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Autore: InstantDayDream    23/10/2007    1 recensioni
Fred raccolse una scatola da terra e la poggiò sul bancone, quindi prese una delle confezioni che erano al suo interno e cominciò a leggere le istruzioni sul retro. "Premere al centro del sacchetto pronunciando chiaramente il nome della persona di cui si desidera che il fantasma prenda la forma; il fantasma uscirà immediatamente assicurando un perfetto spavento per almeno cinque minuti! Cavoli George! Mica male questa roba...mi chiedo come faccia a pensarle a volte"
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George, e, Fred, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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LA mia prima FF in questo sito!
E non poteva che essere una one-shot su Fred e George Weasley! La ragazza di Fred è un personaggio inventato perchè. per quanto ami i gemelli Weasley, nei libri della Rowling non ho mai trovato una ragazza che mi sembrasse adatta per loro!
ATTENZIONE CONTIENE SPOILER SUL 7 LIBRO!


George Weasley si svegliò all’alba urlando. Una figura femminile accanto a lui emerse con gli occhi pesti dal sonno "George…" mormorò, nient’altro. Il ragazzo la fissa per un attimo, quindi cercando di controllare il tremore nella sua voce, balbettò: "Jen…ho sognato che…che Fred era morto". La ragazza chiamata Jen sospirò e gli mise una mano sulla spalla. "George…tuo fratello è morto per davvero. Undici anni fa, ricordi?" George stette zitto, si vergognava leggermente per quello, eppure non passava mattina in cui lui non si svegliasse urlando, convinto che fosse tutto un sogno e ogni volta, inesorabilmente, il peso della morte di Fred gli ricadeva addosso in maniera più schiacciante che mai. Tutto ciò che era accanto a lui, improvvisamente, sembrò essere privo di senso; era come se lui fosse avvolto da una nuvola che lo faceva vivere in questo mondo senza che lui, George, fosse toccato da ciò che gli accadeva intorno. Era conscio della mano di Jen che cercava di confortarlo accarezzandogli la spalla; ma non la sentiva realmente in contatto col suo corpo.
Jen era stata più brava di lui ad accettare la morte di Fred, nonostante fosse la sua fidanzata, nonostante si dovessero sposare da lì a poco. George non era mai riuscito ad andare avanti da quel maledetto giorno di giugno e questo lo faceva sentire debole e gli faceva pensare che suo fratello si sarebbe vergognato di lui. Ma poi cacciava via questi pensieri pensando che Jen era stata con Fred solo un anno, mentre lui…beh lui aveva sempre vissuto in funzione del fratello, completandosi a vicenda. Dove c’era Fred c’era anche George: uguali come due gocce d’acqua sia fisicamente che caratterialmente, legati da un legame stranamente profondo, quasi simbiotico.
La porta si spalancò e due ragazzetti entrarono correndo nella stanza, riportando George con i piedi per terra. "Domani si va ad Hogwarts!" urlarono piombando sul letto. Jen sorrise tristemente,mentre George fece un respiro profondo e cominciò a parlare. "Ragazzi" disse in tono solenne. Ci volle un po’ prima che trovasse le parole giuste: i due gemellino che il giorno dopo avrebbero cominciato Hogwarts erano i figli di Jen e Fred. Già, come se la morte del fratello in sé non fosse stata abbastanza drammatica, Jen era incinta quando Fred era scomparso. Ed eccoli lì davanti a lui gli altri due gemelli Weasley, Fred e George anche loro, uguali in tutto e per tutto al padre e, di conseguenza, anche a George. Lui e Jen gli avevano sempre detto che George era il