Angolo dell'autrice: Eccoci qui. Avevo bisogno di sfogarmi con la scrittura e so che probabilmente renderò molti di voi depressi almeno quanto me. Sia chiaro, sono umanamente felice per HeMo perché credo davvero che diventerà una mamma fantastica, ma sarei ipocrita nel dire che non ho pensato alle conseguenze che si abbatteranno sull'Heya/Brittana. Sono davvero depressa da questo punto di vita.

Mio consiglio personale: leggete questa shot con Skinny Love di Birdy o The power of love di Gabrielle Aplin in sottofondo se proprio desiderate tagliarvi le vene questa sera.

Skinny Love

“Allora? Di cosa volevi parlarmi?”

Domandai quando chiusi la porta del camerino alle mie spalle. Heather aveva insistito per vederci presto quella mattina, prima dell'inizio delle riprese, perché aveva una cosa importante da dirmi. Non ero riuscita a decifrare dalla sua espressione o dal suo tono di voce se si trattasse di una notizia positiva o meno e confesso che questo mi spaventava. Non sapevo cosa aspettarmi.

E quando vidi il suo viso contrarsi in una smorfia confusa e preoccupata, capì che c'era qualcosa che non andava. Qualcosa che mi stava nascondendo.

“Hey, lo sai che puoi dirmi tutto.” Provai a tranquillizzarla con un sorriso.

La vidi pasticciare con le labbra – cosa che trovavo maledettamente adorabile – come se stesse cercando dentro di sé le parole giuste, prima di sentirla tirare un profondo sospiro e sputare fuori quella sentenza senza tanti giri di parole.

“Sono incinta.”

Non riuscivo a muovermi. O respirare.

Mi sentivo come se fossi stata appena sommersa da una valanga di neve che aveva congelato il mio flusso sanguigno tanto da bloccare i battiti del mio cuore.

Non sapevo come reagire o cosa dire. Per la prima volta in vita mia ero totalmente senza parole.

Era incinta.

Il mio mondo mi era caduto sulle spalle frantumandosi in mille pezzi non appena quelle parole uscirono dalla sua bocca. Ero pietrificata al tal punto da non sentire nemmeno i mie occhi che stavano bruciando di lacrime. Non riuscivo a crederci.

“Incinta?...” Riuscì a chiedere dopo qualche secondo. O forse minuti. Non avevo idea di quanto tempo fossi stata lì impalata a fissarla con occhi lucidi in silenzio.

Heather si morse un labbro ed abbassò lo sguardo come se si aspettava esattamente quale sarebbe stata la mia reazione.

“Di quasi tre mesi.”

Le sue parole scoppiavano come bombe ad orologeria nelle mie orecchie. Strinsi forte gli occhi e scossi la testa nella speranza di svegliarmi da quello che probabilmente doveva essere il peggior incubo della mia vita. Ma quando i miei occhi incrociarono quelli azzurri di Heather capii che non stavo sognando.

Era la realtà.

Sentii letteralmente il mio cuore lacerarsi, spezzarsi in piccoli pezzettini ed accumularsi alla base del mio stomaco creando una morsa che mi bloccava il respiro.

Sentivo che un attacco di panico si stava impossessando del mio corpo, lo capii da come le gambe mi tremavano o da come le mie mani fossero improvvisamente umide di sudore. Ero più che convinta di essere pallida in viso, nemmeno la mia carnagione scura mi avrebbe salvata in quel momento.

“Incinta ...” Ripetei ancora, come se stessi cercando di convincermi di quella verità.

Sapevo che avrei dovuto dire altro, come congratularmi con lei ad esempio.

Ma provavo un misto di emozioni dentro di me e non sapevo come classificarle.

Sorpresa? Certo. Non mi aspettavo una notizia del genere. Ero shockata. Ma apprezzavo il fatto che fosse stata lei a comunicarmelo perché non ho idea di come avei reagito se lo avessi scoperto in altri modi.

Felice? Forse. Sapevo quanto Heather desiderasse avere una famiglia, dei bambini. Sapevo che lei sarebbe stata una madre perfetta, ma proprio non riuscii a sorridere di gioia davanti a lei.

Forse perché ero arrabbiata? Delusa? Gelosa? Emotivamente distrutta? Sì.

Sapevo che questo momento sarebbe arrivato, ma non così presto. Io non riuscivo ad accettarlo.

Non riuscivo ad accettare che quella gravidanza significasse la parola fine per noi. Quel bambino che cresceva dentro di lei non era mio, non era nostro. Qual bambino significava spazzare via le ultime speranze per creare un noi. Quel bambino significava lasciarla andare via, definitivamente.

In un attimo mi sembrò di ripercorrere tutta la nostra storia in rapidi flashback, ma sapevo che non avrei potuto restare in silenzio ancora a lungo.

