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Autore: Niky McGregor    02/04/2013    3 recensioni
Questa e la mia prima Lily-Scorpius ma non sara solo una storia romantica ma anche di mistero. Lily ha appena iniziato il suo quinto anno ad Hogwarst e da qualche mese ha strani incubi molto simili a presagi. Non so come descrivere questa FF perche e in fase di svilluppo. Spero di di ricevere le vostre opinioni perche ci tengo molto.
Genere: Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Hugo Weasley, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 4

 

Il giorno dopo Lily si svegliò con la sensazione di aver dormito per soli dieci minuti.

Si strofinò gli occhi con una mano e si mise a sedere, la schiena dolorante per un motivo a lei ancora ignoto. Si guardò attorno perplessa e rendendosi conto di trovarsi in Sala Comune, un gemito fuoriuscì dalle sue labbra. Come cavolo aveva fatto a d addormentarsi lì come una bambina?

-Buongiorno cugina. Dormito bene?- si intromise una voce, intromettendosi nei suoi pensieri..

Allarmata sollevò lo sguardo di fronte a se incontrò lo sguardo divertito di Rose, accompagnato da un sorriso derisorio.

-Ciao Rose.- borbottò infastidita.

Di solito si svegliava di buon umore, ma di solito si trovava nel suo baldacchino nel dormitorio e non su una poltrona che, per quanto fosse comoda, era sconsigliabile per una dormita.

Ancora frastornata dal risveglio, la rossa si alzò in piedi e fece per dirigersi verso la sua stanza, non vedendo l'ora di farsi una doccia veloce.

Non aveva fatto neanche un passo che una mano l'afferro per il braccio voltandola e una Rose con cipiglio deciso le si piazzò davanti con la chiara intenzione di riempirla di domande.

Lily sbuffò, alzando gli occhi al cielo più per infastidire la cugina che per reale scocciatura.

-Che intenzioni hai, Lily?- le domandò, con un tono talmente minaccioso da somigliare molto a nonna Molly, o per certi versi a sua madre.

-Di farmi una doccia?- rispose la cugina con finta titubanza.

Voleva evitare il fiume di domande che la cugina le stava per riversare addosso.

-Quella può aspettare, ora mi spieghi cosa sta succedendo.-

-E non dire “niente” che non ti credo. Nemmeno alla storia di Emily e del suo russare.- aggiunse poi.

Prevedibile, pensò la piccola Potter.

Fece per rispondere ma Rose non gliene dette il tempo, perchè la spinse nuovamente a sedere e la fissò con determinazione, prima di sedersi a sua volta di fronte a lei.

Prese un bel respiro e si fissò le mani con grande attenzione. Sentiva lo sguardo della cugina su di se e ciò non la aiutava per niente.

-Io.... Io sto facendo lo stesso incubo da mesi.- rivelò infine, tornando a guardare la ragazza di fronte a se.

Vide lo stupore negli occhi castani di Rose e un smorfia prese forma sul suo volto. Non sapeva ancora se parlarne con Rose, ma non poteva più tenersi dentro quel fatto, dopotutto ne aveva già parlato con un adulto e la McGranitt non le aveva impedito di farne parola con qualcun altro. E poi era impossibile sfuggire alle domande di un Weasley, specie se si chiamava come sua cugina. La determinazione doveva essere un fattore generico di quella famiglia...

 

-Che incubo?- le domandò infine, con una nota isterica nella voce.

-Un incubo che sembrerebbe essere premonitore. Io..-e qui fece una piccola pausa mentre si guardava attorno a disagio. -io vedo tanti cadaveri e tutto è avvolto nel silenzio. Ci siamo solo io un ragazzo biondo ancora in vita.- spiegò.

 

Nello stesso momento in cui aveva terminato la frase, l'immagine di Scorpius Malfoy aveva fatto capolino nella sua testa.

Non vide sua cugina che si portava le mani sulla bocca, sorpresa com'era dai suoi stessi pensieri.

Doveva ammettere che da qualche tempo la presenza del migliore amico di suo fratello la agitava ma associava tutto al fatto che lui non perdeva occasione di infastidirla.

 

Che il ragazzo del sogno e il Serpeverde fossero la stessa persona?

 

Ecco che i dubbi la assalirono nuovamente, mentre ripercorreva gli ultimi mesi. Da quando erano cominciati quegli incubi, ava iniziato a sentirsi a disagio con Scopius, scoprendo di non riuscire più a scherzare con lui o punzecchiarlo come un tempo. E poi quella lieve scossa quando si erano sfiorati...

Da quel giorno si era ritrovata spesso a fissarlo come imbambolata, o a perdersi nei suoi occhi grigi.

 

-Lily!- l'urlò di Rose la distolse dai suoi pensieri.

Con sguardo confuso fissò la cugina senza vederla davvero e bofonchiò qualcosa che era simile a “vado a farmi la doccia” per poi dirigersi definitivamente verso le scale.

 

La riccia non fece niente per fermarla, capendo che era inutile chiederle alcunché.