loro padre perché sarebbe stato troppo doloro dire a quelle piccole creature innocenti, quando avevano solo due anni, che il padre era morto. Ma adesso era giunto il momento di mettere in chiaro le cose. "Ragazzi" ripetè George "Siete due gemelli Weasley anche voi, quindi è giusto che vi dica un paio di cosette. Io e mio fratello eravamo i due peggiori “malandrini” che abbiano mai messo piede ad Hogwarts. Dovete onorare la tradizione." I due annuirono, in maniera solenne. "Vostro padre sarebbe fiero di voi" disse George. Jen gli lanciò un’occhiata preoccupata. "Che vuoi dire? Nostro padre sei tu!" chiese il bimbo che portava il nome del fratello morto. George scosse piano la testa. "Vostro padre è mio fratello, Fred." I due gemellini lo guardarono con aria interrogativa. "Fred è morto" bisbigliò George in maniera inaudibile e solo in quel momento realizzò che l’aveva detto per la prima volta da quando era successo. "Fred era morto. E non abbiamo avuto la forza di crescervi con questo peso." Entrambi i gemelli si voltarono verso Jen, come per cercare una conferma di ciò che gi era stato detto. Lei annuì piano. I due non dissero nulla. George si aspettava la rabbia per quel segreto tenuto nascosto così a lungo. "Lo sapevamo" disse Fred "Ce lo ha detto lo zio Harry un po’ di tempo fa…ci ha detto di non dire nulla perché era stata una cosa così improvvisa che voi due ci stavate ancora male." "Harry cosa ha fatto?" chiese George incredulo: non si sarebbe mai aspettato un simile comportamento nell’amico. "Ho due attori perfetti come figli allora…" mormorò Jen. "Zio George" chiese il George piccolo e a George fece uno strano effetto sentirsi chiamare zio. "Si?" "Com’era papà? Voi non ne parlate mai…" Senza rendersi conto che lo stava facendo George sorrise. "Se aspettate un altro po’ potrò farvi vedere davvero come era vostro padre" Lo guardarono tutti corrucciati, Jen compresa, che, essendo babbana, ancora non capiva tutto ciò che avveniva nel mondo magico.
In quel momento preciso ci fu un forte schiocco e Harry si materializzò nella stanza. "Buongiorno!" esclamò sorridendo. I due gemelli corsero ad abbracciarlo. "Ho un regalino per voi direttamente dalla foresta proibita di Hogwarts" disse Harry mentre li stringeva a sé, quindi mise una mano in tasca e tirò fuori un anonimo ciottolo grigio. Tuttavia osservandolo attentamente si poteva vedere inciso su una parte un simbolo simile ad un occhio triangolare. George sapeva cos’era quella, aveva chiesto lui ad Harry di portarla, era la pietra della resurrezione. Harry la passò a George dicendo "Sai cosa fare…verrò a riprenderla stasera" Abbracciò nuovamente i bambini e si smaterializzò.
George rigirò per tre volte la pietra tra le sue mani e, improvvisamente, apparve Fred Weasley nella stanza. Sì era proprio lui, col suo solito sorrisetto in faccia, strafottente come sempre. Non disse nulla ma abbracciò il fratello forte e George si sentì vivo per la prima volta dopo undici anni. Poi Fred baciò delicatamente Jen sulle labbra. I bambini lo guardarono stupiti. Fred si voltò verso di loro sorridendo "Addirittura due eh? Avrei dovuto sospettarlo: io faccio sempre le cose in grande!" George rise di gusto per la prima volta da oramai troppo tempo. Guardò Fred avvicinarsi ai suoi figli ed abbracciarli, parlargli e scherzare con loro. Poco importava che in meno di ventiquattr’ore Fred sarebbe dovuto tornare nel mondo dei morti e lui avrebbe dovuto ridare la pietra ad Harry; l’unica cosa che contava in quel momento era che Fred Weasley era tornato a calpestare questa terra.
