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Autore: CharlieBb    25/10/2007    13 recensioni
-La canzone... è per lui, vero?-. Frank aspirò il fumo, Gerard sospirò. -Sì- -Non voglio che tu soffra, Gee... nessuno di noi lo vuole- mormorò Frank, guardando timidamente l'amico. -Lo so, Frankie, lo so-
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DISCLAIMER (mi dispiace, ma ci va!): Non conosco i My Chemical Romance, per quanto mi piacerebbe. Tutto quello che scrivo non corrisponde per nulla a realtà, nè è scritto a scopo di lucro. E' tutto frutto della mia fantasia (bè, a volte ci sono riuscita a farvi divertire, no?), tutto tutto.

Nota dell'Autrice: Non so spiegare bene come mi sia venuta l'idea per questa storia, ma sta di fatto che stavo leggendo il testo di "Honey, this mirror isn't big enough for two of us" e ho iniziato a scrivere. Spero vi piaccia, sinceramente. Adesso vi auguro buona lettura, e aspetto i vostri commenti.

Ah e, tra parentesi, questa storia voglio dedicarla a qualcuno. A tutte le ragazze che hanno iniziato a seguirmi e che non mi hanno mollato, alle nuove lettrici, a tutte le Romancers, a tutte le ragazze che amano sognare, che sono creative e si esprimono attraverso la scrittura. A voi, solo e unicamente a voi. B.

 

You and I...

 

-E' ancora chiuso lì dentro?-

-Non è mai uscito dalla stanza-

-Mm-mm-

-Secondo voi ha scritto qualcosa?-. I tre ragazzi si guardarono.

-Non credo, no- dise il più piccolo.

-Credi che uscirà presto?-. Un ragazzo basso, coi capelli scuri, guardò l'altro con aria ansiosa.

-Non so, dipende. Se ha un'idea in testa, non si muoverà da quella stanza finchè non riuscirà a farla uscire-.

I ragazzi si guardarono, non sapendo cosa fare.

-Comunque dovremmo provare...-.

-Sì lo so, ma abbiamo bisogno di Gerard-.

-Spero che esca presto da lì-

-Lo so, Frank, lo spero anch'io-.

***

Un ragazzo coi capelli neri era chino sulla scrivania; fissava il foglio che aveva davanti, vuoto come la sua testa. Aveva i capelli arruffati, segno del passaggio delle sue mani. Dalla finestra di fronte a lui entrava la luce rossastra del sole al tramonto, gli illuminava il viso pallido e stanco.

-Forza, Gerard...- mormorò nel silenzio della stanza.

Era stanco, Gerard Way, e non ce la faceva più. Era stanco delle pressioni dei suoi amici, che gli mettevano fretta per poter incidere il disco.

No, non tutti. on erano tutti che gli stavano col fiato sul collo, anzi.

Era lui, solo lui, sempre lui. Lui che voleva incidere e diventare famoso, lui che lo incitava, lui che lo aveva posto in uno stato di stress psico-fisico, lui che lo faceva incazzare. Era tutta colpa sua.

Gerard lo sapeva che non era vero, lo aveva capito, aveva capito che non lo amava sul serio.

Frse gli voleva bene, quello sì, ma non lo amava. Non più, ormai.

Era ora di smetterla di prendersi in giro Era ora di chiudere.

***

-Dov'è Gerard? Devo parlargli-. Mikey si voltò, insieme a Frank, senza alzarsi dal divano.

-E' chiuso i camera sua, sta scrivendo- rispose Ray facendo capolino dalla cucina.

-Perfetto. Ho appena parlato con Jack, e ha detto che ci ingaggiano. Siamo piaciuti, ci danno una chance!-. Matt Pelissier sorrise e corse al piano di sopra.

-Non possiamo andare avanti così, dobbiamo dirglielo- esordì Ray guardando gli altri.

-Ma Ray, è importante per Gerard...- obbiettò Mikey. Frank rimase in silenzio.

-Non mi importa, Mikes. O lui o noi, la situazione è insostenibile- continuò Ray, seguito da un cenno d'assenso da parte degli altri.

