Anime & Manga > Virgin Crisis: Akuma na Eros
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Autore: Morgana Leone    02/04/2013    2 recensioni
- Come faccio a crederti se tu non mi dici niente? Se non mi dai fiducia, come puoi tu pretenderla da me? Perché non puoi aprirti?-
"Aprirmi? D'accordo ... ho evocato involontariamente il diavolo facendo deliberatamente un rito satanico per fare in modo che tu mi amassi. E quando tu mi dirai "Ti amo", ebbene, a quel punto io dovrei pagare il tuo amore offrendogli la mia verginità... come potrei mai dirti questo?"
Non sapevo cosa scrivere, così ho preso un pezzo della storia.
Spero di non deludere e sopratutto di ritrarre bene questo splendido manga.
Buona lettura :)
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lemon, Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Quando camminiamo fino al limite di tutta la luce che abbiamo,
e facciamo un passo nell'oscurità del non conosciuto,
dobbiamo credere che accada una di queste due cose.
Ci sarà qualcosa di solido in cui mettere il piede, o ci verrà insegnato a volare.

-Patrick Overton-


Centri di energia
 

Quella "mattina" mi ero svegliata in quel gigantesco letto a baldacchino, troppo grande per una sola persona. Lui non c'era. Probabilmente perché non dormiva neppure. 
Ero in uno stato di confusione totale, come vittima di un qualche incantesimo che non permetteva ai miei nervi di riprendersi, ma che lasciva il mio corpo in un dolce  intorpidimento.
M'immersi di nuovo nella vasca piena di quel liquido luccicante.
Non era molto profonda, ma mi consentiva di stare un po' in apnea.
Quando ero sott'acqua, strano ma vero, riuscivo a pensare meglio. Ero calma e non avevo paura di nulla, come se fossi ancora nel liquido materno.
Rimasi sott'acqua per circa 50 secondi, con gli occhi aperti, anche se nell'oscurità che mi circondava la mia vista non aveva una grande utilità.
Poi tutto il mio corpo mi ricordò che non avevo le branchie e mi costrinse a risalire in superficie per prendere una profonda boccata d'aria.
Stavo per rituffarmi quando una voce cupa e fredda mi bloccò.
- Donna, Satan sta tornando nel mondo umano. Muoviti ad uscire -
Era il demone che poco tempo fa mi aveva acchiappata per un braccio peggio di un Rottweiler nella sala del trono. Baal mi sembrava di ricordare.
Imbarazzatissima, mi lasciai sprofondare nell'acqua fino al collo.
Da quanto tempo è lì?
- Emm... grazie di avermi avvisato ... potresti... - dissi facendo cenno verso l'accappatoio bianco.
Quello mi guardò come se gli avessi chiesto un rene, ma poi mi porse l'accappatoio e imboccò il portone.
- Noto che ti sei trasformata in una donna...- disse.
Mi voltai scatto, ma prima che potessi dirgli che secondo l'anagrafe lo ero dalla nascita, se ne andò.
 
.•ºº•.
 
