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Autore: purplelight    03/04/2013    1 recensioni
Allora...dopo il tanto atteso ritorno di David Tennant e Billie Piper mi sono messa a fantasticare sul possibile
episodio dello speciale 50!! non so, diciamo che questa è un idea...vediamo come si evolverà.
Tra l'altro sono molto contenta di Hurt, grande attore!....chissà chissà...un bacione, sono gradite le recensioni
dai, servono sempre!
Genere: Drammatico, Fantasy, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BARCELLONA!



- Baaar-cel-lona!! come ti avevo promesso...quattro anni fa...o cinque...oooo...dai giù di lì, non mi ricordo più.
Sto veramente invecchiando!- esclamò la voce squillante del dottore . Si passò nervosamente la mano tra i capelli.
Tirò le ultime leve della console per il parcheggio e prese la mano di Rose, tremando dall'eccitazione.
Rose sorrise a sua volta,stringendogli la mano, forte.
Erano di nuovo in viaggio, dopo aver allevato il nuovo tardis si erano catapultati di nuvo nell'eccitante universo.
Non lo credeva possibile, veramente!
-Dai, svelta, vuoi vedere uno dei piante più impossibili dell'universo, oooh...diciamo nuovo universo?- continuò il dottore saltellando
per tutto il tardis come un matto.
Era bellissimo per Rose vedere il dottore a quel modo. Di nuovo il suo nuovo nuovo...nuovo dottore.
Stava per dire qualcosa che il dottore la fermò posandole delicatamente un dito sulle labbra.
-No no no no no! Rose Tyler, non dire niente...adesso tu, devi, chiudere gli occhi e lasciartitrasportaredallafantasiaammoreimmaginazione-
Aprì la porta e....
Una luce lilla invase tutto il Tardis, bellissima, meravigliosa luce.
Lei si portò le mani alla bocca, stupita dallo spettacolo .
Erano atterrati davanti alla città di Selèonidas, stupenda capitale del pianeta Barcellona: le strade rosa antico, brillavano come
diamanti al tramonto dei due grossi soli color vermiglio, delle torri celesti di uno stile assomigliante al gotico svettavano in un cielo
viola intenso, che con la sua luce abbagliava l'animo di serenità...l'erba dei parchi era blu cobalto e anche blu erano gli alberi, le loro
fronde sembravano ballare e cantare canzoni malinconiche toccati da un vento tiepido.
Per le strade camminavano i Barcelloneti, buffi esseri paffuti e dondolanti incastrati in tuniche viola...il loro naso enorme toccava
quasi terra, sbilanciando i poveri alieni in avanti. Rose sorrise...parevano un incrocio tra un uomo, un pinguino e pinocchio.
Rise- Ah ah ah!ma non mi avevi detto che c'erano questi buffi esseri!- non appena ebbe finito la frase un Barcelloneta si girò,
fece una smorfia e un gesto che assomigliava ad un ok, dopodichè si girò e se ne andò dondolando.
-Ma...mi ha appena fatto l'ok?!-Rose era sbigottita.
-No...non penso, penso che ti abbia mandato a quel paese- sorrise il dottore passandole davanti.
-Co-Come?-
-Rose...i Barcelloneti sono creature molto cordiali...ma hanno dei problemi di autostima eeeee...diciamo....sono alquanto permalosi!-

