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Autore: Bellatrix_Black_51    05/04/2013    2 recensioni
Sette anni erano passati, dal suo ultimo contatto con il dottor Lecter.
Era una bugia.

Piccola FF, che si svolge nel periodo tra "il silenzio degli innocenti "e "Hannibal"
Genere: Introspettivo, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Sette anni erano passati, dal suo ultimo contatto con il dottor Lecter.
 
Era una bugia.
 
Nonostante fosse entrata a pieno titolo a far parte dell'FBI, Clarice Starling continuava ad avere contatti con Hannibal il Cannibale Lecter.
O come lei preferiva chiamarlo, il dottor Lecter.
Non aveva mai avuto intenzione di togliergli il più che meritato titolo di dottore, e almeno davanti a lei si era comportato come da titolo. Ogni sua parola, ogni sua confessione, era stata ascoltata e analizzata in ogni sua sfaccettatura. Tono di voce, espressione del viso, e perfino movimento degli occhi, erano rimasti salvati in quello che il dottor Lecter chiamava "il castello della memoria".
Spesso le parlava, e le aveva parlato, di quel castello, in una delle decine di lettere che faceva recapitare ad un indirizzo non troppo lontano da casa dell'agente, dove ella andava a controllare quasi quotidianamente la posta.
Ogni mese, almeno, si scamiavano per corrispondenza lettere. Da parte di lui, ognuna era profumata diversamente.
Diverso timbro postale, diverso francobollo. Nulla in quelle lettere sembrava ripetersi allo stesso modo, se non per un solo particolare.
Il dottor Lecter sembrava aver adottato l'abitudine di terminare i suoi discorsi, con un "Aggiornami, piccola Clarice. Gli agnelli hanno smesso di gridare?". Clarice sentiva la voce del dottor Lecter, bassa e arrochita dal silenzio, leggere il contenuto della lettera, e sussurrare con voce più bassa e quasi dolce le ultime parole.
Ma l'agente Starling non si era mai chiesa a cosa fossero dovute quelle lettere, quelle particolari attenzioni da parte di un uomo che le aveva fornito le informazioni necessarie a catturare il cosiddetto Buffalo Bill, ma che aveva approfittato della vicenda per evadere dal manicomio.
Ma, per qualche strana ragione, aveva continuato a fare in modo che lei avvertisse la sua presenza, costantemente. Aveva fatto in modo che l'agente Clarice Starling non dimenticasse mai la sua voce, nè i suoi occhi che la guardavano, studiandola.
Ogni giorno che passava, l'agente Starling si domandava dove fosse finito quell'uomo. Che genere di spostamenti avesse fatto, dal momento che era abbastanza certa che ogni francobollo presente sulle buste non fosse del posto nel quale egli risiedeva.
Quanto alle impronte, era certa che un uomo come il dottor Lecter avrebbe provveduto a non lasciarne. Dal canto suo, non una prova poteva essere imputata contro di lui. Il suo nome non compariva, se non nella prima lettera che le aveva mandato meno di un anno dopo la cattura di Buffalo Bill.Le aveva chiesto di non essere chiamato per nome, solo lui avrebbe scritto quello di lei.
Dopodichè, aveva bruciato la lettera, come ordine del dottore.
Lei stessa, non ne sapeva il motivo. Probabilmente, ancora si sentiva speciale per le attenzioni che le aveva riservato quando lei gli parlava dalla cella di massima sicurezza del manicomio criminale di Baltimora.
Forse, semplicemente dopo mesi di corrispondenze segrete, all'agente Starling iniziava a far piacere il fatto di poter considerate quel particolare rapporto con il dottor Lecter un privilegio solamente suo.
O almeno, questo era quello che sospettava. Non era certa di nulla, in quel periodo della sua vita, durato sette lunghi anni.
 
 
 
Mia cara Clarice. E' da un po' che non ho più tue notizie. Dopo essere tornato a sentire la tua voce, a seguito della cattura di Billy, il nostro rapporto ha avuto... Una pausa, se vogliamo chiamarla così.
So di aver promesso che non sarei tornato a cercarti. Oh, a dire la verita, non l'ho fatto. Sei tu ad aver trovato me, Clarice. Di nuovo, oserei dire.
Sai, recentemente ho letto che hanno rinunciato a cercarmi, a causa della scarsità di indizi sulla mia sistemazione, e sulle possibili vittime che abbia fatto. 
Sono un osso troppo duro per voi, agente Starling?
­­E se ti dicessi che mi manca sentire le tue domande ingenue a proposito di serial killer? E le tue confessioni riguardo al tuo passato?
Perdona la brevità di questa lettera, agente Starling. L'aereo annebbia e confonde le mie idee, fino a farmi dubitare della possibilità di mandarti mie notizie.
Ti manderò le prossime lettere all'indirizzo che tu vorrai, di modo da evitare intercettazioni, nel caso tu volessi denunciarmi alla tua amata FBI.
Rispondimi all'indirizzo che ti ho lasciato nella busta, e non scrivere il mio nome nelle prossime lettere.
Mi fido di te, agente Starling.
Il tuo vecchio amico, H.
 
P.S.: Aggiornami, piccola Clarice. Gli agnelli hanno smesso di gridare?



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Ragaaaaaaazzi, sono tornata! E stavolta con una coppia molto nota, che in questo periodo mi sta prendendo fin troppo!

Beh... Oltre a dedicarla a Cherolain, che mi ha dato in buona parte lo spunto per iniziare a scriverla, onestamente non so cosa scrivere, come sempre u.u

Spero sia piaciuto il primo capitolo, aggiornerò il prima possibile :P



 
   
 
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