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Autore: Pichan    09/04/2013    1 recensioni
“LASCIA STARE LA MIA AMATAAAA!”-gridava mentre cercava di colpire Ryoga e in alcuni casi riuscendoci.
“Ma chi diavolo sei? Lasciami in pace!”-disse l'altra versione di Pichan.
Ma il tizio lo spinse contro il muro e gli punto addosso la sua spada di legno urlando “LASCIA STARE AKANE!”
E si sentì di nuovo, ma ancora più forte un enorme SBANG, che risuonò in tutta casa.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nabiki Tendo, Ryoga Hibiki, Soun Tendo, Tatewaki Kuno, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Spuntini di mezzanotte

“Cavolo che fame!”
Erano tre ore che si girava e rigirava nel suo letto con un certo languorino nello stomaco. Non ce la faceva più, aveva bisogno di mandare giù qualche schifezza, per riempire il suo stomaco brontolante, quindi, alzandosi, si mise i pantaloncini e una felpa estiva e scese in cucina.
Oltre a non dormire per la fame, ci si metteva anche il caldo che in una regione umida come il Giappone era veramente un acerrimo nemico.
Camminava a passo veloce, passando di fronte alla camera di Ranma, Genma, Ryoga, che si era fermato qualche giorno in casa Tendo e Happosai.
“Cercherò di fare meno rumore possibile, altrimenti finirò per svegliare tutti e poi… Voglio godermi da sola questi cereali al miele, affogati nel latte bollente. Più ci penso e più ho fame! Meglio sbrigarsi!”
Un rumore però la fece sussultare. Proveniva dal fondo del corridoio, quindi correndo in punta di piedi arrivò in cucina e accese la luce, guardandosi furtivamente attorno. Lì sembrava tutto ok!
“Ed ora a noi ce-re-a-li!”-disse sbarrando gli occhi e puntando la scatola arancione su una mensola.
Mise il latte a bollire… Quasi quasi le usciva la saliva dalla bocca.
Ad un certo punto la porta della cucina si aprì di scatto e la ragazza, con un balzo felino si nascose dietro  ad un piccolo mobile.
“Chi cavolo è che a quest’ora viene in cucina? Speriamo che non mangi il miei cereali!”-pensò.
“Mmmmm… ma chi è che ha lasciato il latte sul fornello? E' ancora tiepido, quindi si sta scaldando. Ma qua non c'è nessuno, quasi quasi lo bevo io!”
“Fermo dove sei!”- sentì solo urlare.
Certo che tirare una pagnotta di pane è anormale, ma in quel momento fra le mani della ragazza era capitata solo quella.
“Ma che ti salta in mente Nabiki!?”
“No, a te che salta in mente Ryoga, sei entrato di scatto e mi hai impaurita e oltretutto stavi anche per bere il mio latte! Ti avverto, o gli stai lontano o mi arrabbio!”
“Va bene, calma… “
E tutta arrabbiata,  si avvicinò al fornello  e tolse il latte. Prese un pentolino più grande e ne versò dell' altro.
“Mi sembra di capire che anche tu sei venuto a mangiare qualcosa…”
“Ehm, non proprio. A dire la verità avevo sentito dei passi ed ero venuto a controllare, poi ho visto il latte e ne avrei approfittato per fare uno spuntino se non ci fosse stato nessuno.”- rispose il ragazzo sorridendo.
“Ok!”-disse la ragazza guardandolo male, poi aggiunse –“Non ti credere che con quei sorrisi potrai conquistare i miei cereali. Se li vuoi li dovrai pagare!!”
“Non ti sopporto quando fai così ti giuro!”
Dopo un attimo di esitazione la ragazza fece una strana faccia e si rivolse al ragazzo a bassa voce, dicendo-“Sssh! Ascolta! Senti anche tu questi rumori?”
Il ragazzo fece un cenno affermativo con il capo e disse – “Spegniamo la luce e cerchiamo di capire se c’è qualcuno!”
E così fecero. 
