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Autore: Naruto89    29/10/2007    3 recensioni
[CONTENUTO ALTAMENTE SPOILER]
La Grande Guerra Ninja imperversa ormai da troppo tempo, e per mettere la parola fine a questo grande conflitto, lo shinobi più dotato di Konoha viene inviato in missione nel Villaggio del Vortice, dove un incontro cambierà per sempre la sua esistenza...
Genere: Romantico, Erotico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Lemon | Avvertimenti: Spoiler!
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UN VORTICE DI PASSIONE

Capitolo 001 – Namikaze Minato

Namikaze Minato, ragazzo alto e dal portamento regale, con un sorriso bello e frequente sulla sua bocca, era il candidato numero per diventare Hokage: la missione che andava a fare sarebbe stata l’ultima da semplice juonin. Lui, che era stato allievo di uno dei leggendari sannin, ormai aveva superato in abilità il suo maestro. Quei piccoli, ma penetranti, occhi azzurri e quei capelli color del grano portati lunghi, ma che si ribellavano sempre ad ogni tipo di pettinatura facevano di quello shinobi un uomo bellissimo. Inoltre era un talento unico, tale che se ne vede uno così ogni cent’anni. Quel ragazzo, alla sua ultima missione come semplice shinobi di Konoha, è colui che le generazioni posteriore avrebbero chiamato “Quarto Hokage”.
“Minato-san, mi ripeteresti l’obiettivo della missione?”
chiese, per la terza volta, un giovane Ibiki Morino.
Minato scosse la testa.
“Va bene… allora, stammi bene a sentire: noi adesso andremo al Villaggio del Vortice per aiutare gli shinobi del posto. Quello è l’ultimo baluardo di difesa prima che le truppe del paese del Fulmine assieme a quelle di Suna arrivino a Konoha. Ormai la nostra cara Terra del Fuoco è il pericolo, siccome siamo attaccati in basso dal Paese dell’Acqua, e da sopra dai Paesi già citati. L’unico stato, ormai, neutrale a questa guerra è il Paese della Roccia, che abbiamo già sconfitto in precedenza.”
“E’ stata quella volta, vero?”
“Sì, è stato quando il piccolo Uchiha ci ha lasciati, soccombendo per la patria e per i suoi amici.”
Quel fatto che sembrava così lontano nel tempo, era successo solo due settimane prima. Da quel giorno Minato si era ripromesso che non sarebbe mai più capitato: nessuno dei suoi compagni doveva più rimanere ferito in combattimento. A fargli fare questa promessa con sé stesso, erano state le lacrime di Kakashi e di Rin, i suoi ex-allievi. Ormai quei ragazzi erano diventati juonin e non avevano più bisogno del loro maestro… ma rimanevano comunque dei ragazzi di soli dodici anni. Lo stesso Minato, all’epoca, ne aveva solamente ventisette. Un giovane shinobi, capace di diventare Hokage in brevissimo tempo, anche grazie alle esperienze vissute. Ogni tanto ci ripensava, e riviveva le tappe della sua esistenza: la morte dei suoi genitori per mano degli shinobi di Suna, la perdita in combattimento della sua compagna di team quando aveva solo quindici anni e, ultimo solo in ordine di tempo, la morte di Obito Uchiha. Si ricordava troppo bene della disperazione di Rin, abbracciata ad un Kakashi shockato. Quel bambino di dodici anni era riuscito a cambiare nel profondo il figlio della “Zanna Bianca” di Konoha.
Assieme a Minato, nella missione, c’erano anche Ibiki Morino, grande shinobi dal fisico grosso e robusto e dalla famosa pelata, e un ninja medico che sarebbe deceduto per malattia solo dopo aver visto la nascita della sua unica figlia. Il nome di questo ninja era Satomi Haruno. Minato, Ibiki e Satomi erano gli shinobi d’élite del tempo, e solo a loro poteva essere affidata una missione così importante.
“Quando credi che possa mancare al Villaggio?” chiese Satomi-san.
“Non te lo so dire… la nebbia e la pioggia mi impediscono di capire esattamente a che punto del tragitto siamo arrivati.”
“Sono due giorni che camminiamo, senza quasi mai riposare… ormai dovrebbero mancare poche ore, credo.” disse Ibiki.