“Wow Heather ...” Mi riscossi, ma la mia voce tremante mi tradiva. “E' … una notizia favolosa. Sono davvero contenta per te … e Taylor.”

Dal sorriso amaro di Heather intuì che avesse capito quanto le mie parole fossero false. Ma mentire era l'unica cosa che potevo fare, così come accettare quella realtà per quanto fosse dura ed insopportabile.

“Nay, io-”

“No HeMo, davvero.” Provai ancora, trattenendo le lacrime che minacciavano di scorrere sul mio viso. Non potevo piangere, non davanti a lei. “Sono sicura che sarai una mamma perfetta.”

Restammo in silenzio per qualche istante, i nostri sguardi che si evitavano. Decisi che avevo bisogno di prendere una boccata d'aria per metabolizzare la notizia, persino stare nella stessa stanza con lei adesso non sarebbe stata più la stessa cosa.

Volevo morire.

“Credo che ...” mi schiarii la voce. “Credo che sia il caso di andare … mi aspettano sul set ...”

Ero pronta ad aprire la porta, correre via e liberare il mio pianto disperato che non riuscivo più a trattenere, ma sentii la sua mano bloccarmi il polso.

Non mi voltai, non potevo mostrarle le lacrime che erano sfuggite al mio controllo. Non potevo più fingere.

“HeMo sul serio, devo andare-”

“Non mentirmi Nay.”

Sentii le sue dita stringersi attorno al mio polso e quel semplice contatto non fece altro che riportarmi alla mente tutte le volte che ci prendevamo per mano sul set, tutte le volte che si rifugiava tra le mie braccia per essere coccolata, tutte le volte si stringeva a me solo per sentire il calore del mio corpo.

“Guardami ti prego ...”

E quando mi voltai, incontrando i suoi occhi, non potetti più nascondermi. Il mio viso era già rigato di lacrime amare, di lacrime che scorrevano lente sulla mia pelle portando con loro la consapevolezza di ciò che stavo perdendo. Di ciò che noi stavamo perdendo.

“Questo era uno dei motivi per cui non volevo dirtelo ...” Confessò Heather, muovendo lentamente il pollice sulla mia pelle in una delicata carezza. Un gesto consueto per noi. “Sapevo che avrebbe fatto male, che ti avrebbe ferita ...”

“Sono davvero felice per te, Heather.” Provai, evitando il suo sguardo.

“Così felice da piangere di gioia?” Scherzò lei, ma con un sorriso amaro sulle labbra.

“Cosa ti aspettavi da me?” Chiesi allora, mentre sciolsi quel contatto. “Sono solo … sorpresa. Tutto qui.” Mentii ancora, prima di coprirmi il viso con le mani nel tentativo di bloccare quella lacrime. “Questo significa che lascerai lo show, non è così?”

Heather non rispose. Abbassò solo sguardo e fu sufficiente per me per capire la sua risposta.

Certo che avrebbe lasciato. Aveva una famiglia di cui occuparsi da adesso in poi, aveva sempre messo in secondo piano la sua carriera ed io lo sapevo.

“Quindi … è tutto finito.” Mormorai appena, come se dirlo ad alta voce mi aiutasse a realizzare concretamente ciò che stava succedendo. Provai solo ad immaginare come sarebbe stata la mia vita lavorativa in Glee senza lei ed un nuovo attacco di panico stava per colpirmi.

No, non dovevo pensarci.

“Non so ancora cosa farò.” Mi disse, ma sapevo che voleva solo tranquillizzarmi. “Tutto può succedere...”

“Ma non tra noi ...” Aggiunsi io per lei.

Gli ultimi mesi erano stati davvero difficili. Avevamo provato a superare o dimenticare, inutilmente, tutto ciò che c'era stato tra noi. Ma il passato non si cancella ed i nostri sguardi tradivano ogni emozione.

Ero felice quando ero con lei. Heather era felice quando era con me.

La nostra era stata una scelta comune quella di mettere fine alla nostra relazione. Lei voleva che seguissi il mio sogno di diventare una star, aveva sacrificato il suo amore per il bene della mia carriera. Io sapevo che non avrei potuto darle ciò che voleva, una famiglia, dei figli. E Taylor, per quanto mi costasse ammetterlo, era la persona giusta per lei.

Eravamo state così codarde da scegliere la via più facile.

Ma nonostante questo, non avevo mai smesso di sperare. Sperare che il destino agisse di nuovo regalandoci una seconda possibilità. Sperare di essere felice con lei per il resto della mia vita.

Tutte le mie speranze, però, andarono in frantumi.

Forse era arrivato davvero il momento di andare avanti, voltare pagina, sopprimere il mio amore per lei.

