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Autore: taisha    02/04/2013    7 recensioni
Nella 4x18 Katherine ha mostrato un barlume di umanità,di speranza,ha dimostrato di non aver più voglia di fuggire,vuole solamente essere libera di vivere come meglio crede,non ha più voglia di vivere all'ombra,non vuole più aver paura di Klaus.
Vuole vivere con Elijah,essere la sua compagna.
Lei vuole essere se stessa,specchiandosi nei suoi occhi scuri.
Quegli stessi occhi scuri,che più di cinquecento anni fa,le hanno forse mostrato per primi il vero affetto.
L'amore puro e semplice.
La storia si dirama tra New Orleans e New York intrecciando le vite dei due e di altri personaggi.
Potranno ritornare ad amarsi dopo tante difficoltà?
Genere: Dark, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elijah, Hayley, Katherine Pierce, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La cura non era più tra le sue mani ed insieme a lei era scivolata via anche la propria libertà.


Aveva trascorso più di cinquecento anni a fuggire da Klaus per colpa di quella stupida maledizione che era scritta a fuoco nel suo sangue,aveva vissuto con la paura che lui l'avesse trovata ovunque fosse andata, da sola aveva fronteggiato tanti secoli nell'ombra, senza mai abbassare lo sguardo difronte a nulla. Katerina Petrova era una giovane donna fiera e forte, inoltre era una vampira e non si sarebbe mai fatta impaurire da colui che si credeva il padrone del mondo.

 
Però vivere con il terrore di essere scovata ogni singolo giorno, scovata e uccisa, ti cambia, ti plasma e ti trasforma in una persona che mette la salvaguardia al primo posto, che mette se stessa al primo posto. In solitudine aveva vissuto e fatto tutto ciò che era meglio per lei.
 
Tutto, solo per se stessa.
 
Quando aveva saputo della cura,non aveva esitato a commettere qualsiasi cosa poco ortodossa per farla finire tra le sue mani, aveva persino ucciso il piccolo Gilbert. Quando poi l'aveva trovata e finalmente l'aveva stretta tra le sottili dita non aveva potuto non trattenere un sorriso di gioia pura.
 
Finalmente avrebbe riavuto la sua libertà, le sarebbe però servito un jolly giunta a quel punto, qualcuno più forte e importante di lei, qualcuno che avrebbe potuto proteggerla. E così aveva chiamato l'unica persona al mondo che mai e poi mai credeva che si fosse rischierata al suo fianco.
 
Le cose le erano però sfuggite di mano. Avrebbe dovuto solo utilizzarlo per il suo tornaconto per l'ennesima volta eppure non era stato così.
 
Aveva finito per innamorarsene, ancora una volta.
 
 
Adesso però tutto il lavoro e la fatica fatta erano andati persi, l'unica cosa che le avrebbe permesso di vivere finalmente serenamente, senza dover temere per la sua vita, l'aveva consegnata nelle mani di altri.
 
Nelle sue.
 
La perdita della sua libertà, la consapevolezza di dover continuare a nascondersi e fuggire non erano nulla in confronto alla certezza di una perdita maggiore. La sua. Mai si sarebbe immaginata che quello che le avrebbe fatto più male sarebbe stato perdere Elijah.
 
Mentre di spalle si allontanava dalla sua figura, una solitaria lacrima scivolò via dalle sue iridi color cioccolato, una profonda tristezza si impossessò del suo cuore fino quasi a farle mancare il fiato.
 
Ormai lontana dal suo sguardo voltò l'angolo e appoggiò le piccole spalle al muro ammuffito di quel palazzo, chiuse gli occhi e si abbandonò alla sua debolezza. Era l'ennesimo stralcio della sua umanità ritrovata.
 
Lacrime amare e di dolore scivolavano sul viso liscio e minuto, veloci e leggere raggiunsero il suo sottile collo, la vampira portò una mano all'altezza dello stomaco e non potè non piegarsi in due. Il dolore era troppo, la consapevolezza di averlo deluso e perso, erano come macigni sul suo cuore.
 
Lui non le credeva.

Ed evidentemente non l'avrebbe mai fatto.

 
Lui la considerava ancora una manipolatrice.
 
