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Autore: CharlieMadison1    10/04/2013    2 recensioni
«Perché credi che Eclipse non sia un cattivo ragazzo?» Domandò Rein alla sorella.
Fine non volle rispondere anche perché non lo sapeva neanche lei perché sentisse ciò.
«Capisco.» Continuò la turchese: «Però io rimango della mia idea. Penso sempre che Eclipse non sia un ragazzo sui cui fidarsi.»
«Ma quante volte ti ha salvato sorellina?» Disse Fine con tono pacato.
«Beh..» [...]
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bright, Fine, Rein, Shade
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La memoria del cuore.

Capitolo 11.

Sgranai gli occhi incredulo nel vedere Fine, diversa. Non me lo sarei aspettato che così di punto in bianco, lei avrebbe riacquistato la memoria. Forse derivava dal fatto che avevo riconosciuto un possibile legame tra me e lei e questo aveva portato ad un avvicinamento alla soluzione.

-Davvero sorellina?- Chiese entusiasta Rein che si avvicinò cautamente a lei. –Quindi ti ricordi della proposta di matrimonio di Bright e di…- La turchina non concluse la frase e aspettava che la gemella le rispondesse, proprio per metterla alla prova.

-Hai sofferto molto per causa mia. Lo so.- Rispose lei attirando la ragazza a sé e abbracciandola.

-Anche tu sei stata male.- Riprese poi Rein.

-Siamo sfortunate in amore.- Affermò poi sorridente Fine.

Sì. Mi sentivo strano nel vedere quella Fine, così matura e sicura. Sembrava quasi diversa.

Non per fare il guastafeste, ma adesso Fine si sarà ricordata di quelle volte che l’hai fatta piangere, sai.

Stupida coscienza.

-Eravamo così preoccupati per te, tesoro!- Gridò la madre andando dalla propria figliola.

Prese il viso della ragazza tra le mani e lo guardò con fierezza:-Sono contenta che stai bene.- E la abbracciò caldamente.

Toulose osservava con occhi lucidi la scena e decisi di lasciare in pace il quadretto familiare, trascinandomi dietro Bright.

-A me questa cosa non quadra proprio.- Confessò il biondo.

-In che senso?- Chiesi.

-Perché io ero innamorato di Fine, e dovrei essere al settimo cielo nel vederla di nuovo grande, però sento che c’è qualcosa che non va. Sembra che lei si sia risvegliata proprio per te.-

-Non ti sto seguendo.- Tentavo di capire il ragionamento, piuttosto contorto, di Bright.

-E’ come se tutto fosse successo apposta. Cioè mi sono dichiarato a Fine e Rein finisce in ospedale. Tu con il tuo comportamento ostico nei confronti di Fine, perde la memoria. Viviamo questa situazione difficile e poi tutto torna alla normalità. Però io non provo più qualcosa per Fine e tu non disprezzi più Fine.-

-Quindi?-

-Forse stiamo vivendo una storia alternativa a quella originale, che però non riesce a concludersi quindi torna al punto di partenza, dove c’era un vero equilibrio.- Finì serio Bright incrociando le braccia e fissando i miei occhi, aspettando una mia risposta.

-Ti do ragione. Però non riesco a capire ancora il perché? Perché sta succedendo tutto questo?-

 

Shine osservava tutta la scena con il sorriso stampato. Sapeva che a breve sarebbe dovuta entrare in scena e che avrebbe dovuto sistemare le cose. Però voleva ancora divertirsi un po’ e vedere la sua mamma e il suo papà insieme.

Il problema era che non aveva abbastanza tempo.

Doveva ringraziare la Fortuna, perché grazie a quest’ultima era riuscita a far tornare le cose come dovevano essere. L’unica cosa che sarebbe cambiata nel destino dei suoi genitori, era il finale. Fine e Shade avrebbero vissuto la loro vita, come era giusto che fosse.

In quel momento però Shine si chiese come mai la mamma fosse morta dopo averla fatta nascere? In fondo lei non aveva mai avuto problemi di salute, anzi!

Il suo pensiero venne letto, quasi come se la bambina lo avesse detto ad alta voce, ed una bella donna dai lunghi capelli azzurri e gli occhi color verde acqua parlò:-Perché doveva soffrire.-

Shine dilatò le iridi blu cobalto e si voltò di scatto verso la figura che la aveva affiancata:-Che stai dicendo?- Gridò poi alzandosi in piedi.

La ragazza si avvicinò sempre più verso Shine e le sue mani gelide e fredde toccarono il mento della ragazzina, facendola rabbrividire:-Sei proprio un impiccio.- Proseguì.

-Che diamine c’entri tu?- Chiese la rossa arrabbiata.

