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Autore: GD_foREVer    02/04/2013    3 recensioni
Ero sola, ancora una volta. E intorno a me non c'erano parole amiche ma solo uno spesso muro di silenzio, un assordante silenzio che inghiottiva tutto, me compresa.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piiiiiiccola premessa: i personaggi da me descritti non mi appartengono (ç_ç), appartengono a loro stessi e questa storia è stata scritta senza nessuno scopo di lucro.
Cominciamo con la tortura!
  

MASCRA TEARS

-Jane! Abbassa il volume di quel dannato amplificatore!! E non farmi venire lì altrimenti quella cazzo di chitarra te la spacco in testa, capito?!- disse Rob, educato e gentile come al solito.
-Va bene, va bene! Non c'è bisogno di scaldarsi tanto!- risposi abbassando il volume.
Per esperienza sapevo che era meglio ascoltarlo, altrimenti c' era davvero davvero il rischio di ritrovarsi la chitarra stampata in faccia ed un occhio nero. Poi una volta già aveva fatto prendere il volo al mio povero stereo... quindi cercavo di evitarle la stessa sorte, che scassata lo era già per conto suo, povera disgraziata.
-Ecco fatto! Contento ora?- esclamai.
-Jane?- e che diamine vuole adesso?
-Dimmi!- risposi alquanto irritata.
-Fottiti.-mi ringhiò.
-Grazie Rob, ti voglio bene anche io- risposi.
-Comunque ora vado al Yellow. E cerca di non combinare casini che di soldi non ne ho!!- mi urlò ancora Rob dal piano di sotto. Ma che diamine! Gli costava tanto venire su a parlarmi invece che urlare come uno scaricatore di porto da un punto all'altro della casa? E poi quanta fiducia che riponeva in me! Neanche avessi mai progettato di rapinare una banca!
-Si. Okay, cia..-
-BOOOOM- era uscito; la porta sbatté violentemente e le finestre della mia camera vibrarono tutte.
Certo che le porte come le chiude lui non le sa chiude nessuno... la delicatezza che ci mette è impressionante. Sono sicura che la prossima volta il pomello gli rimarrà in mano.
Mi sedetti nel letto, ormai abbastanza nervosa.
Cazzo, a volte lo strozzerei quell'uomo! Anzi, togliamo “a volte”, lo strozzerei sempre, in modalità Homer Simpson magari. Non lo sopporto più, lo odio, non riesco proprio a capire cosa centri lui con la mia vita, non centra nulla ecco, forse solo a complicarmi l' esistenza. Chissà poi cosa ci avrà trovato mia madre in quella specie di scimmia sottosviluppata... già mia madre... una piccola nota di malinconia mi pervase. O forse dovrei chiamarla semplicemente Cheryl; già, perché quella non è una madre. Una madre non urla in faccia ad una figlia di essere solo un fottutissimo peso, non rimane impassibile quando viene picchiata, una madre non se ne va a Las Vegas per divertirsi con le sue amiche lasciando sola la figlia con con la stessa persona che poi un anno prima l'aveva mandata in coma a forza di botte, una madre non è così. Punto e basta. Certe parole, anche se dette in momenti di rabbia, tagliano più dei rasoi, ti lacerano, ti rompono e ti distruggono l'anima senza alcuna pietà, è una sensazione orribile pensare che se fossi morta avresti reso felice delle persone. Queste cose non dovrebbero essere state pensate una bambina di appena 7 anni, non dovrebbero essere pensate mai da nessuno.
Mi buttai sul letto con la chitarra ancora appesa al collo e nascosi la faccia sul cuscino.
Senza accorgermene una lacrima solitaria mi solcò la guancia, e poi un'altra e un'altra ancora, finché il tutto non si trasformò in un debole e amaro pianto.
Senza volere mi ritrovai a pensare a mio padre che non avevo mai conosciuto; in quel momento più che mai avrei voluto averlo vicino, avrei voluto sentirlo di fianco a me, che mi rassicurava e che mi diceva che non avevo più nulla di cui preoccuparmi, che sarebbe andato tutto apposto... ma invece ero sola. Ancora una volta, e intorno a me non c'erano parole amiche ma solo uno spesso muro di silenzio, un assordante silenzio che inghiottiva tutto, me compresa.
Rimasi così ancora per un po', poi, finalmente, senza rendermene nemmeno conto riuscii a prendere sonno, con le labbra ancora bagnate dal salato gusto delle lacrime.

______Angolino della  pazza-omicida  ragazza con qualche complesso mentale__
Buonsalve a tutti miei cari impavidi lettori! (sempre che qualcuno mi legga, ovvio u.u)
Eh si! A vostro malgrado sono sbarcata pure qui con la mia prima FanFictio!
Volevo dirvi che se siete arrivati fin qui senza vomitare avete raggiunto un traguardo notevole! E se invece qualcuno di voi non ce l'ha fatta e ci ha lasciati... beh... condoglianze... e prego la famiglia di non farmi causa perché non era mia intenzione uccidere nessuno ç__ç
Well, se vi va (e spero di si *w*) lasciatemi una recensione, anche piccina picciò *occhi da Bambi mod./on) e mi raccomando, se non vi piace o avete consigli ditemelo! La critiche sono ben accette!
Rage&UovoDiPaqua,
Giada.
  
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