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Autore: Le Borelle    02/04/2013    1 recensioni
[Larry Stylinson]
Harry Styles è appeso ad una cordicella sottile. E potrebbe giurarlo che non gli basta il cibo, né l'acqua né dormire la notte per andare avanti.
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vi consiglio di leggere questa OS ascoltando "Feel this" di Enation :) http://www.youtube.com/watch?v=notfmTLgvqk


Alcuni dicono che i bisogni fondamentali dell’uomo sono il cibo, l’acqua e dormire. Seduto sul freddo pavimento in pietra dell’hotel, con le guance che bruciano, Harry Styles non ha mai sentito stronzata più grande.

 
Non lo sa nemmeno lui quando tutto sia iniziato. Forse quando si è accorto di aver trovato tre fantastici compagni, ma un solo migliore amico. Alcune sere pensa che sia tutta opera del Destino, che il loro incontro non è stato casuale, che la band non è stata un’idea di Simon Cowell ma un progetto di qualcuno o qualcosa più grande. Ma il mattino dopo si convince che non può essere altro che una punizione.
Il primo sentimento che provò verso di lui fu ammirazione. Lo osservava con gli occhioni verdi spalancati, come il bimbo che forse ancora era. Poi si accorse che in qualsiasi momento di difficoltà, lui era sempre al suo fianco, come un fratello maggiore. Capì di dipendere da quel ragazzetto castano quando finse di stare male per assicurarsi la sua presenza vicino.
Spesso, prima di iniziare un assolo cercava il suo sguardo ed il suo sorriso, trovando in quella combinazione perfetta la forza per cantare. Cominciarono a scambiarsi battute maliziose, che anche gli altri membri della band facevano. Ma ogni volta che il ragazzo gli rispondeva a tono, sorrideva compiaciuto, orgoglioso dell’effetto delle sue frecciatine.
 
Aveva letto da qualche parte che l’amore non corrisposto ti distrugge fino a che non senti più nulla. Solo un enorme vuoto tra il collo e lo stomaco. Harry Styles prega di sentirlo quel freddo dentro, perché per lui invece c’è solo dolore. Dolore che ha il suo cuore in pugno e lo stritola lentamente.
 
Divennero migliori amici, di quelli che vedi solo nei film americani. Vivevano insieme, due cuori e una capanna. Dormivano nello stesso letto, i gomiti che si sfioravano, i sogni intrecciati. Cucinavano l’uno per l’altro, spesso delle schifezze immangiabili. Cantavano e si guardavano. Si guardavano e sorridevano. E scuotevano la testa gli altri tre, che non avevano più dubbi.  
 
Aveva sempre creduto che fosse il cuore l’organo che subiva benefici e danni di umori ed emozioni. Digrigna i denti ora Harry Styles, perché ogni singola parte del suo corpo è trafitta da milioni di spuntoni.
 
Anche nella trama più scadente c’è il colpo di scena. Figurarsi nella storia della boyband più famosa di tutto il pianeta. Eleanor Calder non fu solo una piega inaspettata dell’opera, che lasciò stupiti gli spettatori. Furono gli stessi protagonisti a rimanerne meravigliati.
Il colpo di scena ha deliziato gli spettatori. Così dolce. Così perfetto. Uno dei film meglio riusciti. I riflettori sempre puntati sulla bellissima storia d’amore hanno finito per accecare il membro più vecchio della band. E applaude il pubblico, convinto che sia la fine, che non ci sia altro.

Sapeva a memoria la definizione di ‘stallo’ in informatica. Due processi che non possono continuare perché ognuno attende l’accesso a risorse destinate all’altro. Lo capisce ora. Solo che Harry Styles non è un computer, ma un essere umano.
 
Al ricciolino affidano il ruolo del badboy. Ammalia col suo indiscutibile fascino decine e decine di ragazze. Prende il numero di tutte e poi a caso sceglie chi far salire in camera. More o bionde non c’è differenza per lui, dicono i giornali. Eccome se c’è invece. Quando si ritrova il viso di Allison, o forse Ashley, a pochi centimetri dal suo spinge via malamente la ragazza. Non si era accorto del colore dei suoi occhi tra le luci del locale. Questa sera Harry Styles proprio non ci riesce e accompagna alla porta la giovane che prima di andarsene gli molla due sberle su entrambe le guance. Afferra la maniglia della porta cercando di chiuderla ma sente delle voci dalla camera di fronte e poi una risata. La corda a cui è aggrappato è consumata, rimane solo un filo. Si lascia scivolare lungo la parete del corridoio e con un tonfo crolla sul pavimento duro. Cala il silenzio dall’altra parte. La porta si apre e Louis incrocia lo sguardo di Harry. Verde mare e azzurro cielo, come una volta, come all’inizio. Ma il regista ha deciso che per questa storia i colpi di scena sono sufficienti. Una voce femminile fuori campo richiama il ragazzo più grande, l'attore migliore. La porta si chiude e la cordicella è troppo tesa. Si spezza. 
  
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