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Autore: N e v e r l a n d 91    03/04/2013    1 recensioni
Non avevo mai avuto così paura nemmeno in battaglia, mai, come in quel momento. Ero paralizzato, dimenticavo di respirare mentre i miei occhi non si scostavano per un momento dai suoi. Bloccato in quello che era un sogno senza uscita si, ma in realtà, nonostante odiassi quel sogno. Ero grato alla mia mente per ripropormelo ogni notte. Almeno potevo rivederlo, ancora una volta, ogni volta che i miei occhi si chiudevano.
“Addio John”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Capitolo 3: Frammenti di verità


''Ho paura, poichè è notte
che sia un sogno soltanto troppo seducente
e dolce per avere sostanza ''
--William Shakespeare




La casa di Lestrade era come al solito spoglia e priva di vita. Quell’uomo passava talmente tanto tempo in centrale che non aveva praticamente mai tempo per sistemare la sua abitazione.
Mi sentii appena in colpa quando ricordai che solo qualche anno fa aveva divorziato. Ne era uscito distrutto. Quindi non avrà avuto molto tempo per pulire e dar vita alla sua casa senza la presenza costante di una moglie.
Mi avvicinai al campanello, intorno al vialetto brulicavano migliaia di erbaccie incolte, lumachine di piccola statura vagavano senza meta lungo il pianerottolo, inarcai le sopracciglia quando incappai in un ragno dalle dimensioni esagerate. Pensavo che di ragni così se ne trovassero solamente in Australia.
Arricciai il naso dal disgusto ed istintivamente camminai allargandomi il più possibile da quello che era l’aracne appeso al muro. Quando suonai la porta ero posizionato come la torre di Pisa, sarò sembrato un cretino ai vicini dell’ispettore.

Lestrade tardò ad arrivare, la prima cosa che udii fu un goffo casino, era prevedibile, di domenica, niente centrale, undici di mattina… Dormiva.
Sospirai appena, ancora impennato in quella scomoda posizione, diedi istintivamente un ulteriore occhiata al ragno, che sembrava tessere la sua ragnatela noncurante della mia presenza, mi chiesi se avesse bisogno di una casa a parte, vista l’eccessiva grandezza.
Finalmente Lestrade venne ad aprire, sospirai e sorrisi in contemporanea, forse per mascherare l’ansia. Lui aveva l’aspetto (e la puzza) di un uomo che non usciva di casa da giorni, ma io finsi di non farci caso.
I suoi capelli erano arruffati e sembravano impostati come uno dei personaggi dei manga; a caso. Gli occhi assonnati e rossi, come se avesse del sonno arretrato e in dosso solo il pigiama, forse non avrei dovuto fare una visita a sorpresa.
“Salve Lestrade…” Sorrisi ammiccando con la testa, lui mi guardava confuso, come a capire chi fossi o che cosa ci facessi in casa sua a quell’ora del mattino. Anche se non era poi così tardi.
“W..Watson” Sorrise e mi fece cenno di entrare, obbedii, almeno avrei potuto scappare da quella bestia appollaiata nel pianerottolo.
“Come va? Posso offrirti qualcosa? Perdona il disordine” Stava ridacchiando, ma era evidentemente a disagio. mi fece sedere sul divano del salotto mentre lui corse in cucina, magari a preparare un teh, gli sorrisi finchè non uscì dalla stanza dopodichè iniziai a guardarmi intorno.
“Un teh grazie!” Dissi per sicurezza, non avevo proprio voglia di un caffè, l’avevo gia fatto prima di arrivare.
La stanza era senza foto, la cosa mi sembrava strana. Quando passi molto tempo con Sherlock inizi a farti più domande di quante tu non te ne faccia abitualmente.

