma sperò per la prima ipotesi.

-RAAANMAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-.

Il ragazzo con il codino sobbalzò di sorpresa, rischiando di cadere a gambe all'aria. Il suo vecchio si era fiondato su di lui con rabbia.

-MA CHE DIAVOLO VUOI? Non vedi che sono tornato proprio ora?! E che ci fai qui? E dov'è Akane?-.

-AAAHH! NON CAMBIARE DISCORSO NOMINANDO LA TUA CARA MOGLIETTINA!- e qui l'altro arrossì accigliandosi di più. -SEI UN FALLIMENTO COME PADRE! DEVI SUBITO COMINCIARE AD ADDESTRARE TUO FIGLIO, IDIOTA!-.

Che imbecille patentato! Lo aveva fatto preoccupare a morte inutilmente!

-MA SE NON SI REGGE ANCORA IN PIEDI!-.

-MA CHE DICI? HA GIà IMPARATO A CAMMINARE!-.

-DAVVERO? MA COME TI ASPETTI CHE IO LO SAPPIA? CRETINO DI UN GENITORE!-.

Dall'interno arrivò Akane con Akira, sorridendo al marito. -Ranma!-.

-Ciao, Akane! Akira!- ribattè, poi entrò in casa senza curarsi di Genma. Posò lo zaino e li strinse entrambi in un solo abbraccio. Per un attimo ebbe l'impressione che fosse ingrassata, ma non voleva lanciare battutine proprio ora che non si vedevano da mesi. Avrebbero finito con il litigare.

La ragazza si scostò subito per condurlo in camera, ma prima intimò ad Akira di rimanere lì dov'era. -Vieni! Ho tre notizie da darti!-.

Quando furono soli, il ragazzo domandò impaziente. -Allora? Quali sono le tre...-.

-La prima è che Akira ha...-.

-Sì!- l'interruppe lui. -Me l'ha detto il pelatone! Poi? Che altro?-.

-Poi...- cominicò Akane, tirando fuori dei vestiti nuovi -ti ho comprato questi! Non fai altro che occuparti del dojo... e di noi. Non pensi mai a te stesso...- si giustificò imporporandosi.

-Ma non dovevi, Akane...-.

-Sì, invece!-.

Adesso arrivava la terza. Doveva essere qualcosa di estremamente importante per lasciarla all'ultimo posto.

-E... poi?-.

-Io... Sono... Incinta.-

 

 

 

 

 

 

 

NDA: La ff è conclusa! Però attenzione: ci sarà un prosieguo anche se non subito.

Vorrei farvi i miei più sinceri ringraziamenti per aver seguito, recensito e semplicemente solo letto questa piccola avventura. Ah, vi faccio un'anticipazione extra: è una femmina. XD

A presto! :)

   
 
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