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Autore: Annina P    02/04/2013    5 recensioni
-Ti piace?
Mi chiese Isabel con un’espressione furba.
-No!
Risposi.
-Davvero?
-Sì!
-Davvero davvero?
-No! Cioè...Sì! Insomma!...Non lo so...
Dissi esausta mentre mi accasciavo sul banco.
-L’ho sempre pensato come un amico, ma dopo oggi, mi vengono dei dubbi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Pronta per una nuova giornata di scuola?
-Per niente!
Dissi con una smorfia a Liam, mentre mi allacciavo il giubbotto.
Quella mattina faceva davvero freddo , tirava un grande e gelido vento, che abbassava quindi immediatamente la mia voglia di entrare in un edificio che sarebbe stato grigio come il tempo.
Sbuffai avvicinandomi a lui, gli diedi un leggero bacio sulla guancia e ci avviammo verso scuola.
-Come è andato il week-end?
Mi domandò con un sorriso, intanto che si calava ancora di più la cuffia sulle orecchie.
-Bene, ma è stato noiosissimo. Ieri pioveva a dirotto e io ODIO quando piove. E poi c’erano un sacco di compiti da fare.
-Quali?!
Mi domandò, facendo finta di essere stupito.
-Quelli di matematica, di letteratura e di storia.- sbottai- Gli hai fatti?
Liam mi guardò con un sorrisetto divertito e poi mi rispose:
-No.
-Allora immagino che li dovrai copiare da me!
Si mise a ridere.
-Solo quelli di letteratura, visto che tu sei bravissima.
Lo guardai divertita.
-Lo dici solo per abbindolarmi.
Lui fece gli occhi dolci e poi esclamò:
-Per favooooore!
Lo guardai malissimo, anche se non avrei potuto dirgli di no.
-E va bene.
Liam sorrise e mi abbracciò in modo esagerato.
-Non so come farei senza la mia migliore amica!
Cercai di divincolarmi.
-Se se, fai il furbo. Tu mi vuoi come amica solo per i compiti.
-Questo non è vero, e lo sai.
Disse serio.
Lo guardai contenta.
-Ti crederò sulla parola, allora...Comunque ieri mi sei mancato tantissimo! Sei andato dai tuoi parenti?
-Sì, era da tanto che non li vedevo...E  mi sei mancata anche tu.
Disse poi appoggiando una mano sulla mia testa, come si fa con le bambine.
Gli lanciai un’occhiataccia.
-Cos’è? Mi prendi in giro?
-Ma no!
Ripose divertito.
-E io che ti vado a dire le cose carine. La prossima volta i compiti li fai da solo.
Sbottai mettendo il broncio.
-Ma dai! Ti offendi?
Non gli risposi, girandomi dall’altra parte, suscitando le sue risa.
-Che ne dici se oggi pomeriggio facciamo i compiti insieme?
lo guardai contenta.
-Ma certo! Così mi aiuti con biologia, visto che non sono buona di fare niente!
-Hai ragione...
Disse sospirando.
-Ehi! Maleducato! Non è colpa mia se la prof non sa spiegare!
Si mise a ridere, mentre attraversavamo l’atrio della scuola.
-Ehi ragazzi!
Ci girammo e vidi Lynda che ci veniva in contro, sgomitando tra la massa di studenti che si accalcava vicino alle porte.
-Uff! Questa gente che non si sposta mai! Ammazzerei tutti!
Disse raggiungendoci.
Mi misi a ridere dicendo:
-Lynda, tu ammazzeresti SEMPRE tutti! Comunque ciao!
Dissi abbracciandola.
-Ciao, mia beautiful best friend!
Esclamò ricambiando l’abbraccio, mentre Liam ci guardava divertito.
Risi per il soprannome che mi aveva appena dato e le raccontai quello che avevo fatto ieri cioè: pranzato, studiato, e...fatto niente.
-Eh, beata te che ti sei potuta riposare. Io oggi ho un sacco di verifiche!
-Vedrai che andranno bene. Tu sei bravissima a scuola, non avrai problemi. È per questo individuo accanto a me che mi preoccupo!
Dissi sarcastica, guardando Liam che faceva, apposta, finta di niente.
-Perchè? Non studi Liam?-Le domando Lynda stupita.- So che a scuola non vai male.
-Non è che non studia, non fa i compiti!
