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Autore: MorwenGwen    09/04/2013    13 recensioni
E mai,per nulla al mondo avrei immaginato che quegli occhi avessero trovato casa tra le fiamme.Dovevo scegliere tra il fuoco e la pioggia.Oppure potevo rifiutarli entrambi,ma preferivo la scelta tra inferno e paradiso piuttosto che in un'esistenza nel Purgatorio.
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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quanta rabbia c'era nel suo tono di voce? Quanto odio nel suo pugno? E quanto avrei dovuto pagare per aggiustare la crepa che si era appena formata nel muro? Niall si abbassò all'altezza delle mie gambe passando un braccio dietro le mie ginocchia e l'altro dietro alla mia schiena, poi mi alzò da terra salendo gli ultimi due scalini in un ultimo enorme passo; con la spalla aprì totalmente la porta schiusa della mia cameretta e se la richiuse alle spalle senza nemmeno sfiorarla, come diavolo... < Devi smetterla di metterti contro Harry Elisabeth! > mi rimproverò poggiandomi sul materasso < Harry è pur sempre un demone e se lo fai incazzare sono fatti tuoi! > continuò portandosi nervoso una mano tra i capelli biondi e camminando avanti e dietro per la camera < Deve volerti proprio bene per non averti squartato giù in salotto- >
< Non ti seguo..- >
< Insomma,si è preoccupato di trattenere la sua rabbia davanti a te, se fossi stato qualcun altro ti avrebbe sbranato viva. Probabilmente è per il fatto che non può  >
concluse scrollando le spalle, molto incoraggiante Niall, grazie. Sentì Harry sbraitare da solo al piano di sotto e qualche tonfo
< Spero solo che non mi distrugga casa > feci osservando distratta i poster in camera mia; Niall si sedette al mio fianco facendo cigolare le molle del letto e mi avvicinò a lui circondandomi le spalle con un suo braccio: < io avrei qualche idea per occupare questo tempo in camera... > lasciò la frase in sospeso fissandomi pieno di malizia, ricambiai il suo sorriso e mi fiondai sulle sue labbra circondandogli il collo con le braccia e spingendolo all'indietro, la sua schiena si andò a posare sui cuscini del mio letto < El > sussurrò attirandomi maggiormente a lui ed avendo libero accesso alla mia bocca: in quel momento tutto si spense, tutti i rumori, tutti i problemi andarono ad accattonarsi in un angolo remoto del mio cervello. Niall fece scorrere le sue mani fino al bordo della mia maglietta per poi alzarla con un gesto quasi violento e poco controllato, dei brividi di freddo mi percorsero tutta la schiena, il biondo infilò con cautela i pollici all'interno dei miei jeans facendoli lentamente scivolare sulle mie gambe poi mi strinse i glutei facendomi gemere dal gesto inaspettato. Niall ribaltò le posizioni facendomi finire sotto di lui, fece scendere ancora un po' i jeans all'altezza delle cavigli poi passò a torturarmi il collo con i suoi baci, la sua mano cominciò a risalire verso il mio interno coscia facendomi istintivamente chiudere le gambe, mi guardò intensamente: < El,ti fidi di me? > domandò senza togliere la mano dal punto nel quale l'avevo intrappolata, < Io... > lasciai la decisione in sospeso chiudendo gli occhi e prendendo un respiro profondo: con Niall stavo bene, ero grande ed avevo bisogno di sentirmi davvero amata da qualcuno < Si. > conclusi aprendo gli occhi. Il ragazzo con entrambe le mani quindi si fece nuovamente largo tra le mie gambe avvicinandosi pericolosamente alla stoffa dei miei slip,quando il suo indice tracciò un cerchio vicino alla mia intimità trattenni il respiro shockata da quello che stavo sentendo, le sue dita sorpassarono la stoffa cominciando a creare delle figure circolari vicino alla mia entrata, era... strano, era un qualcosa che non avevo mai provato prima; i miei respiri irregolari si disperdevano in minima parte all'interno della camera, Niall avvicinò le sue labbra al mio orecchio lasciandomi ascoltare quanto, la mia reazione, lo eccitasse; il suo dito cominciò lentamente ad insinuarsi nella mia entrata e trattennì un urlo mordendomi le labbra < Tranquilla > disse scostandomi con la mano libera una coppa del reggiseno e lasciandomi un bacio su uno dei due seni, mi sentì completamente messa a nudo - Maddai Elisabeth? - improvvisamente il rumore del mio cellulare bloccò entrambi, sgranai gli occhi presa dall'imbarazzo come se, chiunque dall'altro lato del telefono, stesse vedendo cosa stavamo facendo. Mi tirai immediatamente su allontanandomi da Niall ed allungandomi verso il comodino sul quale il telefono stava squillando, il biondo si mise a sedere a mo' d'indiano, < Pronto? > risposi immediatamente cercando di rendere più regolare il mio respiro, non mi preoccupai nemmeno di leggere chi fosse,  < Elisabeth?... > domandò una voce femminile dall'altra parte del telefono, una voce che non sentivo da tanto,