Il giardino della scuola, come al solito, era sovraffollato. Per fortuna, una leggera brezza di mare rendeva l'aria meno calda, anche se più umida.
Le fronde carmini delle querce rosse si agitavano nel vento, come gigantesche fiamme.
Mi guardai intorno stranita. Controllai il display azzurro del cellulare. Diceva che era il giorno dopo quello della mia partenza all'inferno.
Allora, perché a me sembrava che fossero trascorse settimane, per non dire mesi. Come poteva il mio corpo essere tanto cambiato in appena qualche ora?
A sostenere la mia teoria arrivò Shizuko.
- Hey ciao Manami! ... hai qualcosa di diverso ... aspetta, non dirmi nulla ... hai cambiato taglio?-
- Emm ... no ...-
- mmm ...- disse quella continuando a scrutarmi come se fossi una puledra a una fiera equestre. Poi alzò lo sguardo e salutò qualcuno dietro di me.
- Ah professore!- disse la ragazza - non trova anche lei che Manami abbia qualcosa di diverso?-
Mi voltai lentamente mentre il vento scompigliava la mia frangetta bionda e il mio cuore iniziava a battere più velocemente.
Kai mi guardava con i suoi occhi blu, mentre un sorriso dolce gli si dipinse sulle labbra.
- Sì, è diventata una donna ...-
Un motto d'imbarazzo insensato mi fece andare a fuoco le guance. Abbassai gli occhi, sorridendo timidamente con ancora la sua immagine ammantata delle foglie rosse delle querce, mentre la mia mente scivolava sul nostro ultimo incontro.
- Buongiorno professore.- cinguettò una voce femminile dal tono graffiante di cui purtroppo riconobbi la proprietaria. Il cuore mancò un battito e una rabbia cieca divampava in ogni membra, come corrente elettrica condotta dai metalli.
- Se- Seera !?-
Si avvicinava con passo elegante. Indossava la divisa della scuola con una sensualità che qualsiasi ragazza avrebbe solo potuto sognare di avere. I capelli biondi le accarezzavano il viso angelico come una cornice d'oro. Gli occhi che poco tempo fa avevo visto rossi come i rubini erano di un nero profondo.
- Chi ti ha detto di venire qui?-
Il tono tagliente di Kai fece apparire quella domanda una minaccia, tanto che la mezzo angelo-demone rimase un attimo interdetta. Durò meno di due secondi il suo disappunto, poi con nochalance lo prese per un braccio e si mise a soffiare languidamente a cinque centimetri dal suo volto - Come puoi essere così freddo? Questo non è il modo di trattare la tua fidanzata...-
A quelle parole sentii il desiderio di staccarle la testa dal collo e poi usarla come pallone.
Altri studenti, che qualche minuto prima stavano ascoltando senza molto interesse la scena, strabuzzarono gli occhi e si fecero attenti.
- Temo che mi stai confondendo con qualcun altro - disse Kai staccandosela dal braccio, mentre quella gli si strusciava addosso come un gatto - Non ho alcun tipo di relazione con le mie studentesse- dichiarò facendo cenno di andarsene.
Quella rimase immobile, come a registrare la situazione, poi un bagliore improvviso passò nelle sue iridi scure e con voce rotta dai singhiozzi disse - Allora le altre sere si era solo divertito con me?-
PUTTANA !!!!!!!!!!!!!Ma io la spiaccico!!!!!!!!!!!!!
- Professore ...-
Una limpida e forte voce maschile si udì chiara e Shion apparve dalla folla in giardino.
- Verranno presi dei seri provvedimenti su di lei. Un professore non può certo abusare delle alunne-
- Infatti la ragazza si sta sbagliando- disse Kai mentre la sua voce si faceva minacciosa. "non comportarti come uno che ha appena decapitato un demone, mio caro Michel, ti potrei facilmente spezzare il collo prima che tu te ne accorga".
- A me non sembra...- replicò serio.
"non ti permetterò di fare quello che vuoi..."
Kai rimase qualche secondo immobile, squadrando con astio, poi, come se nulla fosse successo sorrise candidamente.
- Ma bravo, tu si che sai rimettere in riga gli insegnati ... visto che sei tanto convito di quello che dici, ascolterò attentamente quello che la tua compagna ha da dirmi - 
Così si avvicinò tranquillamente a Seera e disse con tono confidenziale - Coraggio cara,  ti ascolto -
Eppure la cordialità della voce faceva a pugni con la furia assassina che aveva negli occhi. Vidi Seera tremare difronte al sua sguardo e abbassare il capo.
- D-devo averla scambiata per qualcun' altro...- mormorò con voce strozzata.
- Come avevo immaginato - disse Kai. Poi con il suo incidere aggraziato passo affianco a Shion.
- Stai più attento quando apri la bocca con un tuo superiore, Amamiya, potresti finire male ...-
E detto questo se ne andò.
Suonò la campanella. Io e i miei compagni entrammo nelle rispettive classi, ma prima di lasciare il giardino, vidi chiaramente Shion avviarsi verso la cappella seguito da Seera.
 
.•ºº•.
 
