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Autore: _Lillian_    09/04/2013    1 recensioni
Tu sarai sempre la mia unica principessa...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You'll always be my only princess

Erano le sei del mattino, venni svegliata da uno spiffero di vento invernale che era riuscito a penetrare dalle finestre.. guardai la sveglia..
22 dicembre.
Oggi erano esattamente diciassette anni da quando ero stata adottata..
Mamma mi aveva raccontato che suor Margaret, la responsabile dell’orfanotrofio in cui rimasi i miei primi mesi di vita, mi aveva trovata una notte d’inverno fuori la porta dell’edificio in una piccola cesta, ero avvolta in una copertina verde, verde come i tuoi occhi, mi diceva sempre, mentre alzavo le manine per prendere i fiocchi di neve che cadevano dal cielo.
Spesso mi chiedo il perché del gesto compiuto dalla mia presunta madre naturale, se così la si può definire.
Tuttavia cerco di cacciare la tristezza che ne segue inevitabilmente pensando al fatto che se non mi avesse abbandonata, ora non sarei con la mia FAMIGLIA. Perché io appartenevo a quella famiglia, ero sempre appartenuta a quella famiglia e sempre ne farò parte.
 
Essere la figlia di Denise e Paul Jonas era la cosa più bella che potesse capitarmi.. ero amata, ascoltata, capita e nonostante avessi quattro fratelli famosi, i Jonas Brothers, li conoscete vero? Credo proprio di si, la mia vita scorreva tranquilla. Amavo ognuno dei miei fratelli che nonostante io fossi diversa nei tratti da loro, sin da piccoli non mi avevano mai trattata da estranea alla famiglia. In ordine di età dei cinque io ero la quarta. C’era Kevin il mio adorabile bambinone e fratello maggiore poi c’era Joe o Danger la testa calda della famiglia, il mio fratellone combinaguai, con lui avevo un rapporto speciale.. poi c’era Nick di un’anno più grande di me, condividevo con lui l’amore per la musica, spesso restavamo chiusi nella sala ‘pianoforte’così la chiamavamo, a strimpellare quello strumento per ore ed ore senza mai stancarci.. poi c’ero io ed infine il mio fratellino quello piccolo davvero, Frankie, lo amavo alla follia! Era un bambino adorabile ogni volta che ne combinava una delle sue bastava uno sguardo da cane bastonato imparato da Elvis il nostro cagnolone ed ecco che mi scioglievo come neve al sole.
 
“Sorellinaaa!? Ti prego aiutaci!” la voce dei miei fratelli interruppe i miei pensieri e subito dopo Nick e Kevin paonazzi in viso fecero irruzione nella mia stanza. “ma che succede!?” chiesi spaventata e stranita dal comportamento di quei due. “ Joe si è chiuso in camera sua e non ne esce fuori, non ci risponde nemmeno!” disse Kevin urlando. “ Kevin non urlare sveglierai tutti!” mi lamentai io. “beh non capisco quale sia il problema, è inverno, sono le 6 e mezza di mattina starà dormendo come ogni persona normale” dissi sottolineando con il tono di voce quanto fosse ovvia la cosa. “a proposito ma voi perché siete svegli a quest’ora?” chiesi guardandoli interrogativa “ siamo preoccupati perché mamma ci ha detto che ieri sera, quando noi già dormivamo, è tornato a casa con la febbre altissima e la porta della sua stanza è chiusa a chiave, cosa che non ha mai fatto.” disse Nick. In effetti era strano. Che fosse successo qualcosa.. No, no,no ma che vado a pensare.
“ci penso io voi non fate casino o mamma si sveglia e ci uccide tutti” dissi puntando il viso prima contro un fratello e poi contro l’altro. Annuirono e si sedettero sul mio letto. Quando i piedi nudi toccarono il gelido parquet rabbrividì. Faceva freddissimo.
Mi chiusi la porta della mia stanza alle spalle lasciando quei due li e mi diressi alla fine del corridoio dove era situata la stanza dell’altro mio fratello maggiore. Bussai piano e ringrazia tutti i Santi che la stanza dei miei genitori fosse al piano di sopra e che il mio piccolo fratellino avesse il sonno pesante. Nessuna risposta. Provai a bussare più forte “Danger mi apri?”. Niente. a mali estremi, estremi rimedi. Le serrature erano tutte quante uguali quindi una chiave doveva valere l’altra no?. Il ragionamento non faceva una piega, speravo che mettendolo in pratica fosse lo stesso. Presi la chiave del bagno e pregai che non ci fosse la chiave dall’altro lato della serratura altrimenti avrei perso solo tempo. Inserii la chiave e tombola non c’era. Riuscì ad aprire la porta che piano mi chiusi alle spalle. “Danger?” dissi sottovoce. Nella penombra non riuscivo a vedere nulla e il fatto che Joe fosse un disordinato cronico non aiutava affatto. Il piede inciampò sul qualcosa e io andai inevitabilmente a sedere a terra. “ahi!”dissi ad alta voce. Sentii dei movimenti segno che l’avevo svegliato. Joe accese la luce del suo comodino e mi guardò sorpreso oltre che mezzo addormentato. Aveva gli occhi lucidissimi e le guance rosse. La febbre doveva essere ancora alta. “Desiree.. cosa ci fai sul pavimento?” mi chiese con voce affaticata. “i tuoi fratelli erano preoccupati perché non rispondevi e perché mamma aveva detto loro che avevi la febbre alta e hanno fatto preoccupare anche me che sono venuta a controllare se fosse tutto apposto, ma ovviamente se nella tua stanza non ci si può camminare di giorno senza farsi male figuriamoci di notte” Joe ascoltò attentamente le mie parole per poi sorridermi dolcemente e alzare le coperte. “ vieni qui piccola sei sul pavimento, scalza e siamo a dicembre, non voglio che ti ammali.” Disse battendo la mano sul letto al suo fianco. Non me lo feci ripetere due volte, stavo morendo dal freddo. Mi infilai sotto le coperte e il mio fratellone mi abbraccio forte. “mi dispiace avervi fatto preoccupare ma sono le 6 del mattino, si dorme sapete a quest’ora, tutte le persone normali lo fanno” disse pizzicandomi il nasino all’insù con il pollice e l’indice. “Guarda che lo so” dissi fingendomi offesa “sono i tuoi fratelli che mi mettono in testa strane idee” Joe mi sorrise e mi strinse ancora più forte appoggiando la sua fronte alla mia.. “Scotti tanto Joey” dissi tristemente. “e tu sei fredda come il ghiaccio Desy, quegli zucconi potevano almeno metterti qualcosa addosso prima di farti venire. Quando ti ammali non lo sopporto. I tuoi occhi verde smeraldo perdono la loro luce.” Disse accarezzandomi i lunghi capelli biondi.
Affondai il viso nel suo petto profumato. Amavo quel profumo, era lo stesso che da piccola mi rassicurava quando correvo nel lettone di Joe perché avevo paura dei tuoni. “era da tempo che non dormivamo insieme” disse Joe. Si da molto tempo. “da quando ti sei fidanzato..” dissi in modo triste, da quando Joe aveva trovato la ragazza mi dedicava poco tempo e a me questo faceva tanto male..
“scusami piccola, ti ho trascurata, ma ricorda..” disse avvicinandosi al mio orecchio “..tu sarai sempre la mia sola ed unica principessa Desiree..”    

 
  
   
 
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