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Autore: svegliaminiall    09/04/2013    6 recensioni
Dal primo capitolo:
“Perché non ho imparato a nuotare da piccolo, come tutti i bambini di questo mondo?
[…] Per di più, conciato in questo modo ridicolo, con ancora il tappa-naso e gli occhialini, chi mai vorrebbe parlare con me? Sarò lo zimbello di tutti, già lo so. Però...okay che sembro un idiota, ma sono comunque Zayn Malik, cazzo!”
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Bentornate! Eccomi qui con una nuova storia (dalla presentazione orribile) che non sarà una cosa molto impegnativa ma una semplice e breve commedia con uno Zayn un po' diverso dal solito, alle prese con un'istruttrice di nuoto un po'...particolare che lo farà morire (in tutti i sensi).
Buona lettura!
[LA STORIA SARA' RIPRESA A BREVE, TRANQUILLE, NON LA ABBANDONO]
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: L'orgoglio che va subito a farsi fottere



Perché non ho imparato a nuotare da piccolo, come fanno tutti i bambini di questo mondo?
Perché i miei genitori non mi hanno mai iscritto ad un fottuto corso di nuoto, di quelli dove all'inizio impari solo a stare a galla e a fare le bollicine mettendo la testa sott'acqua? Insomma, quegli insulsi corsi che fanno tutti i bambini! O meglio: tutti tranne il sottoscritto.
Perché non è normale che io, alla veneranda età di 20 anni, non sappia nuotare, e - peggio ancora - abbia paura dell'acqua.
Già quando ero un piccolo dodicenne mi sarei vergognato a prendere lezioni - e più il tempo passava, più la cosa mi imbarazzava - figurarsi adesso che sono un ragazzo adulto! E come se non bastasse il mio fisico è così esile che rischierò di affogare non appena metterò un solo dito in acqua, sarò lo zimbello di tutti, già lo so.
Il problema è che ora sono stato costretto ad iscrivermi in questa fottuta piscina a causa dei management per un “corso accelerato” di nuoto.
Non potevo restare estraneo alle attività subacquee ancora per...un centinaio d'anni? Nemmeno le fans si lamentano, la trovano una caratteristica carina (anche se io non ne capisco il motivo); allora perché cavolo vogliono sottopormi a questa tortura?!
Ah, già, forse perché quell'idiota di Payne ha accettato di partecipare a quella stupida gara di beneficenza. E sarei anche stato d'accordo se si fosse trattato di una partita di calcio – quelle che organizzano tra di loro le star e i vari ricconi del mondo – o di rugby – avrei accettato pure quello, nonostante la mia magrezza - ma perché vogliono farci attraversare lo Stretto della Manica a nuoto? Nemmeno Liam ne è in grado (è da qualche settimana infatti che lo vedo allenarsi), figurarsi io.
Spero solo che ci seguano con delle barchette, anche di legno; ma all'occorrenza esigo qualcosa di solido a cui potermi arpionare, che sia una botte, una boa o un pezzo del Titanic. Qualsiasi cosa.


