Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: DadaOttantotto    08/04/2013    3 recensioni
Joelle, 24 anni, ha un'idea precisa sul suo principe azzurro: dev'essere più vecchio di lei, economicamente stabile e serio
Un giorno, però, incontra Jay, 21 anni, che inizia a farle la corte. Il problema è che lui è tutto il contrario di quello che lei cerca: è più giovane, lavora ogni tanto in un locale come musicista ed è un idiota patentato.
Jay le prova tutte per far colpo... la sua costanza sarà premiata?
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Jay, Joelle e tutto il mondo intorno.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
PWP cap 3


- 3 -

Osservando gli amici avvicinarsi, Daniela fu colta da quanto più simile ci fosse ad un attacco di panico. La prospettiva di rimanere completamente sola, un giorno, si faceva sempre più realistica. Non avrebbe dovuto acconsentire, non avrebbe dovuto portare anche Jay e Ronnie.
"Potreste evitare di fare gli idioti, almeno per oggi?" chiese, chinandosi a sussurrare all'orecchio del fratello.
"Non posso prometterlo" rispose lui.
"Un po' meno idioti del solito?"
"Su questo possiamo lavorarci."
Sì, sarebbe andata a finire male. Molto male.
Ronnie, dal canto suo, non avrebbe potuto essere più teso. E non solo per la questione Jay e Joelle - che comunque occupava la maggior parte dei suoi pensieri; era parecchio tempo che non incontrava Keilan. Per quanto quel ragazzo gli stesse simpatico, non poteva evitare di interpretare alcune occhiate come un avvertimento alla 'stai lontano dalla mia ragazza'. Sua sorella continuava a ripetergli che non era possibile, che Keilan probabilmente nemmeno sapeva di quanto ci aveva provato con Claire, ma il dubbio restava.
"Ciao!" esclamò Daniela, andando incontro al trio di amici.
Abbracciò Claire, Joelle e Keilan, poi li accompagnò dal resto del gruppo.
"Beh, mio fratello lo conoscete tutti" disse. "Lui, invece, è Jay, il suo migliore amico."
"Tu sei..." iniziò Joelle, perplessa, stringendo la mano che le veniva offerta.
"Il matto dell'altra sera, sì."
Lei sussultò sopresa. La sua mente corse a quel momento, in quel locale. Sì, lo aveva pensato, ma non era possibile che avesse davvero dato voce ai propri pensieri. Insomma, lo aveva solo pensato... vero?
"Non l'ho detto!" esclamò.
"Ma so che l'hai pensato" le rispose Jay con un sorriso. "E va bene. In fondo, è l'impressione che faccio a tutti al primo incontro."
"Allora entriamo?" intervenne Daniela prima che Joelle potesse rispondere.
E fu un bene, perché non aveva la minima idea di cosa dire. Da quanto conosceva quel tipo? Quindici minuti scarsi, se contava anche il loro primo incontro. Eppure era riuscito a spiazzarla. Quel Jay non assomigliava a nessuna delle persone che conosceva - ok, forse  era un po' simile a Ronnie; del resto, era il suo migliore amico - e non sapeva come comportarsi. Di una cosa era certa: meglio non dargli troppa confidenza. Anche se, doveva ammetterlo, le sembrava un bel tipo. Fuori di testa, certo, ma un bel tipo.
Le porte scorrevoli del centro commerciale si aprirono automaticamente e, una volta entrata, Joelle fu investita da un insieme di voci e musiche che la disorientò per qualche secondo. Poi, complice Claire e il suo continuo tirarla per un braccio, si lasciò coinvolgere da tutto quell'entusiasmo e seguì il gruppo verso la vetrina più vicina.
"Voi ragazze non avrete intenzione di entrare in tutti i negozi, spero" esclamò Keilan, sarcastico.
"E' quello che si fa di solito quando si va a fare shopping, tesoro" replicò la sua fidanzata. "Quindi sì, entreremo in tutti i negozi e guarderemo su ogni scaffale, scatola o appendiabito che troveremo."
"Allora passeremo qui un'intera settimana."
"Come minimo, amigo" aggiunse Gil, lanciando un'occhiata a Daniela, la quale rispose con un sospiro di rassegnazione.
"Potremmo dividerci e..."
"No!" esclamarono all'unisono i tre portoricani, guadagnandosi uno sguardo perplesso dal resto della compagnia.
Jay si passò una mano sul volto. Davvero degli ottimi attori, i suoi amici. Mancava solo che rivelassero il vero motivo per cui lui e Ronnie si trovavano lì, poi erano a posto. Sempre che non si fosse già capito.
Daniela fu la prima a riprendersi dalla figuraccia.
"Non possiamo stare tutti insieme?" chiese. "Un gruppo di amici che passa un bel sabato pomeriggio al centro commerciale. Tutti insieme" ripetè.
A quel punto, persino Keilan dovette arrendersi. Circondò le spalle di Jay con un braccio e, alzando gli occhi al cielo, gli disse "Benvenuto all'inferno, ragazzo."

