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Autore: EclipseOfHeart    23/10/2007    6 recensioni
Zoro e Nami arrivano finalmente a una svolta nel loro rapporto, sarà positiva o negativa? Riusciranno a risolvere i loro problemi e a dichiararsi reciprocamente?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nient’altro che noi

 

 

- Zoro, svegliati! Non è il momento di dormire! La marina ci sta attaccando! -

- Sono sveglio, smettila di gridare come una cornacchia –

- Brutto zotico! Io non grido come una cornacchia! –

- Ma se lo stai facendo! –

- Ragazzi, non vorrei interrompere il vostro litigio, però la marina ci attacca, finitela! –

A parlare fu Usop, da una settimana i litigi tra Nami e Zoro, si erano intensificati, litigavano per ogni minima sciocchezza e poi, per tutto il giorno, non si rivolgevano la parola, se non per insultarsi nuovamente; nessuno dei membri della ciurma aveva capito il perché di questo cambiamento, anche perché nessuno l’aveva chiesto direttamente a loro perché sapevano che avrebbero ottenuto solo risposte evasive da parte di entrambi.

- Scusaci Usop –

Nami rivolse un ultimo sguardo astioso verso Zoro e poi si allontanò, concentrandosi sull’imminente battaglia.

Usop si girò verso Zoro, si fece coraggio e gli chiese:

- Zoro, ma che avete tu e Nami? Da qualche giorno non fate altro che litigare -

- Noi litighiamo sempre –

- Non è vero! Prima litigavate spesso, ora litigate sempre, e quando dico sempre, intendo proprio sempre, vi rivolgete la parola solo e unicamente per insultarvi a vicenda –

- Usop, smettila, non succede niente chiaro? –

Zoro si allontanò dirigendosi verso Rufy, Usop sospirò, ormai ne era sicuro, Zoro e Nami nascondevano qualcosa.

La battaglia iniziò; Zoro con le sue spade combatteva, evidentemente annoiato, c’era solo una nave ad attaccarli, quindi pochi marinai e poco divertimento, a quel punto meglio restare a dormire, si ripeteva tra se e sé.

Lo scontro finì, come previsto da Zoro, abbastanza velocemente e tutto tornò alla normalità, ovviamente Nami e Zoro escludendo.

Nami, finita la battaglia, si diresse verso la sua cabina, dicendo di avere mal di testa e di non disturbarla. Rufy, premuroso come sempre, si avvicinò a Nami preoccupato:

- Nami sicura di sentirti bene? Se vuoi alla prossima isola ci fermiamo per riposare -

Nami rivolse un sorriso dolce a Rufy, anche se lo conosceva da anni, rimaneva sempre colpita dalla sua dolcezza e premurosità.

- Tranquillo Rufy sto bene, grazie per esserti preoccupato -

- Non dirlo neanche Nami –

Nami gli diede un piccolo bacio sulla guancia e sorrise, felice perché niente avrebbe mai potuto intaccare la splendida amicizia che aveva con Rufy.

In quel momento Zoro passò vicino a loro, vide il piccolo bacio e fraintese tutto, si avvicinò a loro con occhi pieni di ira, era a dir poco furente.

Nami si accorse di Zoro e lo fissò cambiando espressione, da dolce questa diventò diffidente.

- Nami ma tu non ti sentivi male? -

- Sì, infatti mi sento male –

- Se ti senti così male dovresti essere nella tua stanza non qui a chiacchierare con Rufy –

Nami lo guardò allibita, il comportamento di Zoro la stava molto deludendo.

- Non stavamo parlando di chissà quale sciocchezza, Rufy mi ha chiesto semplicemente come stavo, era preoccupato per me, ma tu questo non lo puoi capire, perchè tu non ti preoccupi mai di nessuno! Il tuo cuore è fatto di ghiaccio, non ti interessa niente di nessuno di noi, fosse per te potremmo morire tutti che non te ne importerebbe niente! -

Nami aveva le lacrime agli occhi, dovette mordersi le labbra per non scoppiare a piangere, Rufy aveva osservato tutta la scena senza dire una parola, anche perché non sapeva come comportarsi, osservava allibito sia Zoro che Nami.