Insomma, ecco perché mi trovo qui, davanti a questa segretaria orribilmente lampadata che non smette di staccarmi gli occhi di dosso, ad aspettare l'arrivo del mio nuovo istruttore. Privato, ovviamente. Non avrei mai accettato di essere messo nello stesso corso frequentato da bambini di quattro anni, già è abbastanza umiliante così.
«Direi che possiamo entrare» mi dice esitante Harry, ovvero l'idiota che ha insistito per accompagnarmi alla mia prima lezione, giusto per farmi sentire ancora più in imbarazzo.
«La tizia ci ha detto di aspettare qui» rispondo io tornando a guardare la ragazza dietro al bancone.
«L'ha detto solo per poterti ammirare ancora un po', amico» risponde sottovoce Harry, con l'aria di chi la sa lunga, «Fidati, io le capisco le donne».
Sorrido, pensando a quanto sia alto il livello di idiozia del mio amico, ma decido di seguirlo negli spogliatoi dopo aver ringraziato la segretaria.
Dire che vorrei non dover seguire Harry verso la mia tortura personale è riduttivo, sto seriamente prendendo in considerazione l'idea di darmela a gambe. Cazzo, me la sto letteralmente facendo sotto.
Appoggio il mio borsone verde su una panca di plastica e comincio a tirare fuori il necessario per riuscire a superare indenne questo dannato corso.
I braccioli li ho lasciati a casa (anche se mi sarebbero stati utili), sarebbero serviti solo a farmi sembrare ancora più ridicolo di quello che già sono. Gli occhialini da idiota, il tappa-naso da deficiente e il costume da pirla non sono però riuscito ad escluderli dal mio armamentario. Solo a pensare a tutta l'acqua e cloro che potrebbe finirmi negli occhi o nel setto nasale mi vengono i brividi.
Dopo essermi cambiato sotto lo sguardo divertito del mio “amico” - se così può essere chiamato il coglione che non smette di ridermi in faccia – sono pronto, e decido di darmi un'occhiata allo specchio, sperando che il risultato non sia penoso come temo. Prendo coraggio, mi affaccio alla cornice riflettente e...orrore! Chi è quell'alieno che mi sta guardando? Perché quella cosa non posso essere io, membro degli One Direction e sex symbol delle ragazzine.
«Io da qui non esco» affermo incrociando le braccia al petto e tornando a guardare Harry, terrorizzato.
«Coraggio Zayn, non fare la femminuccia» ridacchia Hazza. Che ottimo amico che ho, ride anziché aiutarmi nel momento del bisogno, il bastardo.
«Vaffanculo Styles, ora ti faccio vedere io chi è la femminuccia» ribatto apparentemente deciso, ferito nell'orgoglio.
«Così si fa!» mi incita Harry chiudendo il mio borsone dopo avermi lanciato le ciabatte. Tutto ciò senza smettere di ridere, sia chiaro.
Così marcio fuori dallo spogliatoio, come se stessi andando in guerra, e mi dirigo verso le vasche, seguito dal cretino già pronto ad umiliarmi.
Cosa che fa non appena raggiungo il centro dell'edificio.
«Zayn, voltati un secondo» mi dice con finto tono indifferente. E...clic. Un flash improvviso mi abbaglia. Ma che cazz...?
«Harry metti subito via quel dannato telefono!» comincio ad urlare «E cancella quella foto!» lo minaccio cercando di impossessarmi di quell'aggeggio. Santo cielo, sono sempre più patetico, per fortuna la piscina è quasi deserta.
«Questa la metto subito su Twitter» ride lui invece.
Ma io lo uccido. In fin dei conti chi mai potrebbe notare la sua scomparsa? Solo mezzo mondo, già, proprio nessuno. «Non oseresti, brutto pezzo di mer...».
«Zayn Malik?» una giovane voce femminile ma autoritaria richiama la nostra attenzione.
«Si» rispondo io senza smettere di fissare Harry e il suo maledetto telefono.
«Bene. Stefania Allegri, istruttrice di nuoto» si presenta la voce con uno strano accento straniero, anche se poco accentuato. E solo ora, sentite queste parole, decido di voltarmi a guardare la proprietaria della voce sconosciuta.
Oh.
Porca.
Troia.
Questa è la mia istruttrice. La mia istruttrice. Femmina.
E semplicemente indescrivibile.
Il mio sguardo percorre la sua figura a partire dalla punta dei piedi e pian piano si alza, analizzando tutto il suo corpo, fasciato da un aderente costume intero rosso. Un fischietto giallo è appeso al suo collo e la sua estremità è appoggiata proprio...sul suo seno. Oh santo cazzo. Alzo subito lo sguardo sul suo viso per evitare figure imbarazzanti.
Sono letteralmente sotto shock, completamente abbagliato da questa figura. Da questa dea mora dagli occhi azzurri, dall'aria mediterranea e dall'aspetto perfetto per causare pensieri sconci.
E poi sono gli uomini ad essere dei maiali? Cazzo se esistono ragazze così la cosa mi pare giustificata!

Santo cielo Zayn, controllati!” Ecco, questa mi mancava: la parte razionale del mio cervello che mi critica. Insomma, parlo anche da solo, ottimo.
La parte idiota del mio cervello non riesce però a staccare gli occhi di dosso alla ragazza sconosciuta. O forse non proprio sconosciuta, visto che si è appena presentata. Un momento, come ha detto che si chiama? Torno a posare il mio sguardo sul suo viso perfetto e mi accorgo così che le sue labbra – e che labbra! - si stanno muovendo. Un momento. Di solito quando delle labbra si muovono vuol dire che il loro proprietario sta parlando, allora perché io non sento niente?
«Malik? Mi sta ascoltando?» una mano mi passa davanti agli occhi, come per farmi tornare in me.
«Come? Cosa?» mi risveglio, rendendomi conto della pessima figura che ho appena fatto. Con la coda dell'occhio noto Harry che, spostatosi dietro alla ragazza, ride senza contegno.
«Stavo dicendo che verrà qui due ore al giorno per tutti i giorni della prossima settimana, in base ai suoi progressi decideremo se sarà il caso di prolungare gli allenamenti» mi spiega la dea con aria professionale.
«Oh c-certo» annuisco come un ebete. Santo cielo ma cosa mi sta succedendo?