Nabiki aveva la sua pagnotta in mano ed era con le spalle contro quelle di Ryoga. Il rumore si faceva sempre più vicino, ma sempre leggero, come se fosse stato un passo felpato.
La ragazza aveva paura, avrebbe voluto abbracciare Ryoga, ma non poteva! Non poteva mostrarsi così, il suo orgoglio glielo impediva, quindi continuò a tenere orecchie e occhi aperti cercando di percepire ogni piccolo movimento o rumore.
Ad un tratto Ryoga, che era rivolto verso la finestra, la prese di corsa e si nascosero dietro lo stesso mobile dove si era nascosta lei in precedenza.
“C’è qualcuno fuori in giardino!”
A quelle parole Nabiki rabbrividì. Chi poteva essere?!
“Ry-Ryoga… Ho paura!”-disse la ragazza tremando e prendendo la mano di lui. In quel momento vedeva anche lei la figura dalla finestra.
Era una persona alta, muscolosa con un bastone in mano.
Ryoga la strinse e guardandola le disse:
“Ora vado alla finestra, rimani qui e stai attenta!”
Si appostò alla finestra ma non vide più nessuno.
Tutto d'un tratto la porta della cucina che si affacciava sul giardino si aprì.
“Dove sei amoreeee!”
Ryoga si girò di scatto ma non riuscì a vedere il volto del ragazzo, che intanto stava per attaccarlo con il suo bastone
“Lascia stare la mia amataaa!”- gridava mentre cercava di colpire Ryoga e riuscendoci anche.
“Ma chi diavolo sei? Lasciami in pace!”- disse il ragazzo.
Ma il tizio lo spinse contro il muro e gli punto addosso la sua spada di legno urlando “Lascia stare Akane!”
E si sentì di nuovo, ma ancora più forte un enorme tonfo, che risuonò in tutta casa.
Ryoga accese le luce e potè finalmente vedere Nabiki con la sua pagnotta in mano. Aveva appena colpito il ragazzo e lo guardava con gli occhi sbarrati.
“Kunooo!!”
Intanto tutti erano accorsi a vedere cosa fosse accaduto.
Ryoga un po’ stordito chiese alla ragazza -“Mi spieghi chi è?”
“Beh… è un malato mentale come puoi vedere!”
Poi si inginocchiò cominciando a scuotere il ragazzo prendendolo per le spalle.
“Svegliati Kuno! Kuno! E dai!”- poi pensandoci un attimo urlò:
“Guarda Kuno! Ci sono Akane e la ragazza con il codino!”
Il ragazzo si alzò sbarrando gli occhi e cominciò il suo solito discorso:
“Oh, mie dolci fanciulle, sono così lusingato per l’amore che provate per me che ho deciso! Io Tatewaki Aristocrat Kuno, vi sposerò entrambe!”
Poi cadde di nuovo svenuto sotto lo sguardo interrogativo di tutti.
Soun lo mise in un letto e Kazumi gli mise un fazzoletto bagnato sulla fronte.
Tutti rimasero svegli per un bel po’, poi dopo circa un ora suonarono al campanello.
Aprendo la porta, Soun si trovò di fronte a Sasuke, che salutò dicendo:
"Buona sera signor Suon! Stavo cercando il signor Tatewaki, sa ultimamente più che mai soffre di sonnambulismo ed essendo uscito di nascosto, sono venuto a vedere se effettivamente era in casa sua."
"Beh, l'abbiamo appena sistemato in un letto... Ha preso una bella botta in testa da mia figlia."
"Oh, sia lodato il cielo! Forse è la volta buona che non si risvegli più!"- esclamò Sasuke visibilmente commosso.
"Come hai detto Sasuke?"-Kuno sbucò da dietro le spalle di Soun.
"Ehm... mi scusi signore, ecco vede, io..."
"Vieni qui! Vigliacco!"-gli urlo contro il bel moro, correndogli dietro per tutto il giardino, svegliando i vicini.
Suon chiuse la porta lasciandoli fuori dicendo:
"L'aria fresca farà loro bene! Lasciamoli lì fuori e andiamo a dormire! Buona notte!"
"Buona notte!"- risposero tutti gli altri in coro ritirandosi ognuno nella propria stanza.

Corretta il 27/6/14
   
 
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