I due altri ninja si trovarono d’accordo con la constatazione fatta dal loro compagno, e continuarono speranzosi il viaggio. Il Villaggio che andavano ad aiutare era il miglior alleato di Konoha, anche se era nato solo da una decina di anni. Lì viveva un vivaio di giovani shinobi che poteva far invidia al grande Villaggio della Foglia, se non fosse che lo shinobi più forte del tempo era proprio quel Namikaze Minato tanto invocato dagli assediati. La squadra d’appoggio non era sicura di trovare il villaggio ancora in piedi, quando sarebbe arrivata… ma non per questo potevano prendersela comoda, anzi. Il tempo non era dalla loro parte, e mai lo era stato… erano ormai anni che la guerra andava avanti e quello sarebbe potuto essere lo scontro decisivo… ma se i ninja del Paese del Fuoco avessero perso anche questa volta, avrebbero dovuto giocarsi il tutto per tutto nel fulcro della nazione: il villaggio di Konoha. Minato era consapevole, forse più di chiunque altro, dell’importanza vitale di quella missione. Era impaziente di arrivare, anche se manteneva la calma come sempre nelle situazioni di emergenza. Era una persona calma, paziente e gentile… ma sul campo sapeva essere senza pietà, ed era in grado di mantenere il pugno di ferro in qualunque situazione: grazie a questi grandi pregi, aveva sempre avuto la fiducia incondizionata di tutti i suoi compagni. C’era solo un difetto che aveva accompagnato, con non pochi problemi, l’esistenza di Minato: la misoginia. Lui odiava le donne, e non le credeva in grado di battersi. La sua idea, una volta, diventato Hokage, era di escludere le donne dall’attività di ninja: pensava che il genere femminile sarebbe dovuto essere relegato all’unico compito di procreare e di crescere la prole, che poi sarebbe diventata la difesa della patria. Vedeva le donne come fabbriche di guerrieri, e come persone che non dovevano allontanarsi dal focolare domestico… però lo Yondaime che si conosce ai giorni nostri è una figura completamente diversa… e infatti oltre i confini del Villaggio lo avrebbe aspettato una sorpresa e un incontro che gli avrebbe cambiato per sempre la vita.
Ibiki si stava sbracciando come un bambino, quando si mise richiamare l’attenzione dei suoi compagni: davanti a loro c’era la sagoma del tanto desiderato villaggio. Era poco più di un paesotto con qualche casa fatta in materiale ben poco resistente, e con una recinzione in legno… ma, malgrado l’aspetto malandato, era il villaggio più temibile delle Terre del Fuoco, dopo Konoha ovviamente. Più si avvicinavano, e più i ninja si accorgevano dell’effettiva altezza delle costruzioni del villaggio: alcuno sfioravano sicuramente i venti metri d’altezza, misura impensabile per l’epoca e per le condizioni di vita.
“Ma… è fenomenale!” esclamò Haruno-san.
In quel momenti gli shinobi sentirono dei movimenti dell’erba e scorsero poco distanti dei ninja con il coprifronte del Villaggio della Sabbia.
“Veloci!” ordinò Minato
“Corriamo al villaggio… i nemici non devono sapere dell’invio di truppe alleate! Se no non avremo il tempo di organizzarci e studiare una strategia assieme al generale del Villaggio del Vortice.”
I due compagno di Namikaze annuirono, e seguirono il loro capitano fino alle mura del paese che li avrebbe ospitati fino alla fine della battaglia. I tre shinobi cercarono l’entrata, che si trovava dall’altra parte precisa della recinzione. Percorrendo la circonferenza dell’intero villaggio, si accorsero con sommo stupore che quello era pure un villaggio decisamente ampio, era davvero grande. All’apparenza è un paesotto senza troppe pretese, ma una volta che ti ci trovi di fianco è realmente impressionante… Con questi pensieri, i tre shinobi entrarono finalmente nel Villaggio del Vortice…

Prossimo capitolo: “Il capitano del villaggio”

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Nel mentre che pensavo, senza successo, a come continuare i capitoli delle mie altre fanfic su Naruto mi sono messo a leggere gli ultimi capitoli spoiler del manga… e mi è caduto l’occhio nuovamente sul pezzo dove vengono rivelati i nomi dei genitori di Naruto-kun… e lì mi è venuta l’idea di dedicare loro una fanfic! Infatti volevo dire la mia su questa nuova coppia, e raccontare come penso che potrebbe essere avvenuto il loro incontro e come può essere nato il loro amore! Più in la ci saranno scene parecchio piccanti (infatti ho già messo la dicitura “Lemon” rispetto alla fic), bambino avvisato, mezzo salvato! XD
Grazie per aver passato del tempo a leggere questo delirio della mia mente, e spero che seguirete questa breve fic in 5 capitoli (anche se potrei riprendere in mano questi personaggi più in la, vedrò cosa partorirà il mio cervello!) ^_^
Gia’ ne, by Naru-kun!

   
 
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