Stavano passeggiando nel grande mercato di Selèonidas, mano per mano, sorridevano alle stranezze di quel mondo.
I fiori sospiravano e spruzzavano acqua insultando i passanti, le scimmie, scimme di colore viola sedevano nostalgiche su sedie
a dipingere i passanti, avevano in testa un basco da pittore.- Ahhh...Mirò, la loro vera vocazione!- sospirò il dottore.
I cani senza naso correvano agitati per le strade chiedendo la strada di casa -Il problema di essere un cane senza naso è principalmente
quello di perdere l'orientamento, strani gli scherzi dell'evoluzione, non trovi?- disse il dottore dopo aver dato indicazioni.
-Barcellona...quando te ne avevo parlato non avevo detto che era così...così..-un Barcelloneta lo urtò poi biascicò delle parole senza senso
e corse via borbottando. - Così...caotica!- In effetti le strade erano stracolme. Ogni genere di razza era compressa in minuscoli
vicoli.
-Aaaahhh...sembra di stare a New York all'ora di punta!-si misero entrambi a ridere coosì tanto forte che per sbaglio andarono
contro ad un uomo, facendolo cadere per terra.
-Oh oh! pardon!- esclamò il dottore aiutando l'uomo a rialzarsi.
L'uomo sembrava essere piuttosto anziano, li guardò severamente ed allontanò il dottore con fare brusco. Aveva gli occhi scuri,
incredibilmente profondi, il viso scavato era contornato da una barba canuta e i capelli corti svolazzavano isterici da tutte le parti.
-No no no, giovanotto niente scuse! mi poteva ferire, rompere una gamba o cosa...o ancora peggio! farmi cadere questo!-
disse mostrando un cucciolo di una razza bizzarra.
Il dottore spalancò gli occhi -OOhhh...ma questo è un papergatto!!!...non erano estiniti?- scoppiò ridendo eccitato.
-Oh ma come è carino!- sussultò Rose guardando quel cucciolo nero, un gatto a tutti gli effetti solamente il muso o meglio dire il becco
tradiva la sua specie.
Il vecchio la guardò dolcemente, lasciandosi sfuggire un sorriso -Lo vuole tenere mia giovane amica?-
-Posso?- chiese Rose con gli occhi felici.
-Oh dio mio, certo che può bella signorina!- e glielo posò in bracciò.
-Deve sapere, mia dolce amica che i papergatti!sono animali estremamente docili e gentili, o meglio dire affettuosi...al contrario della
razza felina e quella volatile leièterrestrevero? oh beh, comunque, essi scelgono il loro padrone appena venuti al mondo, sono talmente
fedeli e vunlerabili che non poche specie hanno aproffittato di loro...come sempre dico io, la virtù più importante di tutte, la compassione
non appartiene alle razze aventi la ragione...oh oh oh, Hume, Heghel e Kant epercosìdire tutti gli altri filosofi mi ucciderebbero
per questa affermazione ma nonostante tutto io sono un uomodiscienza, empirico per così dire...e di esperienza- fece l'occhiolino-
io ce ne ho molta, e si vede...sono vecchio e le mie gambe non mi riescono quasi più a tenere sù....- si lamentò il vecchio.
Il dottore rise- ah....che bello conoscerla! amo le persone anziane...certe...non tutte ovviamente- gli prese la mano stringendogliela.
Il vecchio sembrò riluttante, poi sorrise e contraccambiò stringendola a sua volta.
-Piacere, Gordon Jhons-
-Ahhh....io mi chiamo il dottore-
L'uomo alzò un sopracciglio - Ma che cosa dice...dottore non è un nome!-
Il dottore e Rose si guardarono e scoppiarono a ridere.
-No no...si chiama così, veramente, tutti ci dicono non è possibile no no...ma lui è il dottore...e io mi chiamo Rose- disse la ragazza
sorridendo e tendendo la mano al vecchio.
Lui la guardò intensamente. Lei sentì come una fitta salirgli dalla schiena, sentì qualcosa di tremendamente triste avvolgerle
il cuore....ma durò un attimo.
-Piacere mia bella amica...- Le strinse la mano e poi si passò velocemente la mano nei capelli arruffandoli ancora di più
grattandosi la nuca. Sorrise di nuovo. Poi come svegliatosi da un sogno si mise diritto.
Pestò il suo bastone per terra. -Animo! signore, signora, vi devo salutare, il mio tempo sta finendo....ho una atronave che parte
per Onululu, Australia, Terra, piacere di avervi conosciuto- diede una pacca veloce al dottore e un bacio sulla mano di Rose.
Si stava incamminando quando si voltò di scatto - Ah....state cercando un posto per dormire? la notte a Selèonidas è tremenda
piacevole di giorno, tremendamente fredda di notte- strinse i denti per mimare l'espressione di assideramento- Cooomunque
per voi, coppietta in luna di miele? no non siete in luna di miele? ah beh, Well, vi consiglio l'ostello dei Tintix radioattivi, belle camere,
bei bagni, bei tappeti bei letti...eeee....il cibo, dicono che sia meraviglioso!fanno delle curiose torte ai lamponi gialli, ah beh,
due viocoli avanti,destra,sinistra,saltate il cornicione...aaa me sembra scabroso, salite sopra delle scale di cristallo rosa,bellissimo
colore!e poi stop, vi troverete davanti all' ostello, sayonara!ciao!goodbye!arrivederci!a bientot!addio!- e scoparve nella folla.
-Strano il ragazzo?- disse Rose, prima di scoppiare a ridere -Visto, sembravi tu in versione vecchia! ah ah!incredibile!-
-Ce ne sono di spostati in giro eh?- disse il dottore passandosi velocemente una mano tra i capelli arruffati, castani.