Il tavolino al centro della stanza solleva un vaso di fiori finti, un posacenere inutilizzato, visto che Lestrade doveva aver smesso di fumare, almeno da quanto diceva, e delle gomme da masticare in un vassoio.
Il telecomando della tv e un centrino ingiallito. Niente di particolarmente sospetto.
Spostai la mia attenzione verso la sala, molte cornici senza foto, solo quelle che vengono messe quando compri la cornice, foto finte, con modelli e non legami familiari.
Aprii un cassetto e notai che conteneva molti album, quindi le foto le aveva, solo che non le esponeva. Strano. Continuai a guardarmi attorno, c’era molta polvere in quella casa. Non riuscivo ad immaginare come potesse essere stato vivere con Sherlock per Lestrade.
Litigi continui, nessuno che puliva nulla, e poi dubitavo fortemente che Lestrade avrebbe preso il telefono di tasca a Scherlock, piuttostò gli avrebbe piantato una pallottola sulla testa.
Lestrade tornò, ed mi lanciai contro il divano, fingendo di trovarmi in attesa. Mi posò la tazza davanti e lo zucchero che avrei messo da solo. Poi si sedette anche lui.
A giudicare dai capelli, doveva averli sistemati prima di venire, forse non voleva apparire troppo trasandato.
“Cosa la porta qui, Mr Watson?”
Sorrideva, ma il suo volto non voleva farlo, era come se lo costringesse a fare quello sforzo inumano; sorridermi.
“Il ritorno del mio amico. Voglio saperne di più…” Gli sorrisi di rimando, sapevo che non sarebbe stato facile ottenere informazioni, magari Sherlock lo teneva in pugno con qualche strano ricatto.
“Non mi convince che lei e Sherlock abbiate convissuto insieme per 9 mesi. Non mi convince perché che le piaccia o no, siete troppo simili…” Lestrade sorrise, e sorseggiò con calma il suo teh prima di rispondermi, stavolta il suo sorriso era diverso, un po’ strafottente, un po’ indisponente.
“Io ho aiutato un amico.”
“Sherlock non ha amici, all’infuori di me”
Lo dissi con risolutezza, cercando di non arrossire perché dopo un secondo mi accorsi che le mie parole potevano essere fraintese. Ma lasciai perdere, Lestrade aveva capito.
“Beh, non lo nego. Non vorrei affatto essere amico di Sherlock, infatti mi aiuta solo per casi difficili..”
“Diciamo quasi tutti..” Sorrisi.
“Comunque… ” Mi interruppe, sorrideva ancora, mentre beveva di tanto in tanto la sua tazza di teh.
“Lui è venuto a chiedermi aiuto. Io l’ho aiutato perché non potevo fare altrimenti, tutto qui.”
Era tornato risoluto anche lui, mi fissava serioso e diceva la verità, non so che cosa me lo faceva credere ma a quanto pare mi sbagliavo. Sherlock mi aveva detto la verità, aveva convissuto per 9 mesi con Lestrade.
D’un tratto tutto fu chiaro.
Le chiamate di Lestrade per sapere come stavo, il suo avvicinamento alla mia persona, il suo chiedermi di continuo di partecipare ai casi della polizia per farmi uscire di casa. C’era Sherlock dietro tutto.
“Lestrade, quindi… avete convissuto davvero?” Mi rispose con un semplice cenno del capo, non riuscivo a credere che due persone come loro fossero riuscite a non ammazzarsi a vicenda per tutto quel tempo
“Ma insomma, Sherlock si annoia di continuo senza un caso… come ha fatto a convivere con te senza sentire la voglia di tornare in pista? Come hai fatto a convivere con lui senza ammazzarlo? Perché so che ne avresti avuto voglia!! Come?”
Lestrade si strinse nelle spalle
“Abbiamo trovato il modo” Disse semplicemente.
“Trovato il modo..” Ripetei, incredulo. Avevano trovato il modo di vivere insieme senza ammazzarsi, ma come? Era troppo per me , io non ero Sherlock non potevo risolvere questo enigma.
Per 9 mesi, per nove mesi ero stato male come un cane, e loro erano qui a litigare perché Sherlock voleva il cellulare e Lestrade non voleva passarglielo.. o perché Sherlock si annoiava a morte e sparava contro il muro. Non riuscivo a credere nemmeno usando tutta la mia volontà che Sherlock avesse resistito alla noia per tutto quel tempo.
“Non riesco a crederci..”
“A cosa non credi?”
Sospirai. Passando una mano tra i capelli, quasi bagnati dal sudore.
“A tutto questo, mi sembra di vivere in un sogno.”
Lestrade sorrise, poi portò i gomiti sulle ginocchia e lo sguardo su di me.
“Ascolti Watson, non ci pensi più… Ora Sher è tornato, sta bene, non è morto. Questo era il suo desiderio no? Lo voleva vivo. Ed è vivo, ed è con lei, nel vostro appartamento, è tornato da lei. Che vuole di più?”
Il suo sguardo variò molto tra l’inizio e la fine della frase. All’inizio era vivo, poi vacuo, infine spento.
Che diavolo volevano dire tutte quelle frasi campate in aria? –Questo era il tuo desiderio-
Un momento.
“Come sa di ciò che ho detto dinanzi la tomba di Sherlock?”
Lestrade inarcò le sopracciglia.
“Deve essergli sfuggito, non ricordo in che occasione..”
“A Sherlock non sfugge nulla. Sherlock non parla dei fatti suoi con il primo che capita.”
In quel momento ero talmente confuso che il sospetto era la mia unica ancora. Le sue parole erano strane, parlava di Sherlock come se.. Come se..
“E poi da quando lo chiama ‘Sher’ e non Holmes?”
Lestrade provò a rispondere ma lo interruppi ancora.
“Lestrade, lei mi sembra strano…”
Lestrade si strinse ancora nelle spalle.
“Non sono obbligato a dirle nulla, Watson. E detto tra noi, c’è poco da dire. Sherlock è stato qui solo il tempo necessario per essere sicuri che di Moriarty non ce ne fosse traccia, e così è stato. Non sembra essersi fatto vivo, nei telegiornali parlano del grande ritorno di Sherlock e tutti sono felici e contenti..”
“Lei non mi sembra felice e contento però.”
Venni interrotto dal suono di un cellulare. Era quello di Lestrade, la suoneria non somigliava affatto alla mia, ed era un messaggio. Lestrade fissò il cellulare e poi me, capii che non era qualcosa che dovevo leggere così lo afferrai prima di lui, provò a bloccarmi ma alla fine riuscii a leggere il messaggio.

“Non farti uscire di bocca nulla, capito?
-Sherlock”

Rimasi per un secondo senza fiato.
Sherlock sapeva che ero lì, probabilmente Lestrade gli aveva mandato un messaggio mentre era in cucina.
E quindi c’era davvero qualcosa che non dovevo sapere. Fissai Lestrade, e non era un bello sguardo, era uno di quei sguardi da ‘o me lo dici o ti ammazzo’ solo più truce.
“Deve dirmi tutto… ”
Lestrade passò una mano tra i capelli.Sospirò e poi fece cenno di no.
“Non posso.”
“Sa che prima o poi lo scoprirò. Verò?”
Presi il cellulare e composi il numero. Uno squillo. Due. Tre. Poi rispose.
“John…”

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AAH salve a tutti questo capitolo è venuto giù come sempre d mezzanotte all'una xD mamma mia prima non mi viene ispirazione :D comunque vorrei qualche opinione ^^
Dai su u.u non si vive di sole letture <3
PS: Spero di non aver mandato Lestrade troppo fuori pg, :/ sto cercando di rendere tutti il più oc possibile ^^ quindi se è così fatemi sapere e provvederò :D

  
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