Nei suoi occhi scuri aveva letto delusione e celata rabbia nel sapere la verità.
 
Avrebbe voluto urlargli che non era così. Lei era una persona diversa, le persone cambiano. Persino lei.
 
Era sincera, i suoi sentimenti non erano mai stati più sinceri.
 
La sua voce bassa e rauca le rimbombava ancora nella testa, le sue parole accusatrici.
 
Katherine Pierce che prende in giro l'ennesimo uomo.
 
No, gli avrebbe voluto urlare, lui non era uno dei tanti. Lui era colui che tra i tanti le aveva mostrato l'amore incondizionato e puro, l'unico che pur sapendo di condannarsi a morte per mano del fratello, l'aveva lasciata fuggire lontano da lui e dal suo destino macchiato di sangue.


 
Aprì li occhi a fatica, la ferita era aperta e faceva tremendamente male. Asciugò le lacrime sulle sue guance e si rialzò.
 
L'aveva amato per mille anni e l'avrebbe fatto per altri mille.

Gli avrebbe dimostrato che lei era cambiata, che finalmente avrebbe potuto fidarsi di lei, l'avrebbe cercato fino e in capo al mondo. Lui le aveva dato una seconda opportunità e lei gli avrebbe dimostrato di essersela merita, di essersi meritata il suo affetto, le sue carezze, i suoi baci.

 
Il suo amore.
 
Chiuse gli occhi stringendoli e prendendo più fiato possibile. Mai si sarebbe creduta ancora così umana e fragile, forse era vero, l'amore è la più grande debolezza per un vampiro. Strinse al petto la mano, il suo cuore batteva all'impazzata.
 
Esattamente come quando l'aveva rivisto dopo tutti quel tempo.

 
 
Veloce, la mente la riportò a quando lo aveva informato sulla cura non appena aveva scoperto della sua esistenza, l'aveva pregato di rivederla e fare un patto con lei quando finalmente l'avesse avuta tra le mani,esattamente poche settimane dopo l'aveva ricontattato dicendogli di incontrarsi e lui non aveva esitato ad incontrarla all'appuntamento stabilito. Avevano entrambi un motivo per volere quella cura.
Bello ed impeccabile nel suo abito scuro l'aveva raggiunta in un ristorante, all'ultimo piano di uno dei tanti grattacieli di New York.

Katherine aveva sollevato lo sguardo sorpreso su quella figura che a pochi passi da lei la fissava in un modo indecifrabile.

 
"Katerina." Quel suo accento così marcato, solo lui in tutti quei secoli era riuscito a pronunciare in quel modo il suo nome.
La vampira si ritrovò a battere più volte le lunghe ciglia fino a quando non allungò la mano verso di lui sussurrando appena il suo nome."Elijah."
 
La mano forte e calda di lui avvolgeva la sua piccola e fragile in una presa sicura, appoggiò appena le labbra sul dorso e le sorrise, sincero forse, per la prima volta in quei 400 anni di fuga.
 
"Finalmente ci rincontriamo." Sorrise accomodandosi di fronte a lei.
 
Lei gli sorrise furba. "Sai perchè ho voluto incontrarti." Una piccola pausa. "Ho la cura, Elijah. E credo che questo sia conveniente sia per me che per te."
 
Il vampiro millenario piegò elegantemente il fazzoletto sulle sue ginocchia e poi la osservò. "Certo che lo so ma.."sollevò finalmente lo sguardo su di lei. "Cosa vuoi in cambio Katherine?"
 
"La libertà." Le parole le erano fuoriuscite di getto dalle labbra, lo desiderava così tanto da non poter fare a meno di nasconderglielo per altro tempo. Lei voleva essere libera. "Ti darò la cura solo a patto che tu metta una buona parola per quella faccenda.. "Sorrise di risentimento. "Sai,ho ancora paura che tuo fratello riduca il mio corpo in mille piccolissimi pezzettini. E' un tipo alquanto vendicativo, anche dopo 500 anni." Lo osservò negli occhi scuri.
 
"Sapevo che mi avresti chiesto questo Katerina." Sorrise amaro distogliendo lo sguardo da lei. "Come faccio a sapere che non stai giocando per l'ennesima volta?" Ritornò a fissarla alzando, indagatore, il sopracciglio.
 