Tira fuori le palle Zayn!” Perfetto, la mia mente malata è tornata. Perché?! Cazzo, io sono quello che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, io sono quello che incanta la gente, io sono il ragazzo di pietra che non si fa scalfire.
«Come hai detto di chiamarti?» chiedo cercando di tornare in me e ostentando indifferenza e spavalderia, anche se un po' ridicolizzata dalla voce nasale che ho, dovuta dal tappa-naso.
«Stefania» risponde lei sbuffando.
«Non sei inglese» noto cercando di fare un po' di conversazione.
«Esatto» sbuffa nuovamente «Ora, se hai finito con le domande, cominciamo».
Okay, non è molto socievole la ragazza. E il mio approccio non ha funzionato.
D'altra parte, conciato in questo modo ridicolo, con ancora il tappa-naso e gli occhialini, chi mai vorrebbe conversare con me? Però...okay che sembro un idiota, ma sono comunque Zayn Malik, cazzo!
A testa bassa seguo Stefania verso la piscina...olimpionica? Ma lo sa che non so nuotare, vero? Sa che non so nemmeno stare a galla? E mi porta già dove non si tocca? Questa è pazza!
Comincio a sudare freddo, invidiando Harry che se ne sta bellamente seduto sulla gradinata degli spalti.
Una volta raggiunto il bordo-vasca Stefania si rivolge a me senza abbandonare la sua aria professionale. Quanto è fredda e seria questa ragazza? Bah.
«Ora tu aspettami qui che vado a prendere un po' di tavolette e tubi di gomma galleggianti per non farti affogare» mi annuncia. Ma potrei giurare di aver intravisto un sorriso divertito, dietro a quegli occhi di ghiaccio. Ecco, perfetto, manca solo che anche l'istruttrice si prenda gioco di me e poi posso dire addio alla mia dignità. «Nel frattempo togli pure gli occhialini e il tappa-naso, finché sei fuori dall'acqua non ti servono» continua. Cos'è questa improvvisa loquacità? E perché io devo risultare sempre più patetico? Penso di aver fatto più figure di merda negli ultimi quindici minuti che in tutto il resto della mia vita.
Ad ogni modo, tolgo gli aggeggi inutili che mi stavano spappolando il viso e mi volto verso Harry che – ma guarda un po' – sta stranamente flirtando con una ragazza bionda; meglio così, almeno non vedrà le mie fantastiche performances da nuotatore provetto.
Mi avvicino al terzo degli otto trampolini che costeggiano il bordo-vasca e faccio per lasciarvi affianco le ciabatte, quando, anziché appoggiare il piede sinistro sulle mattonelle del pavimento, lo metto inavvertitamente su una...papera di gomma? Comunque sia, non ho il tempo di realizzare su cosa il mio dannato piede sia scivolato, perché in meno di due secondi mi ritrovo con un dolore immane alla testa e...in acqua.
Il mio cervello non connette, la botta che ho preso in testa deve essere stata ben forte perché non vedo e non capisco più niente. Una strana pressione mi martella i timpani e il mio corpo non reagisce agli ordini che la mia mente cerca di dargli. “Muovi le braccia”, “Muovi le gambe”, “Non ingoiare acqua”. Ma ormai l'acqua è stata ingoiata e ha invaso anche il mio naso impedendomi di respirare. Merda. Morirò. Non riesco a pensare ad altro. Non capisco se sono immobile, non capisco se mi sto dimenando; il mio corpo non mi appartiene e la testa mi scoppia.
Poi avverto una strana pressione attorno al braccio destro e non capisco come ma una forza diversa da quella opprimente dell'acqua, mi trascina verso l'alto, o forse è il basso, non capisco più niente.
L'ultima cosa che riesco a notare prima di perdere i sensi definitivamente sono due bellissimi occhi di ghiaccio.


* * *


Hola bellezze! Si, lo so, nelle mie storie sviene sempre qualcuno! AHAHAH. Okay, infatti so di avere già un'altra storia in corso, e che è già difficile aggiornarne costantemente una, ma mi è venuta questa idea e ho detto: proviamo! Allora, vi spiego un po' di cose: la prima è che questa fanfiction sarà piuttosto corta (8-12 capitoli al massimo); la seconda è che non sarà una storia impegnativa, ma una semplice commedia per chi vuole rilassarsi un po'; la terza è che so che è alquanto improbabile la gara nello stretto della manica, ma facciamo finta che lo sia; la quarta è che...boh direi che posso fermarmi a tre :)
Come al solito ecco qui l'abbigliamento dei protagonisti e di Hazza:
Zayn, Stefania e Harry.
E se vi và questa è l'altra mia storia (un po' più impegnativa, sul riccio e che procede più a rilento), ma se volete passare mi farebbe molto piacere
: Father?

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Farai felici milioni di scrittori.

Copia-incollate questo messaggio ovunque vogliate!
Al prossimo capitolo! Un abbraccio,
Vostra, Kerzu.

   
 
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