Zoro guardò Nami con sguardo dispiaciuto, non pensava che Nami pensasse questo di lui, anche perché non era assolutamente vero, scosse la testa e le rispose.

- Non credevo che pensassi questo, comunque hai ragione, in minima parte, se tu morissi non me ne importerebbe nulla -

Zoro si allontanò, Nami lo guardò e le lacrime cominciarono a scendere su quelle guance rosee, aprì la porta della sua cabina e la richiuse sbattendola con tutta la forza della disperazione, senza degnare di uno sguardo Rufy.

Rufy, dal canto suo, ci capiva sempre meno, i litigi di Zoro e Nami non erano mai arrivati a livelli tanto alti, prima litigavano per stuzzicarsi, con allegria, ora invece lo facevano quasi con odio. Rufy era sicuro che né Nami né Zoro pensavano quello che avevano appena detto, eppure lo avevano detto e lui il motivo non riusciva a spiegarselo.

All’ora di cena Nami non andò a mangiare scusandosi con Sanji e con tutti gli altri, Zoro escluso, dal loro litigio non si erano più rivolti la parola.

Rufy, stufo di quella situazione, andò da Zoro, dopo cena con l’intenzione di farsi spiegare la situazione per filo e per segno.

- Zoro, ora tu mi dici cosa succede tra te e Nami perché qualcosa è successo! -

- Rufy… -

- Non provare a dirmi che va tutto bene perché non ci credo –

- Se ti dico che va tutto bene devi credermi! –

- Vabbè, non importa se non ti vuoi confidare io non posso certo costringerti, sappi solo che mi rattrista il vostro atteggiamento l’uno verso l’altra, ora vado, forse c’è ancora una porzione di carne! –

Rufy rise e corse verso la cucina, lasciando Zoro in balia di tristi pensieri.

 

Nami uscì dalla cabina, che era ormai notte inoltrata, si avvicinò alla polena e si stupì non poco vedendo Zoro accucciato sotto di essa con gli occhi chiusi, stava dormendo o almeno così credeva Nami.

Nami si avvicinò a lui, lo guardò e un timido sorriso si fece spazio fra le sue la labbra, era così dolce Zoro quando dormiva! Occhi chiusi, espressione rilassata e dolce.

Dopo qualche minuto passato a contemplare Zoro, Nami si girò e si allontanò. Non camminò molto, una voce la fece girare e tornare indietro immediatamente.

- Perché mi fissavi, Nami? -

- Pensavo dormissi… -

- No, meditavo e riflettevo –

- Su cosa? –

- Su di noi –

Nami lo guardò con espressione meravigliata, colpita da quell’affermazione.

- Noi? Esiste un noi? -

- Per me sì. Per te? –

- Non lo so più –

- Perché? –

- Perché tu mi hai mandato in subbuglio i sentimenti, quella notte –

- Invece a me quella notte ha chiarito i sentimenti, sei stata tu poi a confondermi il giorno dopo –

- Non è vero! Quella notte di una settimana fa noi abbiamo fatto l’amore! Poi dopo neanche un’ora che era trascorsa, tu, credendo che io dormissi, ti sei rivestito e te ne sei andato come un ladro! –

Zoro non ribattè, in fondo quello che aveva detto Nami corrispondeva alla pura verità, ma lei aveva interpretato quella sua “fuga” nel modo sbagliato.

- Mi hai fatto sentire come una sgualdrina! Una da una notte e via! Credevo che per te fosse stato qualcosa di più di una semplice avventura! Ma, evidentemente, mi sbagliavo -

Zoro la guardò con espressione triste e si affrettò a chiarire.