una voce che mi aveva tanto criticato ma che dopotutto mi era mancata, rimasi un attimo in silenzio per rielaborare la situazione:
< Mamma? > chiesi insicura, la sentì sospirare: < Grazie al cielo, pensavo avessi cambiato numero. >
< No, a quanto pare >
< Ne sono felice. Come stai? >
che razza di domanda era "come stai?" !?
< ...Bene, grazie, tu? > chiesi, com'era vivere senza una figlia rompipalle in giro per casa, eh?
< Potrebbe andar meglio > rispose con un tono malinconico, lei mi aveva cacciato di casa, mi aveva praticamente catapultato in un nuovo mondo quindi cosa cercava da me? Senza pensarci troppo, tuttavia, le chiesi il motivo: < Come mai? > < Ho litigato con tuo padre... sai,per te.. > lasciò la frase in sospeso lasciandomi spiazzata: cosa significava? < Mi stai dicendo che se adesso hai litigato con papà per un motivo che io non so a chissà quanti km di distanza è colpa mia?? > chiesi arrabbiata ed incredula, mia madre si apprestò a bloccarmi < Nonono che cosa hai capito! Intendo dire che... > respirò affondo < Elisabeth ci manca nostra figlia. > concluse; portai lo sguardo su una cornice poggiata in un ripiano della libreria: c'eravamo tutti e 3 e risaleva a qualche anno fa < Voi mi avete cacciata. > ricordai senza distogliere gli occhi dalla cornice, Niall in silenzio seguì la traiettoria del mio sguardo mordendosi il labbro: che avesse capito, in un qualsiasi modo, che stessi parlando con mia madre del mio passato? 
< Non ti abbiamo cacciata! Ti abbiamo semplicemente dato l'opportunità di crescere e maturare! >
< Sisi certo,ora dimmi cosa vuoi. >
< Ho litigato con tuo padre perchè...gli manchi, anche a me certo ma lui l'ha presa molto sul personale come cosa. Ti rivuole qui con noi ed in questi giorni non ha fatto altro che ricordarmi che è stata tutta colpa mia... >
< Anche lui ha acconsentito alla mia partenza >
ricordai cercando di alleggerire la situazione: ad ognuno la sua parte di colpe no?
< Lo so eppure anche io sono consapevole di aver fatto l'80% della situazione e manchi tanto anche a me El, spero almeno che la tua vita proceda bene e senza guai > osservai con la coda dell'occhio Niall che intanto si stava dilettando a giocare con una matita mantenendola in equilibrio sulle labbra, ridacchiai: oh certo la mia vita era assolutamente tranquilla, avevo solo a che fare con un demone con problemi di rabbia ed un angelo psicologicamente ritardato; Niall alzò lo sguardo ed agrottò le sopracciglia: < Hey ho sentito cosa pensavi! > mi rimproverò, non gli potetti rispondere e tornai a prestare attenzione a mia madre: < Quindi... vorresti passare una settimana con noi El? Vorrei riabbracciare mia figlia, sentire come va la sua vita, rendermi più materna e recuperare almeno 1/3 del tempo perso, vuoi? > ci pensai su: ero consapevole quanto mia madre che le cose non sarebbero mai tornate come prima, eppure passare del tempo in famiglia mi sarebbe servito per rilassarmi e metter da parte qualsiasi tipo di problema e, magari, sarei riuscita a mettere ordine nella mia testa riguardo Niall ed Harry < Volentieri. > conclusi e giurai che mia madre dall'altro capo del telefono stesse sorridendo:
< Fantastico,quindi ti aspettiamo in questi giorni! Fai con comodo, davvero, prenditi i tuoi tempi noi ti aspettiamo a braccia aperte, quando arrivi qui facci uno squillo e ti verremo subito a prendere in aereoporto senza esitazioni! > mi sembrava esser diventata improvvisamente logorroica < Okok mamma! Tranquilla! Ora devo andare, a presto ! > la congedai
< A presto tesoro > rispose chiudendo la chiamata;
sospirai ripoggiando il telefono sul ripiano in legno: < Allora? Dove eravamo rimasti? > mi domandò Niall gattonando verso di me con le intenzioni di riprendere da dove avevamo lasciato ma io lo scostai senza troppi pensieri alzandomi dal letto: < Non adesso Niall, devo organizzare un viaggo > .