-Lo stesso potrei chiederlo a te, sai. Tuo padre è proprio un pappamolle, non ha avuto il coraggio di ucciderti. Cosa che invece io possiedo.-

Dal lungo mantello che indossava, la giovine estrasse un pugnale:-Uccidendoti, Fine morirà all’istante mentre io potrò scegliere se stare con Shade, che tornerà ad amarmi come non mai o Bright.-

-Se come dici tu, tutto tornerà alla fase dell’incidente, beh Bright continuerà ad amare la mamma.-

-Razza di impertinente! Non parlare.-

Rein con un gesto istintivo e rapido, prese il collo della bambina e con le dita lunghe e sottili, lo cominciò a stringere.

Con la mano libera puntò il pugnale verso di lei. E quando tutto sembrava davvero finito per Shine, un’ombra fugace apparve sulle due figure.

L’esile braccio della bambina fu preso dal padre e rivolgendosi a Rein disse:-Definirmi pappamolle è maleducato. E poi sarò io ad ucciderla, quindi non togliermi questo onore!-Estrasse la sua spada e la puntò proprio contro la turchese.

-Adesso vuoi fare il dannato e l’eroe allo stesso tempo. Patetico.- Controbatté l’altra spostando con il palmo della mano l’arma, facendosi un piccolo taglio sulla mano.

Il cobalto ne sembrò risentito di quell’affermazione, tant’è che non rispose affatto, anzi rimase cupo e in silenzio.

-Dammi la bambina e la finiamo qui. Pensavo che l’avresti uccisa prima che a Fine tornasse la memoria, invece non l’hai fatto. Contavo su di te, sai.-

-E’ l’unica cosa che mi rimane di lei.- Confessò in un sussurro.

Fu una frase forte la sua e quelle parole avevano avuto un caro prezzo per il suo orgoglio. Lui non l’avrebbe mai permesso, però Shine era un ricordo di lui e Fine. Era sicuro al cento per cento, che se Fine avesse visto una cosa del genere, lo avrebbe odiato per sempre. Sua moglie aveva dato la propria vita per la sua. Lei desiderava ardentemente quel bambino. Shade si ricordava ogni momento che Fine aveva passato nel discutere su Shine, di quanto la avrebbe viziata, di quanti dolci le avrebbe fatto assaggiare, delle avventure che avrebbe vissuto e di quante volte madre e figlia avrebbero parlato, male di lui, Shade. Per scherzare, naturalmente.

-Papà.- La flebile voce della sua bambina riecheggiò nelle orecchie del cobalto.

Mosse il capo verso il basso:-Tranquilla.- Disse affettuosamente accarezzando i capelli secchi della fanciulla.

-Ho bisogno di fazzoletti. Per favore dei fazzoletti!- Esclamò ironicamente la turchese:-Avete finito? Beh, ho due idioti da uccidere.-

Shade rimase attonito e sorpreso nel sentire nella voce della donna, così tanto disprezzo. Strinse gli occhi e con tono minaccioso si avvicinò a Rein:-Sei patetica.-

-Parla quello. Quello che non ha mai accettato la morte della sua bella, quello che ha preferito cambiare il destino per essere felice. Sei un egoista che ha paura di affrontare le proprie scelte. Quindi qui, il patetico sei tu, non io.-

Shade si morse le labbra sentendo la verità bruciare dentro se. Avrebbe voluto rispondere ma rimase in silenzio.

 

Ricordai di quando volli fidanzarmi di Rein e di quando sapevo perfettamente dei sentimenti di Fine, ma che preferii lasciarla e cercare qualcosa di meglio. Forse la mia punizione nacque da quel mio capriccio, dal mio desiderio egoistico di non accettare il mio destino.

Perché continui a guardarmi con quei occhi pieni di speranza, nonostante io ti stia facendo soffrire? Perché nonostante io stia con lei, tu mi sorridi ancora? Ho calpestato il tuo cuore, l’ho distrutto. E lo sto continuando a fare, sebbene io conosca i tuoi sentimenti.”

Perché quando si ama qualcuno, si desidera semplicemente la sua felicità.” Sussurrò lei. La sua voce era debole e rotta dal pianto. La osservavo mentre si distruggeva quelle labbra carnose con i suoi incisivi.

Abbassò lo sguardo e la frangia color vermiglia non mi permise di vedere quei occhi lucidi.

Dovresti andare avanti e trovare qualcuno che potrebbe amarti.” Consigliai cominciando ad avviarmi verso l’entrata della sala. Oggi si sarebbe celebrata il fidanzamento ufficiale mio e di Rein.

La sentii sospirare rumorosamente: “Dovrei.” Ripeté.

Era strana l’atmosfera che si c’era tra di noi. E per la prima volta mi sentivo fuori luogo. Non mi sarei mai immaginato di vivere un qualcosa di così strano con lei. Eppure era così.

Fine era semplicemente la sorella pasticciona, goffa e mangiona di Rein, che mi aveva confessato di amarmi.