Risposi al  posto suo, mentre sentivo che il mio amico sbuffava.
In quel momento suonò la campanella.
Alzammo tutti e tre gli occhi al cielo, “molto contenti” di iniziare una giornata infernale.
Entrammo insieme agli altri poi mi accostai ad una parete frugando nella mia borsa.
-Liam! Aspetta! Ti devo dare il quaderno di letteratura!
-Ah, già me ne stavo dimenticando.
Disse con noncuranza.
Lo trovai e glielo porsi.
-Ci vediamo dopo.
Disse poi, schioccandomi in bacio sulla guancia.
-Ciao.
Riposi mentre lo guardavo allontanarsi.
 
-Sei tutta rossa.
Esclamò Lynda mentre ci avviavamo verso l’aula di matematica.
-Fa un caldo bestiale!
Dissi sbuffando, mentre entravamo in classe e ci sistemavamo sui banchi.
Mi liberai in fretta del giubbotto, che mi stava asfissiando, e mi sedetti pesantemente sulla sedia.
-No, io intendevo che sei diventata rossa quando Liam ti ha baciata.
Mi disse mentre si sedeva accanto a me.
-Ma che dici?
-Dico quello che ho visto.
Sussultai.
-Lynda, ti ricordo che Liam è il mio migliore amico, è dalla prima che ci conosciamo.
-Va bene, va bene...
Tirai fuori i quaderni in silenzio, anche se continuavo a pensare a quello che mi aveva detto.
In quel momento entrò la prof di matematica che ci salutò con un –Buon giorno- assordante, scatenando il brusio infastidito di tutta la classe.
Mi risedetti e cominciò la lezione.
-Davvero sono arrossita?
Le chiesi all’improvviso.
Lynda si riscosse e mi guardò senza capire, poi disse:
-Sì.
-Ah.
-Non ti è mai passato per la testa il pensiero che Liam ti possa piacere?
Mi domandò.
Scossi la testa lentamente mentre dicevo:
-Come ho detto prima, l’ho sempre pensato come un amico anche se...
E mi fermai a pensare.
-Anche se?
-...Anche se ultimamente sentivo spesso la sua mancanza.
Lynda mi guardò stupita.
-Ma questo non significa niente.
Mi affrettai ad aggiungere.
-Morrison e Frost, silenzio! Poi non vi stupite se le vostre verifiche vanno male!
Ci riprese la prof, con un’occhiata di fuoco.
-Ci scusi.
Rispondemmo in coro.
Abbassammo la testa e copiammo diligentemente quello che scriveva alla lavagna.
-Che vecchiaccia!
Mormorò secca Lynda appena vide che si allontanava.
Soffocai una risata.
 
Suonò la campanella.
-Finalmente! Non ne potevo più!
Esclamai chiudendo di scatto il quaderno di matematica.
-Nemmeno io! Che cos’hai ora?
Mi chiese Lynda.
-Letteratura!
Esclamai con un sorrisone.
-C’è anche Liam?
-Sì!- riposi raggiante- Non vedo l’ora di rivederlo!
Appena mi accorsi di quello che avevo detto, mi tappai la bocca con la mano.
-Visto?
Disse la mia amica con un sorriso malizioso.
-No, no e no! Lui è mio amico!
-Chi è che è tuo amico?
Disse una voce alle mie spalle.
Mi voltai e mi trovai davanti un paio di occhi azzurri.
-Harry! Che ci fai qui?
Gli domandai.
-Per tua informazione ho lezione di scienze.
Rispose con un sorriso, accomodandosi accanto a Lynda.
-Già, per mia sfortuna.
Sbottò lei infastidita.
-Come sei nervosetta oggi!
Disse Harry divertito, ma lei non rispose, scrivendo sul suo diario.
Mi misi a ridere e li salutai.
-Ci vediamo in mensa?
Mi chiese Lynda con un sorriso.
-Certamente!
Risposi facendole l’occhiolino.
Uscii dall’aula 7 e mi avviai verso la 15, quella dedicata alla letteratura, sperando di non essere in ritardo.
Per fortuna la prof non era ancora arrivata, così cercai con uno sguardo Liam che stava parlando con una ragazza con i capelli lisci, biondi, che non avevo mai visto.
Aggrottai la fronte e mi diressi verso di lui.