Tre giorni dopo*

Dopo aver riposto anche il pigiama al suo interno chiusi la valigia, < Allora parti sul serio? > mi chiese una voce alle mie spalle, sobbalzai voltandomi in un salto e portandomi la mano al cuore: < Harry mi hai spaventata > dissi e lo vidi sogghignare mentre mi osservava divertito dallo stipite della porta
< Rispondi: parti? > domandò nuovamente seguendo i miei movimenti lal'interno della cameretta < Si Harry Si, vado da mia madre ma questo lo dovresti già sapere > accennai con un tono ironico, si portò offeso una mano al petto: < Stai insinuando che in questi giorni io ti abbia spiata? > era più che ovvio che, anche a suo parere, la risposta fosse si < Si Harry, soprattutto perchè tu riesci ad origliare le conversazioni anche a 3 km di distanza. Sei avvantaggiato > gli ricordai; Harry si mosse dalla porta camminando verso di me, non mi ero mai resa conto dell'effetto che quel ragazzo mi procurava:
ogni qualvolta mi si avvicinava riuscivo a sentire dei brividi percorrermi tutto il corpo e l'ansia crescere, non sapevo bene se fosse una cosa positiva o negativa. Inaspettatamente circondò la mia vita con il suo poderoso braccio e mi attirò a se, percepì il calore del suo corpo come un focolare vivo, mi sentì avampare, portò una mano tra i miei capelli spingedo la mia testa contro il suo petto e permettendomi di udire i battiti del suo cuore; mi lasciò un bacio sulla nuca prima di sciogliere l'abbraccio: < Ci mancherai > disse abbozzando ad un sorriso < Harry parto per una sola settimana, dopodichè mi avrete di nuovo tra i piedi > gli ricordai spostandomi nervosa, a causa della sua vicinanza, una ciocca dietro l'orecchio, fece spallucce: < Lo so ma sarà una sensazione stranamente e nuovamente piacevole quella di non averti più per casa > ammise ridendo, indignata gli tirai un pugno al braccio < Ouch > fece massaggiandosi il punto dolorante < Oh andiamo so bene di non averti minimamente sfiorato! > dissi approfittando del momento per allontanarmi da lui, Harry mi faceva decisamente uno strano effetto.
***
Il tassista suonava logorroicamente il suo fottuto clacson, scesi le ultime scale facendo quasi accappottare la valigia, < Aspetta ti aiuto > venne in mio soccorso Niall afferrando al balzo il mio bagaglio e trasportandolo di peso fino alla porta senza il minimo sforzo, abbozzai un sorriso prima di voltarmi verso il salone, aspettando che anche Harry venisse a salutarmi; si alzò dalla poltrona dalla quale aveva osservato fino a quel momento la scena ed allargò le braccia:
< Divertiti piccola stronza > mi disse accennando ad un sorriso divertito e, chissà come, mi ci fiondai immediatamente beandomi del suo corpo caldo.
Dovetti averlo tenuto stretto a me per un tempo eccessivamente esagerato, visto che Niall si schiarì la voce e mi tirò leggermente per la maglia, incitandomi a staccarmi, appena mi resi conto della forza con la quale lo tenevo legato a me mi distanziai immediatamente abbassando il volto ed impedendo che le guancie prendessero fuoco < Mh, si, ok, ciao > balbettai velocemente prima di dare le spalle al riccio per salutare, finalmente, il biondo: Niall mi accarezzò il viso prima di lasciarmi un dolce bacio sulle labbra, < Buona fortuna tesoro > sussurrò vista la vicinanza dei nostri visi, annuì in un silenzioso ringraziamento,
poi afferrai la valigia e corsi verso il taxi che mi avrebbe portato all'aereoporto.




Okay okay okay so che le mie scuse non serviranno a niente e che sono i ritardo di più di un mese ma,
come ho detto più volte,con questa ff ero un po' nel pallone;misono concentrata troppo su Cigarette
lasciando un po' in disparte la scrittura di questa ma giuro che non ho problemi nella trama più o meno,
per fortuna ho in mente già la maggior parte degli avvenimenti,devo avere solo la pazienza di scriverli.
Spero che la trama,il filo logico di tutto questo vi sia chiaro,perchè posso capire quanto sia difficile ricordarsi la trama di una delle tante FF dopo tanto tempo.
Anyway non avete idea di quanto sia stato imbarazzante scrivere quella parte un po' mlmlml(decedo) tra Niall ed El,
Simona se stai leggendo sappi che ho fatto un enorme sforzo anche per te. AHAHAHAHAHAH
Non è il mio genere di cose ma so bene che servono e che alla loro età i personaggi di certo non si girano i pollici
quindi faccio ciò che posso(questo non è il mio massimo mlmlml OuO) anche qualche accenno a certe cose serve,ne sono consapevole
Anyway(due volte,wow) vado spero vi sia piaciuto e giuro che aggiornerò presto!
Vi amo

   
 
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