Seguire Joelle come un cagnolino non era esattamente quello che aveva in mente di fare per quel pomeriggio. Non aveva ancora avuto modo di parlarle, o almeno di provarci. Ma, come i fratelli Diaz non mancavano mai di ricordargli, se voleva un'occasione doveva crearsela. Quindi approffittò dell'unico momento in cui la ragazza non era marcata stretta da Claire e le si affiancò, armato del suo miglior sorriso.
"Quindi il tuo nome è Joelle" le disse.
La ragazza spostò lo sguardo su di lui e annuì.
"E tu sei Jay."
"Già."
Eccolo, quel silenzio imbarazzante che di solito poneva fine alle conversazioni. Doveva trovare qualcosa da dire e in fretta, prima che lei tornasse a rivolgere la sua attenzione ai negozi e alla sua amica.
"Mi dispiace per l'altra sera."
Sì, poteva partire da lì. Forse era suonato un po' troppo forzato, ma pazienza.
"Per cosa?" chiese Joelle.
"Per averti importunato. Non mi sono reso conto che... beh, so che a volte posso risultare un po' pesante."
"Ok, scuse accettate."
"E' che sono fatto così, nove volte su dieci agisco senza pensare. Ronnie dice che dovrei darmi alla meditazione."
E lei rise. Non fu niente di che, solo un sorriso accompagnato da un debole suono, ma era pur sempre una risata. Era riuscito a farla ridere.
"Non mi sembri il tipo" esclamò.
"Tutto quel stare immobili, in silenzio... no, non fa per me."
Un'altra risata.
"Non riesci a stare fermo e zitto?"
"Assolutamente no. Dopo qualche minuto, il mio cervello comincerebbe a dare di matto. Più del solito, intendo."
Alla terza risata - un po' più marcata, questa volta -, Jay iniziò a pensare di avere qualche speranza. Decise che era un buon inizio, molto meglio di quanto si sarebbe mai aspettato. Se avesse avuto bisogno di un segno per andare avanti nella sua 'missione' di conquistare Joelle, quello lo sarebbe sicuramente stato.
E all'occhiolino di Ronnie rispose con il pollice alzato.

Eccomi finalmente di ritorno con un nuovo capitolo. So che è passata un'eternità, e me ne scuso.
Bene, questa è la prima parte del primo incontro (passatemi il gioco di parole) tra Jay e Joelle. Come andrà a finire? Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
Per chi fosse interessato a conoscere l'aspetto fisico dei personaggi di questo capitolo (esclusi Jay e Joelle), qui trovare un piccolo bannerino, opera della meravigliosa EffieSamadhi.
Ringrazio di cuore
gaccia, rekla992, Tanny, Pikky e Dreamer_on_heart per le recensioni allo scorso capitolo, chi ha inserito la storia in una delle tre liste e chi legge soltanto! E le 13 persone che hanno cliccato su 'Mi piace'!
Ora vi saluto e scappo :)
Alla prossima!
Baci8
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: DadaOttantotto