Appena mi vide mi scoccò un sorriso e mi salutò.
Mi sedetti accanto a lui, aspettando che la bionda se ne andasse.
Quando uscì dall’aula gli domandai:
-Chi era quella?
Lui mi guardò stupito e mi disse:
-Perchè me lo chiedi?
-Perchè non l’ho mai vista.
Sbottai.
-Infatti è nuova, è arrivata una settimana fa.
Lo guardai sgranando gli occhi.
-Non me lo avevi mai detto!
-Non pensavo potesse interessarti.
Borbottò.
-Buongiorno!
Disse la professoressa Count entrando.
-Buongiorno!
Rispondemmo in coro, poi ci risedemmo.
Liam mi restituì il libro e io lo ripresi senza dire nulla.
-Bene, ragazzi oggi c’era il compito, vediamo chi lo corregge...
Chiamò il nome di un ragazzo che cominciò a leggere le sue risposte.
-Come si chiama?
Sussurrai.
-Chi?
-La ragazza bionda!
Esclamai alzando gli occhi al cielo.
-Ah, si chiama Kristen.
-E...si siede sempre vicino a te?
Domandai preoccupata.
Liam sospirò.
-Annie-disse-qual è il problema?
Sussultai.
-Nessun problema.
Riposi subito.
-Non è che sei...gelosa?
Sobbalzai arrossendo di colpo.
-No, no! Non lo sono! Non è vero!
Strillai gesticolando.
-Cos’è che non saresti, Annie?
Disse la professoressa guardandomi stupita, ma non c’era tono di rimprovero nella sua voce.
Avvampai.
-Ehm...niente!
Riposi afferrando un foglio e facendo finta di scrivere, mentre Liam cercava di non ridere.
-Cosa ridi?!
Sussurrai imbarazzata ma con un sorriso.
-Niente.
Ripose sogghignando tenendo gli occhi incollati al quaderno.
Lo guardai.
Non sapevo il motivo, ma l’idea che qualche altra ragazza che non conoscessi, si sedesse di fianco a lui o gli parlasse, mi dava fastidio.
Sospirai.
Ma, daltronde, non posso evitare che conosca altre ragazze...
Mi dissi.
Liam si accorse che lo stavo guardando e mi guardò con aria interrogativa.
-Oggi mangi con i ragazzi?
Gli domandai alla fine.
-Sì, tu con le tue amiche?
Annuii.
-Allora ci vediamo dopo la scuola?
-Sì, certo. A casa mia?
Gli chiesi con un sorriso.
Lui annuì ricambiando.
-Bene, perfetto, ottima correzione. Ora andiamo avanti con Shakespeare.
Disse la prof, appena finì di segnare alcune cose sul registro.
Improvvisai un balletto di gioia, perchè quell’autore mi piaceva molto, tra i sospiri rassegnati di Liam.
 
Alla fine dell’ora di letteratura avevo quella di francese, così mi avviai verso il laboratorio di lingue straniere, ansiosa di parlare del “problema Liam” alla mia amica Isabel.
Entrai nell’aula e la vidi seduta su un banco che trafficava con il telefono.
Mi avvicinai piano per poi esclamare all’improvviso:
-CIAO ISABEL!!!
Sobbalzò e per poco non fece cadere il telefono.
-Annie! Disgraziata!-urlò facendo finta di essere infuriata- Se il cellulare si rompeva me lo ripagavi! Lo sai quanto c’è voluto per ottenerlo?!
Alzai gli occhi al cielo.
-Sì, sì, lo so.
Mi sorrise e mi abbracciò.
-Pronta per un’altra lezione con la professoressa Lorrrrrrelle??
Disse enfatizzando in modo esagerato la “r”.
-Cerrrrtamente!
Riposi alla stessa maniera.
-Ti siedi vicino a me?
Mi domandò scendendo dal banco.
-Ovvio!
Ci sistemammo in fondo all’aula e ci mettemmo a chiacchierare.
-Secondo me la prof di francese ce l’ha con me.
Borbottò.
-Ancora con questa storia?! Non è assolutamente vero!
-Ma mi chiama sempre per correggere i compiti!
Esclamò seccata.
-Lo fa perchè sa che il francese non è il tuo forte. E poi siamo fortunati, è anche madrelingua, quindi accontentati!
Risposi con fare ragionevole.