“Non voglio perderti Nay.” Mi disse improvvisamente, avvicinandosi a me. “Non potrei neanche immaginare il mio futuro senza di te.”

Sorrisi appena e mi accorsi solo allora che anche lei stava piangendo.

“E soprattutto... non voglio che mio figlio cresca senza conoscere la persona più importante della mia vita.” La sua voce tremava, così come le sue mani che condussero la mia sul suo grembo.

Tremai visibilmente e chiusi gli occhi.

Era strano immaginare che una nuova vita stesse crescendo in lei, a malapena si notava che fosse incinta di tre mesi.

Provai anche ad immaginare come sarebbe stato prendere in braccio quella creatura, magari specchiarmi nei suoi occhi azzurri uguali a quelli di Heather, giocare ad essere la zia perfetta. Ma tutto ciò a cui pensavo era che quel bambino mi avrebbe costantemente ricordato ciò che in quel momento stavo perdendo per sempre. Quel bambino sarebbe stato il ricordo vivente dei miei errori.

Non ero sicura di poterlo sopportare, ma dovevo provarci. Dovevo farlo per lei.

“Cosa ci è successo, Heather? Come siamo arrivate a tutto questo?” Chiesi con la voce rotta dal pianto. “Ci amavamo così tanto ...”

“Non lo so Nay, è quello che continuo a chiedermi ...” Rispose in un sussurro, stringendo le mani attorno alla mia. “Forse non eravamo destinate a questo ...” I nostri occhi rossi per le lacrime si incontrarono ed entrambe trattenemmo il respiro. “Ma era destino che io ti incontrassi.”

A quelle parole, la mia mente mi riportò subito al nostro primo incontro.

“Mi piaci.”

“Mi piaci anche tu.”

Non avevo mai creduto al colpo di fulmine nella mia vita fino a quel momento. Non avevo mai creduto di poter amare così tanto qualcuno prima che lei arrivasse come un fulmine a ciel sereno nella mia vita, mettendo in discussione tutto ciò che ero.

“Era destino che noi ci amassimo.” Continuò, riportandomi al presente. “E vorrei davvero averti nella mia vita, Nay, voglio ancora abbracciarti quando ho bisogno di te, voglio ancora guardare maratone di Pretty Little Liars e dormire accanto a te, e magari tra quarant'anni vorrei vedere le nostre figlie essere migliori amiche come noi.”

Le sue parole erano come una pugnalata al petto per me. Non ero pronta a lasciarla andare, probabilmente non lo sarei mai stata. Ma cosa potevo fare adesso?

“Non siamo mai state migliori amiche noi due ...” Commentai con un mezzo sorriso, mentre il mio sguardo si fissava sulle nostre mani intrecciate. Ero così forte da poter rinunciare a quelle piccolezze che mi rendevano felice? Avrei avuto il coraggio di dirle no ed infrangere i suoi sogni proprio come lei stava facendo con le mie ultime speranze?

“Potremmo iniziare ad esserlo da adesso ...” Sorrise a sua volta Heather.

Mi ritrovai davanti alla scelta più difficile della mia vita.

Scegliere di restarle accanto, reprimendo i miei sentimenti per lei e fingere di essere felice con la sua nuova famiglia o cancellarla dalla mia vita e cercare di dimenticare tutto quello che avevamo vissuto insieme.

“Voglio davvero che tu sia felice HeMo.” Ed era vero. Con o senza di me, volevo che Heather fosse felice. Perché se lo meritava. Perché era la persona più dolce e buona e pazza di questo mondo.

“Sei tu la mia felicità Naya, non privarmi di te.”

Fu allora che alzai lo sguardo e non potetti fare a meno di sorridere. Un sorriso sincero.

Fu allora che feci la mia scelta.

“Spero solo che sia una femminuccia, perché zia Naya ha già in mente di viziarla con tanti vestiti firmati.” Alzai lo sguardo dal suo grembo per specchiarmi ancora in quegli occhi azzurri resi più lucenti dalle lacrime e ridemmo insieme.

Heather allora mi tirò a sé, unendoci in un abbraccio necessario. Strinsi le mie braccia attorno ai suoi fianchi– non troppo forte, era pur sempre incinta – e nascosi il viso bagnato dalle lacrime nel suo collo. Lei mi strinse forte a sé, riscaldando il mio corpo freddo con il suo calore e mormorò un flebile “Grazie” al mio orecchio.

“Sai che non smetterò mai di amarti, vero?” Domandai in un sussurro, allontanando di poco il viso per poterla guardare negli occhi. Se dovevamo dimenticare il nostro amore, volevo essere sincera con lei e dirle cosa provavo un'ultima volta.

