Addio

Sasuke era davvero lì? Non ci avrebbe creduto, se non fosse stato per tutti gli altri shinobi, girati nella sua direzione, ad osservarlo, guardarlo, incuriositi. Sasuke era lì, davvero. Era apparso all'improvviso, poco lontano da lei e altri shinobi, stava fermo immobile, non diceva niente, in mezzo ad un quasi silenzio di tutti, come se stessero aspettando una sua mossa o parola.

E più lui rimaneva immobile, di spalle, silenzioso, più sentiva l'ansia divorarle l'anima, tanto da sentire un magone in gola; sapeva che lui aveva scelto il lato oscuro, le tenebre, ma per lei, la speranza che lui potesse rivedere la luce, era ancora accesa, lì, in un determinato punto del suo cuore. Aveva il timore di rivedere quegli occhi impregnati d'odio e di sangue, come quella volta quando tentò di ucciderla, due volte, non per paura di lui, ma per il dover soffrire constatando che lui non era più il Sasuke che conosceva un tempo.

Lui stava dalla parte di Madara, e questo significava solo una cosa: lei avrebbe dovuto affrontarlo ancora una volta, ma questa volta senza ripensamenti.

Non poteva nemmeno avere l'aiuto di Naruto o altri abbastanza forti da fronteggiarlo, perchè erano impegnati a colpire e attaccare il Juubi, erano troppo distanti da lei, da lui. Alcuni shinobi del fulmine al suo fianco scattarono velocemente verso di lui, lei invece era rimasta immobile, ad osservare, forse perchè sperava di non doverlo affrontare lei, ma successe qualcosa di strano. Sasuke girò appena la testa, il giusto per vedere chi lo stava per colpire alle spalle, e con una mossa veloce scansò gli shinobi, senza nemmeno toccarli. C'era qualcosa di strano in lui, non contrattaccava, sembrava solo ignorarli.

E poi incrociò il suo sguardo, era diverso da come se lo ricordava l'ultima volta, non sapeva bene come definirlo, ma non vedeva più tutto quell'odio profondo. Quegli occhi erano quelli del Sasuke che conosceva, il Sasuke che amava. Solo il quel momento schiuse le labbra e provò a parlargli, dirgli qualcosa, qualsiasi cosa “Sa-”.

Ma il rumore sordo, forte da far tremare l'aria, la distrasse, girandosi e poi alzare lo sguardo, ma quello che vide fu solo un paletto enorme di legno venirle incontro ad una velocità disarmante. Quello che sentì subito dopo, fu solo un intenso dolore allo stomaco e un sapore ferroso in bocca, ma quello che le faceva più male, era vedere Sasuke con occhi spalancati verso di lei.

Poi sentì perdere lentamente le forze, e tentò di rimanere in piedi, portandosi le mani sul paletto, provando a sfilarselo, ma dalla profondità in cui era e dal sangue che le usciva dalla ferita e dalla bocca, ne dedusse che se avesse provato a tirarselo via dal corpo, per lei sarebbe finita all'istante. Tossì sangue e si inginocchiò al suolo, sulla terra secca, e constatò che per lei non c'era rimasto molto da vivere, se lo sentiva addosso. Fu come se la vita le passasse davanti, tra frammenti di ricordi e immagini della vita che avrebbe tanto voluto, si sentiva morire dentro, e fuori.

“Sakura” la sua voce le fece spalancare gli occhi. Voleva vederlo, voleva sentire la sua voce per l'ultima volta, era quello il suo ultimo desiderio.

Sasuke la afferrò appoggiando il braccio intorno alla schiena e la aiutò a sedersi a terra, la guardava con occhi disperati e shoccati, non l'aveva mai visto reagire così, per lei. Lo vide guardare il paletto conficcato nella carne, osservarne il sangue uscire e capì cosa stava succedendo, ma non diceva niente, semplicemente la guardava.

Sapevano entrambi cosa stava per succedere, e sapevano che non c'era più niente da fare, aspettavano solo quel momento. Lo guardava sopportando il dolore, avrebbe voluto dirgli tante cose, avrebbe voluto baciarlo, avere una vita con lui, ma evidentemente il destino era ben diverso, per entrambi. Tossì ancora sangue chinando appena la testa in avanti, sentiva freddo e lentamente cominciava a mancargli l'aria “Sa- Sasu-ke-kun...” avrebbe voluto gridargli che lo amava, ma non riusciva più a parlare, le mancava l'ossigeno, per questo una lacrima le solcò il viso. Avrebbe voluto dirgli tante cose, ma l'unica cosa che ci teneva davvero a dirgli, o meglio, ricordargli, era ti amo. Quello era il loro addio...

“Lo so” le disse. La guardava con un'espressione apparentemente calma, ma vide la tristezza nei suoi occhi. Certo che lo sapeva, l'aveva sempre saputo, solo che lui la ignorava e pensava a se stesso, ma dopo tanto tempo, qualcosa era cambiato.

Era ironico dover morire proprio tra le braccia di Sasuke, mai se lo sarebbe aspettato, ma in quel momento era il posto più bello in cui potesse essere; infondo era felice, lo aveva rivisto, come era un tempo. Almeno, poteva morire sapendo che lui aveva ritrovato quella luce, in cui lei aveva sempre sperato. Chiuse gli occhi, sentendo le forze abbandonarla, facendosi trasportare dalla morte. Ora vedeva solo il buio e il nero.

Ti amo.

L'aveva davvero sentito, non era stato frutto delle sue illusioni, lui le aveva detto davvero che l'amava. Se solo avesse avuto modo di sopravvivere, forse sarebbe riuscita a vivere la vita che voleva, insieme a lui... questa sì che era un'illusione.

E poi anche i suoni di sottofondo della guerra scomparirono, ora c'era il nulla.

For Kagome_94 & tsukiko_89 ♥