Fu allora che Katherine infilò le mani nella piccola borsetta nera estraendo un cofanetto bianco. "Vuoi una prova?" Spostandolo verso di lui lo aprì. "Questa è la cura, Elijah. La cura per il vampirismo." La vampira lo guardò negli occhi.
 
L'altro sorpreso dal gesto di lei osservò inizialmente il cofanetto e poi la vampira. "Come..come hai fatto ad averla?" Allungò una mano per sfiorarla ma lei ritrasse il cofanetto portandolo di nuovo tra le sue mani.
 
"Non posso svelarti i miei trucchetti, tesoro."Sorrise sorniona. "Allora?Sei dalla mia parte o no?" Ritornò di nuovo seria.
 
Elijah allungò semplicemente la mano verso di lei, il rolex sul suo polso brillò sotto le luci artificiali del ristorante, aveva accettato. Un sorriso sornione si allargò sulle labbra rosse di lei, strinse la sua mano e sussurrò."Credo che faremo molta strada insieme."
 
"Lo credo anche io."Sorrise anche lui lasciando poi la mano sottile di lei. "Adesso mangiamo?"
 
"Sono famelica." La vampira lo osservò sorridendo da dietro il bicchiere di vino rosso che aveva  tra le mani.
 
 
Ricordava tutto nei minimi dettagli, la loro cena, il patto, la passeggiata sulla riva del fiume Hudson. Tutto
 
Fino a quel bacio, quel bacio che era arrivato come un fulmine a ciel sereno.
 
 
Passeggiavano ormai da un oretta sulla riva del fiume, tutto intorno era silenzioso, le luci e la confusione della grande mela erano alle loro spalle, il ticchettio delle scarpe di lei era l'unico rumore che si udiva intorno a loro. La notte era ormai inoltrata da un bel pò.
 
"E così sei riuscita a rintracciarmi, nonostante tutto. Ed hai anche la cura." Lo sguardo scuro di lui era rivolto dinanzi a se, una mano nella tasca del vestito elegante e l'altra lasciata cadere sul fianco. "Mi sorprendi ogni volta." Sorrise.
 
Katherine spostò lo sguardo su di lui e sorrise annuendo. "Sei sorpreso? Ho sempre un asso nella manica." Sorrise distogliendo lo sguardo. "Dovresti saperlo."
 
Elijah non potè non sorridere, osservandola poi spostarsi verso la balaustra che impediva la caduta dei passanti nel fiume. La vampira vi si appoggiò elegantemente e lo guardò.
 
"Certo che lo so, in fondo questa sei tu, una manipolatrice, opportunista e senza scrupoli, Katerina."Si era fermato a pochi passi da lei.
 
Lei abbassò lo sguardo e scosse la testa ridendo. "Le persone cambiano, Elijah. Non sono più quella ragazza." Lo guardò dritto negli occhi.
 
"Ah no?" Si avvicinò lentamente."Perchè dovrei crederti Katherine?" La guardò negli occhi. "Chi mi dice che questo non è un altro dei tuoi piani per far si che torni tutto a tuo favore?"
 
"Chi mi dice che non userai quella cura per ficcarla in gola a mio fratello e ucciderlo? Infondo è lui che ti ha destinata ad una vita da fuggiasca no?"
 
Lei prese un grosso respiro e lo osservò negli occhi. "Non ho motivi per far tutto quello che hai detto, certo, mi farebbe piacere uccidere Klaus e levarmelo finalmente dalle scatole ma.." Si fermò un secondo e i suoi capelli ricci furono scossi da una folata di vento fresco della notte."Io voglio solamente essere libera, Elijah."
 
Si osservarono negli occhi a lungo, il vecchio vampiro sollevò una mano a scostarle un riccio ribelle che le ricadeva sulla fronte in modo disordinato e le accarezzò poi una guancia.
 
"Vuoi essere libera Katerina?"
 
Katherine si ritrovò ad annuire semplicemente con gli occhi incatenati ai suoi.
 
"Se è questo quello che vuoi, allora si. Ti aiuterò ad essere finalmente libera." Gli occhi di lei brillarono di commozione, sentì il suo cuore prendere calore mano a mano che la sua mano accarezzava la sua pelle.
 