Così di punto in bianco.

Non farla soffrire.” Aggiunse dopo un po’ mentre stavo per varcare la soglia dell’enorme portone.

Mi voltai un attimo per poter scorgere quello sguardo, ma la vidi semplicemente allontanarsi.

Fu un gesto spontaneo, quello di rincorrerla.

Fine!” Gridai il suo nome: “Fermati!” Dissi ancora afferrandole il polso.

Lasciami andare. Devo rifarmi il trucco.” Soffiò a stento.

Non ti sei mai truccata tu!” Affermai deciso facendola voltare verso di me.

Che ne sai tu!” Esclamò. Ci fu uno scambio di sguardi fugaci.

So che tra te e tua sorella, l’unica che si interessa è Rein.”

Scontato.” Sospirò lei: “Rincorrendomi mi stai dando speranza, lo sai.”

Lo faccio per il bene di tua sorella. So che ci starebbe male se non ci fossi.” Risposi prontamente. Ed era vero.

Giusto per la felicità della persona amata, tutto è lecito. Pure frantumare i sentimenti di un’altra persona.”

In amore tutto è lecito.” Sottolineai io lanciandole un'occhiata fredda.

Fine mi guardò intensamente negli occhi. Poi con un movimento rapido, mise la sua mano dietro alla mia nuca e mi trascinò a se. Fu rapido ciò che successe dopo.

Un lieve bacio a stampo sulle mie labbra.

Mi guardò ancora e poi si divincolò da me, lasciandomi da solo nel corridoio.

Rientrai frastornato perché non capivo perché lei mi avesse baciato.

Dannazione lei sapeva che oggi mi sarei fidanzato e lei che fa? Mi baciava.

Come facevo adesso ad affrontare Rein?

Ok, che erano sorelle gemelle ma non potevo vedere Fine al posto suo.

Rein venne da me con un enorme sorriso stampato in viso: “Sono così felice io.” Disse e mi baciò.

Sapeva di strano quel bacio, sembrava così vuoto.

Merda.

Stavo pensando a lei e non alla mia ragazza!

Rein mi guardò con quei occhioni verdi e mi chiese cosa avessi: “Ti vedo strano oggi, sai.”

Un po' agitato.” Non potevo stare qui dovevo chiarire con lei: “Scusami. Torno subito.”

Le dissi e andai a cercare Fine. Perché stavo correndo in questo corridoio per quella chioma rossa invece di stare con Rein.

E in quel momento capii che Rein era un rimpiazzo che non potevo scegliere la turchese, solo per me. Perché sarebbe stato solo una bugia, per me.

 

-Ti ricordi adesso, vero papà?- Disse la figlioletta al padre.

Shade si risvegliò dalla sua assenza e annuì facendo cenno con la testa.

-Pensavo di aver cancellato dalla memoria, Fine però lei c'era sempre stata, dentro al mio cuore.-

-Già, qualunque cosa possa succedere la memoria del cuore ti porterà sempre dal tuo grande amore. Sempre.- Ripeté Shine.

-Tutto ciò è frutto della mia fantasia?- Domandò il cobalto alla ragazza.

-Non solo della tua, papà. Volevo aiutarti a sconfiggere il male e la tua paura. Adesso mi devi promettere di non lasciare la mamma..-

-Promesso, tesoro.-

L'ultima cosa che vide Shade in quel mondo fu il sorriso tanto uguale della figlia.

Il ragazzo si svegliò e il primo suono che udì, fu il vagito di un bambino.

Congratulazioni vostra altezza, sua moglie ha dato alla luce una bellissima bambina!” Disse sorridente la donna.

Mia moglie?” Chiese sospettoso.

Stia tranquillo, lei sta più che bene! Venga, può entrare e vederla!” Proseguì entusiasta la donna.

I due varcarono la soglia della stanza e vide Fine che giaceva sul letto. Preoccupato corse da lei.

Fine!” Gridò.

La rossa aprì gli occhi e strinse la mano a quella di Shade: “Hai visto, ce l'ho fatta! Non ti ho lasciato.”

Lui sorrise.

Hai visto Shine, è bellissima, come te.” Continuò a parlare Fine.

Probabilmente avrà preso, da te.” Rispose Shade baciando la donna sulla fronte.

Un'altra donna che aveva aiutato Fine durante il parto, portò la neonata dai genitori, annunciandola: “Ecco la principessa più bella.”

Shade aveva un sorriso a trentadue denti una volta che la accolse tra le sue braccia.

Era felice perché non aveva rinunciato al suo futuro e non aveva rinunciato alla vita che aveva da sempre desiderato.

Aveva imparato ad accettare qualsiasi situazione, anche la più difficile e non temeva la tristezza poiché sapeva che qualcuno gli sarebbe rimasto sempre accanto.

 

The End

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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