- Hey Michel! Michel!!!-
- Nel mondo degli umani mi chiamo Amamiya Shion, Seera - gli rispose lui con voce atona.
- Ok, Shion ... che nome scontato... -
- Ho come l'impressione che se prima ti fossi messa contro di Satan ti avrebbe uccisa, non è così?-
Seera, che un secondo prima sorrideva in modo angelico, cambiò espressione all'istante e gli occhi neri diventarono rossi di rabbia.
- Non è vero! Io sono la prescelta di Satan! Gli ho giurato fedeltà e ha il mio cuore! Lui mi chiama per nome e abbiamo fatto sesso in innumerevoli Esbat e...-
- Finiscila Seera! Sono pur sempre un angelo anche se in forma umana! -
- E allora non insinuare contro i miei privilegi!- ringhiò lei guardandolo con aria di sfida nonostante Michel fosse il doppio di lei.
- E' proprio di questo che ti volevo parlare Seera, suppongo che tu non voglia perdere i tuoi privilegi, ma come hai ben visto, sembra che Satan, per qualche assurda ragione, al momento abbia messo gli occhi su Manami e...-
- E' tu vuoi che ti aiuti ad allontanarla da lui, giusto? - intuì lei lasciando Michel interdetto. Poi gli occhi della mezzosangue si fecero inquietamente vivaci e una nota macabra gli illuminò-  Ci sto! Potremmo consegnare la ragazza a Samael*, o magari metterle in circolo del sangue demoniaco finché non impazzisce o...-
- No, a lei non deve essere fatto alcun male, per nessuna ragione!- chiarì immediatamente l'arcangelo con un espressione severa sul volto.
- Cosa... ma ... non dirmi che anche tu ...- mormorò la mezzosangue guardandolo incredula - Ma che cazzo avete tutti quanti!? Cosa ha di tanto speciale quelle bambinetta che puzza ancora di latte!?...-
Stava per continuare a ruggire offese quando il suo cuore le si bloccò per alcuni secondi.
Merda...mi  ero dimenticata di questo...
 
.•ºº•.
 