 

 

***

 

 

Sala Comune dei Serpeverde.

 

-Scorpius! Vuoi uscire da quel bagno?- urlò un ragazzo dai capelli neri e gli occhi verdi.

Era da più di mezz'ora che il biondo vi si era chiuso dentro e seva cominciando a perdere la pazienza.

-Datti una calmata Potter, sto uscendo!- rispose il diretto interessato con tono infastidito.

Poco dopo infatti si aprì la porta del bagno ed un Malfoy vestito da capo a piedi, fece capolino sulla soglia.

 

Albus sbuffò, sorpassandolo con una brusca spallata e dirigendosi velocemente verso lo specchio.

Ogni mattina era sempre la stessa scena, Sccorpius che se la prendeva comoda e Albus che si innervosiva, lui che era la pazienza fatta a persona.

Il loro compagni, ne avevano fatto l'abitudine e non potevano fare a meno di sogghignare ogni volta di fronte a quella scenetta.

 

-Allora, Al... per chi ti stai facendo bello stamattina?- lo schernì Lucas Zabini, sapendo bene che quello era un argomento che Potter non amava affrontare.

-Cruciati Luke, non c'è nessuna ragazza.- ribatté il moro cercando di sistemarsi quella chioma disordinata che erano i suoi capelli, e tentando di nascondere il suo breve arrossimento.

Tutti i presenti scoppiarono a ridere di gusto, compreso Scorpius che ovviamente sapeva qualcosa di più al riguardo, ma non nei dettagli

Tuttavia ad un occhiataccia di Albus tacquero tutti, guardandolo con finte espressioni innocenti.

-Sì sì, continua a negare, intanto noi scopriremo dove sparisci ogni sera. Non ci credo più alla storia degli esercizi di Quidditch visto che non ci vai più nemmeno con Scorpius- continuò Samuel Nott, ben deciso a farlo parlare.

A quelle parole, il secondogenito dei Potter distolse lo sguardo mentre un piccolo ghigno prendeva forma sul suo viso. Non aveva intenzione di rivelare il motivo delle sue “fughe notturne” come le chiamavano i suoi compagni, non era il momento adatto.

Uscì dal bagno, rinunciando all'eterna lotta contro i suoi capelli e, sempre con quel ghigno misterioso stampato in faccia, finì di prepararsi. Sentendosi osservato, sollevò lo sguardo dalla cravatta che aveva finito di annodarsi e li fissò interrogativo.

-Beh?- chiese, insolente, fingendo di non sapere il motivo per cui i tre ragazzi lo stavano fissando come se gli fosse spuntata una seconda testa.

-Brutto...- cominciò a dire Lucas, avvicinandoglisi.

Albus scoppiò a ridere e corse fuori dalla stanza inseguito dal moro che certamente non gliel'avrebbe lasciata vinta.

Scorpius e Samuel scossero la testa di fronte al comportamento immaturo dei compagni e decisero di seguirli, per lo meno avrebbero potuto mettere fine a quella scenetta assurda.

-Sempre i soliti.- commentò Nott, dopo un lungo sospiro.

-A volte mi chiedo che cosa ci fanno a fare a Serpeverde, sarebbero dei perfetti Grifondoro.- rincarò la dose il biondo, con un leggero sorriso. Sembrava che stesse recitando un ruolo. In effetti i quattro Serpeverde stavano seguendo passo passo un copione che sembrava stato scritto apposta per loro.

 

Scesero in Sala Comune e non trovando i due amici, oltrepassarono il passaggio e si diressero in Sala Grande, parlando del più e del meno. Una volta arrivati ai portoni, una risata forzata lo fece voltare e il suo cuore fece un balzo alla vista di Lily Potter in compagna dei suoi cugini.

I loro sguardi si incrociarono e Scorpius perse velocemente la cognizione del tempo, perdendosi in quelle iridi castane che tanto lo incantavano.

Una gomitata di Samuel lo riscosse e vide che la piccola Potter era arrossita e aveva abassato lo sguardo, sparendo in Sala Grande.

 

-Ringrazia che ci sono io qui adesso, altrimenti Albus avrebbe da ridire al riguardo.- lo ammonì Nott.

-Al riguardo di che?- domando il biondo nervosamente, superandolo e dirigendosi verso la tavolata dei Serpeverde.

Durante la colazione continuò a lanciare occhiate alla tavolata Rosso-oro e vedere Lily di nuovo così silenziosa e assorta, lo fece impensierire.

 

Devo parlarle al più presto” si disse, senza sapere che la rossa stava pensando la stessa identica cosa nei suoi confronti.

 

 

Ok... non sono tanto convinta di questo capitolo ma lascio a voi il giudizio...
Spero che sia stato comunue di vostro gradimento anche se non succcede nulla di speciale...
Boh non lo so nn sono convinta *autrice lacerata dai dubbi* ma sapendo che nn  viene in mente allora, lo posto..
Volevo Ringraziare chi ha recensito li scorsi capitoli! Grazie mille!
Niky

 

   
 
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