“Ti amerò per sempre anche io, Nay.” Rispose lei, sorridendomi sincera e riempendo il mio cuore di quella felicità che solo lei poteva darmi. “Anche se il destino ci ha riservato un futuro diverso da quello che desideravamo … non potrò mai smettere di amarti.”

No, non potevo vivere senza di lei. Ed Heather non poteva vivere senza di me.

Allungai lentamente la mano verso il suo viso, cancellando con il pollice una lacrima che scorreva sulla sua guancia, prima di accarezzare la sua pelle con il mio palmo.

Seguii il suo sguardo che vagava costantemente dai miei occhi alle mie labbra distanti pochi centimetri dalle sue.

Sospirai prima di farmi coraggio.

“Posso...?”

Non ci fu bisogno di aggiungere altro, lei mi aveva capita. Mi capiva sempre, era l'unica che conosceva il linguaggio del mio corpo, l'unica che sapeva leggermi nella mente.

“Ti prego, fallo.” Mi pregò, appoggiando la sua fronte alla mia e chiudendo gli occhi.

Tremai al solo pensiero che quella sarebbe stata l'ultima volta. Ma avevo bisogno di farlo, avevo bisogno di portare con me quell'ultimo ricordo e chiuderlo in un angolo del mio cuore insieme alle altre pagine della nostra storia.

Annullai definitivamente le distanze e posai le mie labbra sulle sue in un bacio delicato, appena accennato, un bacio che sapeva delle nostre lacrime amare, un bacio che ci ricordava quanto ci fossimo amate, un bacio lento ma carico di passione e altre parole non dette.

Mossi appena le mie labbra sulle sue in una carezza e la sentii tremare sotto il mio tocco. Avrei tanto voluto approfondire quel contatto, ma non sarebbe stato giusto. Non sarei mai riuscita a dirle addio se l'avessi fatto.

Con quel bacio stavamo dicendo addio alla nostra vecchia vita per iniziarne una nuova.

Ancora insieme.

Per sempre insieme.

Quando ci staccammo, entrambe senza respiro per l'intensità del momento, lasciammo che furono i nostri sguardi a parlare.

“Adesso devo davvero andare ...” Non era esattamente ciò che avrei voluto dirle. Ed Heather lo capì.

“Ci vediamo più tardi?” Mi chiese speranzosa ed io annuii.

Sarebbe stato difficile adesso essere solo amiche, ma dovevo provarci.

“Ci vediamo più tardi.” Confermai con un sorriso. “Mi raccomando, non stancarti troppo.” Continuai, appoggiando ancora una volta la mia mano sul suo grembo. Ancora una scarica di brividi invase il mio corpo, ma dovevo abituarmi a quella nuova vita che ci aspettava.

Avrei fatto di tutto per essere presente, per aiutarla a crescere quel bambino, anche se il mio dolore non sarebbe mai sparito.

“Non lo farò.” Rispose lei, sorridendomi ancora ed accarezzando la mia mano.

No, non potevo fare a meno di vedere quel suo sorriso illuminarmi le giornate.

Sapevo che avevo fatto la scelta giusta, anche se faceva male.

* * * * *

Quando rientrai a casa, avevo finito tutte le lacrime che i miei occhi possedevano. Ogni volta che incrociavo Heather sul set, avevo provato ad essere forte e fingere che tutto andasse bene.

Era difficile, più di quanto pensassi. Ma sapevo che il tempo avrebbe guarito almeno parte delle mie ferite.

Per ora non potevo fare altro che piangermi addosso in attesa che la consapevolezza di come la mia vita, le nostre vite sarebbero cambiate da quel momento in poi.

Non mangiai nulla quella sera, non avevo neanche la forza di farmi una doccia e mettermi un pigiama. Mi sentivo così debole che persino un soffio di vento sarebbe stato capace abbattermi e schiacciarmi al suolo, per non parlare della mia pelle che scottava come se stesse andando a fuoco.

Mi sentivo un vero schifo.

Ecco perché mi diressi dritta nella mia camera e mi immersi sotto le coperte, ma prima di addormentarmi presi il mio telefono e scrissi un tweet veloce.

@NayaRivera

Failing at my #selfie challenge already. Got sick today. But I'll make it up to you guys with some good ones from the glee set tomorrow!

Poi chiusi gli occhi e soffocai le mie restanti lacrime nel cuscino, pensando a ciò che avevo perso, al mio primo vero amore volato via.

Angolo dell'autrice: Siete depressi? Bene, anche io. Onestamente non so se riuscirò più a scrivere ff Heya, né smut né one shot perché fa male. Magari con il tempo passerà e me ne farò una ragione, non lo so …

Se volete riprendervi, allora vi consiglio di leggere l'ultimo capitolo di She Loves To Dance in the Dark. Almeno lì sono felici insieme.  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1730359