Lui l'avrebbe aiutata, ora come allora.

"Sei bellissima, Katerina." Occhi negli occhi,la vampira lo osservava silenziosa e stranita da quella confessione. "Lo sei sempre stata."

Era sempre così con lui, ora come allora, riusciva sempre a metterla in tensione.

 
"Grazie Elijah." Si ritrovò a sussurrare flebilmente appoggiando la mano sulla sua, lo vide avvicinarsi sempre di più a se fino a quando non sentì le labbra fredde di lui poggiarsi sulle se in un bacio dolce.
 
Ripresasi dallo stupore iniziale, allungò appena la mano per intrecciarla nei capelli corti della nuca di lui e stringersi finalmente al suo petto. Doveva essere semplicemente un altro suo trucchetto questo eppure lui, con questo gesto, l'aveva sorpresa.

 
L'aveva baciata e adesso non accennava a lasciarla andare, il suo bacio lento e pieno di passione aveva completamente offuscato i suoi sensi. Si stava perdendo in quelle sensazioni.
 
Le mani forti di lui erano scese a stringere quasi con possessione la vita di lei e forse mai come allora lei non avrebbe fatto nulla per interrompere quel momento. Si sentiva felice, stranamente.
 
 

 
 
Mille domande si alternavano nella sua testa ma quella che più premeva era...Lui sarebbe mai riuscito a perdonarla?
 
Una cosa era certa, lei non si sarebbe mai arresa al primo ostacolo. Lui sarebbe ritornato ad essere la stessa persona che al mattino la guardava con amore, la stessa persona che le aveva sussurrato per la prima volta un ti amo sincero, sarebbe tornato ad essere quella stessa persona che aveva imparato a conoscere in quelle settimane passate insieme a New York.
 
Quei due occhi neri sarebbero tornati a guardarla con amore e non con disprezzo e delusione.
 
Avevano una connessione, l'avevano sempre avuta e lei si sarebbe ripresa il suo amore.
 
Anche se ci sarebbero voluti secoli, lei si sarebbe ripresa il suo Elijah.







 
Salve a tutte ragazzi e ragazze!!
 
Ritorno su efp con una nuova avventura,spero tanto che sia di vostro gradimento.So di dover completare l'altra storia eheh ma quando l'ispirazione prende,non posso non darle sfogo!xD
 
Innanzitutto voglio dirvi che nel scrivere questa storia sono stata molto influenzata dalla visione della 4x18 ma anche da un video che ho trovato su YT -----> http://www.youtube.com/watch?v=cWv_XEjUtJo
 
Questa è una storia diversa,è la mia versione del continuo della storia di TVD fino a questo momento.L'occhio di riguardo è per la "gran cagna" ovvero l'unica e sola Katerina Petrova.
 
A differenza di molti non credo che Katherine non provi reali sentimenti per Elijah,ho trovato il suo "ti amo" sentito e reale e poi gli ha consegnato la cura, quella che lei stessa considera la sua libertà.
 
Non si possono sottovalutare questi particolari,Katherine ha mostrato un barlume di umanità,di speranza,ha dimostrato di non aver più voglia di fuggire,vuole solamente essere libera di vivere come meglio crede,non ha più voglia di vivere all'ombra,non vuole più aver paura di Klaus.
 
Vuole vivere con Elijah,essere la sua compagna.
 
Lei vuole essere se stessa,specchiandosi nei suoi occhi scuri.
 
Quegli stessi occhi scuri,che più di cinquecento anni fa,le hanno forse mostrato per primi il vero affetto.
 
L'amore puro e semplice.

Non so ancora se questa diventerà una storia completa,voglio aspettare prima di sapere cosa pensate di questa pazza idea!Eheh Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate e quindi vi invito a recensire (in positivo o in negativo =D) la storiella!!

Ringrazio tutti coloro che sono arrivati fi quìììì!eheh

Un abbraccio!Tay   <3



P.S. Questo è l'abito che aveva Katerina alla cena con Elijah ------>https://fbcdn-sphotos-h-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn1/579750_10151610187508745_291695316_n.jpg     (Si,sono una malata patologica ma cerco di inserire tutto quello che mi ricorda quello che scrivo quando sono nel periodo "ispirazione folle")
   
 
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