La città di notte era stupenda:
I palazzi celesti si illuminavano si arancione e le campane, poste sulle colline intorno alla città suonavano la buonanotte. Due lune
splendevano in un cielo incastonato di stelle, e la loro luce era viola. Le strade, ormai deserte, diventavano magicamente gialle
illuminandosi direttamente dai muri.
I canali risplendevano della luce turchese dell'acqua che piano scorreva difianco alle strade. L'unica cosa era il vento gelido che
si stava alzando, sferzando i visi.
Rose era completamente avvolta nel cappotto del dottore che pensando di non soffrire il freddo gliela aveva donato.
-Accidenti che gelo! ahhhh! non mi sono mai abituato al freddo!- gemette il dottore.
-Gordon ha detto che era qua vicino!- urlò Rose.
-Siii...ma dove, Selèonidas è immensa...e poi sinceramente non ho capito molto delle sue indicazioni! madonna! ma dove siamo?-
urlò.
Poi entrambi si girarono e videro una porta con su scritto Ostello dei Tintix radioattivi, vi preghiamo di entrare senza scarpe!
-OH OH!!!ecco qua!- scoppiarono a ridere di nuovo.

-Buona sera, ostello dei Tintix radioattivi, prego, la giacca!- un Barceloneta li aveva accolti.
Dentro il locale era rustico. Delle pareti rosa, si alzavano fino a formare un volta a botte, il pavimento era morbido e caldo, rosso,
sembrava quasi gelatina e al banco c'erano due Barceloneti, con uno strano sorriso in volto.
-Bene bene ben....Gordon ci ha detto che sareste arrivati...vediamo- un Barceloneta di mise dei buffi occhiali tondi- un uomo...
sulla quarantina - -Ehi!- protestò il dottore. Il Barceloneta alzò gli occhi scocciato per essere stato interrotto - dunque, un uomo sulla
quarantina, rachitico, alto, bruno,con un naso lungo- -parla per te!- di nuovo l'alieno alzò gli occhi, sforzandosi di non rispondere
-comunque non troppo repellente....poi una donna, bionda, curve giuste, occhi nocciola decisamente carina...se se se sono loro!-
-Chi è che le ha fatte queste descrizioni?- domandò Rose trattenendosi dalle risate guardando il dottore rosso di rabbia.
-Ah, mia dolce amica, sono stato io...- Gordon entrò nel salone sorridendo, avvolto in un cappotto marrone.
-Tu, tu, tu....-incominciò a dire il dottore. Mentre lo diceva scoprì dei Barceloneti chiudere a chiave la porta d'ingresso, e le fineste.
C'era qualcosa che non andava.
Gordon alzò una mano in segno si aspettare - a dopo le spiegazioni su chi sono io, sarebbe troppo lunga da raccontare e anche
se a me!piacciono le storie lunghe adesso sinceramente...non ho tempo....Koki potresti accompagnare la dolcissima signorina
in sala, dalle dei buoni antipasti, i migliori, e sì, io e te- disse indicando il dottore - dobbiamo parlare, oh, dolce Rose, potresti
scusarci poi ti chiarirò tutto....fidati di me-
Rose rimase interdetta per qualche secondo poi guardò il dottore. Il dottore la guardo teso. Erano caduti in una trappola?
Un secondo.
-Rose scappa!- urlò il dottore. Ma non appena ebbe finito la frase una lampada gli piombò in testa. Facendolo cadere.
L'ultima cosa che vide era Rose trascinata mentre scalciava via da lui.


to be continued

Allora, ho messo degli indizi, penso che siano visibilissimi...diciamo che sarebberono un prequel per il prox capitolo...curiosi? io sì!

Recensiteeee!!! mi sarebbe molto d'aiuto!!
  
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