-Ah-ah-ah, molto simpatica!
 E mi fece la linguaccia.
-Ciao a tutti!
Esclamò qualcuno entrando.
Mi girai e vidi Niall che faceva il suo ingresso in classe tutto trafelato.
-Ehi Niall! Tranquillo! Non c’è ancora la prof!
Gli urlai da in fondo alla classe.
Lui mi raggiunse con il fiatone.
-Meno male! Non avrei sopportato un’altro compito di punizione! Cento, dico CENTO verbi da studiare, l’altra volta!
Mi misi a ridere.
-Come sta Liam?
Mi domandò ad un tratto.
Sussultai e risposi:
-Bene. Mi ha detto che dopo mangiate insieme.
-Sì, infatti. Ho una fame da lupi!
Esclamò lui.
-Te pareva. Niall, sono solo tre ore che abbiamo finito di fare colazione, non puoi essere affamato!
Esclamai ridendo.
-E invece...
-Ragazzi, scusate, un po’ di attenzione!
Urlò la segretaria della scuola che era appena entrata.
Subito il brusio della classe si attenuò, tutti curiosi di sapere che cosa fosse successo.
-Vi avviso che oggi l’insegnante di francese non ci sarà. Avete un’ora buca...
E tutti si misero ad urlare (Niall in modo esagerato).
-...MA!
Urlò la segretaria per sovrastare le grida di giubilo degli studenti, che tacquero divertiti.
-NON fate confusione! Altrimenti verrà la preside della scuola a farvi lezione!
Concluse con tono d’avvertimento, e subito dopo uscì.
-Che fortuna ragazzi!
Esclamò Isabel, che lanciò letteralmente il libro di francese nella borsa.
-Perfetto, allora io mi sistemo su un banco.
Disse semplicemente Niall.
-Come “mi sistemo”?
Osservai senza capire.
-Beh, è proprio ora che mi faccia una bella dormita...
Rispose mentre avvicinava due banchi e sdraiandocisi sopra.
-E’ senza speranze...
Sospirai scuotendo la testa.
-Posso domandarti una cosa?
Mi disse Isabel con un sorrisetto malizioso.
Ho paura!
Pensai, ma alla fine risposi:
-Certo!
-Perchè sei arrossita quando Niall ti ha chiesto di Liam?
Mi portai di scatto le mani alle guance, sgranando gli occhi, tra l’espressione interrogativa della mia amica.
-Sei la seconda persona che me lo dice oggi!
Esclamai in riposta.
-Cosa?
-Che quando parlo di Liam arrossisco!
Risposi agitata.
-Ti piace?
Mi chiese Isabel con un’espressione furba.
-No!
Risposi.
-Davvero?
-Sì!
-Davvero davvero?
-No! Cioè...Sì! Insomma!...Non lo so...
Dissi esausta mentre mi accasciavo sul banco.
Isabel intanto mi guardava senza dire nulla, molto divertita.
-L’ho sempre pensato come un amico, ma dopo oggi, mi vengono dei dubbi.
Mormorai.
-Che cos’è successo oggi?
Mi domandò la mia amica.
Le raccontai tutto, dal bacio della mattina, a quello che mi aveva detto Lynda in classe, alla sensazione che avevo avuto quando avevo visto la bionda.
-Non so cosa pensare. Liam mi ha baciato sulla guancia numerose volte. Perchè tutto d’un tratto...
Borbottai.
-Mi hai detto che oggi pomeriggio vi trovate a studiare giusto?
Mi chiese  e io annuii.
-Allora oggi pensa se riusciresti a vederlo in modo diverso, se ti piace, se con lui stai bene...
-Io con lui sto benissimo.
Dissi interrompendola.
-Ecco, questo può essere un punto di inizio.
Sospirai .
-Mi ha stupito molto la reazione che ho avuto quando ho visto Kristen.
Mormorai pensierosa.
-C’è una parola sola per esprimere la tua sensazione.
Disse Isabel tra il serio e il divertito.
Non dire QUELLA parola...
Pensai disperata.
-Gelosia.
Ecco, l’ha detta.
 


Ciao a tutte! Questa è il primo capitolo della mia prima ff per cui...siate clementi! XD
Fatemi sapere cosa ne pensate! :)
Un baciooooo!!! :D
<3

  
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