- Ti sbagli! Non ho mai pensato queste cose, quella notte è stata importante, ho provato un’emozione e una felicità enormi e ne sono rimasto… spaventato. Non aveva mai provato nulla di simile e mi sono sentito travolto da una forza troppo grande, troppo intensa, ho avuto paura, per questo mi sono allontanato, non perché pensavo che fossi una sgualdrina! –

Lo sguardo di Nami si era lentamente addolcito e ora i suoi occhi splendevano nuovamente di speranza.

- Davvero? -

- Certo, te lo giuro, poi però quando sono uscito e dopo aver riflettuto ho capito che quella felicità era troppo preziosa perché me la facessi sfuggire, avevo pensato il giorno dopo di chiarire tutto, però tu l’indomani mi hai trattato male e pensavo che per te quella notte non avesse significato proprio nulla, anzi che ti aveva fatto pure schifo, per questo anche io ho cominciato a trattarti male! –

- Scusami Zoro –

Le lacrime scendevano copiose sulle guance di Nami senza che lei facesse niente per fermarle, aveva giudicato Zoro troppo in fretta facendo stare male entrambi, Zoro colpito da quelle lacrime, si avvicinò a Nami e con le sue mani gliele asciugò, una ad una. Nami colpita da tanta dolcezza lo abbracciò senza smettere di piangere, però stavolta erano lacrime di felicità.

- La verità è che io ti amo Nami e pensavo che tu non mi ricambiassi -

- Anch’io ti amo Zoro e ti devo dire che ho pensato la stessa cosa –

Zoro e Nami si guardarono negli occhi, felici, si unirono in un bellissimo bacio pieno di amore.

- Scusami per quello che ti ho detto oggi, ero arrabbiato, non pesavo quello che ho detto, non lo pensavo proprio -

- Anch’io ho detto cose che non pensavo, non è vero che il tuo cuore è di ghiaccio né è vero che non ti importa niente di noi e di… me –

- A me ha dato fastidio il bacio che hai dato a Rufy, mi ha fatto arrabbiare tantissimo, non credevo di essere così geloso di te –

- Davvero? E’ per quello che hai detto quelle cose? Non l’avevo neanche immaginato. Mi dispiace averti fatto ingelosire, ma non ce ne era ragione, Rufy è il mio migliore amico, niente e nessuno potrà mai intaccare la nostra amicizia, ma è solo amicizia, non amore –

- Hai ragione, ho sbagliato tutto –

- No. non tutto, non hai sbagliato ad innamorarti di me –

- Vanitosa… -

Nami gli diede una lieve gomitata e gli sorrise radiosa, felice finalmente di aver risolto positivamente la situazione con Zoro.

Gli diede un bacio e poi lo prese per mano trascinandolo verso la propria cabina, con occhi maliziosi, Zoro si fece trascinare tutt’altro che contrario.

 

Zoro e Nami erano abbracciati, e si scambiavano teneri baci, Nami ad un tratto fece una domanda a Zoro.

- Zoro, ora cosa siamo? -

- Siamo Zoro e Nami, spadaccino e navigatrice, siamo nient’altro che noi –

Nami sorrise, guardò Zoro e gli rispose.

- Non potevi darmi risposta migliore, amore mio, lo penso anche io -

- Ti amo Nami –

- Anch’io Zoro –

Continuarono a baciarsi, felici e innamorati perché loro erano Zoro e Nami.

Lo spadaccino e la navigatrice.

 

 

 

 

Recensite! Recensite! Questa è la mia seconda ff su One Piece, oggi ho trattato la coppia Zoro-Nami, ho voluto trattare un altro pairing anche se a me questo non piace molto, nonostante ciò spero che vi sia piaciuta.

Dedicata a Lovegood92, spero che l’abbia apprezzata e che le sia piaciuta.

Scusate gli errori di grammatica.

Baci.

 

Marty De Nobili 

   
 
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