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Autore: _Lillian_    03/04/2013    1 recensioni
[Tutto quello che vuoi amore…
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Renesmee Cullen, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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[Tutto quello che vuoi amore…
 

 
Vidi la mia piccola Renesmee correre nel giardino adiacente alla nostra villa. I suoi boccoli svolazzavano ogni volta che la gentile brezza primaverile li accarezzava. Era di una bellezza disarmante e non lo dicevo solo perché ero il padre. Padre..
Quella parola nel corso della mia vita l’avevo usata tante volte.. quando prima che la spagnola mi colpisse nel 1901 chiamavo gioiosamente mio padre per dargli il bentornato a casa dopo aver finito di lavorare, dopo, quando Carlisle lo aveva “sostituito” nella mia nuova vita. Ma mai avevo pensato che quella parola così semplice ma per me ora tanto importante potesse essere riferita a me. Quando quel piccolo esserino mi chiamava così il cuore, che ora avevo solo in senso figurato, sembrava tornare a battere come quando ero vivo. Le uniche volte che avevo provato quelle sensazioni così forti era quando avevo conosciuto la sua mamma e quando sull’altare finalmente era diventata mia per sempre, anzi ora, vampira come me era più corretto dire per l’eternità. Prima di conoscere l’altro mezzo vampiro, Nahuel, vedevo la mia piccola bambina crescere velocemente e l’ansia che in pochi anni avrei potuto perderla per sempre mi lacerava, con mia moglie mi struggevo nel tentativo di trovare una soluzione per bloccare la sua crescita ma invano. Quel mezzo vampiro aveva salvato il mio cuore da una nuova e definitiva distruzione. Perdere la mia Renesmee avrebbe significato perdere nuovamente la mia vita, ma stavolta per sempre e questo ovviamente valeva anche per la mia Bella. Gli ero riconoscente per l’eternità da un lato ma dall’altro quell’ibrido mi istigava a spaccargli la faccia. Guardava mia figlia come ad un cieco che aveva visto il sole per la prima volta e questo oltre a far infuriare me faceva infuriare anche il cane che a sua volta faceva infuriare me ancora di più. Mia figlia era MIA e MIA soltanto. Nessun ibrido, cane o umano avrebbe dovuto avere pretese su di lei. Mai!
 
Giocava nel grande giardino a rincorrersi con mio fratello Emmett. Tra i due non sapevo chi fosse più bambino. Rose sulla panchina li guardava amorevolmente, da quando Nessie era nata aveva cambiato Rose radicalmente. Nessie per lei rappresentava la sua occasione per essere una mamma.. e Bella di questo ne era felice. Emmett invece aveva trovato la compagna di giochi giusta per un bambinone come lui. Esme e Carlisle la viziavano all’inverosimile. Alice la riempiva di vestitini, aveva una stanza solo per lei abilitata ad armadio. Era spaventosa. Jasper l’affascinava con le sue storie di quando era soldato. Insomma la mia piccola aveva dato a tutti un motivo per essere più felici. La mia Bella si illuminava quando era con lei. Si somigliavano molto. Erano speciali. Erano la mia vita. Sono la mia vita. Non mi accorsi di mia figlia che mi saltò in braccio piangendo. Il mio cervello partì per assurdi viaggi mentali. Avevo pensato ad un arto rotto, ad una testa spaccata, ad un lago di sangue. Oh Dio!
“Papà.. sigh.. sigh.. sono caduta” disse la mia piccola Nessie tra un singhiozzo e l’altro. Ricollegai il cervello partito per i soliti viaggi che un padre, aggiungerei lecitamente,  fa per la propria figlia.
Vidi il suo piccolo ginocchio sbucciato, fortunatamente non si era fatta niente di grave. “oh qui bisogna ricorrere ad un’operazione piccola” dissi in tono serio scherzando. Vidi gli occhi della mia piccola sgranarsi e la sua boccuccia formare una O. “Papà ma io ho paura dell’operazione.. e se poi muoio?” chiese di nuovo in lacrime. Non potevo farla stare così era troppo tenera. “ e se poi muori papà ti fa tante coccole e ti da tanti bacini sulla bua che guarirà con un piccolo cerottino” dissi accarezzandole i boccoli e dandole un bacino sul naso. “quindi non mi devo operare papino?” “ no piccola mia” dissi sorridendole. “Papino?” mi chiamò con la voce più dolce del mondo. “si principessa?” “ mi compri i cerotti con Winnie Pooh? Così la bua mi passa prima” disse il mio tenero cucciolo. “ tutto quello che vuoi amore”     
   
 
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