Andavo su e giù per l'aula di scienze, persa nei miei pensieri e nei miei dubbi, fino a quando non c'è la feci più.
- Kai, perché Seera è qui?- gli domandai.
Lui fece finta di non avermi udito, e continuò ad armeggiare con un ampolla dall'aspetto sinistro. Sembrava che avesse preso sul serio il suo mestiere d'insegnante di biologia.
Dopotutto era una creatura antica di migliaia di anni era ovvio che conoscesse alla perfezione tutto ciò che riguardava le scienze e la natura.
- Kai?- tentai di nuovo.
- Ignorala - disse semplicemente, probabilmente convinto che mi sarebbe bastato questo.
- Ma Kai... sicuramente starà architettando qualcosa...-
- Ti ho detto d'ignorarla -
-Ma...-
Sollevò su di me uno sguardo ferino. Sembrava furibondo. Nei suoi occhi vedevo agitarsi nuvole di tenebra.
- O-ok ...- dissi sollevando le mani come se stessi cercando di calmare un animale selvatico - non c'è bisogno di scaldarsi ...- borbottai infine lasciandomi cadere su una sedia accanto alla sua e posando il mento sulla cattedra.
Continuai a guardarlo di sottecchi. Sembrava nervoso, come se stesse per scoppiargli una bomba sotto la sedia. 
Chi sa che cos'ha...
Non ero in grado di ipotizzare nulla. Neppure il più bravo degli psichiatri sarebbe riuscito a capire anche solo lontanamente ciò che pensava.
Neppure con gli anni sarei mai riuscito a capirlo completamente ma dopotutto non c'è da biasimarmi dato che credo che non ci sia riuscito neppure Dio.
Poi venni improvvisamente richiamata dai miei pensieri quando vidi tra le dita di Kai tante piccole lingue di fuoco che danzavano vivacemente che usava per scaldare la provetta.
Spalancai gli occhi incredula.
- Come hai fatto?- domandai prendendo la sua mano tra le miei ma stando attenta a non toccare le fiamme tra le sue dita.
Provai a passare un dito sulle fiamme velocemente, in modo che non mi bruciasse ma che comunque potessi sentirne il calore. Quando mi misi il dito sotto gli occhi vidi chiaramente un piccolo alone nero.
Era fuoco. Normalissime fiamme apparse dal nulla.
- Magia di controllo degli elementi - rispose sorridendo vedendo la mia faccia scioccata.
- Me lo insegni?!-
- Ci vorrà del tempo -
- Quand'è che potrò creare un tornado o roba simile?-
- Se vuoi morire anche subito,  altrimenti serviranno almeno 5 anni solo per imparare a controllare la tua energia -
- Così tanto? - Il mio entusiasmo si raffreddò un poco.
- Sì, ma puoi già imparare come spostare le energie - e detto questo girò la sedia in modo da essere difronte a me.
- Hai principalmente 5 fonti di energia: qui, in mezzo alla fronte,- disse  posando  l'indice sulla mia fronte indicandomi in via tattile il punto esatto e continuando così per le altre fonti - nell'incavo della tua gola,  al centro del petto, nel tuo ventre e l'ultimo nel plesso radicale ovvero tra la vagi...-
- Sì, ho capito- dissi fermandogli la mano prima che mi accapottasse per potermi indicare il punto preciso.
- Più ci sono 6 portali cioè i palmi delle mani e il centro della pinta del piede e infine le ali-
- Magari quello varrà per te...- dissi facendogli notare che purtroppo io le ali non le avevo.
- No, vale anche per gli esseri umani. Anche voi avete due ali, ma avete perso la capacità di usarle quando i primi umani vennero cacciati dall'Eden -
- Per colpa tua - ci tenni a precisare.
- Peggio per loro che mi hanno creduto - disse quello tutto soddisfatto di quello che aveva fatto  - erano liberissimi di non farlo. Io non li ho costretti a fare nulla -
- Dai, allora cosa devo fare ?- dissi per cambiare argomento, anche se sarebbe stato decisamente interessante aprire un dibattito sul peccato originale con uno dei protagonisti della vicenda.
- Niente, ti attivo i centri di energia -
E detto questo posò i suoi palmi d'avorio suoi miei. Mi meravigliai della differenza di misure tra le nostre mani. Le mie sembravano così piccole e fragili, mentre sapevo che a lui sarebbe bastata una piccola pressione per frantumare le mie tenere ossa.
Poi all'improvviso  un'ondata di energia mi fece vibrare sconvolgendomi come se avessi appena ricevuto una scarica elettrica ad alta tensione. Mi attraversò tutto il corpo, donandomi una sensazione di forza eccezionale.
Tentai di ritrarre le mani spaventata ma lui me le strinse per tenere i palmi in contatto.
Nella mia mente iniziarono ad affluire un infinità di pensieri, emozioni e ricordi come quello della mia prima volta con lui. Potei sentire chiaramente tutta l'eccitazione e il piacere di allora.
La sua bocca, la sua lingua, la sua pelle, i suoi gesti, i suoi movimenti il suo respiro caldo...
Correnti luminose ed oscure di scontravano, si avvolgevano e si rincorrevano, ma senza mai fondersi, come l'olio con l'acqua che scorrono l'uno sopra l'altra senza confondersi. 
Quando finalmente mi lasciò le mani ero talmente stanca che sarei caduta dalla sedia se solo lui non mi avesse sorretto impedendo alla mia testa di rompersi contro le mattonelle.
- Che figata - fu l'unica cosa che riuscii a dire mentre mi appoggiavo a lui per riprendere fiato.
 


*Samuel: si dice che sia l'angelo della morte tanto che viene chiamato anche "castigo/veleno di Dio". Nella angelologia appare come un angelo neutrale, nel senso che non sta né con Dio né con Satana.


 



 

Ma buon-salve a tutti quanti e tanti auguri di buona Pasqua ( anche se in ritardo )
Mi scuso per il ritardo, ma sapete com'è ... non ne avevo molta voglia :P
Il capitolo è stato un bel po' modificato da quello originale dato che c'era una parte che non capivo bene ... anzi diciamo che non c'era nulla da capire e proprio per questo mi annoiava o comunque mi sembrava stupida. 
La roba dei "centri di energia" e cazzi vari l'ho trovata su wikipedia e appartiene alla cultura orientale ( tipo chakara ecc...).
Mi dispiace che questo capitolo sia così passivo rispetto a quello precedente, spero che il prossimo mi esca un pochino più ... focoso?

A presto!
P.s. Ringrazio tutti quelli che leggono la mia storia, in particolar modo Linlin9, Sara, Michelina ( che mi ha giurato di non aver letto il capitolo prima ... ma dico, è o non è una brava ragazza lei???), Claudia e Lisa ( se non si è incastrata le dita nel pianoforte :D )


 

  
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