-Lo so, lo capisco, anche io non lo sopporto, ma almeno aspettiamo un altro pò, okay?-. Mikey Way rimase in silenzio, in attesa.

-D'accordo, ma non aspetterò a lungo-

-Bene-

-Bene-.

***

La porta della stanza si spalancò e Gerard si voltò di scatto, seccato. Stava pensando, cazzo! Stava cercando di comporre una cazzo di canzone!

-Gerard! Ho delle grandi notizie. So che stai scrivendo, è perfetto. Vedi di fare in fretta perchè la Eyeballs and Record ci ingaggia!-.

Gerard rimase in silenzio, a bocca aperta, shockato e irritato.

Shockato perchè avevano davvero la possibilità di registrare, di fare un disco. Era una grande opportunità per la band. Si sarebbero fatti conoscere, avrebbero potuto suonare da professionisti, e i suoi amici se lo meritavano. Tutti quanti ci avevano messo cuore e anima, in quel gruppo, ed erano davvero bravi. Avevano lavorato sodo, avevano scritto pezzo propri, si esercitavano molte ore al giorno per poter migliorare. E ora sarebbero stati stati premiati...

-Che fai lì fermo? Dài, fammi vedere che hai scritto-. Matt gli si avvicinò.

-Niente-

-Cosa "niente"?-. Gerard sospirò. Matt, sempre e solo Matt...

-Non ho ancora scritto niente-.

-Come? Gerard, dobbiamo registrare, abbiamo bisogno di qualche altro pezzo , e tu non scrivi NIENTE?!-.

Eccola lì, l'irritaione, accompagnata da quella rabbia che Gerard sentiva crescere.

Prima erano stati felici insieme, lui e il suo Matt, erano stati bene.

Sì, era vero, Matt aveva un carattere non esattamente facile da gestire. Era un veo rompipalle, quando voleva; puntiglioao, orgoglioso, iracondo, un pò presuntuoso, anche. Ma Gerard lo amava, per quanto assurdo potesse essere. Non si decide chi amare, è sempre il cuore a guidarti.

E Gerard aveva seguito il suo cuore, ignorando i consigli dei suoi amici e di suo fratello che gli dicevano di lasciar stare, di stare lontano da lui, che Matt lo avrebbe fatto soffrire.

Ma lui no, niente, cocciuto com'era aveva seguito il cuore. E ora c'era rimasto fregato, totalmente fregato.

-No, Matt, non ho scritto ancora niente, ma ho unidea. Ho solo bisogno di tempo-.

-Non abbiamo TEMPO, Gerard!Devi muoverti, o siamo fregati. Vedi di farti uscire qualcosa, qualsiasi cosa, e soprattuto in fretta- urlò Matt.

Gerard sentì la rabbia invaderlo totalmente, non era più possibile...

-'Fanculo, Pelissier.Mi prendo tutto il tempo che mi serve per scrivere, non scrivo cazzate-. Gerard gli voltò le spalle e tornò a fissare il foglio bianco, livido di rabbia. Perchè? Perchè era cambiato tutto? Perchè era andato tutto a puttane?

-Dài, Gee, non fare così...-. Matt gli poggiò le mani sulle spalle ma lui lo respinse.

-Và via, Matt, voglio stare solo- fu la risposta secca.

-Su, Gee, non fare il bambino-.

-Và via.E non chiamarmi "Gee"- sbottò Gerard. Matt sbuffò e andò via, sbattendosi la porta alle spalle.

Il moro chiuse gli occhi epoggiò la testa sulla scrivania, lasciò che i pensieri gli riempissero la mente e si lasciò andare. Una lacrima solcò il suo bel viso candido, seguita da un'altra, e un'altra ancora.

-Non posso più andare avanti così, Matt... non possiamo più stare insieme, sei troppo cambiato...- mrmorò Gerard. Poi, l'illuminazione.

Alzò il viso e si asciugò velocemente le lacrime, prese la penna e buttò subito giù due righe.

"And well I find it hard to stay, with the words you say..."

Scrisse qualche altra riga e poi sorrise, finalmente libero.

   
 
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