"Cosa fai George?" George si voltò di scatto, rovesciando alcune scatole di Fantasmi Istantanei. "Metto a posto il negozio…come vedi è un bel casino!" esclamò, come se fosse una cosa ovvia, come se fosse quello che lui e Fred facevano tutti i giorni insieme. Già, avrebbero dovuto farlo insieme, tutti i giorni, per molti lunghi anni. Fred raccolse una scatola da terra e la poggiò sul bancone, quindi prese una delle confezioni che erano al suo interno e cominciò a leggere le istruzioni sul retro. "Premere al centro del sacchetto pronunciando chiaramente il nome della persona di cui si desidera che il fantasma prenda la forma; il fantasma uscirà immediatamente assicurando un perfetto spavento per almeno cinque minuti! Cavoli George! Mica male questa roba...mi chiedo come faccia a pensarle a volte" "Pensavo a te…cercavo un modo qualunque per farti ritornare…speravo che tu tornassi come fantasma, cercavo un tuo dipinto da qualche parte per poterti parlare di nuovo. Non ci sono mai riuscito a ritrovarti per davvero, l’unica cosa che sono riuscito a fare è questo stupido scherzo e, anche se non parla e svanisce quasi subito, per qualche secondo mi sembra di essere di nuovo con te" Il silenzio cadde tra i due. Sei uno stupido George! Continuava a ripetersi. Sei il più grande stupido del pianeta! Sono undici anni che piangi perché non sei riuscito a dire a tuo fratello tutto ciò che avresti voluto che sapesse prima di morire! E ora che ne hai l’occasione che fai? Stai zitto! "Fred?" "Si George?" I due si guardarono negli occhi ed entrambi sorrisero nel provare quella buffa sensazione, come se si vedessero in uno specchio. "Grazie Fred. Grazie per essermi stato accanto dal momento in cui siamo nati al momento in cui siamo morti. Sì Fred siamo morti, io sono morto con te. Come hai potuto pensare che ce la facessi a vivere senza di te? Sei davvero così pazzo come diceva Perce? Da quella maledetta sera non sono più io! Non ce l’ho fatta a crescere i tuoi figli perché mi ricordano troppo noi due, solo guardarli a volte mi fa piangere. Ho continuato questo stupido negozio solo perché era l’unico modo che mi era rimasto per sentirmi sempre con te. Ho chiuso con Verity perché essere felice con lei non era più possibile se tu non eri con me ad essere felice con Jen. La nostra anima era una sola, divisa in due corpi, quando sei morto ha scelto di seguire te, ecco tutto." George smise di parlare e fissò il fratello in quei suoi occhi marroni così profondi, perfettamente uguali ai suoi, eppure distanti, come se appartenessero ad un altro mondo. "George…io ti porterei con me in questo momento, dove potremmo essere ancora noi due: i Gemelli Weasley, uniti per sempre. Lo farei se tu avessi ragione. Ma la nostra anima ha deciso di restare con te e quindi devi vivere. Vivi fratello, vivi la vita che ti è concessa. Apri ogni mattina questo negozio e pensa che nel tuo lavoro c’è anche il mio. Cresci i mie figli e fagli conoscere un po’ di quel padre che non hanno mai potuto vedere. Io vivo George, attraverso di te! Se fosse possibile mi taglierei anche un orecchio! Così saremmo di nuovo uguali!" George sorrise e, inaspettatamente, capì che era vero ciò che Fred gli stava dicendo. Annuì con decisione. "Fred…non ti seguirò, non oggi, ma giurami che noi saremo di nuovo l’indivisibile coppia e, stavolta, per sempre" "Ci puoi giurare!" George sorrise e abbracciò forte Fred e, nonostante quello che gli era davanti non fosse altro che un pallido riflesso, gli sembrò di sentire nuovamente l’odore di Fred. "Dai, torna dai tuoi figli, da Jen…hanno bisogno di vederti" "Sì, ma tu vieni con me. In questi attimi che mi è concesso di essere di nuovo qui non voglio perderne neanche uno con te."
Salirono insieme le scale che portavano all’appartamento sopra al negozio. Prima di entrare Fred si fermò a guardare il fratello per un attimo. "Saremo mica diventati troppo seri?" chiese preoccupato "Io no, ma tu sì…mortalmente serio" Un sorriso si delineò sulle labbra di Fred, che mano a mano si trasformò in una risata che contagiò anche George. Aprirono la porta ed entrarono, sempre ridendo, e per qualche minuto tutto sembrò migliore, perché per qualche minuto i gemelli Weasley erano tornati.

The End! Spero vi sia piaciuta;)
  
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