''Poveri, poveri sciocchi. Loro neppure immaginavano quale fosse la reale natura dell'affabile Rick.
Non sapevano che, nel profondo, era lui la notte, l'oscurità più nera. Di tanto in tanto suscitava in me un moto di timore, specie quando mi trattava come se fossi stato il suo cane. Lui era convinto che, grazie alla sua forza e al suo carisma, mi facessi sottomettere senza problemi, ma in verità lo lasciavo fare perché era quello di cui necessitavo. Lo odiavo anche per questo, mi aveva trasformato in un essere che viveva soltanto in sua funzione.''
Storia partecipante al contest ''L'orologio delle fanfiction'' indetto da Dominil B.